Contributo alla craniologia dei Siriono (Bolivia Orientale)

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ISTITUTO DI ANTROPOLOGIA DELL'UNIVERSITÀ DI
FIRENZE
Direttore: Prof. GIUSEPPE GENNA
CLAUDIA
MASSARI
Assistente
Contributo alla craniologia dei Siriono
(Bolivia
Orientale)
(con 4 figure)
I caratteri antropologici dei Siriòno della Bolivia Orientale, più
noti dal punto di vista culturale (i a 22), sono stati assai poco oggetto
di ricerca. Le notizie relative al vivente si desumono quasi esclusivamente da quanto il LUNARDI (7) e I'HOLMBERG (6) pubblicarono rispettivamente nel 1938 e nel 1950.
II materiale osteologico a disposizione degli studiosi è, in particolare, assai modesto, in quanto fino ad oggi abbiamo conoscenza di
solo tre indicazioni al riguardo, concernenti appunto quattro crani di
Siriòno.
In ordine cronologico, la prima informazione è quella relativa al
cranio posseduto dall'Istituto di Antropologia dell'Università di F i renze, inedito e figurante nell'inventario delle collezioni osteologiche con
riferimento dettato dal prof. R . BIASUTTI : « N. 4923 - Cranio maschile,
senile con mandibola, di Siriòno. Rio Guaparé, Curicha, Bolivia. Raccolto da E .NORBENSKJÒLD e da lui donato, a nome dell'ing. H. HF.RNMASCH, al Museo. Cfr. 'PEterni. Mitt., 1 9 1 1 , la memoria del NORDENSKIÒLD sui Siriòno».
Un altro cranio fu rinvenuto dal DELKTANG a oriente della Missione di (ìuarayù, non lontano da Trinidad, e descritto dall'OuTES (14).
Altri due crani furono raccolti da S. RYDÉN a Casarabe, presso
Trinidad, e descritti dall'HjoRTSjò (27).
Dato quanto sopra, presenta notevole interesse un esame particolareggiato del cranio fiorentino allo scopo di confrontare i dati ottenuti con quelli della letteratura per qualche considerazione d'insieme.
. luduui
ili ussari
Con l'occasione abbiamo esaminato, i>er utili confronti, anche un
altro cranio boliviano e precisamente origliano, pure inedito, e contrassegnato col numero 43»)- nel catalogo della collezione craniologica dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Firenze.
Rimandando alle relative pubblicazioni per i particolari morfologici del cranio presentato da O U T E S e di quelli presentati da l l j O R T S j d ,
diamo ora alcune note descrittive riguardanti prima il cranio di Siriòno n. 4923 e poi il ciriguano 11. 4392.
CRANIO DI S I R I Ò N O
N. 4923 (figg. 1-4).
Cranio con mandibola, di uomo adulto. Le suture sono in gran
parte ai>erte, nei dintorni dell'obelion si osserva l'inizio della chiusura
della sagittale : la zona pterica è pure saldata e così la sutura parietoteni]x)rale. In complesso sembra potersi trattare di un individuo di
circa 50-60 anni.
Il c r a n i o appare nell'insieme non grande, dalle inserzioni e
rilievi muscolari non proprio lussureggianti, ma evidenti. Assai rovinata è la regione alveolare superiore con perdita di molti denti ed
il jxivimento del seno mascellare destro che appare sfondato j>er fatti
di patologia individuale, l^a mandibola è piuttosto robusta, e nella
parte alveolare presenta gli stessi danneggiamenti dell'arcata superiore, sempre con |>erdita di denti.
