La logica del tempo da Aristotele ai computer

A NGELO M ONTANARI Sacile 25/05/2001.
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La logica del tempo da Aristotele ai computer
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La logica del tempo da Aristotele ai computer
Angelo Montanari
Dipartimento di Matematica e Informatica
Università di Udine, Italy
[email protected] t
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Struttura dell’intervento
1) una breve introduzione
2) il tempo e il linguaggio
3) fisica, logica, computer science e tempo
3) logica e tempo: dalla sintesi alla dissociazione
4) la riconciliazione di logica e tempo
5) computer science e logica temporale
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Una questione preliminare
Il tempo tra fisica, filosofia, logica matematica e computer science:
continuità o contrapposizione?
Einstein (cito a memoria) ha affermato che il senso comune altro non è
che l’insieme dei pregiudizi acquisiti nei primi 18 anni di vita.
Un esempio. La fisica prerelativistica postulava l’esistenza di un tempo
universale uguale per tutti gli osservatori.
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Continuità o contrapposizione?
Contro la spettacolarizzazione della scienza, che la rende più estranea e
non più familiare. Anziché stupirvi con “effetti speciali”, cercherò di
mostrarvi il filo rosso che lega la riflessione sul tempo sviluppatasi in
ambito scientifico e filosofico (senza confondere i piani). In particolare,
cercherò di evidenziare il legame che intercorre tra alcune tematiche
filosofiche classiche e diverse problematiche di interesse per la computer
science.
Un esempio. Leibniz si oppose al concetto di tempo assoluto di Newton
(”Il tempo assoluto, vero e matematico fluisce di per se stesso e per la sua
propria natura, in modo eguale senza relazione con alcuna cosa esterna”
Principia, Newton): secondo Newton l’universo ha un orologio (gli istanti
di tempo esistono indipendentemente dagli eventi), secondo Leibniz è un
orologio (il tempo è derivato dagli eventi, non viceversa).
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Cos’è il tempo?
Cos’è il tempo allora? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo
a qualcuno che me lo chiede, non lo so. (S. Agostino, Confessioni XI, c.
XIV, xvii)
Osservazione 1. (Appellandoci, più o meno legittimamente, a S.
Agostino) rinunciamo programmaticamente a tentare di rispondere alla
domanda: ”cos’è il tempo?”, limitandoci ad assumerlo come un utile
strumento concettuale per trattare un certo numero di problemi di rilievo
in un dato ambito disciplinare.
Osservazione 2. Di fatto, questioni classiche relative alla natura del
tempo riemergono, più o meno esplicitamente, nella ricerca
contemporanea sulla logica del tempo (il dividing instant problem, le
unità fondamentali: punti o intervalli, la natura discreta o densa del
tempo, tempo lineare, ramificato, ciclico, etc.).
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Tempo oggettivo e tempo soggettivo
Ogni concetto di tempo sorge nel contesto di una specifica attività
umana, finalizzata ad uno dato scopo, ed è segnato, in modo inevitabile
ed essenziale, da tale scopo (Lawrence, Levels of Language of Discourse
about Time).
Alcuni esempi:
- il calendario gregoriano (date, orologi, etc.)
- la nozione di istante corrente (now) e la direzione del tempo
(passato/presente/futuro)
Il legame col linguaggio naturale: uno studio appropriato del tempo non
può prescindere da un’analisi delle caratteristiche e degli strumenti
generali della comunicazione (linguistica).
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Il tempo e il linguaggio (naturale)
Logica e linguaggio: la logica come strumento per l’analisi e la
formalizzazione delle strutture sintattiche e semantiche del linguaggio
naturale (buona parte della filosofia del novecento è caratterizzata da un
generale approccio logico-linguistico ai problemi filosofici).
Lo studio del linguaggio (in particolare, lo studio del significato delle
espressioni in linguaggio naturale) è essenziale per la comprensione del
tempo.
Come catturare la dimensione temporale insita nel linguaggio naturale?
La logica dei tempi verbali (tense logic).
Osservazione. I destini di linguaggio e logica temporale sembrano essere
strettamente legati. L’interesse/disinteresse per l’uno e l’altra sembrano
procedere di pari passo. Non a caso, la nozione di linguaggio occupa un
posto centrale nell’ambito della computer science.
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Dalla logica classica ..
La verità atemporale della logica classica e la verità della logica
modale/temporale.
