SOTTO LA LUNA GITANA

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SINNAI
Sab. 24 nov. ore 21.00
“SOTTO LA LUNA GITANA” OfficinAcustica (debutto)
Testi originali: Anna Lisa Mameli – Direzione musicale e arrangiamenti di Corrado Aragoni
con: Anna Lisa Mameli (voce), Corrado Aragoni (piano), Remigio Pili (fisarmonica), Diego Deiana (violino), Alessandro Garau (batteria e
percussioni), Alessandro Atzori (contrabbasso).
Il lato meno conosciuto ed esplorato della biografia di F.G.Lorca ce lo rivela come un competente musicista, valente e talentuoso pianista,
che, fin dalla prima adolescenza, viene avviato dalla madre allo studio della musica classica che sarà presenza costante di tutta la sua vita.
Lorca prende anche lezioni di chitarra flamenca e si avvicina con sempre crescente passione alla cultura gitana della sua terra: l'Andalusia.
L’amicizia col musicista e compositore Manuel De Falla stimola il suo meticoloso lavoro di ricerca, ricostruzione ed armonizzazione dei
canti popolari, raccolti nel “Canzoniere di Garcia Lorca”, che non solo ci restituisce un prezioso e variegato panorama sulla storia, la terra
e le tradizioni popolari spagnole, ma ci conduce in quella particolare e variopinta dimensione umana e naturalistica che tanta della poesia
di Lorca ha ispirato.
Sab. 1 dic. ore 21.00
“L'OSPITE”
Akroama
di e con Nunzio Caponio - Simeone Latini
Un programma televisivo di grande ascolto. In studio, ogni puntata, un rifugiato da una delle tante guerre in corso. Tra paillettes ed improbabili jingle pubblicitari, il malcapitato dovrà confrontarsi con un presentatore opportunista, che lo spingerà oltre il baratro pur di innalzare lo share e contentare un pubblico spietato, giudice ultimo del protagonista involontario. Ma nulla è come appare. In un finale a
sorpresa, vittima e carnefice si confondono, lasciando allo spettatore il giudizio definitivo su una vicenda le cui ultime pagine sono ancora
tutte da scrivere. La verità, tutta la verità messa a nudo in televisione, nelle testimonianze agghiaccianti del “rifugiato di turno”. Lo specchio
di una società cinica, totalmente disinteressata al dramma che si consuma ad un passo da casa nostra.
Sab. 8 dic. ore 21.00
“BANCHE: UN LADRO IN CASA”
Tangram Teatro Torino
scritto da Fabrizio Coniglio – collaboraz. drammaturgica Bebo Storti - diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio
Il titolo di questo spettacolo prende spunto da una frase che una signora di 78 anni si è sentita dire dal direttore della propria banca,
quando è andata a lamentarsi per come le avessero volatilizzato i risparmi : “Signora non c’è più niente da fare, ci metta una pietra sopra…
come se un ladro le fosse entrato in casa”. Un viaggio dentro le famiglie truffate, dentro le strategie di un sistema bancario che non conosce
più regole, che ha distrutto migliaia di risparmiatori e che vive solo per arricchire se stesso. Storie vere che ci faranno anche ridere per la
loro assurdità, ma che ci immergeranno in uno scenario avvilente. Un teatro dell'assurdo insomma, ma vero! Conoscere le strategie delle
truffe messe a punto dalle banche è un modo per capire fino a che punto si sta spingendo il demone del profitto senza etica.
Sab. 15 dic. ore 21.00
“LA TRAGEDIA DI UN PERSONAGGIO”
Il Crogiuolo-La Fabbrica Illuminata (debutto)
di Luigi Pirandello (dai racconti “La tragedia di un personaggio”, “Amicissimi”, “Paura”, “Se...”)
adattamento di Marco Parodi con: Mario Faticoni,Tino Petilli, Gianni Esposito, Rita Atzeri.
regia Marco Parodi.