Nella n o r m a s u p e r i o r e , il contorno cranico risulta pressoché ellissoidale (i. c. 77,6, di mesocrania), con lieve sorgenza delle
bozze parietali e dell'occipite. L'arco frontale anteriore è molto piccolo
e regolare (i. fronto-parietale 64,8, di stenometopia). Molto lieve la
sporgenza delle bozze frontali, alquanto ravvicinate fra loro. Lateralmente i parietali si dirigono all'indietro divergendo in modo quasi
insensibile fino alle bozze omonime. Il contorno posteriore si arcua
abbastanza dolcemente in corrispondenza dell'occipite. La squama occipitale presenta al di sotto del lamlxla un leggero rigonfiamento trasversale. Le suture visibili nella norma (parte mediana della coronale,
la sagittale e la parte superiore della lambdoidea) hanno modesta complicazione. I.a sagittale devia a sinistra poco dietro il bregma; un
poco a destra subito sopra il lambda.
L a n o r m a l a t e r a l e , nella sua forma generale, è pressoché
ellissoidale piuttosto alta (i. vert.-longitud. di ipsicrania 75,9) ; la
curva mediana dopo 1111 sensibile infossamento della radice nasale,
raggiunge la protuberanza glabellare piuttosto evidente ; il tratto frontale è molto breve e saliente fino al bregma ; indi la curva decorre
Contributo
alla craniologia
dei
Siriono
43
armonicamente, mostrando, però, un certo appiattimento sopralambdoideo ; il tratto occipitale è ripiegato quasi a tallone, mentre il piano
liticale decorre quasi orizzontalmente.
Sono molto evidenti le linee temporali, le quali si arrestano solo
a breve distanza dalla sutura lambdoidea. Notevole, nello zigomatico,
il margine posteriore del processo frontale che si presenta tagliente e
con un evidente processo marginale diretto posteriormente ed un poco
accartocciato.
La n o r m a p o s t e r i o r e , nel complesso, è a forma di tetto
con vertice abbastanza evidente e pareti laterali convergenti in basso,
di più quella di sinistra. L'indice cranico verticale trasverso è di metriocrania, ma proprio al limite della acrocrania (97,9) ; il cranio è
quindi più alto rispetto alla lunghezza che rispetto alla larghezza.
11 piano nucale appare più espanso e più piatto nella sua parte sinistra.
N o r m a a n t e r i o r e . La volta cranica presenta un rilievo mediano nella regione post-bregmatica che arieggia un lofo le cui propaggini scendono ad incontrare le bozze parietali ; i tratti parietotemporali delle pareti laterali craniche scendono, invece, quasi paralleli sopravanzando lateralmente, e di parecchio, i profili dei processi zigomatici del frontale. Si nota, cosi, un allargamento posteriore
del cranietto. (i. fronto-parietale 04,8, di stenometopia). La fronte è
stretta anteriormente, mentre i processi orbitali dei malari appaiono
un po' compressi, essenzialmente dall'avanti all'indietro. Le orbite sono
quadrangolari (i. orbitale di netta ipsiconchia, 92,7 d., 87,8 s.). Bene
visibili i forami dell'infra- orbitale. Presenza di un forame sopraorbitale, e posto alquanti mm. al di sopra del margine dell'orbita.
L'altezza anteriore del mascellare di destra è alquanto ridotta per
una anomalia dentaria presentata dall'arcata alveolare superiore destra, nella quale il canino superiore è incompletamente fuoriuscito e
diretto obliquamente verso il piano mediano. Mancano quasi tutti i
denti e il margine alveolare superiore è fortemente atrofico per riassorbimento alveolare. Si vede la radice dell'incisivo laterale di sinistra e gli alveoli dei due premolari retrostanti. Il margine dell'apertura piriforme è tagliente a sinistra, sfumato a destra con accenno di
fossa prenasale. L'apertura piriforme è larga ma il naso nel suo insieme appare alto (indice 49,1, debole mesorrinia, al limite della leptorrinia). L'indice facciale superiore è di eurienia (49,2) ; ma con riserva
dato lo stato del margine alveolare.
