1 Migrazioni, scuola di Francoforte e teorie della modernità

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Migrazioni, scuola di Francoforte
e teorie della modernità
L’impatto dei migranti
sugli assunti occidentali
sulla modernità
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Carlo Ruzza - Sociologia delle
migrazioni
La scuola di Francoforte, la critica alla modernità e
l’impatto per lo studio dei migranti
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L’arrivo nell’occidente di flussi migratori importanti e
la differenza culturale e di valori che mette in luce
contribuisce a mettere in crisi gli assunti di fede nel
progresso e di secolarizzazione unidirezionale che
erano largamente condivisi in Europa fino al primo
dopoguerra.
La scuola di Francoforte ci aiuta a concettualizzare
la critica della ragione illuminista che riemerge oggi
ma era stata analizzata dai lavori di autori come
Adorno, Horkheimer, Marcuse e poi Habermas.
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migrazioni
Modernità come fase storica
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Per modernità ci si riferisce ad un insieme di dinamiche
istituzionali, modi di organizzare la vita sociale e assunti
culturali che caratterizzano le società occidentali da circa il
seicento in poi.
La modernità come categoria storica corrisponde alla modernità
come costrutto ideologico che ha caratteristiche specifiche
relativamente omogenee e totalizzanti.
L’arrivo di flussi migratori consistente ha contribuito alla crisi di
questo aspetto totalizzante per il quale la modernità si
costituiva come grande narrativa con valori etici e ricostruzione
fattuale ideologizzante
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L’ideologia della modernità
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L’ideologia della modernità si basava tipicamente su modelli di
sviluppo sociale evoluzionisti.
In questi modelli l’umanità è vista transitare in fasi distinte e
improntate allo sviluppo del progresso in tutte le aree della
conoscenza.
Il progresso è definito come categoria unica e con valore
normativo.
L’arrivo dei migranti rivela la pluralità di modelli di modernità e
ad esempio nel caso dei rifugiati rende consapevoli di
‘modernità negative’
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Modernità e teoria sociale
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Gli approcci classici delle teorie sociali sono generalmente
positivi nella valutazione della modernità
Marx crede nel progresso, nella scienza e nella modernità
come opportunità per una rivoluzione liberatrice
Durkheim crede nella valenza positiva della modernità che è
associata al progresso dell’individualismo morale e della
divisione del lavoro
Solo Weber è ambivalente rispetto ad alcune caratteristiche
della modernità (come la burocratizzazione), ma valuta
positivamente altri aspetti
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Crisi del mito della modernità
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Il mito della modernità inizia ad essere in crisi con l’olocausto –
la scuola di Francoforte è tra le prime ad identificarne il
carattere ideologico e totalizzante
Lo sviluppo delle armi nucleari contribuisce a mettere in crisi un
altro pilastro fondamentale – la fede nella scienza
I critici della società di massa come Riesman ne mettono in
luce altri tratti negativi
L’arrivo dei migranti soprattutto in situazioni di multiprovenienza
contribuisce ora a rivelare la pluralità dei modelli di modernità
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Modernità e comunitarismo
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Una reazione alla crisi della modernità che tipicamente dissocia
relazioni sociali da contesti locali è la riproposizione di radici
locali come valore
Il comunitarismo propone la ricreazione di comunità coese
accomunate da sistemi valoriali condivisi
Queste comunità che non devono essere necessariamente
contigue in termini spaziali sono teorizzate come reazione alla
spersonalizzazione generata dalla modernità
L’arrivo dei migranti rende visibile la presenza di comunità
separate ma internamente coese e basate sulla fiducia e non
più sull’istituzione dominante del mercato
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World System Theory e modernità
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L’apparato concettuale di Wallerstin permette di
mettere l’accento sul fatto che lo sviluppo non è solo
basato su fattori endogeni come l’ideologia della
modernità tende a sottolineare
Fattori di push e pull possono essere identificati e
riconnessi a dinamiche di ineguaglianza
I flussi migratori assumono rilevanza in questa ottica
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La scuola di Francoforte
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Importanti contributi per una critica alla modernità e in questa
prospettiva per considerare il ruolo dei migranti nella società
occidentale si possono trovare nella scuola di Francoforte
La scuolo di francoforte affianca alle analisi Marxiste della
diseguaglianza altre prospettive
Il suo approccio antisistemico enfatizza l’aspetto totalizzante ed
ideologico della modernità occidentale
Le prospettive psicoanalitiche illuminano il contrasto tra
desiderio e ragione
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Retroterra
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La scuola di Francoforte è stata considerata una
componente della letteratura marxista. Tuttavia questi
autori si differenziano da essa in modo rilevante.
Essi non condivisero la convinzione di Marx che la
continua razionalizzazione della condizione umana sia
necessariamente uno sviluppo positivo ed inevitabile.
Inoltre essi non sono fiduciosi nella necessaria autorealizzazione della persona umana.
Gli autori della scuola di Francoforte criticano il marxismo
per il suo riduzionismo economico ed enfatizzano l’aspetto
psicologico e psicoanalitico dell’agire umano.
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Critica alla fiducia nell’illuminismo
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Il punto centrale della fede nella modernità era la fede negli ideali
dell’illuminismo. In questo contesto la scuola di francoforte rivela il
carattere ideologico della fede nel progresso della razionalità
L’illuminismo lancia una campagna per demistificare il mondo. Lo vede
fondamentalmente come un mondo benigno dove la comprensione
scientifica prelude all’intervento corretto sulla natura e sugli uomini.
Gli intellettuali si impegnano in una campagna di promozione della
secolarità, dell’umanitarismo, di un approccio cosmopolita fondato sulla
assolutizzazione del concetto di libertà.
La scuola di Francoforte critica tutti questi concetti. Questa è una critica
che può essere connessa alla presenza di migranti e dei loro intellettuali
che esprimono valori diversi, diverse valutazioni di categorie quali la
secolarizzazione, la libertà, il concetto di umanità.
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La critica al positivismo
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La scuola di Francoforte conduce una critica al positivismo
che viene visto come strumento di dominazione. La
ragione è diventata uno strumento di controllo sociale
utilizzato per assicurare l’ordine. Il positivismo glorifica e
assolutizza l’esistente e lo naturalizza.
In secondo luogo il trionfo della ragione in termini di
consuetudini occidentali viene a essere giustificato come
strumento di produttività sociale minando implicitamente
altre consuetudini come irrazionali e improduttive. La
struttura sociale viene naturalizzata come l’unica
necessaria per assicurare benessere.
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L’industria della cultura
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La scuola di Francoforte identifica il carattere manipolatorio
dell’industria della cultura.
Questo carattere è rilevato sia nelle caratteristiche tecniche dei
mezzi utilizzati sia nei contenuti dei programmi.
Il principio del piacere che viene enfatizzato e sta alla base del
concetto di intrattenimento contribuisce a formare un
consumatore acritico e manipolato
Con tradizioni culturali diverse e tecnologie di produzione
culturale diverse I migranti potrebbero contribuire a minare il
potere dell’industria della cultura.
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Comunicazione
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Habermas considera la scienza e la tecnologia
come fonti di comunicazione sistematicamente
distorta.
La loro onnopresenza le rende forme di
ideologia. Esse riflettono il carattere razionalista
e confliggono con una comunicazione
autenticamente orientata a forme di solidarietà
sociale e al raggiungimento dialogico del
consenso.
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