Corso di recupero Scienza delle Finanze Prof.ssa Maria Gabriella Briotti - [email protected] Lezione 26 novembre 2013 FALLIMENTO MICRO DEL MERCATO: MERCATI INCOMPLETI E ESTERNALITA’ Def.: Quando l’attività di un soggetto economico influisce sul benessere di un altro direttamente, (ossia non mediante variazioni di prezzi), l’effetto viene definito esternalità Le esternalità possono essere prodotte sia dai consumatori sia dai produttori e possono influire sul benessere sia dei produttori sia dei consumatori. Es. fabbrica inquinante o consumo eccessivo di alcool. L’effetto può essere tale da ridurre il benessere, esternalità negative, o aumentarlo, esternalità positive (ricerca aziendale privata e innovazione). DEF. ESTERNALITA’ NEGATIVA = AZIONE I CUI BENEFICI VENGONO APPROPRIATI DAL DECISORE MA I CUI “COSTI” RICADONO (ALMENO IN PARTE) SU ALTRI. DEF. ESTERNALITA’ POSITIVA = AZIONE I CUI “COSTI” RICADONO SUL DECISORE MA I CUI BENEFICI VENGONO APPROPRIATI (ALMENO IN PARTE) DA ALTRI. Tipicamente il corso studia le esternalità NEGATIVE 1 ORIGINE DELLE ESTERNALITA’ 1. ATTIVITA’ DI PRODUZIONE O CONSUMO CONGIUNTO (es.: FABBRICA CHE INQUINA E’ COME SE AVESSE OLTRE AL PROPRIO PRODOTTO UN PRODOTTO CONGIUNTO: INQUINAMENTO) 2. ASSENZA DI DIRITTI DI PROPRIETA’ INDIVIDUALI SULLE RISORSE (OGNUNO LE USA NON TENENDO CONTO DEGLI EFFETTI SUGLIALTRI) Esempio: Attività di caccia e pesca. PRESENZA ESTERNALITA’ => INCOMPLETEZZA DEI MERCATI => FALLIMENTO MERCATO (Mercato completo: quando esiste un mercato dove tutti i beni in essere possono essere scambiati a un dato prezzo) => I MERCATI SONO INCOMPLETI (PERCHE’ NON C’E’ UN (libero) MERCATO e UN PREZZO DA PAGARE O RICEVERE PER I COSTI E BENEFICI ARRECATI AD ALTRI (prodotto/consumo congiunto) PROBLEMA: L’AZIONE VIENE DECISA SENZA TENERE CONTO DI TUTTI I SUOI COSTI => esternalizzati (produzione non tiene conto dei costi imposti alla collettività => LE CONDIZIONI DI EFFICIENZA GENERALI IN UN’ECONOMIA DI PRODUZIONE E CONSUMO NON SONO RISPETTATE => consumo eccessivo o troppo basso rispetto all’ottimo sociale 2 FORMALMENTE IL PROBLEMA è: SMS SONO DIVERSI TRA I CONSUMATORI (CONDIZ. 1 DI O. P.) =>ESTERNALITA’ DI CONSUMO SMST SONO DIVERSI TRA LE VARIE INDUSTRIE (CONDIZIONE 2 DI O.P.) =>ESTERNALITA’ PRODUZIONE ESEMPIO DI ESTERNALITA’ negativa nel consumo FUNZIONI DI UTILITA’ DI BICE E ANDREA: L’UTILITA’ DI BICE DIPENDE ANCHE (NEGATIVAMENTE, PER IPOTESI) DAL CONSUMO CHE FA ANDREA DEL BENE 2 (ASCOLTO DI DISCHI A TUTTO VOLUME). NOTA: NEL CASO DELLE ESTERNALITA’ 3 Esercizio: Sulla base dei dati forniti in tabella dimostrate che: 1) La condizione di efficienza nello scambio (uguaglianza dei SMS) non funziona in presenza di esternalità nel consumo; 2) Chi crea l’esternalità negativa consuma troppo del bene 3) Per conseguire un ottimo occorre che il SMS di chi crea l’esternalità sia superiore a quello degli altri consumatori; Bene 1= tessuti Bene 2= ascolto cd Andrea Q Ut. Marg. 5 4 Bene 1 B Bice Q