Esempio 1. ”Se nessuno scapolo è un uomo felice, allora nessun uomo
felice è scapolo” (Carnap). Si noti che la verità di tale enunciato dipende
dal significato delle parole logiche ”se”, ”allora”, ”non” ed ”è”, ma non
dipende dal significato di ”scapolo”, ”felice” e ”uomo”.
Esempio 2. ”Nessuno scapolo è sposato” (Quine). La verità
dell’enunciato dipende dal significato attribuito a ”scapolo” e ”sposato”,
o, meglio, dal sapere che hanno significati incompatibili.
Esempio 3. ”I corpi cadono verso la terra con una accelerazione di 9, 8
metri al secondo per secondo” (Carnap). La verità di tale enunciato
dipende dall’informazione fattuale intorno al mondo fisico.
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.. alla logica modale/temporale
Esempio 4. ”Il presidente della repubblica è calvo”. La verità di tale
affermazione può variare nel tempo.
Esempio 5. ”Domani ci sarà una battaglia navale”. È il classico esempio
di Aristotele. È possibile assegnare un valore di verità ad una tale
affermazione?
Esempio 6. ”Se è vero che sto tenendo una conferenza sulla logica del
tempo, allora sarà sempre vero che ho tenuto una conferenza sulla logica
del tempo”. Tale affermazione rimane vera sostituendo a ”sto tenendo una
conferenza sulla logica del tempo” una qualunque altra proposizione.
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Alcune osservazioni
Osservazione 1. Non confondere la tradizionale distinzione tra verità
analitiche e verità sintetiche/fattuali con la distinzione tra logiche
classiche e logiche temporali.
Osservazione 2. Le proposizioni della logica temporale sono funzioni
proposizionali con argomenti temporali (van Frassen), ossia non sono
semplicemente vere o false, ma sono vere o false in un dato
istante/intervallo temporale.
Osservazione 3. Il tentativo di fornire una caratterizzazione logica del
linguaggio naturale (dai filosofi e teologi medievali a Prior) non può
prescindere dal trattamento della dimensione temporale.
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Fisica, logica e computer science
Qual è il legame che intercorre tra le nozioni di tempo in fisica, filosofia,
logica (matematica) e computer science?
Affronteremo nell’ordine i seguenti punti:
• il tempo della fisica: un breve cenno;
• il tempo della computer science: un’introduzione;
• il tempo della filosofia e della logica (matematica): una lunga storia;
• il tempo della computer science: un’approfondimento
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Il tempo della fisica
Alcuni snodi fondamentali:
• tempo percepito come strettamente collegato al
movimento/cambiamento e descrivibile attraverso numeri
• la meccanica newtoniana (le leggi della dinamica e la simmetria
temporale: predizioni e postdizioni)
• i paradossi di Zenone e l’analisi infinitesimale (l’infinita divisibilità
del tempo/tempo denso)
• la termodinamica (l’entropia e la freccia del tempo)
• la relatività e la meccanica quantistica
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Il tempo della computer science
La chiave di comprensione del tempo della computer science è la nozione
di algoritmo. Un calcolatore (automa/macchina) è un modello formale
per la descrizione di procedure effettive (algoritmi/programmi).
Un esempio. Quanti sono i possibili ordinamenti di n oggetti distinti
(permutazioni)? Un programma per il calcolo del fattoriale di un intero
n ≥ 1: n! = n · (n − 1) · . . . · 1
procedure FATTORIALE(n)
begin
k := 1; i := 1;
while i=< n do
begin
k := k X i; i := i + 1 end;
return k
end;
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Computazioni e tempo discreto
Ogni algoritmo deve possedere le seguenti proprietà:
(i) deve essere finitamente descrivibile;
(ii) deve consistere di un insieme di passi discreti, ciascuno dei quali
deve essere eseguibile automaticamente.
Una computazione è una successione, finita o infinita, di stati di
esecuzione dell’algoritmo, dove stato = valore delle variabili
(nell’esempio, ogni stato di esecuzione dell’algoritmo è caratterizzato dal
valore delle variabili k, i ed n)
Computazioni e tempo discreto (stati/istanti).
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Una breve panoramica
Se da un lato il tempo è inerentemente legato alla nozione di algoritmo,
dall’altro entra in gioco esplicitamente in una grande varietà di aree della
computer science:
• i sistemi per l’elaborazione del linguaggio naturale (ad esempio,
traduzione automatica, generazione automatica di riassunti, etc.).
