GUIDA #1
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Dukan •
Mediterranea •
Vegana •
A zona •
Plank •
Scarsdale Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 3 1. DIETA DUKAN La dieta Dukan, ideata dall'omonimo nutrizionista francese Pierre Dukan, è la dieta dimagrante più seguita degli ultimi anni. È stata testata per la prima volta da Kate Middleton, moglie del Principe William, in occasione del suo matrimonio, ed è arrivata a perdere addirittura due taglie nel giro di poco tempo. La dieta Dukan non è altro che una dieta proteica basata su un’iniziale eliminazione di carboidrati, frutta e verdura, con assunzione di sole proteine, obbligando l’organismo a ricavare energia dalle scorte di grasso. Si possono assumere a volontà circa 100 alimenti, 72 dei quali proteici, mentre il resto è rappresentato da frutta e verdura. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 4 Si compone di 4 fasi fondamentali: 1. Fase d'attacco, dura 3-­‐5 giorni a seconda del peso di partenza ed è consentito mangiare solo proteine, carne, pesce, uova e crusca 2. Fase di crociera, dura fino al raggiungimento del peso forma. Gli alimenti consentiti sono gli stessi della fase di attacco, con la differenza che si aggiungono le verdure a giorni alterni 3. Fase di consolidamento, dura 10 giorni per ogni chilo perso e possono essere introdotti con cautela alimenti quali pane di grano duro (massimo due fette al giorno), patate, riso (massimo 150 g alla settimana) e pasta (massimo 200 g alla settimana) 4. Fase di stabilizzazione, ultima fase della dieta, che prevede il ritorno al regime alimentare pre-­‐dieta con l’obbligo di consumare un giorno a settimana solo proteine e 3 cucchiai di crusca. I VANTAGGI DELLA DIETA DUKAN Il principale vantaggio della dieta Dukan è senza dubbio la perdita di peso connessa alla drastica riduzione dei carboidrati, che provocano un abbassamento dei livelli di insulina nel sangue. Vi è inoltre una riduzione del senso di fame connessa al consumo di cibi altamente proteici. È vietato infatti il consumo di alimenti ad alto indice glicemico, quali saccarosio, miele, pane bianco, patate, cracker non integrali, cereali zuccherati per la prima colazione, uva, banane, carote, riso non parboiled. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 5 Altro vantaggio della dieta Dukan è la vasta scelta dei cibi da consumare. È possibile infatti scegliere con estrema libertà quando mangiare e cosa mangiare tra tutti gli alimenti consentiti. Si possono utilizzare spezie, 1-­‐2 cucchiaini di kechup, succo di limone e aceto per condire gli alimenti. Sono concessi, sia a pranzo sia a cena, 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva per condire. CONTROINDICAZIONI DELLA DIETA DUKAN La dieta Dukan, tuttavia, presenta anche alcune controindicazioni, connesse principalmente al fatto che si tratta comunque di un regime alimentare sbilanciato, in quanto è previsto un consumo pressoché totale di cibi proteici. Ad esempio troviamo: • Disturbi renali: le proteine non sono facili da metabolizzare per il nostro organismo e appesantiscono il lavoro dei reni. Di conseguenza tutte le diete iperproteiche, Dukan inclusa, causano gravi danni ai nostri reni • Senso di stanchezza e mancanza di energia dovuta all’assenza di carboidrati nel nostro corpo: le proteine costruiscono i muscoli ma non danno energia, quindi la stanchezza è una delle controindicazioni più comuni e frequenti • Alitosi: l’eccessiva assunzione di proteine che lascia in bocca un cattivo odore. E’ consigliato pertanto lavarsi spessissimo i denti o utilizzare caramelle o chewin per coprire l’odore Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 6 • Perdita di capelli: la dieta Dukan è povera di vitamine e la carenza di questi nutrienti può causare fragilità e caduta dei capelli, che necessitano di molte vitamine per essere forti, belli e sani • Disturbi cardiaci che potrebbero verificarsi dopo alcune settimane. L’eccessiva perdita di peso ottenuta in modo così drastico mette a dura prova la vita dei soggetti che si cimentano in questa dieta La dieta Dukan va tassativamente evitata durante il periodo di gravidanza in quanto può portare gravi danni sia alla mamma che al feto. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 7 2. DIETA MEDITERRANEA Più che una vera e propria dieta, quella Mediterranea è uno stile alimentare fatto di regole e abitudini ispirate alla tradizione dei paesi mediterranei quali Italia, Grecia, Spagna e Marocco. Questa dieta, oltre ad essere un sistema alimentare è essenzialmente un modello di vita incentrato su un’alimentazione povera basata sugli amidi, pasta e pane, e cibi vegetali come i legumi, con aggiunta dell’olio d’oliva, ed un uso di carne bianca e pesce, tutti alimenti non solo basilari per il nostro organismo ma anche salutari in quanto ricchi di nutrienti e poveri di grassi. La dieta Mediterranea può essere riassunta in due concetti importantissimi: varietà e completezza degli alimenti, che insieme permettono di ottenere benessere e gusto. Alcuni nutrizionisti e dietologi hanno affermato che la quantità giornaliera di carboidrati raccomandata all’interno di questo regime alimentare (fino a 5 porzioni quotidiane) sia un po’ eccessiva e che quindi si finisca per ingrassare. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 8 Infatti, le nuove versioni della dieta Mediterranea ne prevedono un consumo minore, anche se rimane diffusa l’idea che l’apporto di carboidrati sia fondamentale per avere energia e per limitare il consumo di grassi. È quindi indicata soprattutto per la perdita di peso in quei soggetti che la cui dieta abituale è ricca di grassi, altrimenti è un buon modo per mantenere il peso forma sotto controllo. Altra cosa interessante è che la dieta Mediterranea può essere adatta a tutti i soggetti, anche in caso di intolleranze alimentari. È infatti indicata per: • Anziani: aumenta la longevità ed evita il declino cognitivo che si verifica con l’avanzare dell’età in quanto è ricca di grassi insaturi e frutta e verdura, tutti alimenti che abbassano il livello di colesterolo, sono ricchi di antiossidanti e aiutano a contrastare i radicali liberi • Bambini: contrasta l’obesità infantile grazie al consumo di alimenti freschi e alla riduzione dei grassi utilizzando come condimento solo olio d’oliva • Celiaci: eliminando tutti i cereali contenenti glutine e preferendo riso, mais, grano saraceno, miglio e quinoa. Tutti gli altri alimenti possono essere consumati senza problemi • Donne in gravidanza: oltre a fornire una quantità di nutrienti equilibrata si ritiene che favorisca anche la riduzione di asma nei futuri nascituri • Sportivi: i muscoli hanno bisogno sia di carboidrati che di proteine per avere l’energia necessaria per lo svolgimento dell’attività fisica. E’ meno indicata per chi pratica body building perché è un tipo di alimentazione che predilige i Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 9 carboidrati alle proteine, fondamentali per avere una crescita muscolare importante Secondo la dieta Mediterranea, il fabbisogno calorico giornaliero deve derivare per il 50-­‐60% da carboidrati, per il 30% dai grassi e per il 15% da proteine per essere equilibrata. Volendo riassumere quindi i pilastri della dieta Mediterranea troviamo: •
consumo di proteine vegetali in quantità maggiori rispetto a quelle animali •
consumo di grassi vegetali rispetto a quelli saturi •
preferenza per i carboidrati complessi a rispetto a quelli semplici •
elevata introduzione di fibre •
riduzione del livello di colesterolo •
preferenza per la carne bianca rispetto a quella rossa •
consumo di pesce e legumi I BENEFICI DELLA DIETA MEDITERRANEA Come già anticipato la dieta Mediterranea è uno stile di vita sano che apporta una serie di benefici all’organismo: • cardiovascolari: l’assunzione di grassi saturi come quelli contenuti nell’olio o gli omega 3 del pesce favorisce la riduzione del colesterolo nel sangue • cerebrali: la dieta Mediterranea ha effetti positivi sia a livello di patologie quali l’Alzheimer, trasformando le cellule staminali neuronali in neuroni maturi, sostituendo quelli danneggiati Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 10 • psicologici: ha effetti protettivi contro