Nella n o r m a b a s a l e colpisce la grande apertura delle fosse
infratemporali, dovuta sia ad una grande larghezza bizigomatica, sia
Cranio Siriono 11. 492.1 (
grandezza naturale)
Contributo
alla craniologia
dei Siriono
Cranio Siriono n. 4923 (Vi grandezza naturale)
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Claudia
Massari
ad un vero e proprio restringimento della massa alveolo-palatina ; il
piano occipitale è assai sviluppato anche in senso anteroposteriore oltreché trasverso. 11 pavimento dell'antro d'Hygmoro di destra è notevolmente ampio, usurato, come i>er ascesso interno, in corrispondenza dell'anomala inserzione del canino. Tutta la parte destra è notevolmente più sviluppata della sinistra. Il forame magno è stretto
(indice 80). In corrispondenza del basion si nota 1111 piccolo tubercolino.
,
La ni a n d i b o 1 a è ben costruita. Notevole un appiattimento
del margine inferiore mentoniero a sinistra ; gli alveoli degli incisivi di
sinistra sono aperti per processo probabilmente patologico.
Del cranio in esame è stato considerato anche l ' a s p e t t o r a d i o l o g i c o in proiezione laterale e in antero-j)osteriore.
In laterale, tavolato interno assai marcato, specie sul frontale.
Assai marcato il tetto dell'orbita nel tavolato interno. Diploe assai
sviluppata sul frontale con massimo sviluppi sul toro soprainterorbitario ma seno frontale poco pronunciato. Molto lungo il tratto anteriore antesellare della base. Sella con processi clinoidei posteriori assai
pronunciati e assai più alti degli anteriori con lamina quadrilatera pendente in avanti. L o spessore del cranio va sempre più aumentando via
via che si procede all'indietro, con punto di minore spessore nella
regione interbregmo-obelica. Assai marcato lo spessore osseo in corrispondenza della regione cerebellare che appare con un chignon assai
più pronunciato di quello che non sia il contorno interno. Mastoidi
abbastanza sviluppate internamente. Decorso della a. m. m. anteriore
sdraiato verso il dietro con scarse ramicazioni. Assai evidenti i seni
venosi della diploe.
In antero-posteriore. cranio di aspetto ]>entagonale. Orbite leggermente distanziate con assi minori delle loro ellissi che si congiungono circa sul margine inferiore della proiezione. Teca assai marcata.
CRANIO CIRIGUANO
11 cranio ciriguano è contrassegnato, come detto, col n. 439 2
nel catalogo dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Firenze.
A detto numero corrisponde la seguente informazione, di pugno prolabilmente di R E G À L I A : « Cranio di Ciriguano O", privo della mandibola, con qualche piccolo guasto. Api>arteneva ad un guerriero morto
nel 1892. Dalla raccolta di oggetti comprati nel settembre 1898 dal
prof. MANTEGAZZA all'Esposizione di Torino (Arte Sacra, Missioni
Contributo
alla craniologia
dei
Siriono
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francescane in Bolivia). Nel catalogo inviatoci da Torino porta il n. 44.
Pagato L. 1 0 » . A matita porta l'annotazione (scritta da Mocin):
« sembra però di 9 ) »)• Invero la piccolezza, la leggerezza, la mancanza di rilievi sopraciliari, le apofisi mastoidee piccole, la povertà
delle inserzioni muscolari, permettono di avanzare qualche dubbio sulla
attribuzione al sesso maschile. Buono stato di conservazione, per
quanto l'aspetto è di un cranio esposto in superficie alle intemperie.
La sutura sagittale è complicata nel terzo mediano. La sutura coronale è sinostosata nei due lati ; la sutura lambdoidea è tutta aperta
anche ai due lati ; si ha così motivo di ritenere che il soggetto abbia
avuto oltre i 30 anni.
La n o r m a s u p e r i o r e presenta un contorno di forma romboide, quasi beloide corto, con parietali divergenti, bozze parietali
divaricate e molto sporgenti. Le bozze frontali, invece, sono riunite
e non si protendono all'innanzi. L'occipite è arrotondato sotto una
lieve depressione sopralambdoidea.