• i sistemi di pianificazione in intelligenza artificiale (ad esempio, la
pianificazione del comportamento di un robot finalizzato al conseguimento di
un certo obiettivo, in un dato ambiente, date certe condizioni iniziali);
• le basi di dati temporali (ad esempio, archivi medici, sistemi di supporto alle
decisioni in ambito medico)
• la specifica dei sistemi reattivi (ad esempio, sistemi per la produzione e la
distribuzione di energia, programmi per il monitoraggio di sistemi remoti,
sistemi distribuiti e mobili)
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Il problema del tempo in una prospettiva storica
Un problema metodologico: è lecito (ri)formulare problemi classici (la
battaglia navale di Aristotele, l’argomento vittorioso di Diodoro Crono,
etc.) usando formalismi moderni, quando proprio l’assenza di un
formalismo adeguato era uno dei maggiori problemi (il problema)?
Tre momenti fondamentali: sintesi, dissociazione e riconciliazione. Il
tempo è parte integrale della riflessione logica durante i periodi classico e
medievale; viene rimosso nel periodo rinascimentale; viene reintrodotto a
pieno titolo nel diciannovesimo e, soprattutto, nel ventesimo secolo.
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Logica e tempo: dalla sintesi alla dissociazione
• movimento e tempo (Aristotele)
• il problema dei contingenti futuri (Aristotele)
• l’argomento vittorioso (Diodoro Crono)
• amplatio: termini che fanno riferimento ad entità che attualmente non
esistono (Alberto di Sassonia)
• la durata del presente (Buridano)
• incipit/desinit (Sherwood)
• tempo e conseguenza logica (Ockham, Buridano)
• temporalis: connettivi e proposizioni temporali (Avicenna, Buridano)
• prescienza divina, determinismo e libero arbitrio (Anselmo, Ockham,
Leibniz)
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Movimento e tempo
Aristotele mette in luce la stretta relazione che intercorre tra tempo e
movimento, caratteristica distintiva della sostanza sensibile, oggetto di
indagine della filosofia seconda, o fisica.
Il movimento è il passaggio dall’essere in potenza all’essere in atto.
Caratteristica del movimento è la continuità. Nel continuo si distinguono
il prima e il poi. ”Il tempo è il numero del movimento secondo il prima e
il poi” (Aristotele, Fisica).
Per Aristotele, il tempo è un infinito potenziale, in quanto non può
esistere tutto insieme attualmente, ma si svolge e si accresce senza fine.
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Tempo, verità e possibilità
Il famoso esempio della battaglia navale (problema dei contingenti
futuri), ovvero come vanno interpretate le due affermazioni (Aristotele,
De Interpretatione):
”Domani ci sarà una battaglia navale”
”Domani non ci sarà una battaglia navale”
Possiamo sostenere che affermazioni come le precedenti sono vere o false
già oggi? O, al contrario, dobbiamo affermare che il loro valore di verità è
indeterminato e che quindi non si può affermare che esse possiedano oggi
un effettivo valore di verità? Le risposte a tali questioni sono strettamente
connesse alle nozioni modali di necessità e possibilità (i modi della
verità).
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Necessità e possibilità
Se assumiamo la verità della prima affermazione oggi, non ne segue che
essa è necessariamente vera oggi?
Ancora, se domani dovessimo constatare che non vi è stata alcuna
battaglia, sarebbe corretto affermare oggi una tale possibilità?
Sulla base di un’assunzione di base di indeterminatezza, Aristotele
afferma che nessuna delle due affermazioni è oggi necessaria
(necessariamente vera). Lo stesso non vale per affermazioni relative al
passato o al presente, che per Aristotele sono o necessariamente vere o
necessariamente false.
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Anticipazioni
Lukasiewicz vede nella posizione di Aristotele un argomento in favore
delle logiche a tre valori (vero, falso, indefinito/indeterminato). Per un
certo periodo, Prior condivide tale interpretazione ritenendola l’unica via
possibile per costruire una logica temporale non deterministica.
Successivemente Prior proporrà due diverse logiche temporali non
deterministiche bivalenti (vero/falso), l’una basata su idee di Ockham,
l’altra su idee di Peirce.
Come modellare i futuri contingenti (non determinismo) con le nozioni
modali di necessità e possibilità? Il tempo ramificato: ”Se il determinista
vede il tempo come una linea, l’indeterminista lo vede come un sistema di
cammini ramificati” (Burgess, The Unreal Future).
determinismo = tempo lineare vs. non determinismo = tempo ramificato
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L’argomento vittorioso di Diodoro Crono
L’argomento vittorioso di Diodoro Crono fu interpretato nel mondo
classico come un argomento utilizzato per provare la verità del fatalismo.
