Scuola di Formazione Teologica
San Pier Crisologo
Ravenna
Gesù annuncia il Regno
con parole e gesti
uso pedagogico di parabole e miracoli
appunti degli incontri del martedì
a cura del prof. don Gianni Passarella
anno 2011/2012
… verrà l’ora in
cui non vi
parlerò più in
parabole,
apertamente vi
parlerò del
Padre
(Gv 16,25)
Bibliografia suggerita in lingua italiana
e indicata in ordine cronologico
• JOACHIM JEREMIAS, Le parabole di Gesù (coll. Biblioteca di
cultura religiosa 3), Paideia editrice, Brescia 31973;
orig. tedesco Göttingen 1952.
• KARL GUTBROD, Guida alle parabole di Gesù (coll. Studi
biblici 52), Paideia editrice, Brescia 1980; orig. tedesco
Stuttgart 1967.
• OSCAR BATTAGLIA, Le parabole del Regno. Ricerca
esegetica e pastorale (coll. Orizzonti biblici), Cittadella
editrice, Assisi 21999.
• GIUSEPPE DE VIRGILIO – ANGELA GIONTI, Le parabole di
Gesù. Itinerari: esegetico-esistenziale e pedagogicodidattico, Il pozzo di Giacobbe ed., Trapani 2007.
Caratteristiche del genere letterario della parabola
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La mentalità ebraica: essenzialità e paragoni
Il duplice obiettivo: pedagogico e religioso
La concretezza iniziale: non è fiaba né favola!
La fotografia di qualsiasi giorno
l’esagerazione
Chiarezza e ripetizioni per destare l’attenzione
L’appello all’esperienza immediata
Il duplice invito al dialogo e l’intenzione educativa
Gli effetti della parabola … e la reazione (decisione)
Parabola: para bolh
gettare accanto/presso
… quindi accostare due realtà!
• La parabola è un racconto fittizio usato in
funzione di una strategia dialogicoargomentativa che opera in due momenti:
dapprima sollecitando, in base alla logica
interna del racconto, una certa valutazione e
trasferendola poi, in forza di un’analogia di
struttura, alla realtà intesa da chi racconta e
che coinvolge l’ascoltatore.
Caratteristiche del genere letterario della parabola
- Prendiamo in mano una parabola…
- L’esempio di Natan con Davide in 2Sam 12
- Passiamo al Nuovo Testamento con l’esempio del
pastore del gregge…
Dal Vangelo secondo Luca (15,4-7)
4 «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel
deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 5Ritrovatala, se la
mette in spalla tutto contento, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo:
Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. 7Così, vi
dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove
giusti che non hanno bisogno di conversione.
Distinzioni tra le parabole di Gesù
e quelle dell’Antico Testamento:
Nel NT non viene normalmente raccontata la
reazione dell’ascoltatore:
APERTURA pedagogica della parabola per ogni
nuovo ascoltatore!
Vediamo un esempio tipo
• Lc 7:36-50 36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del
fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città,
saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;
38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di
lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio
profumato. 39 A quella vista il fariseo che l' aveva invitato pensò tra sé. "Se costui
fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una
peccatrice". 40 Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli:
"Maestro, dì pure". 41 "Un creditore aveva due debitori: l' uno gli doveva
cinquecento denari, l' altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò
il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". 43 Simone rispose:
"Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato
bene". 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono
entrato nella tua casa e tu non m' hai dato l' acqua per i piedi; lei invece mi ha
bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai
dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di
profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché
ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco". 48 Poi disse a lei:
"Ti sono perdonati i tuoi peccati". 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra
sé: "Chi è quest' uomo che perdona anche i peccati?". 50 Ma egli disse alla donna:
"La tua fede ti ha salvata; và in pace!".
- Nel discorso catechistico e pastorale quale obiettivo
dare all’impiego delle parabole?
in primo luogo la cristologia collegata all’antropologia
- Si possono utilizzare oggi le parabole di Gesù
prescindendo dalla sua storia?
sarebbe molto limitativo e solo ideologico!
- Si possono oggi creare nuove parabole alla maniera di
Gesù?
sì, ma soprattutto è utile utilizzare di più le parabole,
perché anziché “insegnare dottrina”, si aiuta – previa
spiegazione del contesto – l’ascoltatore ad entrare in
sinergia col vangelo e a porsi la domanda… perché le
parabole evangeliche sono “aperte”!