thomas hobbes - Istituto Superiore Statale “PITAGORA”

THOMAS HOBBES
Thomas Hobbes nasce il 5 aprile 1588 a Malmesbury
(Inghilterra). La madre, a quanto si racconta, all'invasione degli
spagnoli viene colta dalle doglie per lo spavento, tanto che lo
stesso Hobbes, scherzosamente in linea con quanto proposto
dalla sua filosofia potrà in seguito affermare di essere nato
"gemellato con il terrore”. Egli si dedicò ad una serie di viaggi in
Europa e allo stesso tempo si interessò a varie discipline (come
storia, geometria, etica ed economia). Visse in prima persona lo
splendore dell’Età D’oro dell’Inghilterra di Elisabetta I, poi
conobbe il terrore delle guerre civili e il periodo della dittatura di
Cromwell. Le opere a cui é attribuita maggiormente la sua fama
sono:
✦
’’Elementa philosophiae (De corpore, De homine, De cive)’’
✦
‘’Leviathan’’
Muore a Hardwick il 4 dicembre 1679.
‘’ELEMENTA
PHILOSOPHIAE’’
•
•
•
•
Logica
Geometria
Matematica
Fisica
1655
•
Antropologi
a
•
1658
1642
Politica
‘’LEVIATHAN’’
Il titolo è ripreso dalla figura biblica del
Leviatano. Il libro tratta il problema della
legittimità e della forma dello Stato,
rappresentato sulla copertina della
prima edizione del testo come un
gigante costituito da tanti singoli
individui; il gigante regge in una mano
una spada, simbolo del potere
temporale, e nell'altra il pastorale,
simbolo del potere religioso, a indicare
che, secondo Hobbes, i due poteri non
vanno separati.
‘’Con le leggi dello Stato è come con le regole di un
gioco: qualsiasi cosa i giocatori stabiliscono di comune
accordo non è ingiusta per nessuno di loro’’
(‘’Leviatano’’, II, XXX)
1651
POLITICA
GEOMETRISMO
POLITICO
Tale espressione indica il
procedimento tipico della
filosofia di Hobbes, che parte da
pochi postulati, o assiomi,
intorno alla natura umana per
dedurne con matematica
necessità tutto il sistema delle
conoscenze politiche
Ratio
naturalis
Cupiditas
naturalis
LA GUERRA DI TUTTI CONTRO TUTTI
Ognuno pretende di godere da solo dei beni comuni e in questo senso l’uomo non è più
considerato, nella maniera aristotelica, un animale politico, infatti nega l’istinto di benevolenza e
di amore naturale verso i suoi simili. Tant’è vero che ogni associazione spontanea nasce dal
bisogno reciproco o dall’ambizione. Però nella ricerca del proprio interesse, l’uomo è persuaso
dal timore dovuto:
•
•
ad un’uguaglianza naturale che Hobbes intende come comune vulnerabilità.
alla volontà naturale che porta gli uomini a danneggiarsi a vicenda dando vita ad uno stato
di guerra di tutti contro tutti (bellum omnium contra omnes)
STATO DI NATURA: IPOTESI O REALTÀ?
Lo ‘’stato di natura’’ descritto da Hobbes è
quella ipotetica condizione in cui gli uomini,
non essendo ancora associati tra loro e
disciplinati da una serie di leggi positive
comuni, sono spinti dal proprio egoismo a
perseguire il proprio bene a scapito di quello di
tutti gli altri. Seppur pura ipotesi razionale, egli
riconosce tale condizione in tre casi:
•
durante le guerre civili
•
in società primitive
•
tra gli Stati sovrani
‘’Deriva anche da quella
condizione di guerra il fatto che
non esiste proprietà, né concetto
del dominio, né distinzione tra
mio e tuo, ma soltanto che
ognuno si impadronisce di ciò che
può, e per tanto tempo quanto è in
grado di conservarlo’’.
DIRITTO
NATURALE
LEGGE
NATURALE
È il diritto di
ognuno su tutto.
È l’istinto naturale
dell’uomo.
Viene superato nel
patto tra sovrano
e sudditi.
È un ‘’dettame
della retta
ragione’’ la quale
indica all’uomo i
precetti
fondamentali per
sottrarlo alla
miserevole
condizione in cui
egli si trova nello
stato di natura.
