Ecco come si scrive un tema

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Ecco come si scrive un tema
Venerdì mattina. Prima ora di Italiano. La prof. Bergetti, quella faccia da cetriolo, assegna un tema. Ecco l'inizio:
Era una tiepida mattina d'estate, i monti bianchi si stagliavano contro il cielo azzurro...
Ma l'avete mai sentita un'imbeccata più melensa di questa? In più se è estate, come cavolo fanno i monti ad essere
bianchi? Non può mica essere caduta la neve con quaranta gradi! Ve lo dico io: questo è un caso da archiviare.
Dovremmo mandarlo a X-files.
-Attenzione, attenzione! - Annuncia la Bergetti, con la sua voce da tacchino -Questo è un tema della massima
importanza che influirà molto sul vostro rendimento...
Ma daaaaaaai! Questo lo dice da quando siamo arrivati alle medie: ormai è il suo tormentone, tipo Miticuuu! per Homer
Simpson.
-...E attento soprattutto tu, Terretti! Non costringermi a darti un'altra insufficienza!
Terretti sono io. Marco Terretti, per la precisione. E va detto che con i temi sono una vera frana. Non ci posso fare
niente: quando prendo la penna in mano la mia testa si svuota completamente e non mi viene niente da scrivere.
Per la cronaca: il tema più lungo che ho mai fatto era di mezza pagina, e solo perché Mimmo mi aveva dato qualche
suggerimento.
Mimmo è il mio migliore amico: non è assolutamente il primo della classe, ma a fare i temi non lo batte nessuno perché
sua madre è una giornalista e lui ha imparato a argomentare da quando aveva tre anni.
Bé, veramente c'è qualcuno che può batterlo a fare i temi: il primo della classe, appunto.
Nome: Giorgio Tortorelli. Segni particolari: basso, bello roseo e morbido, capelli corti e ovviamente occhiali.
L'avete mai visto un secchione senza occhiali?
Comunque il Tortorelli è anche antipatico: si vanta un sacco perché prende quasi ogni giorno almeno un ottimo.
E io, di ottimi, ne prendo solo uno ogni morte di papa. E mai, mai in Italiano.
Venerdì pomeriggio. Seconda ora di Italiano. La prof. Bergetti, quella faccia da cetriolo, consegna i compiti di ieri.
Sul mio foglio protocollo c'è una I rossa grossa quanto una casa.
Sono cose che capitano nella vita. Solo che a me capito un tantinello troppo spesso.
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Generata: 9 June, 2017, 19:18
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-Terretti!
Mi chiama la prof., con una voce che fa venire i brividi. Se di solito ha una voce da tacchino, adesso ha la voce di un
boia prima di un esecuzione. E io sono la vittima designata, ovviamente. Già mi vedo avviarmi verso il patibolo.
-Sono molto scontenta di te: prendi una insufficenza praticamente ogni giorno! E perciò...
Sto salendo gli scalini...
-..ho deciso che...
...il boia prepara l'ascia...
-...prenderai lezioni private dal tuo amico Tortorelli. Sempre che lui sia d'accordo, ovviamente. Ma sono certa che sarà
felice di darti una mano. Dopotutto è il più bravo della classe!
...cado stecchito prima che l'ascia mi sfiori.
Lezioni private?! Dal Tortorelli?! IO!!!!????
-Sì, tu, Terretti.- Mi dice la prof. leggendomi nel pensiero. E' uno dei suoi poteri paranormali. -Comincerai domani
pomeriggio.
In quel momento mi giro e vedo il Tortorelli che mi sorride. E il suo sorriso mi sembra il ghigno di un avvoltoio.
Ovviamente mia madre è stata felicissima quando ha saputo la notizia. Dopo essersi messa d'accordo con la madre del
Tortorelli, mi ha portato a casa sua come fossi un pacco postale.
La casa del Tortorelli è gigantesca, enorme, titanica. E lo è ancora di più la sua camera, dove mi ha portato.
Ho notato che tutto era ordinato al millimetro, e non c'era traccia di un granello di polvere nemmeno a pagarlo.
-E' un sogno!
Ha detto mia madre.
-E' un incubo!
Ho detto io.
