Monoclonal Mouse Anti-Human Tyrosinase Clone: T311

Monoclonal
Mouse Anti-Human
Tyrosinase
Clone: T311
Codice M3623
Uso previsto
Per uso diagnostico In Vitro.
Un anticorpo destinato all’uso in laboratorio che consente l’identificazione qualitativa, tramite microscopia ottica, delle cellule che esprimono
la tirosinasi in tessuti normali e neoplastici, eseguendo allo scopo specifici esami immunoistochimici (IHC). I risultati positivi sono d’aiuto
nella classificazione del melanoma.1,2 L’interpretazione clinica dell’eventuale presenza o assenza di colorazione positiva deve essere
integrata dalle analisi morfologiche e istologiche effettuate con i controlli previsti. L’interpretazione dei risultati deve essere effettuata da
medici qualificati, nel contesto dell’anamnesi clinica del paziente e di altri test diagnostici.
Sinonimo
T311, EC 1.14.18.1
Cenni introduttivi
La tirosinasi è un glicoenzima contenente rame coinvolto nella produzione di pigmenti di melanina, tra cui eumelanina e feomelanina.1,3 In
questo processo, la tirosinasi catalizza l'idrossilazione di L-tirosina a L-dopa e l'ossidazione di L-dopa a L-dopachinone.1,3 Come marcatore
della linea melanocitica, la tirosinasi è localizzata nei melanociti presenti nella congiunzione dermo/epidermica della cute normale, ma non
viene rilevata in altre cellule normali.2 I melanociti sono contenuti anche nelle parti pigmentate dell'occhio, quali coroide e iride. L'espressione
della tirosinasi appare anche nelle lesioni melanocitiche, ivi comprese nevi benigni e la maggior parte dei melanomi maligni primari e
metastatici, ma non nei tipi di tumore non melanocitici.2,4,5 Inoltre, la tirosinasi può essere riconosciuta dai linfociti T citotossici autologi di
pazienti affetti da melanoma, pertanto i peptidi della tirosinasi sono utili nei vaccini anti-melanoma.6,7
Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining (Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica) della
Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti,
3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura per la colorazione, 6) Controllo della qualità, 7) Risoluzione dei problemi,
8) Interpretazione dei risultati, 9) Limiti generali.
Reagente fornito
Codice M3623
L'anticorpo monoclonale di topo viene fornito sotto forma di liquido sopranatante per colture tissutali in tampone Tris-HCl 0,05 mol/L a pH
7,2, con sodio azide 0,015 mol/L. Contiene una proteina stabilizzante.
Clone: T3111
Isotipo: IgG2a, kappa
Concentrazione di lgG murine (mg/L): vedere l'etichetta stampata sulla fiala.
Il reagente M3623 può essere utilizzato con un rapporto di diluizione 1:100 per eseguire procedure IHC con il sistema di rivelazione
EnVision™+. Queste informazioni sono fornite esclusivamente come linee guida. La concentrazione ottimale dell’anticorpo può variare a
seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato, pertanto dovrà essere definita autonomamente da ogni laboratorio.
Immunogeno
Proteina della tirosinasi non glicosilata ricombinante purificata composta da 452 aminoacidi della proteina della tirosinasi umana matura a
511 aminoacidi.1
Specificità
La procedura di immunoblot è stata eseguita utilizzando cellule L transfettate con il gene della tirosinasi e su quattro linee cellulari che
esprimono mRNA della tirosinasi: SK-MEL-13, SK-MEL-19, SK-MEL-30 e SK-MEL-37.1 Conformemente ai referti precedenti, un insieme di
proteine comprese nell'intervallo 70-80 kD viene riconosciuto dal clone T311 negli immunoblot di tutte le cinque linee cellulari.1 Un'ulteriore
banda 55 kD è stata colorata nei blot provenienti da linee cellulari fortemente reattive (SK-MEL-19).1 Inoltre, gli immunoblot di cellule L non
transfettate e tre linee cellulari che non esprimono mRNA di tirosinasi (MZ2-MEL3.1, SK-MEL-187 e MZ2-MEL2.2) sono risultati negativi al
clone T311.1 Anche le cellule L transfettate con la proteina 1 correlata alla tirosinasi, TRP-1(gp75), sono risultate non reattive al clone T311
nelle analisi a immunofluorescenza e di immunoblot, cosa che indica che questo anticorpo non effettua una reazione crociata con la proteina
associata al melanosoma, TRP-1(gp75).1
Materiali necessari ma non forniti
Fare riferimento alle Istruzioni generali per la colorazione immunoistochimica di Dako e/o alla sezione delle istruzioni relative al sistema di
rivelazione in uso. Diluente consigliato per le procedure IHC:
Antibody Diluent (diluente per anticorpo): codice S0809
Il seguente controllo negativo è fortemente consigliato per lo svolgimento delle procedure IHC:
Mouse IgG2a (codice X0943)
(113050-002)
306320IT_001 p. 1/4
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene non sia classificato
come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 alle concentrazioni indicate può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando
azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale
accumulo di azide metallica.
3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica.
