MONGOLIA –
2017
La cultura nomade
In qualunque periodo dell’anno, per un minimo di anche 2 sole persone.
Il periodo migliore rimane comunque da maggio a ottobre, specialmente in
concomitanza con il Festival del Naadam che ha luogo nella seconda decade di luglio.
Perché viaggiare responsabile?
Un viaggio di turismo responsabile si basa su principi di equità economica, tolleranza, rispetto,
conoscenza e incontro.
Porta a visitare le bellezze naturali, storiche e artistiche del paese visitato, dando però un
“valore aggiunto” al viaggio: l’incontro con le popolazioni locali è visto come momento centrale
dell’esperienza turistica, rendendo il viaggio un’imperdibile occasione di conoscenza di un altro
popolo, delle sue tradizioni, dei suoi usi e costumi, in un’ottica di scambio culturale.
Un viaggio responsabile mira a sostenere le economie locali dei paesi di destinazione
utilizzando, per quanto possibile, servizi locali e lasciando dunque la maggior parte dei proventi
turistici alle popolazioni locali.
Le comunità visitate sono protagoniste nella gestione del viaggio o di una parte di esso,
nonché dirette beneficiarie dei risultati economici che ne derivano.
IL VIAGGIO:
Un incredibile viaggio in una nazione affascinante ed ancora
sconosciuta, terra di religione e sciamanesimo, per conoscere la
cultura dell’unica popolazione al mondo interamente nomade: i
Mongoli. La Mongolia, grande 5 volte l’Italia, ospita solo 3 milioni di
abitanti. Ne risulta la nazione a più bassa densità demografica del
mondo, dalle genti fiere e riservate ma allo stesso tempo curiose e
disposte all’apertura. Un paese dove il sacro si confonde con il
profano, dove l’abilità non si misura solo con la forza e la si impara da
piccoli. Accompagnati da un’esperta guida locale che farà da interprete
È un viaggio di
e da mediatore culturale visiteremo questa nazione cercando di assaporare i molteplici aspetti
che essa offre. Visiteremo Ulaanbaatar, la capitale; Renderemo visita al monastero
Amarbayasgalant dove, in fondo ad una vallata chiusa e sorvegliata dalle montagne,
attualmente risiedono ancora 70 monaci. Vedremo paesaggi mozzafiato: mandrie di cavalli allo
stato brado, laghi incantati e yak che pascolano docili nelle steppe mentre le aquile volteggiano
nel cielo. Entreremo nel Parco Nazionale del lago Khuvsugul, uno dei più profondi specchi
di acqua dolce dell’Asia Centrale. E’ prevista un’escursione alla catena montuosa di Saridag
che raggiunge i 2500 m di altezza. Vedremo il lago di Terkhin Tsagaan che è circondato da
crateri di vulcani spenti. Successivamente visiteremo l’antica capitale Kharkhorin, edificata
nel 1220 dal grande Genghis Khan, e il suo monastero circondato da 108 magnifici stupa stupa
e poi ci addentreremo per circa 30 Km per visitare il monastero di Shank dove si assisterà
alla cerimonia sacra. Successivamente, attraversando la sterminata prateria mongola, ci
inoltreremo verso sud fino a raggiungere le maestose dune del Deserto del Gobi, nel Parco
Nazionale di Khongoryn Els, dette anche “le dune che cantano” per il suono che il vento
produce soffiandoci sopra. Infine visita di Ikh Gazryn Chuluu, uno dei parchi naturali più belli
della Mongolia, dove le rocce alte fino a 1700 metri formano una catena lunga una trentina di
chilometri e nascondono interessanti grotte che si potranno visitare. Un itinerario particolare
con diversi pernottamenti nelle gher, le tipiche tende di feltro mongole, sulle tracce del più
grande condottiero di tutti i tempi: Gengis Khan.
Gusteremo lo yogurt di yak, le semplici ma prelibate vivande mongole prevalentemente a
base di montone dissetandoci con l’airag (il latte di cavalla fermentato), ascolteremo i canti
Kòòmi riscaldati dal crepitio del fuoco nelle gher, le accoglienti tende mongole.
PROGRAMMA DI VIAGGIO:
8 agosto: partenza dall’Italia
9 agosto: Italia – Ulaanbaatar
Arrivo a Ulaanbaatar, trasferimento e sistemazione in hotel. Incontro con la guida e
presentazione del programma di viaggio. Visita del monastero di Gandan, il principale
monastero della Mongolia costruito circa 300 anni fa, ascesa alla collina Zaisan, da dove si
gode un bellissimo panorama sulla città e delle colline circostanti e si trova una enorme statua
di Buddha, e visita del Museo di Bogd Khan, il palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama.
