La sociologia dell’ambiente Disciplina “giovane” senza teoria, senza paradigma + difficile definizione dell’oggetto. Paradigma: “definisce implicitamente quali sono i problemi ed i metodi legittimi da utilizzare in un determinato campo di ricerca “ (Gallino, 1973). Ambiti della disciplina: dal nucleo teorico, ai movimenti ambientalisti, al rischio tecnologico ( Buttel 1987); dalla sociologia delle conoscenze ambientali alla sociologia del danno ambientale (Machnaghten e Urry, 1995)…. Strassoldo(1993, 94): valori, atteggiamenti e comportamenti verso l’ambiente in generale, ma anche politiche ambientali e aspetti della valutazione dell’impatto ambientale e dell’educazione ambientale. Sociologia ambientale: studio del rapporto tra ambiente fisico e comportamento sociale (Dunlop e Catton 1997). Sociologia dei problemi ambientali: approfondisce temi già oggetto di studio di altre branche sociologiche ( il rischio, il movimento ecologista..) (Buttel 1987). Oggetto di studio (problema ancora aperto, con limiti e vantaggi): aspetti sociali dei problemi ambientali (Strassoldo) comunità in senso ampio ( non solo esseri umani) (Bell) interazione tra ambiente e società (Danlop e Catton) Prospettiva interdisciplinare Livelli di analisi (interagenti): rapporto ambiente/società – risposte sociali alla crisi ambientale il modo in cui tale rapporto viene studiato dagli scienziati sociali (metaanalitico). Per le scienze umane è inevitabile avere a che fare con il problema del senso (motivazione) e dei significati collettivamente condivisi orientano l’agire sociale e anche lo studioso. Weber (1904): i propri riferimenti di valore non devono generare giudizi di valore sui fenomeni studiati. Dalla descrizione alla prescrizione doppia valenza del lavoro dello scienziato (osserva e interviene nel cambiamento sociale) LE PAROLE CHIAVE (il linguaggio) Ambiente e natura Natura: 1. totalità del mondo fisico 2. sfera del non umano 3. essenza=qualità innate e permanenti di un essere L’uomo è parte della natura ma la cultura ( sistema di simboli) lo distingue dagli altri esseri: Clifford Geertz cultura come struttura di significati (…) per mezzo di cui gli uomini comunicano (…). Ambiente: 1. ciò che sta intorno (natura + oggetti e fenomeni di origine antropica) a qualcosa (società), in un rapporto di relazione es. ambiente urbano. 2. In sociologia: concetto vicino a quelli di spazio e territorio 3. Struffi (2001): “insieme di elementi e processi fisici, chimici, biologici che costituiscono la base materiale dell’esistenza delle specie viventi e che hanno reso possibile, attraverso la loro crescente manipolazione, l’espansione della popolazione umana e il grado di sviluppo economico di una parte rilevante di essa”. Ecologia Haeckel(biologo tedesco),1866: scienza dell’insieme dei rapporti degli organismi con il mondo esterno in generale; studio delle relazioni dell’animale rispetto al suo ambiente organico e inorganicoapproccio relazionale Matrice:organicismo e idea darwiniana di adattamento delle specie. Anni 40: approccio ecosistemico = studio delle relazioni tra organismi viventi e tra questi e i fattori abiotici , non più considerati stabili(leggi p. 64) Ecosistema = parte vivente (biocenòsi) + parte fisica (biòtopo) Habitat = insieme di biòtopi che consentono la vita di una specie Ogni ecosistema si basa su scambi energetici. Principio di retroazione (feed-back): se A agisce su B, la modificazione di B può agire su A. Reciprocità (positiva o negativa) delle azioni tra organismi. Ricerca applicata: in agronomia (pesticidi o controllo biologico? ecc..)agricoltura organica (o biologica) Rischio Luhmann (1991): rischio= il verificarsi di un evento, dannoso o vantaggioso, è connesso ad una decisione ( rischio sismico, rischio crolli, rischio devianza…rischio ambientale..). E’ possibile il calcolo delle probabilità che l’evento si verifichi. pericolo = evento dannoso il cui verificarsi è indipendente da qualsiasi decisione (eruzione vulcanica, maremoto, tsunami…) incertezza ( concetto economico) = non è possibile il calcolo delle probabilità del verificarsi di un evento. Keynes: probabilità oggettive ( dati empirici, p.e. statistiche…) e probabilità soggettive (saperi esperti). Valutazione del rischio: possibilità dell’evento + magnitudo (portata, ampiezza) delle conseguenze. Rischi ambientali = possibilità di eventi dannosi legati in misura crescente a decisioni umane incertezza maggiore mancanza serie storiche + natura complessa dei fenomeni. Crisi e modernità Processo di modernizzazione (dalla seconda metà del 1600) Visione illuministica: rottura con il passato (superato e impossibile modello) Società moderna:urbanizzazione, mercato, capitalismo, stato-nazione, conoscenza razionale…..particolari forme culturali e di convivenza sociale. Analisi sociologica della modernità (distinzioni analitiche di processi connessi): 1. razionalizzazione - Weber: visione scientifica del mondo e sapere tecnico. Rapporti di causalità. Regolarità, ripetibilità, controllabilità… dell’azione. 1.1 Riflessività - Giddens: pratiche sociali continuamente riesaminate e riformate sulla base di nuovi dati emergenti dalle pratiche stesse. 2. differenziazione sociale (divisione del lavoro: tecnica, per la produzione di beni e servizi; sociale, per la divisione dei compiti- chi fa cosa). o Le conseguenze della divisione del lavoro ( Marx: rapporti di produzione nel capitalismo) 3. Individualizzazione: conseguenze della modernità sull’individuo o Isolamento sociale, morale e politico (Francia post -rivoluzione) o Autorealizzazione (Germania romanticismo) o Autonomia (Usa XIX sec.) Crisi come tratto peculiare della modernità. La complessa trasformazione, economica, politica, sociale, culturale (dal fordismo al postfordismo, i nuovi movimenti, i nuovi modelli famigliari….) Habermas (1985): la modernità non è ancora nel suo pieno! Postmodernismo : la modernità è finita. Fallimento della modernitàcrisi ambientale Valorizzazione delle diversità Approccio costruttivista ai problemi ambientali