CARBONE Il carbone fossile è il più pregiato combustibile fossile e il più inquinante. Si origina per la lenta decomposizione in condizione anaerobica di sostanze organiche di natura principalmente vegetale (alberi). La composizione in termini di % di C differisce notevolmente sia per il grado di fossilizzazione che per la composizione delle sostanze organiche ed inorganiche in essi presenti. Una grossolana classificazione è la seguente: ANTRACITE* LITANTRACE* LIGNITE TORBA %C 90-95 75-90 65-75 55-65 *origine geologica più antica Il carbone fossile è noto come combustibile fino dall'antichità, come è accaduto per il petrolio, ma è solo dal 1700 che è divenuto una fonte primaria di energia, sostituendo il legno soprattutto in Gran Bretagna con la Rivoluzione Industriale. I carboni sono delle vere e proprie rocce sedimentarie e sono costituiti dai resti di accumuli vegetali, modificati dalle pressioni e temperature che si trovano in profondità nella crosta, e come per il petrolio, anche il carbone nasce attraverso una progressiva eliminazione, dai resti vegetali, di componenti come idrogeno e ossigeno con un conseguente arricchimento indiretto di carbonio che lo portano a diverse tipologie a seconda della percentuale di carbonio presente. Le zone più favorevoli per la formazione di depositi organici vegetali sono le pianure costiere, le lagune, gli acquitrini delle alte latitudini (Russia, Canada, Nord Europa), dove il clima freddo rallenta la decomposizione, ma anche le regioni calde umide in cui è favorita la crescita di vegetali. Quando questi accumuli vengono sepolti, inizia la fase di formazione del carbone che inizialmente sarà un fitto intreccio di resti vegetali, dove le condizioni anaerobiche dell'ambiente impediscono l'ossidazione e la decomposizione batterica torba. Possiamo anche avere la formazione del sapropel, cioè una fanghiglia originata da depositi di organismi planctonici, materiali argillosi e resti di piante superiori in acque stagnanti come nel Mare Nero; solitamente contiene più del 10% di materia organica e può essere finemente laminato. Con l'aumentare della profondità e quindi della temperatura, il materiale organico subisce una maturazione, cioè un arricchimento della quantità di carbonio, passando dalle torbe alle ligniti, ai litantraci fino alle antraciti dove il contenuto di carbonio raggiunge il 95%, che costituisce il tipo di carbone più pregiato. Se il materiale subisce una ulteriore eliminazione delle particelle rimarrà solo carbonio puro, la grafite, che non trova un impiego come combustibile. Il processo che porta dalla pianta vegetale alla formazione di antracite naturalmente è lunghissimo e può richiedere diversi milioni di anni, se non centinaia di milioni per la sua attuazione. Nel caso che movimenti tettonici riportino il materiale in superficie il processo di maturazione del carbone si arresta immediatamente e il materiale inizia a degradarsi. Questo rappresenta infatti un problema nelle cave a cielo aperto o in miniere a bassa profondità. In Italia si trovano solo modesti giacimenti di lignite e apparentemente la causa va ricercata nella giovane età delle nostre rocce e delle continue sollecitazioni tettoniche che avvengono nella zona mediterranea, essendo posta tra la zolla Euroasiatica e quella Africana L'uso principale dei carboni fossili è la produzione diretta di CALORE. Il potere calorifico dipende dalla % di C presente: ANTRACITE 35500 KJ/Kg LINTATRACE 31000 KJ/Kg Il potere calorifico del legno è 16000 KJ/Kg Circa il 75% della produzione di carbone fossile è assorbita da: centrali termoelettriche centrali termiche trazione Fra i principali usi del carbon fossile ricordiamo anche: PRODUZIONE DEL COKE; PROCESSO DI GASIFICAZIONE DEL CARBONE: gas d'acqua e processo di conversione del gas d'acqua. PRODUZIONE DI BENZINE SINTETICHE: processo Fischer-Tropsh. 400 36,1% 350 29,7% 300 Miliardi di tonnellate 26,2% 250 200 Europa - Euroasia 150 Nord America Asia - Pacifico 100 2,2% 50 0 Centro - Sud America 5,8% Africa - Medio Oriente Consumi di carbone