ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALI® Pisa · Roma Collana: IDEE E STORIA, 9 diretta da G. Are, D. Cofrancesco, P. Nello, D. Settembrini Titolo: L’ORDINE DEGLI UOMINI ANTROPOLOGIA E POLITICA NEL PENSIERO THOMAS HOBBES E JEAN-JACQUES ROUSSEAU DI Autore: Nicola Iannello Pagine: Formato (cm): Interno: Copertina: Legatura: Disponibile da: Codice ISBN: 200 21 x 13,5 in bianco/nero cartone Murillo Fabriano con stampa a due colori rifilato, brossura cucita dicembre 1998 88-8147-132-9 Argomento: T. Hobbes rappresenta un punto di svolta radicale nella storia del pensiero politico; sua è la rottura esplicita con la filosofia classica di Aristotele sulla socievolezza naturale dell’uomo. Questa posizione richiede una nuova concettualizzazione del nesso tra antropologia e politica. Il rapporto tra l’autore del Leviatano e J.-J. Rousseau diventa così un nodo importante per cogliere aspetti fondamentali del moderno in politica. Entrambi condividono un percorso concettuale che dall’uomo come essere insocievole giunge all’edificazione della società politica per mezzo del patto sociale. Per una comprensione a più vasto raggio dei problemi con cui si confronta la filosofia politica moderna, faremo intervenire nel dialogo fra i due, altre figure ritenute particolarmente qualificanti: B. Mandeville, A. Smith e il marchese de Sade. L’individuazione delle caratteristiche fondamentali dell’uomo, la questione dei rapporti tra il soggetto e l’altro, la costruzione di un ordine delle relazioni umane, l’enucleazione di diversi modelli di ordine politico, sono i punti centrali della ricerca. La prima parte prende le mosse dall’assunto considerato centrale per la filosofia moderna: l’uomo non è per natura animale politico; l’analisi delle caratteristiche dell’uomo naturale permette di inserire nel confronto i pensatori che servono per portare meglio allo scoperto le premesse antropologiche del discorso politico tanto di Hobbes che di Rousseau. La seconda parte si articola in due sezioni perché l’artificialità della politica richiede una discussione all’interno di un contesto allargato ad altri autori; a tale scopo, le proposte teoriche di Hobbes e di Rousseau sono ridotti a modelli di ordine politico da confrontare con altri. Solo a questo punto sarà possibile procedere ad una comparazione mirata tra le teorie politiche di Hobbes e di Rousseau su punti qualificanti di confronto - la democrazia, la rappresentanza, la soggettività- capaci di far risaltare analogie e divergenze nel pensiero dei due autori. Nella stessa collana: n.5-W. GHIA, Nazioni ed Europa nell’età delle masse.Sul pensiero politico di Ortega y Gasset n.6-G. ALIBERTI, La non-nazione. Risorgimento e Italia unita tra storia e politica. n.7-P. NELLO, Il partito della Fiamma. La destra in Italia dal MSI ad AN