Ho notato che sul comodino c'è una gabbietta, e dentro la gabbietta c'è un criceto che corre sulla sua ruota più sparato
di una pallottola, con gli occhi fuori dalle orbite e la bava alla bocca.
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La madre del Tortorelli ci ha augurato buon divertimento e ha chiuso la porta a chiave.
Oh perfetto, sono in una stanza chiusa a chiave con il primo della classe e un criceto psicopatico come unica compagnia!
Meraviglioso!
Il Tortorelli mi sorride. Il sorriso che potrebbe farti il cagnaccio della vicina prima di azzannarti una gamba.
-Forza! Mettiamoci sotto!
Mi dice lui, tutto giulivo. Io, per me, piuttosto che stare con lui starei sotto ad un rullo compressore in piena attività.
Dopo una settimana di lezioni private con il Tortorelli sono d-i-s-t-r-u-t-t-o!
Sembra che lui ci goda a vedermi sudare mentre lui si scola la sua Sprite e si strafoga di bomboloni caldi alla crema
offerti da sua madre. E di quei bomboloni, che farebbero sbavare di desiderio chiunque da un chilometro di distanza, non
me ne offre nemmeno un minuscolo pezzettino!
E lui che nei suoi temi parla di genorosità, fratellanza e fraternità, sembra che lo spirito di condivisione non sappia
nemmeno dove sta di casa.
Da parte mia ho fatto indigestione di accumuli di immagine, riassunti, descrizioni e qualsiasi altra cosa riguardi l'arte di
scrivere i temi vi venga in mente.
Sì, perché il Tortorelli l'ha chiamata proprio così, l'arte di fare i temi. Che fissato!
Il suo criceto, che si chiama Cricco, è quasi più sopportabile di lui, anche se sembra che la sua unica attività sia quella di
girare nella sua stupida ruota e guardare tutti con quello sguardo da pazzo. Dalla sua espressione sembra sia scappato
da un manicomio per criceti.
Però dopotutto non è colpa sua: probabilmente è impazzito perchè non esce da quella gabbietta da anni. Visto che non
aveva niente da fare è diventato ruota-dipendente.
Oggi è martedì: il giorno della tortura. Infatti devo andare dal Tortorelli il martedì e il venerdì. La cosa migliore è che oggi è
l'ultimo giorno di lezioni private, perché presto ci daranno le vacanze di pasqua e la bergetti ha deciso che così può
bastare.La sua melensa mamma mi accompagna nella "cameretta del suo bambino", come si ostina a
chiamarlo...miracolo! Il Tortorelli non c'è!
-Il mio bambino è ancora agli allenamenti di pallacanestro...tornerà fra poco. nel frattempo ti offrò alcuni bomboloni.
Sorride la signora Tortorelli. Alè! Sono libero!
La prima cosa che faccio è abbuffarmi dei bomboloni alla crema. Non mi sbagliavo: sono davvero buonissimi!
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Generata: 9 June, 2017, 19:18
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La seconda cosa che faccio è spalancare la finestra, perché in questa stanza si muore dal caldo e la melensa madre
(del Tortorelli) non apre mai la finestra perché a paura dei "microbi che potrebbero danneggiare la salute del suo
bambino".
La terza cosa che faccio è aprire la gabbietta a Cricco, il criceto psicopatico: si merita un po' d'aria fresca, il poveraccio.
Probabilmente non vede una piantina da anni.
Anche quando apro lo sportello il criceto continua a girare vorticosamente nella sua ruota. Fino a quando...
-Aaaah!
Grido: difatti la ruota si è staccata dalla gabbietta e si sta dirigendo pericolosamente verso la finestra. E la cosa peggiore
è che Cricco è ancora là a pedalare!
Ma chi è l'architetto pazzo che ha messo la finestra al livello della scrivania?
La ruota rimane in bilico sul davanzale e io mi avvicino...
Swish! La ruota cade dalla finestra e finisce per strada! E la cosa più incredibile è che il criceto è ancora vivo!
Lo vedo ancora a correre nella sua ruota del cavolo: è atterrato sulla parte gommosa della ruota che lo ha protetto!
Vedo passare due camion con delle ruote enormi, poi cinque o sei automobili ed infine un pulmann a due piani.
