Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche
MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA
MICROBIOLOGIA
www.microbiologia.unige.it
HHV-8
Prof. Oliviero E. Varnier
2014
Microbiologia – DISC
HHV-8
Mediante analisi di RT-PCR, le sequenze HHV-8 furono scoperte in
tutte le forme epidemiologiche del Kaposi:
!
nei pazienti AIDS
!
nella forma europea degli anziani
!
nella forma endemica africana di soggetti HIV negativi
!
nei pazienti omosessuali HIV negativi
!
nei pazienti immunodepressi dopo trapianto d’organo
L’HHV-8 è stato anche trovato:
1.  in una rara forma di linfoma B (BLCB), che non presenta
riarrangiamenti di c-myc, ma può coesprimere EBV e HHV-8;
2.  nella sindrome di Castelman, una rara forma angiolinfopro-liferativa
multicentrica.
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CARATTERISTICHE del VIRUS
!
HHV-8, meglio conosciuto come Herpes virus associato al sarcoma di
Kaposi (KSHV), è presente in quasi tutti i sarcoma di Kaposi, sia nelle
cellule endoteliali sia in quelle fusate, ed è probabilmente correlato allo
sviluppo dei tumori.
!
Il suo genoma è stato clonato e sequenziato e molte ORF virali
presentano omologie di sequenza con fattori immuno-modulanti:
!
sono state identificate due sequenze tipo chemiochine beta,
denominate v-MIP-I e v-MIP-II. Da un punto di vista filogenetico le due
chemiochine virali sono più simili tra di loro che alle chemiochine umane,
ed è quindi verosimile che si siano generate per duplicazione genica
piuttosto che per pirataggio di sequenze eucariotiche. Sono chemiochine
funzionali in quanto inibiscono per competizione recettoriale l’infezione da
HIV. È noto che in vivo i pazienti portatori di Kaposi hanno
sopravvivenze più lunghe.
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CARATTERISTICHE del VIRUS
!   È stata identificata una v-IL-6 che è biologicamente attiva su cellule IL-6
dipendenti, inducendo la proliferazione e la protezione dall’apoptosi.
!   La produzione di v-IL-6 sembra correlata alla fase litica dell’infezione
virale e non alla fase di latenza (similitudine con l’espressione della v-IL-10
nelle cellule infettate da EBV).
!   Un’altra ORF virale codifica un gene tipo IRF (interferon regulatory factor),
che ha ridotta omologia di sequenza con la controparte cellulare, ma
conserva i motivi di “DNA Binding Protein”.
!   Il v-IRF potrebbe antagonizzare gli interferoni, che nelle cellule di mieloma
inibiscono l’azione anti apototica della IL-6, bloccando l’induzione di
apoptosi nelle cellule infettate da KSHV, o interferendo sulla indu-zione
degli HLA classe I.
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HHV-8 e EBV
!
L’HHV-8 codifica inoltre geni simili a: BCL-2, ciclina D, CD21/CR2 (proteine leganti il
complemento), N-CAM (CD56) e IL-8R.
!
Vi è un’impressionante similitudine tra i geni codificati dal HHV-8 e i geni cellulari indotti
dall’EBV.
!
I due virus quindi modificano le stesse vie regolatrici e segnaletiche ma utilizzano strategie
differenti.
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PATOGENICITÀ: RUOLO DELL’HHV-8 NEL KS.
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Sarcoma di Kaposi
! KS è il risultato di diversi stimoli che promuovono
l’infiammazione microvascolare. Uno degli stimoli maggiori è
l’infezione da HIV-1.
! Lo sviluppo come tumore clinico può dipendere dall’attivazione di
HHV-8 e citochine nella lesione infiammatoria. HHV-8 può
promuovere la crescita cellulare attraverso l’aumento di queste
citochine.
! Paradossalmente in vitro vi è assenza di HHV-8 nelle cellule del
SK in crescita. Progressiva diminuzione di KS a dispetto della
continua presenza di infezioni da HHV-8 e HIV.
