Articoli LA TERAPIA CRANIOSACRALE - David Pomarici La Terapia Craniosacrale è un approccio terapeutico basato su alcune osservazioni anatomiche, fisiologiche e cliniche. Il sistema cranio sacrale può essere definito come un “sistema fisiologico funzionale” strettamente collegato agli apparati locomotore, nervoso, circolatorio, linfatico, respiratorio, che esso può influenzare e da cui viene a sua volta influenzato. L’origine del movimento cranico fu introdotto nella prima metà del XX secolo. Furono gli osteopati, prima della 2° seconda guerra mondiale, con Sutherland, ad individuare l’importanza fisiologica del movimento cranico. Questo insieme meccanico funzionale è stato definito “Movimento Respiratorio Primario”. Questo movimento ritmico comincerebbe al 5°mese di vita fetale per interrompersi 20 minuti dopo la morte. E’ dovuto alla contrazione delle nevroglia a cui Sutherland attribuisce il movimento del cranio. La scatola cranica non è un osso intero, ma la calcificazione per placche della membrana cranica. Non è fatto di ossa classiche originate da cartilagine, ma da placche ossee articolate tra loro attraverso l’equilibrio delle membrane intracraniche. Fisiologicamente la scatola cranica fa parte, dunque della “grande aponeurosi superficiale” che avvolge tutto il corpo. La scatola cranica segue il movimento di contrazione e decontrazione del tessuto nervoso, che in fisiologia chiamiamo la “sistole e la diastole degli emisferi cerebrali”, trascinando con sé l’insieme del sistema fasciale. In questo modo tutti i segmenti corporei sono portati ritmicamente in un movimento continuo, è un movimento di tutto l’insieme del corpo, il MRP. Il movimento ritmico cranio sacrale può essere facilmente avvertito attraverso la palpazione del capo. L’armonizzazione del cranio, non tratta dei sintomi precisi, ma ristabilisce un equilibrio fisiologico alterato. Poiché il movimento del cranio è in stretto rapporto con il buon funzionamento dell’encefalo, questo riequilibrio può riflettersi su tutte le funzioni vitali. Il riequilibrio del cranio non ha niente a che vedere con l’osteopatia in generale, né nella diagnosi, né nelle correzioni. Non si tratta di micromovimenti articolari relativamente indipendenti, ma di un complesso meccanico indissociabile. Come in un orologio, tutte le parti mobili dipendono le une dalle altre. Non sono articolate tra di loro, ma legate da membrane elastiche che si deformano in concomitanza con i movimenti dell’encefalo. Non si tratta di ritrovare un movimento articolare con una manovra di correzione, ma di riarmonizzare un movimento globale automatico. Scuola di Riabilitazione Marcel Bienfait Studio medico “Villa Massimo” - Viale di Villa Massimo, 4 - 00161 Roma Tel. +39 339 8807936 - PI 06751691004 www.scuolabienfait.it - [email protected]