Undicesima settimana del Tempo ordinario
Adorazione Eucaristica
Corpo e Sangue del Signore
G. Dice Gesù:
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
rimane in me e io in lui. (Gv 6, 56)
T. Lodiamo e benediciamo questo amore.
In piedi
Canto
Pane di vita nuova
Pane di vita nuova,
Vero cibo dato agli uomini,
Nutrimento che sostiene il mondo
Dono splendido di grazia.
Tu sei sublime frutto
Di quell'albero di vita
Che Adamo non poté toccare:
Ora è in Cristo a noi donato.
Pane della vita,
Sangue di salvezza,
Vero corpo, vera bevanda,
Cibo di grazia per il mondo.
Sei l'Agnello immolato
Nel cui sangue è la salvezza,
Memoriale della vera Pasqua
Della nuova Alleanza.
Preghiera salmodica
Manna che nel deserto
Nutri il popolo in cammino,
Sei sostegno e forza nella prova
Per la Chiesa in mezzo al mondo
Rit.
- Dal Salmo 147
G. Celebra il Signore, Gerusalemme,
T. loda il tuo Dio, Sion,
G. perché ha rinforzato
le sbarre delle tue porte,
T. in mezzo a te
ha benedetto i tuoi figli.
G. Egli mette pace nei tuoi confini
T. e ti sazia con fiore di frumento.
G. Manda sulla terra il suo messaggio:
T. la sua parola corre veloce.
Breve silenzio e seduti
In ascolto
G. Dal Vangelo di Giovanni
Gv 6, 51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal
cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è
la mia carne per la vita del mondo».
Breve silenzio
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro:
«Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Breve silenzio
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne
del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio
sangue vera bevanda.
Breve silenzio
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così
anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i
padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Breve silenzio
L. Gesù, all'inizio, prese nelle sue mani un pane ordinario, lo benedisse,
lo segnò e lo santificò nel nome del Padre e nel nome dello Spirito santo;
lo spezzò e lo distribuì a ciascuno dei suoi discepoli nella sua benevola
bontà; chiamò pane il suo corpo vivo e lo riempì di se stesso e dello
Spirito. Stendendo poi la mano, diede a essi il pane che la sua destra aveva
santificato: «Prendete, mangiate tutti di ciò che la mia parola ha
santificato. [...]
Prendete, mangiate con fede senza alcuna esitazione, perché questo è
il mio corpo, e chi lo mangia con fede mangia il fuoco e lo Spirito che sono
in esso. Se invece uno lo mangia dubitando, lo rende semplice pane; chi lo
mangia con fede come pane santificato nel mio nome, se è puro si
conserverà puro, se è peccatore sarà perdonato. Chi poi lo disprezza, lo
disdegna o lo ingiuria, tenga per certo di offendere il Figlio, che ha
chiamato pane il suo corpo e che realmente lo ha reso tale.
Prendetene e mangiatene; mangiate in esso lo Spirito santo; è infatti
veramente mio corpo. Chi lo mangia vivrà in eterno: questo è il pane del
cielo che dall'alto è disceso sulla terra (cfr. Gv 6, 41). La manna che gli
ebrei mangiarono nel deserto e che disprezzarono, quella manna caduta
dal cielo che raccoglievano, è stata figura di questo pane spirituale che ora
voi ricevete. "Prendete e mangiatene tutti" (cfr. Mt 26, 26); con questo
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pane voi mangiate il mio corpo, che è fonte di vero perdono: "lo sono il
pane della vita"» (Gv 6, 48).
Breve silenzio
Efrem il Siro, diacono, Sermoni nella Settimana Santa,
4,4 in G. Di Nola, Monumenta Eucharistica II,
Roma 1994, pp. 328-329.
Preghiera d’intercessione
In piedi
G. Preghiamo il Dio del nostro cammino.
Egli manda sulla terra la sua parola.
Nutre i suoi figli con il Pane della vita.
L. Sostieni il nostro cammino, Signore.
T. Sostieni il nostro cammino, Signore.
L. Ti chiediamo, Signore, che l'eucaristia non sia per noi segno vuoto, ma
segno che rimanda oltre, segno che ci avverte di una presenza invisibile
ma vera, segno che ci parla della fame più profonda della nostra vita. Ti
preghiamo.
L. Ti chiediamo, Signore, che le eucaristie della nostra Comunità
parrocchiale non diventino riti senza memoria, celebrazioni che, anziché
rivelare, nascondono il gesto essenziale, quello del pane spezzato,
memoria di una vita donata, segno e appello alla condivisione. Ti
preghiamo.
L. Ti chiediamo, Signore, che le nostre case siano l'introduzione più vera
all'eucaristia: la tavola sia tavola che raduna, luogo di comunione, festa dei
volti, sostegno alla vita e alla speranza.
Ti preghiamo.
L. Ricordiamo oggi davanti a te, o Signore, i nostri sacerdoti al servizio
del popolo di Dio. Ti ringraziamo per i doni con cui li accompagni, per la
tua fedeltà che li illumina. Ricolmali della tua consolazione. Ti preghiamo.
L. Ti affidiamo, Signore, i bambini e le loro famiglie che vengono
introdotti alla tua Cena in mezzo a noi. La nostra testimonianza del
Vangelo apra i loro cuori agli orizzonti sempre nuovi del tuo Regno. Ti
preghiamo.
C. Dio dei nostri padri, che hai sostenuto con la manna
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il tuo popolo nel deserto,
dona al nostro cammino Gesù, il tuo Figlio,
pane vivo disceso dal cielo,
perché nessuno venga meno per via
ma tutti giungiamo
alla terra della promessa
dove vivremo con te
per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
Canto
Non di solo pane
Non di solo pane vive l’uomo
ma di ogni parola che viene da Dio
t’ha nutrito di manna nel deserto
il tuo Signore.
Ricordati di tutto il cammino
che il tuo Dio t’ha fatto percorrere,
per quarant’anni nel deserto
per metterti alla prova, per metterti alla prova. Rit.
Benedizione
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