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EPIDEMIOLOGIA
! L’uso di anticorpi che discriminano tra l’HHV-8 e l’EBV
dimostra che la sieroconversione può avvenire tra 8
anni e 6 mesi prima della comparsa del Kaposi.
! Il virus è ritrovato nel sangue del 50-60% di pazienti
con Kaposi cutaneo e la sua messa in evidenza nel
sangue è predittiva nel 75% dei casi di evoluzione in
Kaposi entro 5 anni.
! HHV-8 è poco diffuso. È l’agente causale e
trasmissibile del Sarcoma di Kaposi
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TERAPIE ANTIVIRALI
Risposta alle terapie antivirali classiche.
!
Specifici trattamenti con farmaci antivirali (Ganciclovir, Ciclovir Foscarnet)
che colpiscono la DNA polimerasi non hanno molto successo.
!
Sebbene alcuni inibitori della replicazione virale abbiano effetto sugli
Herpesvirus, nessuno è efficace contro l’infezione latente, che è la causa
di molte patologie associate agli Herpes virus.
!
La lesione del SK è dimostrata essere causata dalla forma latente, in
quanto contiene la forma episomale e non la replicativa del virus.
Quindi una strategia terapeutica potrebbe essere l’utilizzo di una
combinazione di farmaci antivirali:
!
Agenti per distruggere la forma episomale.
!
Agenti per inibire la replicazione virale in modo da eradicare il virus
completamente.
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TERAPIE CORRENTI
! B. Non c’è terapia standard.
! IFN + farmaci antiretrovirali (per chi ha l’immunità intatta)
! Chemioterapici (per immuno soppressi)
! Chemioterapia citotossica classica (se HIV + KS)
! Agenti anti angiogenesi
! In caso di lesioni locali: crioterapia; asportazione
chirurgia; laser; elettrocoagulazione; terapia fotodina-mica;
radiazioni; chemioterapia intralesione.
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Nuovi Approcci in Terapia
!
Angiogenesi e inibizione di citochine. Il processo dell’angiogenesi è
fondamentale nello sviluppo del KS, perciò terapie mirate ad inibire
l’angiogenesi sono prese in considerazione.
!
L’uso di citochine associate ad inibitori dell’angiogenesi sembra essere
ancora più efficace nel trattamento di KS associato a HIV.
!
Terapia ormonale. Siccome il KS si è visto soprattutto in maschi
omosessuali e bisessuali con HIV e in alcune forme classiche nei maschi
senza HIV si è ipotizzato che gli ormoni sessuali giocassero un ruolo di
questa patologia. Inoltre il KS regredisce nella donna in gravidanza e per
questo Gallo ha ipotizzato che la catena beta della gonadotropina
corionica umana potesse essere usata per uccidere la linea di cellule
tumorali, visto che questa catena beta non uccide le cellule endoteliali
normali.
!
Fattori inducenti l’apoptosi. La terapia può essere basata sulla
sensibilizzazione di cellule AIDS-KS alla citotossicità da fattori inducenti
l’apoptosi.
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ESPRESSIONE DI GENI DI HHV-8
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Il Genoma di Human HerpesVirus 8 (HHV-8)
The genome consists of a long
unique region (140.5 kb)
encoding for over 80 open
reading frames (ORFs), surrounded by terminal repeat
regions (TRs) consisting of 801
base pair direct repeat units
with a high G+C content.
The ORFs are named after the
cor-responding genes in
herpesvirus saimiri, and genes
without signi-ficant homology
are given the desi-gnation ‘K’. 3
large regions (I, II and III)
contain genes conserved among
the Rhadinoviruses, where as
the regions between them contain unique genes. Many of these
uni-que genes encode
homologues for host cellular
proteins (shown in red with
dotted outlines. Genes without
known homologues are shown in
yellow with dotted outlines).
Genes that are poten-tially
important in the pathoge-nesis
of KS are labelled. The figure is
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