MONGOLIA Dalla taiga al deserto Dal lago Khovsgol alle dune di Khongoryn attraverso la Mongolia centrale 16 giorni - in hotel e gher Tutti i pernottamenti in gher e hotel, 3 passeggeri per auto Un paese affascinante, ancora incontaminato, dove si respira l’aria degli habitat primordiali nei quali era l’uomo che doveva adattarsi alla natura. Grandi spazi, praterie, foreste, montagne, laghi, vulcani, deserti di sabbia, incontri con i solitari nomadi delle steppe, monasteri buddhisti e tanto altro. Questo itinerario offre una visione completa di tutti gli ambienti della Mongolia. Da Ulaan Bataar partenza verso nord per il monastero di Amarbayasgalant, il complesso architettonico religioso più integro del paese. Quindi il grande lago Khovsgol, al confine con la Siberia, dall’acqua di un azzurro cristallino, circondato da fitte foreste di taiga. Si procede verso sud, attraverso praterie costellate di gher bianche, dove pascolano enormi mandrie di cavalli e yak. Il vulcano Khorgo, le sorgenti calde di Tsenkher, la valle di Orkhon (UNESCO), il monastero di Erdene Zuu a Karakorum… Ancora più a sud fino alle alte dune di sabbia gialla del deserto di Gobi, abitato da nomadi che allevano cammelli battriani a due gobbe. E per finire le Rupi Fiammeggianti di Bayanzag e la selvaggia valle delle Aquile. Un viaggio nello spazio e nel tempo! Si utilizzano vetture tipo Toyota Land Cruiser e gher per 2 persone. Nostro esperto tour leader. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 12 Agosto 2016 1° giorno / Italia – Ulaan Baatar Partenza in tarda mattinata da Milano Malpensa con voli di linea Turkish Airlines per Ulaan Baatar via Istanbul. Pernottamento a bordo. 2° giorno / Ulaan Baatar Arrivo al mattino a Ulaan Baatar, espletamento delle formalità di frontiera, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Lungo il percorso sosta per la visita dell’interessante mostra temporanea dei dinosauri, allestita in un nuovo centro commerciale nei pressi dell’aeroporto, che espone alcuni dei pezzi migliori del Museo di Storia Naturale attualmente chiuso per restauro (principalmente scheletri e uova di dinosauri ritrovati nel deserto del Gobi). Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita del centro città che si raccoglie attorno all’imponente Piazza Sukhbaatar su cui si affaccia il Palazzo del Parlamento, decorato con le statue dei più famosi khan mongoli. Poco distante l’interessante Museo Nazionale di Storia che custodisce, tra le altre cose: pietre cervo (sculture funerarie con incisi cervi volanti); corredi di tombe di epoca unna e uigura; costumi, cappelli e gioielli rappresentativi della maggior parte dei gruppi etnici della Mongolia; armature mongole del XII secolo. Cena e pernottamento in hotel. 3° giorno / Ulaan Baatar – Amarbayasgalant (il monastero più integro della Mongolia) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord per il monastero di Amarbayasgalant considerato una delle tre più importanti istituzioni buddhiste della Mongolia (insieme all’Erdene Zuu di Karakorum e al Gandan di Ulaan Baatar), nonché il complesso religioso più integro del paese. “Un tempio meraviglioso, situato in mezzo a una prateria sconfinata, un complesso architettonico rosso amaranto che spunta, incredibile, in fondo a una valle dopo ore e ore in cui l'occhio non ha incontrato altro che mandrie di cavalli e di pecore, cammelli, yak, aquile, e qualche tenda circolare di feltro bianco". Il complesso fu costruito tra il 1727 e il 1736 per commemorare Zanabazar, il grande scultore-monaco-statista mongolo il cui corpo mummificato vi fu trasferito nel 1779. Il monastero è completamente in stile manciù, fino alle iscrizioni, alla pianta simmetrica e alo schema di colori imperiale. Purtroppo 10 dei 37 templi che costituivano il monastero sono stati distrutti durante le purghe sovietiche degli anni Trenta, quando vennero uccisi quasi tutti i monaci che vi abitavano. Il monastero fu sottoposto a un’ampia opera di restauro tra il 1975 e il 1990 con l’aiuto dell’UNESCO. Attualmente vi risiedono un centinaio di monaci. Pensione completa. Cena e pernottamento in campo di gher. Le gher sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale (il termine yurta, più comune utilizzato in occidente per indicare la tenda dei nomadi, è di origine russa e non mongola). Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in piedi e sono dotate di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa a legna centrale. Le docce e le toilette sono in comune. 