Pernottamento in hotel.
10 agosto: Ulaanbaatar – Amarbayabtsgalant (365 km – circa 6 ore su strada
asfaltata)
Partenza per Darkhan, situata a nord di Ulaanbaatar. Poco prima di entrare in città si devia
verso ovest arrivando al monastero di Amarbayasgalant, uno dei più belli e importanti della
Mongolia. Visita del monastero costruito nel 1737 e dedicato a Zanabazar, il primo imperatorelama, scienziato e grande scultore, la cui salma venne traslata qui nel 1779.
Pernottamento in guesthouse*.
11 agosto: Amarbayabtsgalant – Uraan Togoo (255 km – circa 6 ore)
Si prosegue verso ovest transitando da Erdenet, la città delle miniere di rame e, dopo aver
superato Bulgan, ci si ferma a Khutag Undur nelle vicinanze del parco di Uraantogoo, famoso
per i suoi vulcani spenti.
Pernottamento in gher camp**.
12 agosto: Uraan Togoo – Murun (273 km – circa 7 ore)
Oggi si raggiunge il capoluogo della regione, transitando attraverso paesaggi di incredibile
splendore.
Pernottamento in hotel.
13 agosto: Murun – lago Khuvsgul (100 km – circa 2 ore)
Oggi si entra nel Parco Nazionale del lago Khubsugul, uno dei più profondi specchi di acqua
dolce dell'Asia Centrale (262 mt), annoverato tra i luoghi più incantevoli della Mongolia, dove si
trascorre la giornata godendo della natura del luogo.
Pernottamento in guesthouse*.
14 agosto: Lago Khuvsugul
Escursione nelle vicinanze del lago Khuvsugul alla catena montuosa di Saridag che raggiunge i
2500 metri di altezza e da cui si gode un bellissimo panorama delle montagne che la
compongono. Le jeep portano non lontano dal punto più alto, che si raggiunge a piedi.
Ritornati al campo gher c’è la possibilità di noleggiare dei cavalli.
Pernottamento in guesthouse*.
15 agosto: Lago Khuvsugul – lago zuun nuur (200 km)
Spostamento verso sud di circa 170 km; si valicano diversi passi attraverso un territorio dove predominano
le foreste boreali, solcate da diversi fiumi. La meta è lo Zuun Nuur, un bellissimo lago abitato da una ricca
avifauna dove pongono il campo alcune famiglie nomadi. Si alloggia presso il campo gher Zuun Nuur o
simile.
Pernottamento in gher camp**.
16 agosto: Lago zuun nuur – lago Terkhiin Tsagaan nuur (180 km)
Trasferimento verso il lago di Terkhin Tsagaan, circondato da crateri di vulcani spenti, il più
giovane dei quali è il Khorgo. La strada si dipana tra monti e vallate, e dal punto più alto del
percorso si può godere un panorama d’inimmaginabile bellezza.
Pernottamento in gher camp**.
17 agosto: Terkhin tsagaan nuur – Kharakhorin – Monastero di Shank (330 km –
circa 6 ore su strade asfaltate)
Al mattino si parte presto arrivando a Kharkhorin, l’antica capitale dell’impero Mongolo di
Gengis Khan, dove sono rimaste 2 delle 4 tartarughe di pietra che originariamente segnavano i
confini della città. Visita al monastero-museo di Erdene Zuu, costruito sui ruderi di Karkhorin.
Dopo la visita dell’antica capitale si raggiunge il monastero di Shank, situato a 30 km, dove
saremo graditi ospiti. Shank è un piccolo e antico monastero che un tempo custodiva la
bandiera di Gengis Khan; si trascorre con i monaci parte della giornata e si pernotta nella
nuova foresteria adiacente. La sistemazione sarà un po’ spartana, in camerate, ma è anche
l’occasione per dare un contributo concreto a questa piccola comunità monastica.
Pernottamento in monastero***.
18 agosto: Monastero di Shank – Rovine del monastero di Ong (260 km – circa 6 ore)
Dopo aver assistito alla cerimonia sacra del monastero, si parte in direzione del monastero di
Ong, recentemente restaurato, posizionato sulle due rive dell’omonimo fiume e un tempo
ricchissimo centro commerciale carovaniero.