depressione grazie agli antiossidanti, omega 3 e grassi insaturi contenuti negli alimenti • estetici: ha un effetto antiage, prevenendo l’invecchiamento cutaneo e aiutando a mantenere il l’ elasticità della pelle • benefici contro i tumori: ha un’azione preventiva nei confronti dei tumori, in particolare sul tumore alla mammella e alla prostata • benefici contro l’obesità: soprattutto per chi deve perdere molti kg a causa di una alimentazione scorretta la dieta Mediterranea insegna a mangiare cibi sani, riducendo il contenuto di grassi e zuccheri I CONTRO DELLA DIETA MEDITERRANEA Nonostante i molti benefici, la dieta Mediterranea presenta anche qualche controindicazione: • prevede un apporto un po’ troppo elevato di carboidrati nella versione originale, ragion per cui sarebbe meglio ridurla a vantaggio della percentuale di proteine • è sconsigliata per chi soffre di gastrite a causa di alcuni tipi di frutta e verdura molto acidi che andrebbero sostituiti Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 11 • è sconsigliata per chi soffre di ipertiroidismo, in quanto alcune verdure come cavoli e cavolfiori possono far si che la tiroide capti meno iodio Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 12 3. DIETA VEGANA La dieta Vegana è un modello alimentare che nasce in Inghilterra intorno al 1950 e non prevede il consumo di carne e pesce e in più sono vietati anche derivati dagli animali come uova e formaggi. Questa “filosofia” si basa sul rispetto nei confronti degli animali e il rifiuto di qualsiasi forma di violenza nei confronti degli esseri viventi. Spesso dieta vegana e vegetariana vengono confuse. Si tratta di modelli alimentari con caratteristiche diverse: la dieta vegana vieta l’assunzione di tutti i prodotti animali, cioè carne, pesce, uova, latte, formaggi e miele; la dieta vegetariana invece esclude in maniera solo parziale gli alimenti che provengono dal mondo animale. I vegetariani non consumano affatto carne e pesce, mentre uova e latticini possono essere ammessi o non ammessi a seconda della forma di vegetarianesimo adottata. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 13 Esistono diversi tipi di dieta vegana: • Granivora in cui ci si ciba solo di cereali • Fruttariana in cui si consuma solo frutta fresca e secca • Macrobiotica. Si consumano prevalentemente cereali, verdure e legumi, mentre in piccole quantità frutta, semi e anche pesce. Proprio per la presenza del pesce, non si tratta di una dieta che esclude i prodotti animali e viene considerata impropriamente una dieta vegana. Se invece si esclude il pesce, possiamo parlare di dieta vegana macrobiotica • Crudista: sono previsti solo cibi che si possono mangiare crudi come frutta, verdura, cereali in fiocchi, germogli di cereali e legumi, escludendo tutti i cibi di derivazione animale • Tendenzialmente crudista: dieta vegana in cui sono consumati moltissimi alimenti crudi (circa il 70 – 80 %) e per il restante 20 – 30 % alimenti cotti • Eco vegana in cui si mangino solo alimenti biologici Per diventare vegano, la maggior parte delle volte si passa prima da una dieta vegetariana, cominciando con l’eliminazione di carne e pesce, per poi diventare vegani a tutti gli effetti. È possibile sostituire carne e pesce e poi uova e latticini con alimenti quali: seitan, tofu, latte di riso o di soia o di mandorle, margarina o oli vegetali. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 14 La dieta vegana non è ritenuta un regime alimentare equilibrato e non può essere adottata per lunghi periodi, a meno che non vengano utilizzati integratori alimentari. Tuttavia presenta dei fattori favorevoli: •
È utile nella prevenzione dell'aterosclerosi collegata ad una riduzione del colesterolo •
È ricca di antiossidanti e di fibre •
