Limite infinito Si parla di limite infinito di una funzione nei casi in cui il valore di una funzione cresce sempre di più, tendendo quindi a più infinito. Esempio: 1 = +∞ lim x → 3 ( x − 3)2 il limite per x che tende a 3 si legge di 1 (x − 3)2 è uguale a + ∞ Il significato dell’affermazione è che quanto più il valore di x si approssima a 3, tanto più il valore della funzione aumenta, tendendo quindi a + infinito. Una serie di valori calcolati con Excel rende chiaro questo fatto: x 2,9 2,99 2,999 2,9999 2,99999 2,999999 x → 3− f (x ) = 1 (x − 3) 2 100 10000 1000000 100000000 10000000000 1E+12 1 (x − 3) 2 → +∞ x 3,1 3,01 3,001 3,0001 3,00001 3,000001 x → 3+ f (x ) = 1 (x − 3) 2 100 10000 1000000 100000000 10000000000 1E+12 1 (x − 3)2 Vediamo che f(x) cresce sempre più per valori positivi sia che ci si avvicini a 3 da sinistra oppure da destra. Questo fatto intuitivo verrà poi reso rigoroso attraverso la relativa definizione di limite riferita a una funzione f(x) per x che tende ad un generico valore x0 → +∞ In figura è riportato il grafico della funzione f (x ) = 1 (x − 3)2 Si vede che in un intorno di 3 la funzione cresce a + infinito. 1 DEFINIZIONE DI LIMITE + INFINITO Si dice che xlim → x0 f ( x ) = +∞ quando: ∀M > 0 ∃ I ( x0 ) : x ∈ I ( x0 ) ∧ x ≠ x0 → f (x ) > M traduzione: Per ogni M > 0 (grande a piacere) esiste un intorno I di x0 tale che “x appartenente a tale intorno e x diverso da x0” implica che f(x) sia maggiore di M Per quanto grande si possa scegliere M noi potremo sempre trovare un intorno di x0 che ha questa proprietà: se x appartiene a quell’intorno allora f(x) è maggiore di M, non importa quanto grande M sia. Se sceglieremo M più grande allora gli intorni di x0 diventeranno più piccoli, ma esisteranno sempre e per i valori x in tali intorni i valori f(x) della funzione saranno maggiori di qualsiasi M. Il grafico nella pagina successiva chiarisce meglio questa argomentazione. 2 y f(x) y = f(x) M x 0 − δ 1 x0 x x0 + δ 2 x Nella figura è disegnato il grafico di una funzione per la quale lim f ( x ) = +∞ x → x0 Il grafico si disegna coi seguenti criteri: • Disegniamo, in rosso e un po’ a caso, una parte del grafico della funzione • Dopo aver scelto M (grande a piacere) fissiamo sull’asse y il suo valore. • Tracciamo una linea orizzontali fino a incontrare il grafico della funzione • Dai punti di incontro tracciamo delle linee verticali fino a incontrare l’asse x • I valori sull’asse x corrispondenti ci danno gli estremi l’intorno I ( x 0 ) cercato (in figura è disegnato in blu). x 0 − δ 1 e x 0 + δ 2 che definiscono • Prendiamo una x qualsiasi in quell’intorno e vediamo dal grafico che il valore f(x) corrispondente è maggiore di M • Questo vale per ogni x appartenente all’intorno. Se scegliessimo un altro M più grande potremmo ripetere lo stesso procedimento grafico e troveremmo sull’asse x un intorno più piccolo, ma lo troveremmo sempre. Abbiamo così rispettato il significato della definizione di limite e tale significato comprende e completa in modo rigoroso la definizione “intuitiva” . Armati della definizione rigorosa di limite proviamo ora a DIMOSTRARE che il limite dell’esempio specifico fatto all’inizio ha proprio quel valore. Lo facciamo come esercizio nella pagina successiva. 3 1 = +∞ x → 3 ( x − 3)2 lim Dimostrare, usando la definizione di limite, che ∀M > 0 ∃ I ( x0 ) : x ∈ I ( x0 ) ∧ x ≠ x0 → f (x ) > M • In questo caso partiremo dalla disequazione f ( x ) > M e la risolveremo cercando un intorno di x0 in cui sia soddisfatta questa disequazione Visto che x tende a 3 nel nostro caso cercheremo un intorno I(3) • partiamo quindi da: f (x ) > M → 1 (x − 3)2 >M → 1 (x − 3)2 > M ( x − 3) 2 (x − 3)2 • Possiamo semplificare il denominatore, visto che è un quadrato e quindi positivo, mettendo come condizione di esistenza x ≠ 3 e ottenendo: 2 1 > M ( x − 3) → 1 > Mx 2 − 6 Mx + 9 M → Mx 2 − 6 Mx + 9 M − 1 < 0 La disequazione è di 2° grado. Calcoliamo x1,2 usando la formula ridotta: x1,2 = + 3M ± 9 M 2 − 9 M 2 + M + 3M ± M M = = +3 ± M M M Col metodo grafico della parabola troviamo come soluzione: 3− M M < x <3+ M M Questo ci fornisce l’intorno: M M che è l’intorno di 3 che cercavamo. I (3) = 3 − ,3+ M M Abbiamo quindi dimostrato che ∀M > 0 ∃ I (3) : x ∈ I (3) ∧ x ≠ 3 → ovverossia che 1 >M 2 (x − 3) 1 = +∞ x → 3 ( x − 3)2 lim Nella pagina a seguito diamo la definizione per il caso in cui il limite sia − ∞ . In tal caso la funzione decresce per valori sempre più grandi tendendo a − ∞ quando x tende a x0. La definizione è molto simile a quella che abbiamo visto poco fa, basta sostituire alla condizione f ( x ) > M la condizione corrispondente f ( x ) < − M 4 DEFINIZIONE DI LIMITE - INFINITO Si dice che xlim → x0 f ( x ) = −∞ quando: ∀M > 0 ∃ I ( x0 ) : x ∈ I ( x0 ) ∧ x ≠ x0 → f (x ) < − M traduzione: Per ogni M > 0 (grande a piacere) esiste un intorno I di x0 tale che “x appartenente a tale intorno e x diverso da x0” implica che f(x) sia minore di -M Per quanto grande si possa scegliere M noi potremo sempre trovare un intorno di x0 che ha questa proprietà: se x appartiene a quell’intorno allora f(x) è minore di -M, non importa quanto grande M sia. Se sceglieremo M più grande allora gli intorni di x0 diventeranno più piccoli, ma esisteranno sempre e per i valori x in tali intorni i valori f(x) della funzione saranno maggiori di qualsiasi M. In figura è riportato il grafico della funzione f (x ) = − 1 (x − 3)2 Si vede che in un intorno di 3 la funzione decresce a - infinito. Nei relativi esercizi di dimostrazione partiremo dalla disequazione f ( x ) < − M e la risolveremo cercando un intorno di x0 in cui sia soddisfatta questa disequazione. 5