Cervello e lettura digitale

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©2009 Neuroscienze.net
Journal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science
On-line date: 2009-02-12
Cervello e lettura digitale
di Paolo Manzelli
Keywords: Cervello, Internet, Apprendimento, Conoscenza, Memoria
Premessa: IL cervello è la struttura biologica generatrice del ragionamento, della coscienza,
dell´intelligenza e della memoria e pertanto è necessario che ogni persona che si occupi di
apprendimento in ogni sua forma possa conoscere l'avanzamento delle scienze neurologiche per
aggiornare la propria riflessione sulle modalità del conoscere . Sulla base del Progetto
EUROPEO MINERVA denominato LEARNING FOLDER : il LRE/EGO-CreaNET della
Università di Firenze, ha iniziato la suddetta riflessione sul tema CERVELLO e MEMORIA
mediante una serie di semplici schede leggibili a livello della formazione di base. Le diverse
modalità di acquisizione di conoscenze modificano le proprietà di memorizzazione del cervello
favorendo dinamiche di codificazione e decodificazione di nuove connessioni tra neuroni e con
esse l'insorgere di nuove relazioni di integrazione cerebrale, in particolare tra le memorie di lavoro
(a breve termine) e quelle semantiche (cioè quelle che processano l'informazione a più lungo
termine per mezzo della associazione di varie aree celebrali) Oggigiorno nei paesi
tecnologicamente più avanzati il sovraccarico informativo è diventato tale che elementi di
conoscenza si accumulano rapidamente in modo frammentario e casuale, cosi che risulta difficile
mettere ordine significativo alla informazione per trarne un senso memorizzabile ed esprimibile
come ricordo. Per sopperire a questo stato di cose i processi mnemonici tendono a modificarsi
assumendo un carattere sempre più dinamico per far coincidere sempre meno la conoscenza
individuale con il sapere ripetitivo delle nozioni acquisite.. Per prepararsi coscientemente a gestire
questa situazione è decisamente importante capire come la formazione cerebrale della società
contemporanea necessiti di nuove strategie finalizzate ad imparare più velocemente e generare una
amplificazione dei processi mentali non solo a livello individuale, ma dentro una dimensione
socialmente estesa, fondata sulle metodologie di comunicazione informatica per la condivisione
interattiva delle conoscenze. Tale opportunità proposta dalle tecnologie di informazione e
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comunicazione (IT&C) si correla ad una maggiore flessibilità di costruzione delle mappe
cerebrali e si associa ad un profondo cambiamento di metodi e delle strategie educative, che sono
necessarie per abituarsi a selezionare e rielaborare rapidamente le relazioni di integrazione tra le
memorie operative e semantiche . Per comprendere come ottimizzare il suddetto cambiamento è
innanzitutto opportuno puntualizzare che solo la memoria del computer si ripete identica a se
stessa, mentre la memoria biologica è funzione della capacita di utilizzazione dei ricordi in modo
tale da permetterci di anticipare le migliori soluzioni di pensiero e comportamento
nell'apprendimento. Diversamente dal computer il ricorso alla memoria biologica è di natura
selettiva, conseguentemente, se la elaborazione mnemonica è liberata da pesanti condizionamenti
culturali e coercitivi, essa è naturalmente in grado di indurre all'oblio l'informazione che non viene
ritenuta fisiologicamente utile allo sviluppo creativo della personalità, mediante azioni tese a
limitare la trasformazione delle memoria a brevi e in quella a lungo termine. Per far ciò istinto ed
intuizione, si comportano quali specifici selettori dinamici della evocazione ed integrazione in
tempo reale dei processi mnemonici . Pertanto è sufficiente un più frequente ricorso a tali sistemi
innati di selezione dell'informazione, per ottenere una metodologia di apprendimento utile a
favorire una attenzione più adeguata a sfoltire il sovraccarico informativo della memoria episodica
e frammentaria, per ridurlo all'essenziale semanticamente memorizzabile. Agendo in tal guisa la
formazione cerebrale tende di fatto ad adeguarsi all'uso delle nuove tecnologie di comunicazione
multimediali in Internet, le quali, processando l'informazione in sia in tempo reale che differito,
permettono di esercitare una estensione della memoria connettiva estrenalizzata nella rete . In
questo ambito di evoluzione dei processi di memorizzazione congiunti con la rete Internet e con la
volontà di favorire le strategie di formazione cerebrale appropriate all'epoca contemporanea della
"Società della Conoscenza", possiamo osservare che la stessa lettura di un libro risulta ormai tesa a