Cura le iperuricemie e previene episodi di gotta I PRO DELLA DIETA VEGANA La dieta vegana presenta diversi benefici. Infatti: • È detossinante in quanto, grazie all’elevato apporto di fibra, ripulisce l’intestino dalle scorie • Abbassa glicemia e colesterolo • Previene i tumori del colon • Ha un effetto anticellulite in quanto evita l’accumulo di tossine che provengono dal catabolismo delle proteine di origine animale • Migliora la sintomatologia dell’artrite reumatoide essendo una dieta senza frumento Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 15 I CONTRO DELLA DIETA VEGANA Sicuramente esistono anche delle argomentazioni a sfavore della dieta vegana. Tra i principali fattori sfavorevoli troviamo: • carenza di acidi grassi essenziali: essendo una dieta senza carne né pesce, è possibile compromettere la normale crescita dei bambini, specie nei primi anni di vita • anemia sideropenia, a causa di una inadeguata assunzione di ferro, con conseguenti disturbi respiratori e cardiaci, vertigini e cefalea • diarrea a causa dell’eccesiva assunzione giornaliera di fibre, con conseguente disidratazione • rischio di osteoporosi, se l’eccessivo introito di fibra arriva ad impedire l’assorbimento del calcio Su fatto che una dieta vegana sia indicata per uno sportivo ci sono ancora dubbi. Per tale ragione per gli sportivi che seguono la filosofia vegana è consigliata l’assunzione integratori di aminoacidi ramificati, che spesso mancano nelle proteine vegetali. In gravidanza e in allattamento, invece, la dieta vegana è fortemente sconsigliata. In particolare con la dieta vegana ci sarebbero deficit di proteine, ferro, calcio, vitamine del complesso b (soprattutto b12 la cui carenza in gravidanza può causare spina bifida) e zinco. Specie in gravidanza e in allattamento bisogna nutrirsi in modo vario ed equilibrato. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 16 4. DIETA A ZONA La dieta a zona è una strategia alimentare che utilizza il cibo con grande attenzione, in cui le calorie non hanno un’importanza primaria. In particolare, gli alimenti vengono divisi in base all’indice glicemico in: • Favorevoli: quelli con un basso indice glicemico, come carboidrati derivanti da frutta e verdura, proteine e lipidi • Da limitare: carboidrati come pane, pasta e cereali, proteine come carne rossa e affettati. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 17 • Sfavorevoli: zuccheri contenuti in bibite gassate e alcooliche, proteine quali latte intero, yogurt e formaggi grassi, grassi saturi, burro, etc. Durante la giornata, i macronutrienti vengono ripartiti in modo che ogni pasto sia composto da una percentuale di proteine, carboidrati e grassi tale da tenere sotto controllo i livelli ormonali dell’organismo. In particolare i livelli di riferimento sono: 40% provenienti dai carboidrati, 30% provenienti dalle proteine e 30% provenienti dai grassi. Vengono quindi creati dei blocchi costituiti da ciascun micronutriente, in particolare da 7g di proteine, 9g di carboidrati e 3g di grassi, che possono variare per ogni individuo in base alla massa magra e al fabbisogno proteico. L’obiettivo è raggiungere la cosiddetta “zona”, ovvero lo stato metabolico di maggiore efficienza in cui si ha equilibrio dell’organismo. Si dovrebbero fare nel corso di una giornata tre pasti principali distanziati di 4-­‐5 ore l’uno dall’altro e due spuntini. Una regola fondamentale è quella di fare la colazione entro un’ora dal risveglio. La dieta a zona non si basa sul conteggio delle calorie, ma il consumo calorico per le donne non dovrebbe superare le 1100-­‐1200 kcal al giorno mentre per gli uomini dovrebbe essere di 1400-­‐1600 kcal. I VANTAGGI DELLA DIETA A ZONA La dieta a zona presenta molteplici vantaggi. Infatti: • Ha un effetto antinfiammatori e antidolorifico grazie alla produzione di eicosanoidi buoni, utili a combattere i dolori del ciclo mestruale e l’emicrania Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 18 • Ha un effetto anticellulite in quanto riduce la ritenzione idrica, causa dell’accumulo di cuscinetti di grasso su cosce, gambe e glutei • Migliora la circolazione, combattendo il gonfiore alle gambe e alla pancia dovuto alla ritenzione idrica • Combatte la formazione di acne cutaneo • Ha un effetto benefico anche nei confronti dei capelli, in quanto gli eicosanoidi favoriscono lo sviluppo della cheratina • Previene malattie quali: diabete, l’ipertensione, ipercolesterolemia • Riduce il rischio di cancro al