LE NORME FONDAMENTALI
DELLA LEGGE NATURALE
1. ‘’Cercare e conseguire la pace in quanto si ha
la speranza di ottenerla; e, quando non si può
ottenerla, cercare e usare tutti gli ausili e i
vantaggi della guerra’’
2. ‘’L’ uomo spontaneamente, quando anche gli
altri lo facciano e per quanto lo giudicherà
necessario alla pace e alla sua difesa, deve
rinunciare al suo diritto su tutto e
accontentarsi di avere tanta libertà rispetto gli
altri quanta egli stesso ne riconosce agli altri
rispetto a sé’’
3. ‘’Bisogna stare ai patti, cioè osservare la
parola data (pacta serranda sunto)
LO STATO
Le leggi di natura non sono comandi assoluti, ma regole
‘’prudenziali’’ che non vengono rispettate da tutti con
assoluta garanzia. ‘’Ne consegue che l’unica via per renderle
efficaci, cioè per fare in modo che gli uomini agiscano secondo
ragione e non secondo passione, è l’istituzione di un potere tanto
irresistibile da rendere svantaggiosa ogni azione contraria. Questo
potere irresistibile è lo Stato’’.
Leviatano ossia il nome
del mostro biblico usato
IL SOVRANO
dal filosofo per alludere
alla potenza assoluta
dello Stato, concepito
riunisce in
come persona civile
garantisce
il
se stesso
(uomo o assemblea).
patto
ogni forza o
potere
La teoria hobbesiana dello Stato e del potere sovrano è
comunemente ritenuta peculiare dell’assolutismo politico.
L’assolutismo
di Hobbes
prevede
l’irreversibilità e l’unilateralità
del patto
l’indivisibilità del potere
sovrano
la legge civile come unica regola
del bene e del male
l’obbedienza assoluta al sovrano
la negazione del tirannicidio
il conglobamento dell’autorità
religiosa in quella statale
Limite del potere statale: il sovrano non
può obbligare nessuno a violare il proprio
diritto alla vita o ad auto accusarsi. I sudditi
sono liberi relativamente a quanto non
prescritto dalle leggi
IL MATERIALISMO
Secondo Hobbes le uniche entità veramente verificabili
sono i corpi, la materia estesa. Inutile tentare di
indagare le sostanze che trascendono le possibilità
dell'evidenza materiale, esistono solamente i corpi e il
loro movimento, responsabile di tutti i fenomeni naturali.
Tutto il mondo è quindi incluso nella logica
meccanicista della ragione pura, ogni cosa è da
ricondurre a fatti meccanici.
E l'anima? Anch'essa è sottoposta a questo ineludibile
meccanicismo? Secondo Hobbes anche l'anima è
materiale e meccanica, in quanto le idee sono solo la
conseguenza di azioni meccaniche esterne al pensiero.
L'idea prenderebbe quindi forma in conseguenza di una
serie di attività cinetiche riconducibili alla meccanica
della materia cerebrale.
Tutti i giudizi devono quindi spogliarsi di qualsiasi
connotazione soggettiva e confluire in una
interpretazione oggettiva, geometrica ed
esclusivamente matematica della realtà. Tale visione è
palesemente influenzata dal contesto relativo alla
Rivoluzione Scientifica.
HOBBES E LE
NEUROSCIENZE
Hobbes, per certi versi, può
essere considerato
l’anticipatore delle recenti
scoperte relative alle neuro
scienze. In particolar modo
agli studi per i quali
l’apprendimento “ modifica”
l’efficacia di specifiche
sinapsi e che la memoria
“dipende” dal persistere di
queste modificazioni. Quindi
ciò che chiamiamo “mente”
( o anima) è “semplicemente
un’insieme di operazioni che
‘’La vita è un movimento incessante che,
quando non può continuare in linea retta,
si trasforma in moto circolare’’
-‘’De homine’’
SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA
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Biografieonline.it
Wikipedia
http://digilander.libero.it/syntmentis/Filosofia/Hobbes
.html
‘’L’ideale e il reale: dall’Umanesimo a Hegel’’
http://www.neuroscienze.net/?p=4478
Carmela Babo
&
Fabiana Vitolo