per conoscere le risorse della persona

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PER CONOSCERE LE RISORSE
DELLA PERSONA
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In questa Unità prenderemo in considerazione
alcune delle principali teorie sull’intelligenza della
psicologia contemporanea. Ci soffermeremo sulle
principali definizioni che i maggiori psicologi
cognitivisti del Novecento ne hanno dato.
Oggi non si parla più di intelligenza in singolare,
ma di intelligenze multiple.
Presteremo maggiore rilievo su concetti di
intelligenza emotiva e intelligenza sociale.
Intelligenza e la sua misurazione
Esiste una branca della psicologia che si occupa
della misurazione dei tratti psichici e si chiama
psicometria.
Psicometria-quella parte della psicologia che
ha il compito di tradurre in termini quantitativi
aspetti dell’attività psichica e della personalità.
Lo strumento messo a punto per misurare e
valutare determinati fattori e capacità dell’uomo è
il test.
Il test è uno strumento costruito per determinare
reazioni osservabili e misurabili, riconducibili a una
o più qualità psicologiche.
Un test che voglia rispondere a criteri scientifici
deve essere:
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Valido, cioè deve misurare realmente ciò che dice
di misurare.
Attendibile, e quindi deve confermare i suoi risultati
nel tempo.
ALFRED BINET
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Lo psicologo francese mise a punto una serie di
prove destinate a misurare l’ “età mentale “ dei
ragazzi.
L’età cronologica uguale a l’età anagrafica.
L’età mentale corrispondente al livello di
conoscenze e abilità.
Scala di sviluppo dell’intelligenza Binet-Simon
1905
Lo psicologo tedesco Wilhem Stern elaborò una
formula per calcolare il così detto quoziente di
intelligenza Q.I.
Q.I.=E.M./E.C.x100
Levis Terman elaborò nuovi test per misurare il
quoziente intellettivo degli adulti. Con i suoi
collaboratori della Stanford University
(California) sviluppò una scala migliore detta
Stanford-Binet.
Le teorie multifattiriali dell’intelligenza
La teoria di Thurstone
Nel 1938 Louis L.Thurstone propone una teoria ,che
definisce l’intelligenza come la risultante di almeno
sette fattori indipendenti tra loro:
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comprensione verbale;
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fluidità verbale;
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abilità numerica;
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visualizzazione spaziale;
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memoria associativa;
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velocità percettiva;
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ragionamento.
La teoria di Joy
Paul Guilford
Lo studioso statunitense ha individuato ben 120
capacità mentali che derivano dalla
combinazione di un’operazione, un contenuto e
un prodotto.
Le intelligenze multiple
Nel 1983 lo psicologo statunitense Howard
Gardner propone una teoria comunemente
conosciuta come teoria delle intelligenze multiple.
Gardner assunse come punto di partenza gli
studi e le acquisizioni dei neurofisiologici che
riguardano il cervello. Secondo la sua teoria,
ciascuna forma di intelligenza dipenderebbe da
una diversa base biologica cioè sarebbe
“localizzata” in una diversa struttura celebrale.
Ogni persona possiede tutti i tipi di intelligenza,ma in misura variabile.
Inoltre, raramente ricorriamo soltanto ad un tipo di intelligenza quando
dobbiamo affrontare un qualsiasi problema. Questo significa che in caso di
necessità possiamo disporre di più di una risorsa e che possiamo sempre
migliorare. Certamente i risultati migliori si ottengono durante l’infanzia e
l’adolescenza.
Per Gardner l’intelligenza è “la capacità di risolvere problemi e di essere
apprezzati all’interno di uno o più contesti”.
Nel saggio Cinque chiavi per il futuro del 2007 lo studioso espone la sua
teoria della preparazione mentale nel mondo della globalizzazione e della
sovrabbondanza delle informazioni. Per affrontare bene il futuro ognuno di
noi dovrebbe coltivare cinque formae mentis. La mente dovrà essere:
disciplinata;
sintetica;
creativa;
rispettosa;
etica.
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