seno essendo una dieta in cui si cerca di tenere l’indice glicemico sempre a livelli bassi In generale, la dieta a zona risulta adatta a diverse tipologie di sport grazie all’azione degli ecosanoidi buoni che favoriscono la vasodilatazione e quindi l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive ai muscoli. Inoltre stimolano la sintesi proteica, favorendo lo sviluppo di massa magra. Sicuramente risulta molto indicata per sport come ad esempio il nuoto praticato per fini dimagranti, in quanto vengono bruciati grassi, grazie all’aumento del metabolismo basale. Invece per la maggior parte degli sport praticati per fini agonistici la dieta a zona non è particolarmente efficace perché non garantisce l’apporto di carboidrati necessario ad affrontare uno sforzo fisico particolarmente intenso come un allenamento o una gara. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 19 GLI SVANTAGGI DELLA DIETA A ZONA La dieta a zona presenta diversi svantaggi, alcuni riguardanti l’organismo e altri no: • può provocare danni ai reni, essendo una dieta eccessivamente proteica • non è una dieta bilanciata e non si basa su dei concetti dimostrati dal punto di vista scientifico • è una tipologia di dieta abbastanza costosa, in quanto il costo medio delle proteine in generale è superiore a quello dei carboidrati Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 20 5. DIETA PLANK La dieta Plank è un regime alimentare iperproteico che consente di perdere fino a 9kg in due settimane e di mantenere il peso raggiunto per almeno tre anni, senza ulteriore diete o un fasi di mantenimento. In realtà, esistono due versioni della dieta Plank: • originale: regime ipocalorico, iperproteico e decisamente restrittivo che non ammette variazioni • modificata: prevede alcune varianti come ad esempio il consumo di fette biscottate a colazione al posto di un panino e l’inversione del menù previsto a pranzo e cena solo la domenica, nella cui versione originale è previsto un pranzo Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 21 con bistecca alla griglia e un frutto e la cena a piacere, sempre però con moderazione Si basa quindi su un cambiamento generale del metabolismo. La dieta Plank prevede infatti uno schema alimentare molto rigido costituito da carne, pesce, uova e formaggio, riducendo al minimo l’apporto di fibre e di vitamine, ricavandolo da ortaggi come carote, spinaci, insalata, e frutta. Gli zuccheri complessi, che dovrebbero rappresentare il 45% delle calorie giornaliere, sono ridotti al minimo indispensabile (sempre consumati al mattino però), e i grassi praticamente inesistenti (a parte quelli già contenuti in carne e pesce). Altra caratteristica che distingue la dieta Plank da tutte le altre è che, una volta raggiunto il peso desiderato, non è previsto un programma di mantenimento. In genere tutte le diete prevedono circa un mese o due per stabilizzare il peso raggiunto, ma in questo caso non è così, anche se ovviamente non è possibile riprendere a mangiare in quantità eccessiva come prima di cominciare la dieta. FATTORI FAVOREVOLI DELLA DIETA PLANK Sicuramente tra i pro della dieta Plank troviamo il fatto che sicuramente garantisce risultati eccezionali in un breve periodo, soprattutto in caso in persone in forte sovrappeso o obese. Tra le sostenitrici di questo regime alimentare troviamo soprattutto le spose con la necessità di perdere peso a ridosso della data del matrimonio. FATTORI CONTRO LA DIETA PLANK Come in ogni regime alimentare drastico, anche nella Plank sono presenti numerose controindicazioni e fattori sfavorevoli, soprattutto per chi non ha una salute perfetta. Ad esempio è fortemente sconsigliata in caso di diabete, ipercolesteroelmia, anemia, patologie renali. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 22 Inutile poi dire che si tratta di un regime alimentare tassativamente vietato anche per donne in gravidanza. Le motivazioni che spingono molti esperti e nutrizionisti a sconsigliarla sono collegate al fatto che è una dieta fortemente sbilanciata, con troppe proteine e pochi carboidrati e grassi. Per il corpo umano, infatti, il tempo massimo di sopportazione di un regime alimentare del genere è di circa 15-­‐20 giorni. Inoltre bisogna considerare che una volta abituato il corpo ad assumere una quantità eccessiva di proteine per lungo tempo si predispone l’organismo a ingrassare nei periodi successivi, quando si introducono anche altri alimenti. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 23 6. DIETA SCARSDALE La dieta Scarsdale è anch’essa un regime alimentare iperproteico a basso contenuto di carboidrati e di grassi. La dieta deve essere seguita per 14 giorni e consente di perdere fino a 10 kg, per poi adottare una dieta di mantenimento. Si riprende soltanto se si acquisiscono più di 2 chili oltre il peso forma. Pranzo e cena devono sono costituiti da alimenti proteici, poveri di carboidrati e privi di condimenti. Sono vietati gli spuntini, ma è incentivato l'uso di preparazioni erboristiche in grado di tenere sotto controllo lo stimolo della fame. Anche in questo caso esistono alimenti tassativamente vietati come la pasta, il riso, le patate, i legumi ad alto contenuto di glucidi come lenticchie, fagioli e piselli, il burro, la panna, l’olio, l’alcool e tutte le bevande gasate o contenenti zucchero. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 24 Tra gli alimenti consentiti abbiamo invece: carne bianca che rossa magra, uova e formaggi magri e frutta. Sono inoltre consentiti tè, caffè, tisane depuranti senza zucchero. Come anticipato, la dieta Scarsdale deve durare al massimo 2 settimane e, una volta concluse, si passa alla fase di mantenimento, che dura altre 2 settimane. Una volta terminato anche il periodo di mantenimento è possibile tornare ad una alimentazione normale, senza ovviamente esagerare. Se invece si vogliono perdere altri chili si possono intraprendere altre 2 settimane di dieta seguite da altre 2 di mantenimento. E’ importante non andare oltre le 2 settimane di dieta altrimenti si rischiano effetti collaterali importanti causati dall’eccessiva privazione di carboidrati. La fase di mantenimento serve anche a far riadattare l’organismo a metabolizzare alimenti e sostanze a cui non era più abituato. Per evitare di riprendere di colpo tutti i chili persi nella fase precedente è fondamentale reinserire i vari alimenti in modo graduale. Tra gli alimenti consentiti nella fase di mantenimento troviamo: latte scremato, formaggi magri, carni bianche magre, pesce e di crostacei non in scatola, 3 uova alla settimana, frutta e succhi di frutta non zuccherati, bevande non zuccherate, pane in quantità moderata, spezie di ogni tipo. Tra gli alimenti banditi invece abbiamo: zucchero, latte intero e panna, legumi, patate riso, pasta, pizza ed altri alimenti in cui vi sia farina, salumi e carni grasse, burro e maionese. CONTROINDICAZIONI DELLA DIETA SCARSDALE La principale controindicazione della dieta Scarsdale è data dall’alto apporto proteico che, a lungo andare, può risultare dannoso per l’organismo soprattutto per fegato e reni. Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 25 Se quindi l’obiettivo è di perdere peso in modo drastico e rapido, la dieta Scarsdale può risultare una buona soluzione, altrimenti è meglio affidarsi a una dieta ipocalorica bilanciata che darebbe risultati più sani e più duraturi nel tempo. Tra i principali effetti collaterali di un regime alimentare iperproteico come questo troviamo: • Mal di testa • Senso di stanchezza Ad ogni modo tra le diete drastiche dell’ultimo minuto è forse una delle meno dannose almeno per coloro che godono di buone condizioni di salute purchè naturalmente venga rispettato il limite dei 14 giorni. Esistono però delle condizioni in cui è sconsigliato seguire questo tipo di regime alimentare: • Donne in gravidanza e in fase di allattamento: una dieta così sbilanciata potrebbe causare problemi sia in fase di formazione del feto che per il neonato • Persone che soffrono di problemi ai reni o al fegato Fine Ti aspettiamo su www.iunoy.com E su Facebook: www.facebook.com/iunoymagazine Questa guida è protetta da © Copywright – Ogni riproduzione e utilizzo non autorizzati sono perseguibili a norma di legge. 26