Sfortunatamente solo le premesse e la conclusione dell’argomento sono
note.
L’argomento vittorioso è un trilemma. Nella formulazione di Epitteto,
Diodoro prova che le seguenti tre proposizioni non possone essere tutte
vere:
”Ogni proposizione vera circa il passato è necessaria”
”Una proposizione impossibile non può seguire da una possibile”
”C’è una proposizione che è possibile, ma che non è né sarà vera”
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Significato dell’argomento vittorioso di Diodoro Crono
Diodoro usa tale incompatibilità, combinata con la plausibilità delle
prime due proposizioni, per concludere la falsità della terza.
Assumendo la verità delle prime due proposizioni, Diodoro definisce
possibilità e necessità nel seguente modo:
1. il possibile è ciò che è o sarà vero
2. il necessario è ciò che, essendo vero, non può essere falso
Recentemente, l’argomento vittorioso di Diodoro Crono è stato
interpretato come (i) un argomento a favore del determinismo; (ii) un
tentativo di chiarire le relazioni concettuali tra tempo e modalità.
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Incipit/desinit o dei limiti temporali
La logica medievale ha dedicato particolare attenzione all’analisi delle
problematiche poste dall’uso dei verbi ”iniziare/finire”, legate alla
definizione di limite temporale, questioni in parte già presenti nella
Fisica di Aristotele (Kilvington, Sophismata; Sherwood,
Syncategoremata).
Si consideri la frase:
”Socrate comincia a correre”,
oppure la frase:
”Socrate cessa di vivere”.
Diverso è il caso della frase:
”Socrate comincia ad incanutire”.
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Permanentia e successiva
Occorre distinguere tra stati/cose permanenti (che possono manifestarsi
simultaneamente) e stati/cose successivi (che si manifestano uno dopo
l’altro).
Come va compresa la frase: ”Socrate comincia a correre”? Può essere
interpretata come: ”Ora Socrate non sta correndo, ma correrà
immediatamente dopo”? Come si passa dallo stato di quiete allo stato di
moto?
È il dividing instant problem ancor oggi dibattuto nell’ambito
dell’Intelligenza Artificiale. Nel caso di stati successivi, occorre evitare
sia la coesistenza di stati incompatibili (vita e morte) che la presenza di
buchi (gap) nei valori di verità (in ogni stato Socrate o è vivo o è morto).
Occorre inoltre distinguere tra domini temporali discreti e densi.
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Anticipazioni
Nella soluzione proposta da Sherwood ad alcuni ”sofismi” relativi a
incipit/desinit si prefigura la possibilità di distinguere tra tempo discreto e
denso attraverso formule (assiomi) della logica temporale.
La distinzione tra permanentia e successiva anticipa la caratterizzazione
dei verbi della linguistica contemporanea in (Vendler, Linguistics and
Philosophy):
• stati (permanentia; ad esempio, incanutire)
• eventi istantanei (achievement)
• eventi non istantanei/processi (accomplishment)
• attività (successiva; ad esempio, correre)
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Logica medievale e tempo
Prior afferma che la posizione dei logici medievali nei confronti del
tempo si può riassumere nelle seguenti due affermazioni:
• le distinzioni temporali sono un tema rilevante per la riflessione
logica
• ciò che è vero in un dato istante è in molti casi falso in un altro istante
e viceversa
Nel passaggio dalla scolastica all’umanesimo rinascimentale viene
meno l’interesse per la disciplina della dialettica, per gli studi e le dispute
logici, percepiti come astratti e senza costrutto.
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Non c’è spazio per il tempo
• la logica e la disciplina della retorica (Valla, Agricola)
• la logica umanistica, l’arte dell’argomentazione, che rifiuta il
linguaggio ”artificiale” (oggi diremmo formale/logico) dei logici
scolastici (Vives, Ramus)
• la logica come metodologia e la sua separazione dal linguaggio
(Bacone)
• verità (logica) senza tempo (Leibniz, Kant, Frege)
Osservazione la logica medievale sconta l’assenza di un formalismo
adeguato
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Verità (logica) senza tempo
Per Frege la verità in logica è completamente atemporale: il tempo in cui
viene fatta una certa affermazione è considerato parte del pensiero che si
vuole esprimere.
