I CARATTERI DELLA DIALETTICA - G. W. F. HEGEL La dialettica

I CARATTERI DELLA DIALETTICA - G. W. F. HEGEL
La dialettica costituisce un aspetto centrale della filosofia hegeliana, in quanto è concepita come la legge
fondamentale del pensiero e della stessa realtà. Essa consiste nella successione logica di tre momenti: tesi,
antitesi e sintesi. Pensare dialetticamente, secondo Hegel, significa percorrere tre momenti successivi: la
posizione di un concetto, la sua negazione neIl'opposto, il superamento dell'opposizione in una sintesi
superiore (negazione della negazione).
Piste di Lettura
Secondo Hegel:
- il pensiero si svolge secondo tre momenti: intellettuale, negativo-razionale e positivo-razionale;
- la contraddizione è l'andamento essenziale del pensiero, poiché scaturisce dai concetti stessi;
- il terzo momento sopprime e, allo stesso tempo, conserva le determinazioni opposte.
A) I momenti intellettuale, negativo-razionale e positivo-razionale
§ 79. La logicità ha, considerata secondo la forma, tre aspetti: a) l'astratto o intellettuale; b) dialettico, o negativorazionale; c) lo speculativo, o positivo-razionale.
Questi tre aspetti non fanno già tre parti della logica, ma sono momenti di ogni atto logico reale [1] cioè di ogni concetto
o di ogni verità in genere. [...]
§ 80. a.) ll pensiero, come intelletto, se ne sta alla determinazione rigida [2] e alla differenza di questa verso altre: siffatta
limitata astrazione vale per l'intelletto come cosa che è e sussiste per sé.
§ 81. b.) ll momento dialettico è il sopprimersi da sé di siffatte determinazioni finite e il loro passaggio nelle opposte. [3]
[...] La dialettica [...] è questa risoluzione immanente, nella quale l'unilateralità e limitatezza delle determinazioni
intellettuali si esprime come ciò che essa è, ossia come la sua negazione. Ogni finito ha questo di proprio, che sopprime sé
medesimo. La dialettica forma, dunque, l'anima motrice del progresso scientifico; ed è il principio solo per cui la
connessione immanente e la necessità entrano nel contenuto della scienza: in essa soprattutto è la vera, e non estrinseca,
elevazione sul finito.
§ 82. c.) ll momento speculativo, o il positivo-razionale, concepisce l'unità delle determinazioni nella loro opposizione;[4]
ed è ciò che vi ha di affermativo nella loro soluzione e nel loro trapasso.[...]
Questo razionale è perciò, quantunque sia un qualcosa di pensato e di astratto, insieme qualcosa di concreto [5] perché
non è unità semplice e formale, ma unità di determinazioni diverse. Perciò la filosofia non ha punto da fare con mere
astrazioni o con pensieri formali, ma solamente con pensieri concreti.
(da G. W. F. Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, trad. di B. Croce, Laterza, Bari 1951)
B) La potenza del negativo
L'unico punto, per ottenere il progresso scientifico - e intorno alla cui semplicissima intelligenza bisogna essenzialmente
adoprarsi -, è la conoscenza di questa proposizione logica, che il negativo è insieme anche positivo, [6] ossia che quello
che si contraddice non si risolve nello zero, nel nulla astratto, ma si risolve essenzialmente solo nella negazione del suo
contenuto particolare, vale a dire che una tal negazione non è una negazione qualunque, ma la negazione di quella cosa
determinata che si risolve, ed è perciò negazione determinata. Bisogna, in altre parole, saper conoscere che nel risultato è
essenzialmente contenuto quello da cui esso risulta. [...] Quel che risulta, la negazione, in quanto è negazione determinata,
ha un contenuto. Cotesta negazione è un nuovo concetto, ma un concetto che è superiore e più ricco che non il precedente.
Essa è infatti divenuta più ricca di quel tanto ch'è costituito dalla negazione, o dall'opposto di quel concetto. Contiene
dunque il concetto precedente, ma contiene anche di più, ed è l'unità di quel concetto e del suo opposto. […]
Un tal metodo non è nulla di diverso dal suo oggetto e contenuto; [7] – poiché è il contenuto in sé, la dialettica che il
contenuto ha in lui stesso, quella che lo muove. È chiaro che nessuna esposizione può valere come scientifica, la quale
non segua l'andamento di questo metodo e non si uniformi al suo semplice ritmo, poiché è l'andamento della cosa stessa.