4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, così da evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
5. Smaltire i reagenti inutilizzati nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali previste in materia.
Conservazione
Conservare a 2–8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da
quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati osservati segni evidenti che suggeriscano
l'instabilità di questo prodotto, pertanto è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti.
Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta
ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l'Assistenza Tecnica della Dako.
Preparazione dei campioni
Sezioni in paraffina
L'anti-tirosinasi può essere utilizzato su sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina. È sconsigliato pretrattare il tessuto con
enzimi proteolitici.
Le sezioni di tessuto deparaffinate devono essere trattate termicamente prima che la procedura di colorazione IHC abbia luogo. La tecnica
HIER (Heat-Induced Epitope Retrieval) comporta l’immersione delle sezioni di tessuto in una soluzione tampone preriscaldata e il
mantenimento di una temperatura costante di 95–99 ºC in un bagnomaria. Per la tecnica HIER possono essere usate fonti termiche
alternative, previa convalida della procedura consigliata. Adottare un protocollo di riscaldamento della durata di 40 minuti per la tecnica HIER
eseguita a 95–99 °C. Dopo il trattamento termico, l asciare raffreddare la vaschetta con il tampone e i vetrini per 20 minuti a temperatura
ambiente. Al termine della procedura HIER, sciacquare accuratamente con tampone o acqua deionizzata. Per fare in modo che le sezioni di
tessuto aderiscano perfettamente al vetrino, si consiglia di utilizzare gli appositi vetrini silanizzati (Silanized Slides, codice S3003). I prodotti
consigliati sono: Target Retrieval Solution a pH 9.0 (codice S2368) oppure 10x Concentrate (codice S2367).
Sezioni criostatate e strisci cellulari
L'anti-tirosinasi può essere utilizzato per la marcatura di sezioni criostatate fissate in acetone oppure strisci cellulari fissati.
Procedura di colorazione
Attenersi alla procedura consigliata per il sistema di rivelazione prescelto.
Interpretazione della colorazione
Il pattern di colorazione cellulare per l’anti-tirosinasi è a livello di citoplasma e/o di perinucleo.
Caratteristiche prestazionali
Tessuti normali2
Un gruppo di 33 tessuti normali è stato analizzato con il clone T311 anti-tirosinasi utilizzando la procedura di immunoistochimica e solo la
cute è risultata positiva.2 Nella cute normale, i melanociti erano immunoreattivi, mentre i cheranociti basali della cute rimanevano negativi.1,2
Tipo di tessuto
Appendice
Mammella
Esofago
Rene
Fegato
Prostata
Vescica urinaria
Ghiandola salivare
Milza
Tonsilla
Ghiandola surrenale
Midollo osseo
Linfonodo
Colon
Cuore
Polmone
Pancreas
Nervo periferico
Muscolo scheletrico
Cute
Cistifellea
Intestino tenue
Stomaco
Testicolo
Funicolo spermatico
Timo
(113050-002)
Elementi del tessuto con
colorazione positiva
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Melanociti della cute
0
0
0
0
0
0
306320IT_001 p. 2/4
Ghiandola tiroidea
Ghiandola paratiroidea
Ovaio
Tuba di Falloppio
Placenta
Utero
Vagina
0
0
0
0
0
0
0
Tessuti patologici2
Il clone T311 è stato analizzato su lesioni melanocitiche benigne e maligne ed è stata rilevata una colorazione della maggior parte dei nevi
benigni e dei melanomi analizzati. Una bassa immunoreattività alla tirosinasi è stata osservata nei melanomi di tipo desmoplastico e a cellule
fusiformi.1,2,4,5 La specificità dell'anti-tirosinasi per le lesioni melanocitiche è stata dimostrata dall'immunocolorazione di oltre 70 differenti tipi
di tumori non melanocitici senza alcuna immunoreattività, ad indicare che l'espressione della tirosinasi è limitata alle cellule della linea
melanocitica.2
Tipo di tessuto (n. di campioni)
Tumori con colorazione positiva
Melanoma maligno metastatico (70)
Melanoma maligno metastatico desmoplastico o a cellule fusiformi (5)
Melanoma maligno primario (9)
Melanoma maligno primario di tipo desmoplastico (8)
Melanoma maligno primario a cellule fusiformi (2)
Melanoma maligno primario con caratterische di cellule fusiformi (1)
Nevi benigni (20)
Tumore glomico (4)
Emangiopericitoma (4)
Tumore fibroso solitario (4)
Schwannoma (4)
Neurofibroma (4)
Tumore maligno della guaina del nervo periferico (4)
Sarcoma epitelioide (4)
Sarcoma sinoviale (4)