Se qualcuno vuole dire oggi la stessa cosa che ha detto ieri, deve sostituire
il termine oggi con il termine ieri.
Non c’è spazio per una concezione delle proposizioni come funzioni nella
variabile tempo.
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La riconciliazione di logica e tempo
• logica, linguaggio e tempo (Boole)
• tempo e modalità (Peirce)
• tempo e logica trivalente (Lukasiewicz)
• una struttura a tre punti dei tempi verbali: tempo dell’evento, tempo
di riferimento e tempo dell’affermazione nella frase: ”io avrò visto
Giovanni” (Reichenbach)
• (sistemi formali/calcoli per) la logica dei tempi verbali (Prior)
• determinismo, libero arbitrio e tempo ramificato (Prior)
• l’enfasi sul tempo corrente della logica dei tempi verbali e la
relatività ristretta (Prior)
Un’anticipazione letteraria dell’idea del tempo ramificato si trova nel
racconto ”The Garden of Forking Paths”, in Ficciones, J.L. Borges, 1962.
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Computer science e logica temporale
Una distinzione fondamentale: programmi imperativi (che terminano) e
programmi reattivi (non terminanti).
Esempio 1. Un programma imperativo: il calcolo del fattoriale di un
intero n ≥ 1.
Analisi di programmi imperativi:
il significato di un programma come funzione che lega l’input all’output
correttezza parziale + prova di terminazione = correttezza totale
strumenti concettuali: pre e post condizioni, invarianti di ciclo.
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Programmi reattivi
Esempio 2. Un programma reattivo: gestione in mutua esclusione di una
risorsa critica condivisa (ad esempio, una stampante).
local y: integer where y = 1
l0: loop forever do
l1: non critical;
P1::
l2: request y;
l3: critical;
l4: release y
||
m0: loop forever do
m1: non critical;
P2::
m2: request y;
m3: critical;
m4: release y
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Specifica di proprietà
Ogni computazione (infinita) del programma deve soddisfare due
proprietà fondamentali:
1. accessibilità: ogni richiesta di accedere alla regione critica da parte di
P1 o di P2 deve essere prima o poi (in un tempo arbitrariamente lungo,
ma finito) soddisfatta;
2. mutua esclusione: P1 e P2 non possono mai trovarsi
contemporaneamente all’interno della regione critica.
Tali proprietà possono essere specificate usando la logica temporale
(Pnueli, Turing Award).
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Verifica di proprietà
Come possiamo padroneggiare nondeterminismo e infinito che entrano in
gioco quando vogliamo specificare il comportamento atteso di un sistema
reattivo (a stati finiti)?
Programmi reattivi e nondeterminismo: dato lo stato corrente del
programma ad un certo punto della computazione, può accadere che vi
siano più possibili stati successivi. In tal caso, il programma sceglie non
deterministicamente uno di essi quale stato successivo della
computazione (tempo ramificato).
Il comportamento di un programma è descritto da numero infinito di
computazioni. Ogni computazione è infinita (tempo infinito).
Esempio. Con riferimento al programma per la gestione della mutua
esclusione, come è possibile verificare finitamente se una data
computazione (non) rispetta il requisito di accessibilità?
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Algoritmi di verifica
Come possiamo verificare che una specifica non contenga richieste
contraddittorie (verifica della soddisfacibilità di una formula della logica
temporale)?
Come possiamo verificare che un programma soddisfi le proprietà
richieste, ossia che tutte le possibili computazioni del programma
rispettino le condizioni volute (verifica del modello)?
Decidibilità e algoritmi per la verifica della soddisfacibilità e per la
verifica del modello.
Il ruolo fondamentale della periodicità (cicli di un grafo).
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Bibliografia
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R. Carnap, Philosophical Foundations of Physics. Basic Books Inc., 1966.
E.A. Emerson, Temporal and Modal Logic. In: Handbook of Theoretical
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A. Montanari, Metric and Layered Temporal Logic for Time Granularity. ILLC
Dissertation Series 1996-02, University of Amsterdam, 1996.
P. Ohrstrom and P.F.V. Hasle, Temporal Logic. From Ancient Ideas to Artificial
Intelligence, Kluwer Academic Publishers, 1995.
N. Rescher and A. Urquhart. Temporal Logic. Library of Exact Philosophy,
Springer-Verlag, Berlin, 1971.
W. Thomas, Languages, Automata, and Logic. In: Handbook of Formal
Languages, Vol. III, 1997.
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