COME FUNZIONA IL CERVELLO Per un paziente affetto da sclerosi multipla o da altre malattie neurologiche che coinvolgono i sensi o il movimento, capire l’anatomia del cervello è essenziale per conoscere l’origine dei propri disturbi. La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata dalla comparsa di lesioni demielinizzanti, che coinvolgono la sostanza bianca del cervello. Tali lesioni possono comportare la comparsa di sintomi diversi, a seconda dalla sede della lesione, e la perdita di una funzione, che non sempre viene recuperata al cento per cento. La complessità dell’anatomia cerebrale spiega la variabilità dei sintomi della sclerosi multipla. Anatomia generale del cervello Il cervello è la struttura più complessa e straordinaria del corpo umano. Confinato in uno spazio di 1500 centimetri cubici, protetto dalla scatola cranica, con un peso di circa un 1,5 Kg, quest’organo è in grado di dar origine ad una ricchezza di azioni, emozioni, e pensieri. Cento miliardi di cellule specializzate nello scambiarsi informazioni sono in grado quindi di generare e controllare tutti gli aspetti della vita di un uomo. L’encefalo L'encefalo, dal greco “enképhalos”, letteralmente "dentro la testa", è la parte del sistema nervoso centrale contenuta nella scatola cranica. È formato dal cervello, dal tronco encefalico e dal cervelletto. Per cervello si intende la parte superiore-anteriore dell'encefalo, di cui costituisce l'80 per cento del volume: è considerato la sede delle funzioni cognitive superiori. A protezione di questo organo, tra la sua superficie e le ossa del cranio, sono interposte tre diverse membrane che avvolgono tutto l'organo: le meningi (dura madre, aracnoide e pia madre). Tra di esse scorre il liquor cefalorachidiano, un liquido che isola e protegge le strutture nervose dalle pareti craniche e raccoglie sostanze prodotte dalle cellule cerebrali. L’aspetto esteriore Visto dall'esterno l'encefalo appare costituito da due masse voluminose (gli emisferi cerebrali) separate da una fessura chiamata falce cerebrale. La superficie degli emisferi presenta numerosi solchi (scissure) che delimitano, sulla superficie, delle circonvoluzioni. Le scissure rappresentano dei confini che separano, anche dal punto di vista funzionale, le regioni motorie anteriori da quelle sensitive posteriori. Ogni emisfero è poi divisibile in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. L'encefalo è formato da uno strato esterno di sostanza grigia (che forma la corteccia cerebrale) e da una sostanza bianca più interna costituta da fibre nervose. I due emisferi sono connessi tra loro da fasci di fibre mieliniche, che costituiscono la sostanza bianca. L’emisfero sinistro è specializzato nella produzione del linguaggio, nella concatenazione logica del pensiero e nella gestione degli eventi temporali; il destro invece è più specializzato nell'elaborazione visiva e dello spazio, nella percezione delle immagini e nell'interpretazione delle emozioni. Per attività fondamentali, legate alla sopravvivenza, è necessaria la partecipazione di entrambi gli emisferi. Per molte altre funzioni, un emisfero domina sull'altro: per cui quando leggiamo, scriviamo o intavoliamo una discussione domina il sinistro; al contrario, quando disegniamo o guardiamo un'immagine domina il destro. Le strutture sottocorticali Al di sotto della corteccia cerebrale si trovano due regioni essenziali per il funzionamento del cervello: il talamo e l'ipotalamo. Il primo, costituito da numerosi centri nervosi è un centro di deposito e di smistamento degli impulsi che arrivano sia dall’organismo sia dal mondo esterno. Gli stimoli che giungono alla corteccia cerebrale devono passare dal talamo prima di diventare coscienti: per questo è stato chiamato “la porta della coscienza”. L'ipotalamo, invece, rappresenta il centro cerebrale per tutte le funzioni neurovegetative del corpo: regola la fame, la temperatura, il sonno. Tramite le sue fibre nervose si connette all’ipofisi insieme alla quale regola la crescita, il metabolismo dei liquidi e la produzione di molti ormoni. Il tronco encefalico si connette al cervelletto tramite due peduncoli. Questo agisce come un centro di coordinazione per il mantenimento dell'equilibrio e del tono muscolare. E’ come un computer che registra e coordina tutti gli stimoli sensitivi e li integra in atti motori. La perdita delle funzioni del cervelletto si manifesta con una grave compromissione della coordinazione e del controllo della muscolatura volontaria.