Pernottamento in gher camp**.
19 agosto: Rovine del monastero di Ong – Dune di Khnogr els (320 km – circa 5 ore)
Oggi si giunge al Parco Nazionale di Khongoryn Els, dove si fa un’escursione alle dune di sabbia
più alte e spettacolari della Mongolia, alcune delle quali arrivano fino a 800 metri di altezza.
Pernottamento in guesthouse*.
20 agosto: Dunedi Khnogr els – Rupi fiammeggianti di Bayanzag (160 km – circa 4
ore)
Proseguendo per il deserto di Gobi si arriva a Bayanzag – che tradotto significa “ Vette
infuocate”, dove la spedizione americana di Chapman nel 1924 ha fatto le più grandi scoperte
paleontologiche trovando un’impressionante quantità di reperti tra cui uova e scheletri interi
dinosauri appartenenti a molte specie sconosciute fino ad allora.
Pernottamento in gher camp**.
21 agosto: Bayanzag – Tsagaan suvraga (220 km – circa 5 ore)
Il paesaggio di questo tratto è caratterizzato da una profonda fenditura nel terreno da est
verso ovest, con la steppa sul fondo della vallata. Qui si ritrovano molti fossili di origine
fluviale, poiché questa zona era un tempo ricoperta dalle acque. Arrivando verso Tsagaan
Suvraga le formazioni calcaree, alte anche 30 m, con le striature multicolore tendenti al rosso
assomigliano ad antiche rovine di una città.
Pernottamento in guesthouse*.
22 agosto: Tsagaan suvraga – Ikh gasriin chuluu (220 km – circa 5 ore)
Partenza verso nord in direzione della capitale: la meta di oggi è Ikh Gazryn Chuluu, uno dei
parchi naturali più belli della Mongolia. Visita di Ikh Gazryn Chuluu, dove le rocce alte fino a
1700 metri formano una catena lunga una trentina di chilometri e nascondono interessanti
grotte che si potranno visitare. Pernottamento in gher camp**.
23 agosto: Ikh gasriin chuluu – Ulaanbatar (300 km – circa 5 ore su strada asfaltata)
Ritorno in capitale e spettacolo musicale. Pernottamento in hotel.
24 agosto: Ulaanbaatar - Italia
Partenza da Ulaanbaatar con volo di linea.
*Guesthouse: si tratta di famiglie che vivono in gher (tenda in feltro, abitazione tradizionale
dei popoli nomadi della Mongolia) e che, avendo delle gher in più (solitamente 4 o 5), le
mettono a disposizione dei viaggiatori. Qui è necessario avere un sacco a pelo (oppure
avvisarci in anticipo, in modo che ve lo facciamo procurare).
Il bagno non c’è… quindi bisogna arrangiarsi “en plain air”…
I pasti vengono preparati dagli accompagnatori.
**Gher Camp: si tratta di campi turistici attrezzati, con bagni, doccia calda, lenzuola pulite e
ristorante. Si ispirano alla abitazione tradizionale mongola, fatta in tende di feltro.
***Monastero: Sistemazione in camerate, un po’ spartana ma sicuramente suggestiva.
Il programma di viaggio può subire variazioni sia per quanto riguarda gli incontri che
l’itinerario. Tali modificazioni possono essere determinate dalla momentanea
indisponibilità delle comunità ospitanti o da variazioni delle condizioni sociali ed
ambientali che si determinano nel momento in cui si effettua il viaggio.
MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL VIAGGIO:
Viaggio con guide locali. Alloggio in piccoli alberghi e in gher (tradizionali tende mongole).
Pur viaggiando con un minivan 4x4 le piste mongole sono a volte molto rovinate dal “toule
ondulée” (il fondo sconnesso delle piste caratterizzato da piccoli dossi alti all’incirca 20 cm e
poco distanti tra loro) perciò il viaggio potrà risultare un po’ faticoso. E’ richiesto ai partecipanti
di portare in viaggio un sacco lenzuolo (per le notti nelle gher).
PREZZO DEL VIAGGIO a persona, in camera doppia
La partenza è garantita anche per un minimo di 2 sole persone ed i prezzi diminuiranno via via
all’aumentare del numero di viaggiatori.