Lo scrittore siciliano ci racconta le vicende comiche e tragiche, ma in fondo normali, di gente comune che a un certo punto della propria
vita e senza apparente motivo apre gli occhi su una realtà che scopre diversa da come la crede, che non si riconosce più nei suoi propri
pensieri e sentimenti. Allora quelle non sono più persone comuni: diventano dei “pazzi”, dei “falliti”, dei “traditori”, degli infelici, degli
sprovveduti. O forse solo individui confusi che pagano a caro prezzo la loro ricerca di libertà e consapevolezza. Nella visione tragicomica
di Pirandello infatti l'uomo, appare come una creatura smarrita che cerca la verità e la luce, ma non può arrivarci. Tutto esplode nell'apparenza del semplice “fatto” che è in realtà la maschera dell'assurdo che l'autore ci vuole comunicare.
Dom. 13 genn. 2013 ore 19.00
“PREFERISCO IL CELESTE”
L'Effimero Meraviglioso
di e con Nino Nonnis
“Non è soltanto una preferenza. È una valutazione, un risarcimento, una rivincita, un dispetto, per i tanti torti che noi uomini subiamo.
Un tempo erano e sono state le donne a subire, ma da qualche anno a questa parte la rotta si è invertita. Non possiamo scontare gli errori
e le esagerazioni dei nostri colleghi del passato. Siamo cambiati, stiamo cambiando, e purtroppo stanno e sono cambiate le donne. La convivenza è diventata paritaria e mette problemi sconosciuti un tempo. Non abbiamo intenzione e neanche ne sentiamo l’esigenza strumentale,
di creare movimenti e fare sfilate. Il nostro vuole essere un movimento culturale, una seduta di psicoanalisi, una confessione delle forzature
dell’altro sesso, quello rosa. Lo faremo col sorriso sulle labbra, sperando che il successo sia garantito almeno al 50%.”
Sab. 19 genn. ore 21.00
“CLOCHARD”
Cantieri d'Arte Teatro della Chimera
di e con Antonio Marras e Silvano Vargiu
In scena i due attori-autori ripercorrono le vicissitudini e i racconti dei diversi personaggi, muovendosi in un’ambientazione squallida che
può richiamare le atmosfere anguste di una qualsiasi periferia di una metropoli moderna. Una scenografia scarna ed essenziale che assurge
a metafora di un orizzonte assoluto (oltre il tempo e un luogo spazialmente definito e circoscritto) in cui si consuma quotidianamente il
dramma dell’emarginazione. Il tema delle nuove povertà attraverso le storie e i punti di vista di Rico, Titì e Miriana, alcuni senzatetto descritti nel romanzo di Jean Claude Izzo “Il sole dei Morenti”, ma frutto anche di indagini sul campo, racconti riconducibili a fatti e storie
realmente accadute.
Sab. 26 genn. ore 21.00
“IL CASO DORIAN GRAY” Teatro Zeta
di Giuseppe Manfridi – con Manuele Morgese – regia Pino Micol
Lo spettacolo è diretto da Pino Micol, regista e attore affermato nel panorama teatrale italiano, ed è interpretato da Manuele Morgese
(premio Gassman 2010 come migliore giovane talento)che, con grande versatilità, interpreta tutti e tre i personaggi in scena (Henry, Basil,
Dorian). Si tratta dunque di un progetto che oltre a riferirsi ad uno degli scrittori inglesi più conosciuti al mondo, Oscar Wilde, studia in
maniera approfondita il suo romanzo più famoso, simbolo del “dandismo”, insinuando nello spettatore curiosità e critiche inusuali. L’incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere
gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un noir senza precedenti.
Sab. 2 febb. ore 21.00
“IL GOBBO DELLE NOSTRE DAME”
Pandemonium
Un musical di G.Di Stasio, G. Mauro, GM. Meloni, M.Perrella - Regia di Pippo Franco
con: Gianna Carlotta, Gianni Mauro, Mariano Perrella, Annarita Pirastu, Patrizia Tapparelli - corpo di ballo: Giulia Antonini,
Loredana Luccini, Daniele Scorpati. Con la partecipazione del Prof. Mario Scaffidi Abbate.