Per le tre dimensioni generali, il cranio ciriguano risulta, nei
confronti dell'umanità in generale, corto (lunghezza massima mm. 163),
stretto (larghezza massima mm. 136) e basso (diametro basilo-bregmatico mm. 130). L'indice cranico è di brachicrania (83,4). Larghezza
frontale mediamente sviluppata rispetto alla larghezza massima cranica (indice 66,9, di leggera stenometriometopia).
Nella n o r m a l a t e r a l e il contorno generale appare ellissoidale, con profilo mediano modicamente saliente dall'avanti all'indietro, sia nel breve tratto frontale, sia nel tratto bregma-obelion. Si
nota una lieve depressione sopralambdoidea, ed un contorno assai arrotondato della squama occipitale. Scarsi rilievi sopraciliari, appena
accennate le linee nucali. L'indice cranico vertico-longitudinale è di
ipsicrania accentuata (79,7).
Nella n o r m a p o s t e r i o r e si osserva una chiara disposizione a tetto dei due parietali. Le pareti craniche laterali scendono
dall'esterno all'interno, costituendo due angoli parietali molto netti.
L'altezza cranica risulta mediamente sviluppata rispetto alla larghezza
(indice di metriocrania, 95,6).
La n o r m a a n t e r i o r e presenta la faccia nell'insieme piuttosto piccola e delicata (indice facciale superiore di mesenia, 51,56).
L'indice fronto-iugale è di 91,8, indicante un'accentuata sporgenza delle
regioni zigoniatico-orbitali, nei riguardi dello sviluppo orizzontale della
fronte. Mancando il terzo inferiore delle ossa nasali, non è possibile giudicare con esattezza del profilo orizzontale della faccia; gli
4°
Claudia
Massari
zigomi, però, appariscono sullo stesso piano dell'apertura nasale; esiste, quindi, una certa platopia, modificata dall'accentuazione delle fosse
canine e dalla forte sporgenza della parte inferiore della regione nasale.
La radice nasale appare leggermente infossata; l'indice nasale
(48,9) denota una ben raggiunta mesorrinia. Il margine inferiore dell'apertura piriforme è piuttosto ben delineato con leggera fossetta prenasale che si estende sulla superficie del margine alveolare. Questo
sporge assai all'innanzi con un breve grado di prognatismo sottonasale.
Le orbite sono grandi, a contorno quadrangolare, con indice di
forte ipsiconchia (94,76 da ambo i lati).
Del palato, che è lungo e profondo, non è possibile prendere misure perchè il margine alveolare superiore sinistro è usurato in tutta
la sua estensione. Sono in posto soltanto i molari primo e secondo
di destra e le radici dei due incisivi pure di destra.
Nella n o r m a b a s a l e si osserva una equa distribuzione delle
zone corrispondenti alla faccia e all'occipite. Il forame occipitale è
piuttosto allungato e stretto (indice: 75,0).
Riunendo i dati relativi al materiale qui studiato e quelli ricavati
dalla letteratura, la piccola serie boliviana che ne risulta, si presenta
nell'insieme come segue:
La lunghezza cranica massima è corta (quella del solo fiorentino
è media) ; la larghezza massima è media o stretta (cranio Deletang e
ciriguano) ; l'altezza basilo-bregmatica è media, però il fiorentino e
la donna di Rydén raggiungono, sebbene per poche unità, la categoria
degli alti.
La capacità è modesta per i due Siriòno maschi noti nella letteratura e per il Ciriguano, mentre il fiorentino è aristencefalico. L a
donna siriòno è euencefalica.
La norma superiore mostra in tutti i crani considerati le bozze
parietali alquanto sporgenti, come pure sporgente appare l'occipite.