Dermatofibrosarcoma protuberans (4)
Istiocitoma fibroso maligno (4)
Adenocarcinoma polmonare (4)
Adenocarcinoma dello stomaco (4)
Adenocarcinoma del colon (4)
Adenocarcinoma pancreatico (4)
Adenocarcinoma endometriale (4)
Adenocarcinoma ovarico (sieroso-papillare) (4)
Adenocarcinoma ovarico (endometroide) (4)
Adenocarcinoma ovarico (mucinoso) (4)
Adenocarcinoma della prostata (4)
Carcinoma tiroideo (follicolare) (4)
Carcinoma tiroideo (papillare) (4)
Carcinoma tiroideo (a cellule di Hürthle) (4)
Carcinoma tiroideo (anaplastico) (4)
Carcinoma tiroideo (midollare) (4)
Carcinoma paratiroideo (4)
Tumori delle cellule insulari (4)
Adenoma dell'ipofisi (4)
Adenoma corticosurrenale (4)
Carcinoma corticosurrenale (4)
Tumore a cellule granulose (4)
Tumore a cellule di Leydig (testicoli) (4)
Tumore a cellule di Sertoli-Leydig (ovaie) (4)
Angiosarcoma (4)
Tumore gigantocellulari, tessuto molle (4)
Tumore misto benigno (parotide) (4)
Feocromocitoma (3)
Leiomioma, utero (4)
Leiomiosarcoma, utero (4)
Leiomiosarcoma, tessuto molle (4)
Tumore dello stroma gastrointestinale (GIST) (4)
Sarcoma alveolare dei tessuti molli (4)
Fibromatosi (4)
Cordoma (4)
Condrosarcoma (4)
Osteosarcoma (4)
Linfoma follicolare (4)
Linfoma a grandi cellule (4)
63/70
0/5
8/9
1/8
0/2
1/1
20/20
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
Reattività focale debole di ¼ nella mucina
0/4
Reattività focale debole di ¼ nella mucina
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/3
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
(113050-002)
306320IT_001 p. 3/4
Linfoma linfociti T periferici (4)
Linfoma anaplastico a grandi cellule (4)
Linfoma di Burkitt (4)
M. Hodgkin a predominanza linfocitaria (4)
M. Hodgkin a sclerosi nodulare (4)
Linfoma gastrico tipo MALT (4)
Plasmacitoma/mieloma (4)
Leucemia delle cellule pilifere (4)
Rabdomiosarcoma embrionale (4)
Rabdomiosarcoma alveolare (4)
Sarcoma di Ewing/PNET (4)
Tumore desmoplastico a piccole cellule rotonde (4)
Linfoma linfoblastico (4)
Tumore rabdoide (4)
Neuroblastoma (4)
Osteosarcoma (4)
Tumore di Wilms (4)
Epatoblastoma (4)
Carcinoma duttale della ghiandola mammaria (4)
Carcinoma lobulare della ghiandola mammaria (4)
Carcinoma delle cellule di transizione (4)
Carcinoma polmonare epidermoide (4)
Carcinoma epidermoide della testa e del collo (4)
Carcinoma epidermoide della cervice (4)
Carcinoma epatocellulare (4)
Mesotelioma (4)
Carcinoma della ghiandola salivare (4)
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
0/4
Bibliografia
1. Chen YT, Stockert E, Tsang S, Coplan KA, Old LJ. Immunophenotyping of melanomas for tyrosinase: implications for vaccine
development. Proc Natl Acad Sci USA 1995;92(18):8125-9
2. Jungbluth AA, Iversen K, Coplan K, Kolb D, Stockert E, Chen YT, Old LJ, Busam K. T311-an anti-tyrosinase monoclonal antibody for
the detection of melanocytic lesions in paraffin embedded tissues. Pathol Res Pract 2000;196(4):235-42
3. Garcia-Borron JC, Solano F. Molecular anatomy of tyrosinase and its related proteins: beyond the histidine-bound metal catalytic
center. Pigment Cell Res 2002;15(3):162-73
4. Clarkson KS, Sturdgess IC, Molyneux AJ. The usefulness of tyrosinase in the immunohistochemical assessment of melanocytic
lesions: a comparison of the novel T311 antibody (anti-tyrosinase) with S-100, HMB45, and A103 (anti-melan-A). J Clin Pathol
2001;54(3):196-200
5. Hofbauer GF, Kamarashev J, Geertsen R, Boni R, Dummer R. Tyrosinase immunoreactivity in formalin-fixed, paraffin-embedded
primary and metastatic melanoma: frequency and distribution. J Cutan Pathol 1998;25(4):204-9
6. Slingluff CL Jr, Petroni GR, Yamshchikov GV, Barnd DL, Eastham S, Galavotti H, Patterson JW, Deacon DH, Hibbitts S, Teates D,
Neese PY, Grosh WW, Chianese-Bullock KA, Woodson EM, Wiernasz CJ, Merrill P, Gibson J, Ross M, Engelhard VH. Clinical and
immunologic results of a randomized phase II trial of vaccination using four melanoma peptides either administered in granulocytemacrophage colony-stimulating factor in adjuvant or pulsed on dendritic cells. J Clin Oncol 2003;21(21):4016-26
7. Zajac P, Oertli D, Marti W, Adamina M, Bolli M, Guller U, Noppen C, Padovan E, Schultz-Thater E, Heberer M, Spagnoli G. Phase I/II
clinical trial of a nonreplicative vaccinia virus expressing multiple HLA-A0201-restricted tumor-associated epitopes and costimulatory
molecules in metastatic melanoma patients. Hum Gene Ther 2003;14(16):1497-1510
Edition 06/07
(113050-002)
306320IT_001 p. 4/4