Calcolato su 2 persone: € 2430 + volo aereo
Calcolato su 3 persone: € 2200 + volo aereo
Calcolato su 4 persone: € 2050 + volo aereo
Costo volo aereo a partire da € 800 (tasse incluse)
I prezzi qui esposti sono stabiliti sulla base del cambio valutario: 1 eur = 1.08 usd
Una variazione significativa del cambio comporterà un necessario adeguamento come previsto
dalle normative in materia.
La quota comprende:
- trasporti con macchina russa Uaz 4x4, incluso autista e benzina (tranne che in capitale)
- tutti i trasferimenti come da programma
-
pernottamento in albergo a Ulaanbaatar, 3 stelle, in camera doppia
pernottamento in gher (per 2 persone, ad uso esclusivo)
tutte le colazioni, pranzi e cene (tranne a Ulaanbaatar)
accompagnatore in lingua inglese (si occupa anche della preparazione di alcuni pasti)
aiutante della guida
ingressi nei musei, monasteri, parchi nazionali indicati nel programma
tasse locali
assicurazione medico-bagaglio (massimale medico € 30.000)
assicurazione contro annullamento del viaggio
La quota non comprende:
- volo internazionale
- bevande (ai pasti è incluso il caffè liofilizzato e il tè)
- visto d’entrata in Mongolia, € 60 (www.italy.mfa.gov.mn)
- pasti a Ulaanbaatar
- escursioni facoltative a dorso di cavalli o cammelli
- mance, facchinaggi, esigenze individuali ed eventuali escursioni facoltative
- supplemento singola (facoltativo, 200 euro)
- supplemento accompagnatore in lingua italiana (facoltativo) al costo di 300 euro (da
dividere tra i partecipanti)
- tutto quanto non menzionato nella voce “La quota comprende”
La cifra stabilita prevede un certo tipo di vitto e alloggio e nel caso si desiderino delle
sistemazioni diverse, il maggior valore sarà a carico del cliente.
NOTIZIE UTILI
Capitale: Ulaanbaatar
Superficie: 1.565.000 Km2
Religione: buddisti 95,8%; musulmani 4,2%
Lingua: mongolo
Documenti: è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e IL VISTO
CONSOLARE, che deve essere ottenuto in Italia prima della partenza. E’ possibile richiederlo
anche tramite il nostro ufficio.
Vaccinazioni: nessuna vaccinazione è obbligatoria per andare in Mongolia.
Formalità valutarie: La valuta ufficiale mongola è il tugrig (il cui simbolo è T, Tg o MnT).
Non è consentito uscire dal Paese con una somma superiore a quella dichiarata in entrata.
Il dollaro statunitense e l’Euro sono le valute straniere preferite, accettate nella capitale anche
per piccole transazioni commerciali. Le carte di credito hanno una diffusione molto limitata
(grandi alberghi e alcuni ristoranti e negozi), mentre sono quasi del tutto sconosciute al di fuori
della capitale.
Situazione sanitaria: la qualità del servizio sanitario in Mongolia è bassa, specialmente fuori
Ulaanbaatar, ed è raro trovare degli ospedali al di fuori della capitale. Sono consigliate, previo
parere medico, le vaccinazioni contro epatite A e B. Evitare il consumo di prodotti alimentari
crudi o poco cotti, soprattutto pollame ed uova. Lavarsi frequentemente le mani con sapone
disinfettante in particolare se si è in contatto con animali. Portare farmaci di primo soccorso.
Fuso Orario: 7 ore avanti rispetto all’Italia, 6 durante l’ora legale
Sicurezza: Il tasso di criminalità a Ulaan Bator è purtroppo in aumento anche nei confronti
degli stranieri. L'aeroporto, i mercati, i magazzini di stato, i centri commerciali (soprattutto), i
mezzi pubblici ed i luoghi frequentati dai turisti sono frequentati da scippatori. È consigliabile
tenere i valori sotto custodia. Merita segnalare che bisogna fare attenzione a prendere solo i
taxi ufficiali, evitando quelli abusivi che sono in gran numero a Ulaanbaatar.
Non è consigliabile prendere taxi con due persone a bordo.