L'indice cranico è di dolicocefalia attenuata nel cranio Deletang
e nel fiorentino (rispettivamente con 77,3 e 77,6 di indice) ; di modesta
brachicefalia negli altri tre. Nei riguardi dell'indice cranico verticolongitudinale, sembra preponderare la metriocrania : ipsicranico è il
cranio del Museo di Firenze ; il Ciriguano è pure ipsicranico. Per
l'indice cranico vertico-trasverso, la serie è nettamente ìnetriocranica ;
il soggetto maschile Rydén è tapeinocranico.
Si tratta, quindi, di crani bassi e un po' larghetti, salvo il Siriòno
Contributo
alla craniologia
dei
Siriono
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di Firenze, che è piuttosto alto e lungo. Rappresentando le proporzioni
dei tre diametri fondamentali in coordinate triangolari, le medie delle
dimensioni dei crani boliviani considerati confluiscono (ponendo il
centro dell'umanità nel punto di coordinata 398 per la lunghezza del
cranio, 309 per la larghezza e ^93 per l'altezza) nel settore dei crani
un poco alti, moderatamente larghi e piuttosto stretti. I singoli individui si distribuiscono nei settori di moderata altezza e lunghezza
(specialmente il fiorentino e il Deletang). Risultano tutti piuttosto
corti.
L a fronte apjare stretta, specie se considerata in confronto alla
larghezza massima del cranio; però il Deletang e il femminile di Rydén sono metriometopici. Il profilo laterale della fronte è leggermente
sfuggente nei crani maschili, specie nel fiorentino ; alquanto arrotondato nella donna di Rydén. (Si nota in tutti gli elementi della serie
una lieve depressione sopralambdoidea, ben evidente nel cranio fiorentino.
Poiché nei due crani del Museo di Firenze la parte inferiore della
faccia è molto danneggiata, le deduzioni d'insieme su questa regione
lasciano dubitosi, specie per quanto riguarda le misure in cui entra il
diametro nasio-alveolare. I crani maschili Deletang e Rydén hanno
indici facciali superiori di leptenia, mentre il fiorentno, il Rydén femminile (ed anche il Ciriguano) hanno indici di eurienia.
Due elementi soli hanno la mandibola, quello maschile di Rydén
ed il fiorentino, entrambe però non suscettibili di misure complete.
Ciò, purtroppo, impedisce di valutare l'indice facciale totale. Il cranio
maschile di Rydén raggiunge la leptoprosopia (indice facciale totale
di 90,5)L'indice orbitale è in tutti di netta ipsiconchia.
L'indice nasale non è molto elevato; si hanno indici di franca
leptorrinia e, dove si trova mesorrinia, questa è appena raggiunta.
Per quanto riguarda il palato osseo, non abbiamo che i dati della
letteratura poiché i due crani fiorentini presentano tale regione fortemente danneggiata.
In sostanza, la piccola serie di crani considerati presenta, a parte
le divergenze da attendersi da un numero così ristretto di esemplari,
alcuni caratteri in comune. Questi riguardano, per lo più, i tre Siriòno
della letteratura, mentre il fiorentino assume una posizione del tutto
particolare per parecchi tratti distintivi.
Per la capacità cranica essi differiscono notevolmente l'uno dal-
~ . . . . . u t u ̻J
ujòiiri
l'altro. L'indice cranico va dalla doliconiorfia alla brachimorfia netta,
sebbene attraverso una progressione ascendente di poche unità di
indice, lievi scarti bastanti ]>erò a collocare i vari elementi in diverse
categorie di forme. La stessa considerazione può farsi per i due indici
di altezza. Un carattere comune è, invece, la fronte relativamente
stretta in relazione alla larghezza cranica, come anche il forame occipitale francamente stretto. Per quanto riguarda la faccia è da considerarsi l'indice facciale suj)eriore di lepto-mesenia, le orbite in tutti
alte e strette, il naso leptorrino o con indici di appena raggiunta mesorrinia.
A questi caratteri, riconosciuti del resto già da vari Autori presta
gli indigeni americani ( B I A S U T T I (23), G K N N A (25), Mocni (31), G .