A grandissima richiesta del pubblico torna sul palcoscenico la divertentissima parodia in chiave musicale diretta dal maestro della risata
Pippo Franco. Nato sulla scia dell’eclatante successo del musical firmato da Riccardo Cocciante, ne riprende gli elementi scenici e scenografici: le gigantesche torri in movimento, le acrobazie degli abilissimi ballerini, le prodezze interpretative degli attori tutto in quella
bizzarra maniera “pandemoniesca” che da anni caratterizza la presenza sui palcoscenici italiani di questo gruppo. “E’ da quando vidi per
la prima volta Notre Dame che partorii l’idea di una parodia in chiave musicale alla maniera del Quartetto Cetra, il gruppo cui noi da
sempre ci ispiriamo ed in onore dei quali nel 1998 venimmo premiati come eredi del genere.” Dice Mariano Perrella, leader del frizzante
gruppo nato negli anni 70 e da allora meritatamente noto per l’originalità e la simpatia.
Dom. 10 febb. ore 19.00
“BIG BANG”
Fondazione Teatro Piemonte Europa e Torino Spiritualità
con il Patrocinio del Centro UNESCO di Torino
di e con Lucilla Giagnoni
“Il mio spettacolo Vergine Madre è stato un lavoro sulla Divina Commedia di Dante. La Divina Commedia indica il FINE ultimo dell’Uomo. Big Bang è una ricerca sugli INIZI a partire dall’ultima parola della Commedia STELLE. Con la Divina Commedia si spalanca
una nuova era. L’uomo non si accontenta più di contemplare Dio. Inizia a scrutare con sguardo nuovo il cielo e col tempo, con i calcoli,
con le nuove matematiche, con le nuove tecnologie, scopre che l’incorruttibilità della sfera stellare non è affatto incorruttibile. I cieli del
medioevo cambiano. Ecco che l’universo non è più il nido costruito intorno all’uomo, rappresentato in funzione dell’uomo. Se lo scopo
del teatro, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere uno specchio alla natura, se troveremo la formula che cercava Einstein che
concili meccanica quantistica e relatività, infinitamente piccolo e infinitamente grande, allora si apriranno nuovi Teatri del Mondo e, sono
sicura, potremo guardare di nuovo con fiducia al nostro guscio di noce”.
Dom. 24 febb. ore 19.00
“NOI LE RAGAZZE DEGLI ANNI '60” Il Graffio
testo, regia e musiche di Grazia Scuccimarra – con Grazia Scuccimarra
Dopo più di duemila repliche, a 30 anni dal suo debutto, è oggi considerato uno spettacolo cult, un classico del teatro comico contemporaneo. Attualissimo per lucidità e vis comica, è un’ironica e pungente radiografia di quello che fu il modo di essere giovani negli anni ’60
(un’epoca così piena di tradizione e fermenti insieme), cioè del loro modo di amare, vestire, sognare, studiare, atteggiarsi, muoversi, fare
politica: il risultato è l’analisi di una generazione vista attraverso un continuo ed esilarante parallelismo con la realtà dei giovani dei giorni
nostri. Ridiamo quindi di come eravamo sciocchi, teneri e inconsapevoli pur vivendo intensamente nel sociale, e di come siamo oggi,
molto più coscienti, senza più veli e vecchie tradizioni ma, non per questo, meno patetici di allora.
Sab. 9 marzo ore 21.00
“CAPITAN FRACASSA”
Teatro Stabile Catania-Bon Voyage Produzioni- Festival Teatrale di Borgio Verezzi
da Theòphile Gautier e dai canovacci di Francesca Andreini – con: Lello Arena, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Giovanna Mangiù,
Barbara Giordano con un cast di 13 attori e musicisti - adattamento e regia Claudio Di Palma.
Una storia dove il teatro si presenta con la sua forza seduttiva tra buffonerie ed intimismi. Divertente e poetico con un grande protagonista
della scena ed una folta compagnia che fa sfoggio di “bravure” . Al nostro Fracassa, ormai maturo, il teatro si presenta con la forza seduttiva
di un’ adolescente inconsciamente adescatrice.Vive con pienezza un' epopea vitalissima e smodata da “Illusion comique” sino al sopraggiungere dell'indifferibile epilogo.
E per la chiusura del sipario, per il ritiro dalle scene cosa scegliere? Assecondare il finale favolistico edulcorato e pacificante oppure seguire
la prima intuizione dell'autore “seduto sull'orlo di un sepolcro ad attendere che la morte venisse col suo dito ossuto a spingerlo nella buia
cavità” ? Quello della “... pietra verdastra e sgretolata della tomba”, dunque, sembrerebbe lo sfondo ideale dello scenario conclusivo, ma.....
