Risposta - r121.09 del 10.06.2009

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10 giugno 2009 / 121.09
Signori
- Francesco Maggi
- Greta Gysin
- Sergio Savoia
Deputati al Gran Consiglio
Interrogazione 20 aprile 2009 n. 121.09
Il carbone "tedesco" - disponibile in abbondanza in loco secondo il Consiglio di Stato - è
in realtà colombiano?
Signora e signori deputati,
come indicato nelle precedenti risposte ad analoghi atti parlamentari, in particolare a quelli relativi al progetto olio di palma, nel rispetto della separazione delle competenze il Consiglio di Stato non è stato informato circa i contenuti dei contratti stipulati da AET per cui, per rispondere
alle puntuali domande di cui all'interrogazione in oggetto, escluse quelle rivolte direttamente al
medesimo Consiglio, lo stesso si è rivolto direttamente all'Azienda che si è espressa come segue:
1.
Il CdS conferma la provenienza colombiana del carbone utilizzato nella futura centrale di Lünen? Se sì da quali regioni, paesi e miniere della Colombia proverrà il carbone?
AET non conferma questa affermazione, anche se non esclude che una parte del carbone potrà provenire anche dalla Colombia.
Nel messaggio n. 6091 è stato indicato che il carbone sarebbe stato disponibile in Germania
perché al momento della stesura del messaggio, si era nel giugno/luglio 2008, Trianel PowerProjektgesellschaft Kohlekraftwerk mbH & Co. KG (TPK) era in trattative con una società tedesca per la fornitura del combustibile. Quest'ultima società estrae tuttora carbone in Germania.
Le trattative sono state in seguito interrotte perché tale società non avrebbe disposto di capacità estrattive sufficienti per soddisfare i bisogni a lungo termine di TPK (10-15 anni al minimo).
TPK si è quindi rivolta alla società RBS Sempra Commodities, che è un leader mondiale nel
commercio di materie prime. TPK ha quindi concluso con RBS Sempra Commodities un contratto per la fornitura a medio termine di carbone.
Tale contratto soddisfa tutti i requisiti tecnici (tra cui anche un'elevata redditività) richiesti.
RBS Sempra Commodities (http://www.rbssempra.com/) si rifornisce di carbone facendo capo
principalmente al Sud Africa, alla Colombia, all'Indonesia e agli Stati Uniti. Per quanto riguarda
il paese dell'America Latina, il carbone proviene per lo più dalla miniera di Cerrejón, sita nel
Nord-Est della Colombia (v. http://www.cerrejoncoal.com/), una fra le più importanti nel paese
con 31 milioni di tonnellate di carbone estratto nel 2008.
Come si può leggere sul sito della miniera, questa società attiva internazionalmente ripone
grande importanza al rispetto dei diritti umani.
2.
Come si evince dagli argomenti appena esposti, determinare la provenienza esatta del carbone
utilizzato a Lünen non è possibile. Il carbone è scambiato sul mercato internazionale come altre
commodities. Analogamente a quanto avviene per altre materie prime, ad esempio la benzina o
l'olio da riscaldamento quotidianamente utilizzati, non è purtroppo possibile verificare se in tutte
le singole fasi di lavorazione sono compiutamente rispettati i diritti umani.
Rivolgendosi al mercato internazionale, i produttori non hanno interesse a rischiare la loro reputazione calpestando i più elementari diritti umani oggi incontestabilmente riconosciuti.
2.
Per quale motivo il CdS ha taciuto sulla vera provenienza del carbone? Se non ne era informato come spiega un simile scarso approfondimento del dossier? Perché davanti a simili fatti
il CdS non ritiene di dover ritirare il messaggio 6091 per i dovuti approfondimenti?
Per i motivi esposti nella risposta precedente, AET non poteva stabilire l'esatta provenienza del
carbone trattandosi di un bene che viene scambiato sul mercato come qualsiasi altra commodity.
Dal canto suo, il Consiglio di Stato non ha sottaciuto la provenienza del carbone e non ritiene vi
siano elementi che implichino il ritiro del messaggio.
3.
Come valuta il CdS il fatto che il carbone proverrà dalla Colombia? Da un punto di vista energetico? Ambientale? Sociale ed etico?
Gli aspetti energetici e ambientali del progetto sono stati ampiamente illustrati sia nel messaggio del luglio del 2008 sia nel corso degli approfondimenti intervenuti nei mesi seguenti. Per
quanto concerne gli aspetti sociali ed etici il Consiglio di Stato auspica ovviamente che i diritti
umani siano rispettati in ogni fase di lavorazione non solo del prodotto carbone ma di tutti i prodotti ai quali comunemente ricorre lo Stato e gli Enti ad esso riconducibili.
Per il resto rimandiamo alle considerazioni effettuate nelle risposte precedenti.
4.
Qual è la situazione ambientale e sociale dettagliata delle regioni di provenienza del carbone?
Come già scritto precedentemente, non essendo possibile determinare l'esatta provenienza del
carbone sul mercato internazionale (come anche di altre materie prime) non sussistono le premesse per poter rispondere a questa domanda.
5.
Per quanto concerne la piaga del lavoro minorile in Colombia, può il CdS verificare la provenienza del carbone colombiano ed escludere anche solo il dubbio di una presenza di carbone
proveniente dal lavoro minorile? Se sì sulla base di che dati e documenti può escluderlo? Se
no, come può avallare un simile investimento?
Come già riportato nella prima risposta, la società a cui farà capo Trianel PowerProjektgesellschaft Kohlekraftwerk mbH & Co. KG per l'approvvigionamento di carbone è la
RBS Sempra Commodities (http://www.rbssempra.com/). Questa, tra le miniere in cui si
rifornisce, elenca anche la miniera di Cerrejón, nel Nord-Est della Colombia (v.
http://www.cerrejoncoal.com/). Si tratta di una delle più importanti del paese, con 31 milioni di
tonnellate di carbone estratto nel 2008. Nella homepage di questa miniera viene sottolineato il
rispetto per i diritti umani, con un banner dedicato proprio a questo argomento. Questa multinazionale dà molta importanza al rispetto dei diritti umani, anche perché, commerciando con
l'estero, e in primo luogo con l'Europa e il Nordamerica, non si può permettere di commettere
errori in un simile importante ambito.
3.
Vogliate gradire, signora e signori deputati, i sensi della nostra stima.
PER IL CONSIGLIO DI STATO
Il Presidente:
Il Cancelliere:
G. Gendotti
G. Gianella
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