prediligere una metodologia di significazione anticipativa del testo, resa possibile da un
atteggiamento non più sequenziale della lettura parola per parola, ma che sotto un carico elevato di
informazione, diviene più frettolosa ed allo stesso tempo contenente un carattere positivo di ricerca
.Durante la lettura più affrettata il soggetto infatti si trova a scoprire e a costruire il senso delle
parole che legge attraverso selezioni, combinazioni, organizzazioni, anticipazioni e retrospezioni
proprie di chi fruga nella informazione cercandone un significato recondito, piuttosto che tendere
ad acquisirla specularmene. Infatti scopriamo che la significazione di un libro più essere accelerata
quando la lettura procede come estrazione di significato deducibile dal contesto, in quanto
quest'ultimo viene ad essere il frutto di una interazione tra la strutturazione logica del testo ed una
attività di indagine conoscitiva del soggetto. Tale metodo di lettura per indagine, modifica
sensibilmente la attivazione dei processi mnemonici, proprio in quanto chi legge assume una
dimensione di attenzione che non è più indirizzata a percepire un completo riflesso di quanto è
scritto,ed infatti il lettore non si immedesima profondamente nel testo, ma integra nella lettura la
propria intenzionalità attiva di ricerca di significato. Il ruolo passivo del lettore, che è stato più
proprio dalla antiquata modalità di lettura sequenziale di un testo, viene oggi fortemente diminuito
in particolare nella lettura di un testo digitalizzato nel computer; infatti quando lo scritto e
impresso su uno schermo a cristalli liquidi è più facile poter velocemente scorrere rapidamente le
pagine computerizzate, con l´obiettivo di farsi un´idea del contenuto favorendo in tal
guisa la intenzionalità di ricerca del lettore, il quale punta la sua attenzione sull'innovazione
significativa solo dopo la scelta dei brani a cui dedica una lettura più approfondita . Oggi la
scrittura immateriale elettronica e la multimedialità degli strumenti informatici indubbiamente
favoriscono la abilità individuale nel creare proprie rappresentazioni mentali. Con gli IPERTESTI,
e l'utilizzazione dei BLOG (abbreviazione di Weblog) infatti vengono utilizzati vari mezzi di
rappresentazione (suoni, immagini bidimensionali e tridimensionali, animazioni, simulazioni) per
cui ognuno può migliorare le proprie strategie cognitive con modalità che, se ben comprese e
sviluppate, possono risultare estremamente utili nel processo evolutivo della formazione cerebrale
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dei giovani . L'ipertesto, ha modificato la procedura formativa classica richiesta dal vecchio testo
stampato, permettendo di passare da una fruizione lineare ad una non sequenziale ed interattiva,
che va ad agire su più livelli cognitivi ed emozionali differenziati, potenziandone il
coinvolgimento. Pertanto con le strategie di apprendimento ipertestuale lo studente ha la
possibilità di pianificare il suo percorso cognitivo, secondo una propria procedura associativa,
spostandosi negli spazi agibili nell'ipertesto (nodi = unità basilari di contenuto) ed anche uscendo
da essi tramite collegamenti esterni (link) per navigare nella struttura reticolare della rete,
perseguendo metodo comunicativo multimediale che implica l'utilizzo interattivo di più codici
comunicativi (es. grafico,ed acustico). In conclusione la possibilità di adottare una modalità
interattiva di fruizione condivisa delle conoscenze potrà favorire la formazione di mappe mentali
flessibili, incentivando le motivazioni e gli interessi dei giovani ad esprimere le proprie idee entro
un sistema di comunicazione e di apprendimento collaborativo (Net- Learning) che permette in tal
guisa di evitare l'assumere di obsoleti atteggiamenti di memorizzazione ripetitiva delle nozioni
acquisite Come da sempre la storia dell'uomo, la sua evoluzione cerebrale è basata su un processo
di sviluppo di forme mentali di adattamento creativo all'ambiente naturale e sociale, dove quel che
succede non è una semplice ricombinazione degli elementi storicamente definiti in precedenza,
poiché essa è frutto di una azione dinamica dove il nuovo si crea e si arricchisce, mentre il vecchio
si depotenzia e si degrada.
Bibliografia
e.learning ed i percorsi della memoria: http://www.bdp.it/rete/im/manzelli1.htm
Lettura orientativa : http://www.initonline.it/n3/did_cont_2.htm
Ipertesto : http://www.ptaroni.com/iper/ipertest.htm
Estensione della mente : http://www.descrittiva.it/calip/dna/esten.htm
permalink: http://www.neuroscienze.net/index.asp?pid=idart&cat=2&arid=365
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