Dom. 17 marzo ore 19.00
“METTI UNA SERA A NAPOLI”
Antonio Volpi
di e con Antonio Volpi – alla chitarra Roberto Palmas
Un viaggio tra racconti e canzoni del repertorio umoristico dell'avanspettacolo napoletano, nei primi decenni del secolo passato, con gli
artisti che si imposero al pubblico europeo. Napoli, allora, contendeva a Parigi il ruolo di capitale europea dello spettacolo. Una vera e
propria fucina di talenti era il “Salone Margherita” dove debuttarono Totò, Nino Taranto e tanti altri. Nello spettacolo anche le canzoni
di Armando Gill (il primo cantautore italiano) come “Lui lei e gli altri 6” e altri pezzi dove il gioco di parole e i doppi sensi creano un'atmosfera carica di ironia che pervade d'altronde tutto lo spettacolo. E il pubblico, che viene coinvolto nelle intrerpretazioni giocose di
queste canzoni con leggerezza e classe dal “cantattore”, può rivivere un periodo spensierato che è parte integrante della storia italiana.
Sab. 6 apr. ore 21.00
“I VIAGGI D'OGGI”
Maurizio Giordo e Marco Pintus
(Viaggio teatral musicale auto-tragi-comico tra voli low cost, treni e navi da e per la Sardegna)
di Maurizio Giordo con Maurizio Giordo e Marco Pintus
É proprio vero, i voli low cost ci hanno cambiato la vita. Ma quante ore passate davanti al pc a cercare le offerte e a fare assurdi check in
on line pieni di trappole, tutto per un week end in una grande città in cui non fai in tempo a veder nulla. E torni a casa più stanco di
prima...che vacanze!E in Sardegna si viaggia come sempre... con i trenini della speranza...Fai prima ad arrivare a Beyrut che a Borutta,
arrivi a Singapore e non a Siniscola, a Bosa no! A Boston si! Per Oslo? Un'ora e un quarto... Per Osilo? Tre ore...Fai prima ad arrivare a
piedi a Santiago di Compostela che arrivare in pullman a Mogorella..... Il tipico viaggio di un sardo, per il quale il viaggio è anche un
percorso interiore, epico, quasi un destino. Dalla culla mediterranea, anelando un respiro più ampio del mondo...
Sab. 13 apr.ore 21.00 - Dom. 14 aprile ore 19.00
“GOCCE DI FUOCO, MEMORIAS PERDIDAS” L'Effimero Meraviglioso (debutto)
di Nino Nonnis – con Marc Aurelio – direzione musicale Lionel Losada – regia Maria Assunta Calvisi
Il percorso di un artista che inseguendo la sua inquietudine è arrivato adolescente a Madrid per apprendere i passi e la cultura flamenca
partendo dalla Francia, la terra dell'infanzia, della formazione e dei suoi primi fermenti culturali. Due anime che si compenetrano e si
arricchiscono con l'arrivo in Italia, altro tassello di una vita dell'artista e dell'uomo. Infine la Sardegna, “Mont'e Cresia” di Sinnai, dove,
lui dice, ha trapiantato le sue radici e dove torna dopo i suoi frequenti viaggi nel mondo, per vedere dalla sua casa i corbezzoli in fiore.
In questo spettacolo Marc Aurelio ci si presenta a tutto tondo come attore, cantante, ballerino e si racconta nel modo che gli è più congeniale: aprendo il suo bagaglio di esperienze artistiche ma soprattutto mettendo a nudo il suo cuore e la sua anima.
€ 15
costo del biglietto per singolo spettacolo
€ 90
costo dell'abbonamento per 14 spettacoli
€ 65
per i residenti a Sinnai under 26 e over 65 il costo è di
€ 50
Acquisto di 5 spettacoli a scelta
€ 70
Acquisto di 8 spettacoli a scelta
€ 150
Abbonamento sostenitori
INFO TEATRO CIVICO DI SINNAI: 070765831 - 3777080898 - [email protected]
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