S E K < ; I (32) ) se ne potrebbero aggiungere altri, quali un certo prognatismo sottonasale, angolo mandibolare non ampio, mento poco pronunciato; ma, date le condizióni dei reperti (fiorentino, cranio femminile di Rydén), questi ultimi caratteri sono malamente accertabili.
Da quanto sopra emerge che il cranio di Siriòno dell'Istituto fiorentino presenta varie peculiarità : capacità cranica rilevante, spiccata
doliconiorfia, indici di altezza con valori alti, indice fronto-parietale
assai basso; fronte piccola e sfuggente all'indietro, notevole infossamento della radice nasale, rilievi sopraorbitali piuttosto accentuati, sensibile appiattimento sopra-latnbdoideo con sporgenza all'indietro dell'occipite ; probabile prognatismo totale, sebbene di grado lieve.
La morfologia cranica dei Siriòno ha interessato molto gli Autori.
O T U S (14) riporta la presentazione che B I A S U T T I fece del cranio
fiorentino (23), descrivendolo come « mesocefali»), piuttosto tasso,
discretamente rozzo, con tipo facciale non mongoloide ». In attesa
di una più ampia descrizione di questo reperto, OuTES confrontò il
suo Siriòno con i Ciriguani di L K H M A N N - N I T S C I I E (30), con altri
Ciriguani di TÌ-:N R A T E (33) e col cranio Cavina descritto da G I U F "
FRIDA R U G G E R I (26). fì proprio con questi ultimi che il noto studioso
argentino ritrovò le maggiori analogie del suo Siriòno.
Per i reperti resi noti da H J O R T S J Ò (27). questi si riferisce a
quanto voti E I C K S T K D T (24) appunto concluse circa i Siriòno, i quali,
egli dice, abitano oggi 1111 territorio in cui vengono a confluire quattro
grandi tipi umani (Brasilidi da Nord, Pampidi da Sud, Andidi da
Ovest e Lagidi da Est), cosi molto difficilmente possono aver mantenuto caratteri peculiari, l'ero H J O R T S J Ò , pure ammettendo influenze
Contributo
alla craniologia
dei
51
Siriono
di Andidi e Brasilidi, ed escludendo i Pampidi, non è alieno di pensare, pure in accordo con E I C K S T E D T , a probabili influenze Lagidi,
influenze riscontrabili, cosi egli si esprime, nell'esemplare di Rydén
e in particolare nella sua mandibola.
Anche il reperto dell'Istituto di Firenze, pure avendo molti tratti
in comune col cranio descritto da O U T K S , e pur avendo caratteri propri dei Brasilidi (Amazzonidi di IMBULLONI (28) ), ossia cranio a tendenze dolicoidi; faccia media con scarsa sporgenza degli zigomi, naso
medio, d'altra parte non esclude partecipazione di caratteri propri dei
Lagidi, pure dolicoidi e con tendenza alla ipsicefalia : esso, difatti, nella
serie è proprio l'elemento che ha valori più alti per i due indici di
altezza. Ciò spiega anche la sua posizione nel grafico a coordinate
triangolari, poiché cade nel settore dei crani alti e relativamente poco
lunghi e poco larghi. Nello stesso settore cade anche il cranio di
Deletang, che, come detto, è quello più vicino al nostro.
Quanto sopra si accorda con le conclusioni di v. E I C K S T E D T , tendenti appunto a mettere in evidenza probabili elementi lagidi nel
gruppo dei iSiriòno, e con quanto ha riconosciuto LANDOGNA (29), nel
gruppo dei crani del Brasile da lui esaminati, a proposito di un elemento cranico del Paranà di forme australoidi.
R I A S S U N T O . — Presentazione
di un cranio Siriòno inedito dell'Istituto Antropologico di Firenze e considerazioni d'insieme sui 4
crani di Siriòno, fin'oggi i soli noti nella letteratura antropologica.
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