[…] Quello per cui il concetto si spinge avanti è quel negativo, dianzi accennato, che ha in sé; cotesto è il vero elemento
dialettico.
(da G. W. F. Hegel, Scienza della logica, trad. di A. Moni, riv. da C. Cesa, Laterza, Roma-Bari 1978)
1. La sequenza dei tre momenti non costituisce un'astratta
partizione di un “metodo” logico, ma è interna al procedere stesso
del pensiero. Difatti, a dirci “come” si connettono logicamente i
concetti sono i concetti stessi: è il pensiero che - al loro interno ne individua limiti e connessioni.
2. L'intelletto procede analiticamente, cogliendo un concetto in
sé, come una determinazione fissa, isolata e irrigidita nei suoi
aspetti costitutivi.
3. Grazie al momento dialettico, ciò che prima sussisteva solo per
sé scopre la propria insufficienza, si apre a ciò che “non è", quindi
si nega come determinazione isolata, particolare, si aliena
nell'altro. Solo così un concetto vede ampliato e arricchito il suo
significato.
4. Se la negazione ha impresso quel movimento che consente a
ciascuna determinazione di andare oltre se stessa rovesciandosi
nel suo opposto, ora il momento speculativo riunisce in sè i
momenti precedenti e li risolve afferrnativamente.
5. Per Hegel il movimento della ragione va dall`astratto al
concreto; quest'ultimo è unità di opposti, non un singolo dato
immediato e isolato.
6. La negazione dialettica di un concetto è negazione determinata
di un contenuto particolare. Come tale costituisce un nuovo
concetto più ricco del precedente in quanto contiene anche il suo realtà, degli oggetti del pensiero, la fonna in cui un contenuto
opposto.
determinato si organizza e si risolve in una “nuova e più ricca
7. La contraddizione dialettica non è mero strumento determinazione”.
metodologico del pensiero, ma è il modo d'essere stesso della
C) Il sopprimere e conservare (aufheben)
Il “sopprimere” [è] una determinazione fondamentale che si manifesta ad ogni istante, di cui bisogna afferrare il
senso con precisione e che si deve soprattutto distinguere bene dal nulla.
Ciò che si sopprime (o si supera) non diventa nulla per questo. Il nulla è immediato; una cosa soppressa invece
è mediata [8] essa è un non-essendo, ma in quanto risultato che è sorto da un essere; essa quindi ha ancora in sé
la determinazione da cui proviene.
Aufheben ha nella lingua un doppio senso: quello di conservare e quello di far cessare, di porre un termine.
Conservare ha d'altronde un significato negativo, cioè per conservare qualcosa bisogna che gli si tolga la sua
immediatezza, che gli si sopprima la sua esistenza, cosi che essa è sottomessa alle condizioni esterne. In questo
modo ciò che viene soppresso è nello stesso tempo conservato, [9] avendo perso solo la sua esistenza
immediata, senza essere per questo annientato. Sul piano semantico, le due determinazioni di aufheben possono
essere considerate significati della stessa parola. È sorprendente che una lingua sia giunta a usare una sola
parola per due significati opposti. [...]
Una cosa è soppressa (superata) nella misura in cui essa si è realizzata in unità con il suo opposto: in questa
determinazione, la cosa superata appare come riflessa e può essere designata come “momento”.
(da G. W. F. Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, cit.)
8. Ciò che è negato dialetticamente non è semplicemente e 9. Sopprimere la determinatezza di un dato significa conservarlo
immediatamente annullato: esso ha in sé l'essere determinato che in altro, cioè nella mediazione, nella messa in relazione con ciò
è stato negato, è quindi frutto di mediazione.
che lo nega.
Analisí del Testo
V
F
1. A proposito della dialettica, Hegel sostiene che:
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a. è solo un metodo usato dal pensiero
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b. il negativo è insieme il positivo
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c. il concetto contiene solo il negativo
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d. la contraddizione nega la vita e blocca il movimento
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e. sopprimere è conservare
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f. la contraddizione sopprime ma non conserva
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g. non c'è la contraddizione nel pensiero, ma solo nella realtà
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h. il momento speculativo è unità di determinazioni opposte
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i. il momento dell'intelletto è quello della determinazione rigida e dell'isolamento
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2. Il negativo, per Hegel, è il “vero elemento dialettico”, perché... (5-7 righe)
3. Il termine tedesco ”aufheben” significa... (6-8 righe)