4° giorno / Amarbayasgalant – Bulgan – Moron (il cuore agricolo della Mongolia) (circa 500 km) Presto al mattino, dopo la prima colazione, partenza verso ovest per un lungo trasferimento. Si attraversa la regione di Bulgan che si caratterizza per una curiosa mescolanza di paesaggi. Il sud è costituito da aride praterie mentre il nord è verdeggiante e possiede abbastanza foreste da sostenere una piccola industria del legname. Sparsi al centro vi sono circa 50.000 ettari di terra coltivati a grano e ortaggi, che rappresentano il cuore agricolo della Mongolia. A ovest della cittadina di Bulgan si costeggia la Riserva Naturale di Uran Togoo Tulga, dominata da due vulcani estinti. Non siamo lontani dal confine con la Siberia, l'ambiente naturale è infatti simile a quello dell’est siberiano: alte foreste di taiga, laghi cristallini, gelidi corsi d’acqua e praterie di erba rigogliosa, costellate di gher bianche, dove pascolano cavalli e yak. Arrivo in serata a Moron (nome che significa “fiume”), il capoluogo della regione di Khovsgol. Pensione completa. Pernottamento in semplice hotel. 5° giorno / Moron – Lago Khovsgol (la “Madre delle acque”) (circa 100 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord per raggiungere uno degli angoli più incantevoli della Mongolia. Il Lago Khovsgol, che è il secondo lago più esteso di tutta l’Asia, è un bacino immenso di acqua dolce (al centro misura più di 260 metri di profondità). Si estende per 136 chilometri da nord a sud e 36 chilometri da ovest a est e ha una superficie di 2.760 chilometri quadrati. E’ situato a un’altezza di 1.650 m.s.l.m. E’ curioso il fatto che ben 90 fiumi immettano le loro acque nel lago, mentre soltanto un fiume ne esca. Ma non sono certo le misure a giustificare l’interesse per questo lago ma piuttosto il blu, la trasparenza e la purezza delle sue acque (è infatti potabile) e il pittoresco scenario di foreste e montagne che lo circondano (il Monkh Saridag Uul raggiunge i 3.491 metri). Il lago è sacro per i Mongoli che gli hanno dato l’appellativo di "Madre delle acque". Durante il lungo inverno la sua superficie gela raggiungendo uno spessore di ghiaccio di oltre un metro e resta gelato fino ai mesi di Maggio e Giugno. Pasti e pernottamento in campo di gher. 6° giorno / Lago Khovsgol – Moron – Ulzii Khishing Camp (circa 270 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per Moron. Si continua verso sud attraverso la parte meridionale della regione di Khovsgol tra le ridenti praterie mongole intervallate da piccole catene montuose. L’estate porta con se una profusione di fiori selvatici; lo scioglimento della neve riempie i fiumi, molti dei quali scorrono verso nord fino alla “Madre delle acque”. Nel pomeriggio arrivo all’ Ulzii Kishig Camp nei pressi del Monte Shivert. Tempo a disposizione per esplorare a piedi i dintorni. Pensione completa. Pernottamento in campo di gher. 7° giorno / Ulzii Khishing Camp – Tariat (il Vulcano Khorgo e il Lago Terkhin Tsagaan) (circa 100 km) Dopo la prima colazione si continua verso sud per il villaggio di Tariat per giungere sulle sponde dello splendido Lago Terkhiin Tsagaan, il “grande lago bianco”, che formatosi molti millenni fa, giace tra colate laviche e crateri di vulcani spenti. Non lontano si trova il Vulcano Khorgo che, dalla sommità del cratere, raggiungibile con una breve camminata, offre un panorama che lascia senza fiato: una distesa di nere rocce basaltiche, punteggiate da larici siberiani, che si stagliano sullo sfondo blu turchese del lago. Visita della curiosa "gher di basalto", una bolla di lava solidificata così denominata perché ha la forma di una gher. Pensione completa. Pernottamento in campo di gher. 8° giorno / Tariat – Taikhar Chuluu – Tsetserleg – Tsenkher (le acque calde nella steppa) (circa 200 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-est attraverso i pascoli della regione dell’Arkhangai, dove abbondano le mandrie di yak. Sosta lungo il percorso per la visita della misteriosa formazione rocciosa Taikhar Chuluu, soggetto di molte leggende locali. La storia più nota racconta di un grande eroe che uccise un enorme serpente scagliandogli addosso la roccia; la gente del luogo sostiene che la roccia rechi antiche iscrizioni tibetane difficilmente individuabili. Si prosegue per la piacevole cittadina di Tsetserleg (il nome significa “giardino”), circondata da belle montagne. Ancora verso sud fino a raggiungere le sorgenti sulfuree di Tsenkher, dove è possibile fare il bagno nelle acque calde che sgorgano dal sottosuolo a 80°C; dalle vasche all’aperto si gode di una meravigliosa vista della steppa mongola. Pensione