Trasporti: la rete viaria interna al Paese non è molto sviluppata: la Mongolia possiede circa
1.800 Km di ferrovie e meno di 2000 Km di strade asfaltate.
Clima: il freddo e il vento sono i veri padroni della Mongolia per sette mesi all’anno. Le
temperature scendono fino a 40 gradi sottozero nella capitale e a –60 nella taiga. Gli effetti più
devastanti si manifestano con lo zud, il fenomeno che permea di ghiaccio il terreno impedendo
alle mandrie di pascolare: ogni anno si registrano milioni di morti tra bovini e ovini, la
principale fonte di sostentamento dell'economia mongola. Le condizioni meteorologiche
impediscono per diversi mesi all'anno gli spostamenti e anche i soccorsi alle popolazioni
colpite. Da giugno ad agosto esplode un’estate gradevolissima, con clima asciutto e salubre e
fino a 25-30 gradi sopra lo zero. Anche in questa stagione breve il vento è protagonista: quello
fresco del nord e quello tiepido dal Gobi. Vi abituerete a essere sospinti da minuscoli e
improvvisi tornado di polvere. I mesi di luglio e agosto sono anche quelli più piovosi: frequenti
acquazzoni si abbattono sulla steppa, rendendo le piste talvolta disagevoli.
Popolazione: la densità della Mongolia è la più bassa dell’intero pianeta: meno di due persone
per chilometro quadrato. Eppure la ricchezza delle sue genti è straordinaria.
Oggi vivono in Mongolia circa venti gruppi etnici, con caratteristiche e tradizioni differenti.
Tradizioni: oltre la metà della popolazione mongola vive nelle gher, le tradizionali tende che
sopravvivono da migliaia di anni nelle sterminate steppe del Paese, ma anche ai margini della
capitale. Una gher è bellissima da vedere, biancheggia nel verde del paesaggio mongolo, ma è
anche un piccolo capolavoro di tecnica e funzionalità, già sottolineate da Erodoto nelle sue
descrizioni delle popolazioni nomadi. Una gher deve garantire una protezione al gelo estremo
ma deve anche essere sufficientemente leggera e agevole da montare e smontare per i
continui spostamenti. Inoltre deve rispondere a precisi connotati religiosi e tradizionali. Sono
come dei monolocali di circa 20 metri quadrati. Una grata circolare in legno di salice (hana)
costituisce la parete interna da cui partono dei pali di sostegno (uni) che si incontrano alla
sommità della tenda terminando in una calotta (toono) con un piccolo tubo che ha le funzioni
del camino. A sostenere la struttura interna due colonne a T (baganas) di solito finemente
cesellate, come la porta e la panca. Il punto più alto della gher raggiunge i tre metri circa. La
porta di ingresso (kalga) è rivolta a sud, per raccogliere il calore proveniente dal Gobi, opposto
al gelo del nord siberiano. La struttura è ricoperta esternamente da feltro, pelli e altro
materiale impermeabile.
Ospitalità: L'ospitalità dei nomadi mongoli è proverbiale e sopravvive ai secoli. Il loro
patrimonio culturale e religioso sembra immutato dai tempi di Gengis Khan, così come il loro
stile di vita, essenziale, orgogliosa, una vita cadenzata dai ritmi della natura, amica e spietata
insieme. La capitale sta invece perdendo piano piano lo straordinario retaggio millenario,
assomigliando sempre più a una città occidentale.
Lingua: I più giovani, soprattutto quelli della capitale, parlano inglese, o almeno ci provano,
mentre le generazioni più vecchie conoscono solo il russo perché era la lingua che si insegnava
a scuola fino a una quindicina di anni fa. Molti sono i Mongoli che studiano il giapponese e
qualcuno parla addirittura l'italiano.
Religione: buddismo e sciamanesimo siberiano, due affascinanti culture religiose che
caratterizzano la vita sociale dei Mongoli.
Per le condizioni contrattuali consultate il sito internet o richiedetele in agenzia. Le stesse
condizioni sono depositate presso la Provincia di Verona all’ufficio del turismo.
NOTA BENE: Si raccomanda di accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti
necessari all’effettuazione del viaggio (passaporto in corso di validità minima richiesta
nei paesi visitati, eventuali visti e vaccinazioni obbligatorie).
Verificare inoltre di essere in regola con eventuali vaccinazioni obbligatorie, in particolare
ponete attenzione all’obbligo di vaccinazione contro la febbre gialla che viene richiesta a
seconda del paese di provenienza (nel caso di permanenza in più stati).
Organizzazione tecnica:
PLANET VIAGGI RESPONSABILI
Via Vasco de Gama 12a - VERONA
Tel: 045 8342630 – 045 8948363
E-mail: [email protected]
Skype: planet.viaggi.responsabili
www.planetviaggi.it