Dati predittivi di positività della TC cranio in pazienti che si presentano in PS con sincope Cordischi C, Potenza A, Cardone S, Iacomini P, Mancini F, Sabbatini M, Pignataro G, Zuccalà G, Candelli M. Medicina d’urgenza e Pronto Soccorso. Dipartimento di Emergenza e Accettazione, UCSC, Policlinico Gemelli, Roma La perdita di conoscenza è una delle principali cause di accesso nei strutture di Pronto Soccorso in Italia e nel mondo. Esistono protocolli ben standardizzati e linee guida che in genere non consigliano l’utilizzo di una TC del cranio. Nonostante le linee guida, la tomografia assiale computerizzata è comunque molto richiesta dai medici di PS nel caso in cui i pazienti si presentino in PS con una storia di perdita di conoscenza. Scopo del nostro studio è di determinare l’utilità della TC cranio nei pazienti con sincope e di stabilire se ci sono dei parametri clinici, strumentali o laboratoristici che possano essere associati ad un quadro TC positivo per consentire di eseguire l’esame solo quando necessario. Per questo motivo abbiamo eseguito uno studio retrospettivo di 6 mesi presso il PS del Policlinico Gemelli valutando tutti i pazienti che si sono presentati presso il nostro Ospedale dal 1 novembre 2010 al 31 aprile 2011 con diagnosi di ammissione eseguita al triage di sincope a cui è stata richiesta una TC cranio da parte del medico di urgenza del Pronto Soccorso. Si tratta di 236 pazienti, di cui 131 di sesso femminile e 105 di sesso maschile con un età media di 70±21 anni. Sono stati raccolti quindi tutti i dati anamnestici e laboratoristici che erano stati valutati in PS. Si tratta di circa 40 variabili cliniche, anamnestiche, strumentali e laboratoristiche (per esempio posizione di insorgenza dell’evento sincopale, sintomi associati, presenza di prodromi, presenza di cefalea, amnesia o stato confusionale, traumi associati, alterazioni elettrocardiografiche, assunzione di farmaci o sostanze tossiche, presenza di patologie cardiache o neurologiche all’anamnesi, obiettività cardiaca o neurologica positiva, presenza di cause scatenanti, livelli della troponina e dell’emogobina, pressione arteriosa sistolica, ematocrito, saturazione dell’ossigeno). I pazienti quindi sono stati suddivisi in due gruppi in base alla positività o alla negatività della tc cranio per eventi acuti (una tc cranio è stata considerata positiva in caso di evidenza di emorragie, ischemia, fratture craniche, malformazioni arterovenose, segni di trombosi venosa, pos, idrocefalo). E’ stata quindi eseguita un’analisi univariata per comparare i due gruppi per mezzo del Chi square test o del test di Fisher. I parametri risultati positivi all’univariata sono stati poi rianalizzati mediante una regressione logistica multivariata corretta per sesso e per età. Risultati: una TC positiva per eventi acuti è stata riscontrata in 16 pazienti. All’analisi univariata i parametri che risultavano associati alla positività della tc cranio sono stati : la presenza di cefala post sincopale (p<0.05) , la presenza di amnesia post sincopale (p<0.005), la positività dell’esame obiettivo neurologico alla visita in PS (p<0.05). La presenza di prodromi invece è risultata inversamente correlata con la positività della TC cranio (p<0.05). Altri fattori hanno mostrato un trend di correlazione senza però raggiungere un significatività statistica: trauma cranico (p=0.09), assunzione di farmaci neurotropi (p=0.06), presenza di confusione post sincopale (p=0.07) alterazioni dell’onda t all’ECG (p=0.05). All’analisi multivariata soltanto la presenza di prodromi è risultata correlare inversamente con la positività della tc cranio (p=0.035) mentre l’unico sintomo che ha mostrato una correlazione diretta è stata l’amnesia (p=0.013). La presenza di cefalea e di un'obiettività neurologica hanno comunque conservato un trend di positività (p=0.09 e p=0.07, rispettivamente). Conclusioni Nella scelta di clinica di richiedere una TC cranio nei pazienti che si presentano con sincope in PS, il medico d’urgenza dovrebbe considerare l’amnesia come un fattore di rischio positivo e i sintomi prodromici presincopali come un fattore di rischio negativo per la positività alla TC del cranio. Uno studio prospettico dovrebbe essere svolto per confermare questi dati.