completa. Pernottamento in campo di gher. 9° giorno / Tsenkher – Valle dell’Orkhon (la culla della civiltà mongola) (circa 100 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud attraverso una regione di colline e praterie, enormi distese d'erba apparentemente senza confini. Numerosi i fiumi e gli specchi d’acqua, altrettanto numerosi gli incontri con i nomadi e le loro mandrie di bestiame. Si raggiungere la bella Valle dell’Orkhon, culla della civiltà mongola e per molti secoli sede del potere imperiale delle steppe. Il paesaggio culturale della valle, lungo le rive del fiume omonimo, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2004, quale esempio di evoluzione delle tradizioni pastorali nomadi nell’arco di due millenni. Il fiume Orkhon si getta, formando una cascata, in una gola generata circa 20.000 anni fa da una combinazione di eruzioni vulcaniche e terremoti. Pensione completa. Pernottamento in campo di gher. 10° giorno / Valle dell’Orkhon – Karakorum (il monastero di Erdene Zuu) (circa 120 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Karakorum, antica capitale dell’impero mongolo. Karakorum (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel XIII secolo proprio sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella a Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche "suburga" (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddhista; all’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi ricchi di preziosi affreschi, statue e oggetti di culto. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o deportati). Un monastero in stile tibetano è ora attivo e se fortunati si può assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere dei monaci della setta dei “berretti gialli”. Pensione completa. Pernottamento in campo di gher. 11° giorno / Karakorum – Kujirt – Arvayheer – Monastero di Ongiyn (il monastero in rovina) (circa 300 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud attraverso estesi e spettacolari paesaggi di dolci colline e praterie che danno la sensazione di muoversi in ambienti primordiali di grande libertà. Frequenti gli incontri con i cavalieri della steppa che si spostano, con i loro cavalli, nelle immense distese dell’altopiano. Si raggiunge poi Ongiin Hiid dove, in una valle nascosta tra le montagne, si trovano le rovine di un antico monastero buddhista distrutto negli anni Trenta e che ora, grazie alla devozione popolare, è in fase di ricostruzione. Cena e pernottamento in gher. 12° giorno / Monastero di Ongiyn – Bayan Zag – Gobi meridionale (praterie e rupi fiammeggianti)(circa 190 km) Dopo la prima colazione si prosegue verso sud, il territorio diventa lentamente desertico fino ad arrivare a Bayan Zag che letteralmente significa “rupi fiammeggianti” per il colore rosso che assumono al tramonto. Il luogo è famoso perché nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì, durante una spedizione scientifica, il più grande e più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Si continua per il nostro campo di gher che si trova nella zona denominata Gobi meridionale. Cena e pernottamento in gher. 13° giorno / Gobi meridionale – Khongoriin Els (le grandi dune del deserto del gobi) (circa 150 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest in un ambiente sempre più desertico ma caratterizzato da colline con lo sfondo di grandi montagne nere. E’ una regione davvero remota dove, se fortunati, è possibile avvistare sparuti branchi di gazzelle e kulan (gli asini selvatici dell’Asia centrale). Si raggiungono quindi le più alte dune del Gobi (anche 100 m): le affascinanti Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di sabbia che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Escursioni a piedi e a dorso di cammello (opzionale) in quest’affascinante area per ammirare il paesaggio dall’alto delle dune, alla cui base si trova un inaspettato ruscello. Pasti e pernottamento in campo di gher. 14° giorno / Khongoriin Els – Valle di Yol – Gobi meridionale (la Valle delle Aquile) (Km. 200 circa) Dopo la colazione partenza verso est costeggiando le montagne che delimitano il deserto di Gobi, si raggiunge la Valle di Yol, chiamata la “Valle delle Aquile” per via della notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle non è altro che un profondo canyon di origine vulcanica che si apre improvvisamente nella sconfinata piana del deserto; oltre alle aquile e agli avvoltoi si possono osservare, se fortunati, capre selvatiche, marmotte e yak. Una breve passeggiata a piedi permette di scoprire a distanza