-Oh santo cielo! Fermati, fermati, fermati!
Mi ritrovo a gridare. Ma il pericolo ormai è scampato: i veicoli hanno tutti evitato il criceto psicopatico.
Din din din!
Il camioncino dei gelati! E si sta dirigendo verso il criceto!
Eccolo, ecccolo, eccolo... il criceto è ormai spacciato...Oh, il camioncino ha distrutto solo la ruota, ma l'animaletto è
schizzato di lato e ha evitato la morte!
Si vede che non è tanto stupido quanto mi aspettavo.
-Sì!
Grido.
Ma un mucchio di mocciosi con il candelotto al naso spiaccicano il povero Cricco urlando:
-I gelati! I gelati!
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-Noooooooooooo!
Grido. E per la disperazione afferro la prima cosa che mi capita fra le mani e la spezzo. Accidenti, è proprio il quaderno
del Tortorelli.
In quel preciso istante entra proprio lui, il Tortorelli, ancora accaldato per l'allenamento di basket.
Rimane impietrito sulla porta a fissarmi con gli occhi come quelli del suo criceto (fuori dalle orbite). Che bel momento per
entrare, proprio mentre sto fissando il suo criceto stecchito in mezzo alla strada con un suo quaderno strappato fra le
mani.
-Cosa hai fatto al mio criceto!
Grida. Poi mi fissa e aggiunge:
-Cosa hai fatto al mio quaderno!
-Ehm, io...
Balbetto.
Quel pazzo del Tortorelli mi prende per un braccio e mi porta al cospetto della sua melensa madre.
-Visto che tua madre mi ha dato il permesso di punirti in qualsiasi modo mi venga in mente,- mi dice quest'ultima, dopo
aver ascoltato la storia -Ho deciso che rimarrai tutto il pomeriggio nello sgabuzzino delle scope a leggere il quaderno che
hai strappato.
Il Tortorelli sorride contento come un topo in una forma di cacio. Mostro!
Ma almeno starò lontano da lui. Questa punizione (in confronto agli scapaccioni di mia madre) non sembra poi così terribile.
La melensa madre mi accompagna nello sgabuzzino, che è proporzionato alla casa, cioè gigantesco. Sembra che
abbiano preso una delle stanze più grandi e l'abbiano trasformata in sgabuzzino per sola mancanza di spazio.
-Comincia a leggere. E zitto!
Mi dice il Tortorelli, portando un dito alla bocca.
In effetti, lo posso capire. Lui mi ospita a casa sua e io gli distruggo il quaderno e gli ammazzo il criceto. Ma quanto mi
dispiace!
Ah ah ah! Era una battuta.
Bè, tanto vale cominci a leggere.
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Prendo in mano il quaderno e lo apro.
All'inizio non me ne potrebbe importare di meno, ma poi...l'occhio mi cade sulla prima frase: Il capitano Spike aveva un
compito: viaggiare sulla sua astronave per salvaguardare la pace nello spazio...
Mmm...interessante. Decido di leggerne un altro po', solo qualche altra riga...
In men che non si dica sono già arrivato alla seconda pagina, e la cosa più incredibile è che non sono affatto stanco e
leggere mi piace sempre di più!
-Cosa hai intenzione di fare?-, chiese il capitano Spike al terribile alieno molliccio e verde davanti a lui.
-Ucciderti...- Rispose l'extraterrestre, sbavando e ruotando gli occhi...
Martedì mattina. Prima ora di Italiano. La prof. Bergetti, quella faccia da cetriolo, assegna un tema. L'inizio è: Il telefono
dell'investigatore squillò. Lui, a passo strascicato, andò a sollevare la cornetta...
Prendo la penna in mano. Ma stavolta la mia testa non si svuota come una zucca, invece si riempie di parole, immagini e
pensieri, che mi affretto a scrivere. La penna corre velocissima e il foglio bianco si riempie di parole...
Mercoledì mattina. Seconda ora di italiano. La prof. Bergetti, quella faccia da cetriolo, riconsegna i temi di ieri. Ed io
contemplo beato il primo voto buono da quando ho cominciato a scrivere.
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Generata: 9 June, 2017, 19:18
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