V. Monti, Pensieri d'amore (II)
Indarno1 alla novella alba del giorno,
- Allorché dopo il travaglio d'oscura
Funesta vision svegliomi, e tutto
D'affannoso sudor molle mi trovo, Indarno stendo verso lei le braccia,
Misero!, e nel silenzio della notte
La cerco indarno per le vòte piume,
Quando2 un felice ed innocente sogno
M'inganna, e parmi di sederle al fianco,
E stretta al seno la sua man tenermi,
Ricoprirla di baci, e contro gli occhi
Premerla e contro le mie calde gote.
Ahi! quando ancora colle chiuse ciglia
Tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo
E deluso mi desto, ahi! che del cuore
La grave oppession sgorgar repente
Fa di lacrime un rio dalle pupille,
E al pensier disperato mi dischiude
Un avvenir d'orrendi mali, a cui
Termine non vegg'io fuor che la tomba.
1 Indarno: inutilmente.
2 Quando: allora, in quel momento.