ravvicinata la fauna e l’ambiente di questo angolo selvaggio di deserto, dove incredibilmente fino a pochi anni fa nel punto più stretto del canyon si potevano osservare gli ultimi resti di un ghiacciaio. Interessante all’ingresso del parco il piccolo museo. Cena e pernottamento in campo di gher. 15° giorno / Gobi meridionale – Dalanzadgad – Ulaan Baatar (circa 50 km) Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Dalangzadgad per l’imbarco sul volo per Ulaan Baatar. A seconda dell’orario di arrivo del volo, proseguimento delle visite della città (il Monastero di Gandan, il centro del Buddhismo in Mongolia, con una enorme statua di Buddha di ben 26 metri; il Palazzo d’inverno di Bogd Khaan, l’edificio in cui visse per venti anni l’ultimo stravagante re della Mongolia alla fine del XIX secolo, con i suoi cortili, gli affreschi e le bellissime porte) e/o shopping negli interessanti laboratori di lavorazione del cachemire. Cena e pernottamento in hotel. 16° giorno / Ulaan Baatar – Italia Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per imbarco sul volo di linea Turkish Airlines per l’Italia via Istanbul. Arrivo a Milano Malpensa in tarda serata. Altre informazioni: ________________________________________________ Trasporti – Si utilizzano esclusivamente moderni automezzi fuoristrada giapponesi tipo Toyota Land Cruiser, Mitsubishi o similari 4x4, , con massimo 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano, autisti mongoli. Pernottamenti – Tende gher utilizzate da 2 persone (o anche in singola ma con supplemento). Hotel 4* a Ulaan Baatar e semplice hotel a Moron. Clima – Nei mesi estivi (Luglio-Agosto) temperature diurne medie di 20°C-25°C che possono salire a 35°C nel deserto di Gobi e scendere a 10°C nella regione settentrionale di Khovsgol se spira il vento dalla Siberia. Elevata escursione termica tra il giorno e la notte sia al nord che al sud. Possibilità di qualche pioggia nelle regioni centrali e settentrionali. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. L’organizzazione dispone di un pronto soccorso. Formalità burocratiche – Da Gennaio 2016 è nuovamente richiesto il visto per gli italiani che si recano in Mongolia. Al visto consolare provvede la nostra organizzazione. Necessario il passaporto, firmato in originale, con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza, due pagine libere, una foto formato tessera a colori e recenti e il modulo, debitamente compilato e firmato. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse paesaggistico e culturale. Alcune tappe lunghe su piste, ma che si svolgono sempre di giorno date le numerose ore di luce durante i mesi estivi. Mezzi di trasporto molto buoni e comodi. Le sistemazioni nelle gher sono confortevoli, ma è necessario un buon spirito di adattamento per i bagni che sono in comune. Alimentazione discreta, con pochi prodotti freschi, parzialmente integrata da prodotti portati dall’Italia. I pasti a mezzogiorno sono spesso a picnic. QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: € 3.980 base 10-14 partecipanti con nostro accompagnatore € 4.200 base 8-9 partecipanti con nostro accompagnatore Da aggiungere: - partenza da altre città - supplemento singola (hotel, gher) - supplemento alta stagione aerea e locale - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale gestione pratica - visto consolare Mongolia Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio - assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) su richiesta € 630 incluso € 330 (circa) € 88 € 80 € 95 4,5% € 45 Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. Per le partenze individuali l’importo del biglietto aereo è escluso dalla promozione. Data di partenza: da venerdì 12 a sabato 27 Agosto 2016 La quota comprende: Voli di linea internazionali in classe economica, volo domestico Dalanzadgad Ulaan Baatar, trasporti con automezzi fuoristrada, i pernottamenti in hotel e gher, pensione completa per tutto il viaggio, guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano, gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai Musei, dossier informativo sul paese, omaggio da viaggio. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, l’assicurazione annullamento viaggio (facoltativa), l’assicurazione integrativa facoltativa, il visto d’ingresso, le eventuali tasse in uscita dal paese, tutto quanto non espressamente specificato. NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90 in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 15.02.2016 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com