Ut. Marg. 6 6 6 Bene 2 B 7 3 (-)Bene 2 A Per ipotesi Q2/Q1=2 (=p1/p2) 6 6 Bene 1, A Bene 2 (cd) A 2 4 Cos’è il Saggio Marginale di Sostituzione? La quantità di un bene (bene 2) che siamo disposti a cedere in cambio di un aumento marginale (unità infinitesima) di un altro bene (bene 1), mantenendo invariata la soddisfazione Come si calcola? Rapporto tra utilità marginale del bene 1 e utilità marginale del bene 2 SMS Andrea tra bene 1 e bene 2 => 2 SMS Bice tra bene 1 e bene 2 => 2 … cedo 2 unità infinitesime del bene 2 per 1 unità infinitesima del bene 1, mantenendo invariata la mia soddisfazione Qual è la condizione di efficienza paretiana nello scambio? SMS Andrea = SMS Bice = P1/P2 (uguale al rapporto tra i prezzi di mercato) E’ soddisfatta? Si ed entrambi uguali a 2 = P1/P2 Indica in presenza di esternalità un ottimo nello scambio? No, a causa dell’esternalità sono ancora possibili miglioramenti paretiani. Esempio: Andrea consuma 1 unità in meno del bene 2 e Bice cede 1 unità del bene 1 ad Andrea 5 Attenzione: non è scambio ma una riduzione del consumo di Andrea che Bice “compensa” Andrea con 1 unità di bene 1 per il suo minore consumo di 2 Utilità di Andrea: -2 +4 = +2 => l’utilità di Andrea aumenta Utilità di Bice: +6 -6 = 0 => l’utilità di Bice costante Nel complesso: utilità aumentata Abbiamo aumentato l’utilità nel complesso riducendo il consumo di Andrea del bene 2. Questa è l’inefficienza da esternalità che spinge a consumare troppo del bene che genera esternalità. Qual è la nuova condizione di ottimo? Andrea ha ridotto il consumo del bene 2, quindi la sua utilità marginale è aumentata, sulla base del principio dell’utilità marginale decrescente, è aumentata l’utilità marginale del bene due, aumentando il denominatore, SMS (tra 1 e 2) diminuisce SMS Andrea tra bene 1 e bene 2 < SMS Bice tra bene 1 e bene 2= P1/P2 Esercizio: (a) ripetere l’esercizio precedente utilizzando lo scambio invece della compensazione; (b) con i nuovi dati: SMS tra pane e dischi dato da Utilità marginale PANE / Utilità marginale DISCHI = 1 / 4 ; quantità consumate e esternalità come prima Suggerimento: trasformo SMS: PROCEDO CON LO SCAMBIO 1/4 PANE VERSO 1 DISCO 6 Soluzione => TOLGO UN DISCO AD ANDREA E LO DO A BICE E LO COMPENSO CON UN ¼ UNITA’ DI PANE TOLTO DA BICE => UTILITA’ DI ANDREA INVARIATA QUELLA DI BICE AUMENTA! => TOGLIENDO UN DISCO AD ANDREA INFATTI A CAUSA DELL’ESTERNALITA’ E’ ANCORA POSSIBILE UN MIGLIORAMENTO PARETIANO (Bice) QUESTA E’ L’INEFFICIENZA DA ESTERNALITA’. COME SI VEDE ESSA SPINGE A CONSUMARE TROPPO DEL BENE CHE GENERA ESTERNALITA’ negativa => Se A. consumasse meno di dischi B. starebbe meglio. FALLIMENTO DEL MERCATO, PTFEB NON REGGE A CAUSA DELLA PRESENZA DI ESTERNALITA’ => Condizione di uguaglianza dei SMS per ogni coppia di beni per tutti i consumatori non funziona più come condizione di ottimo! In questo caso il Sms di Andrea deve essere inferiore a quello degli altri consumatori (riduce il consumo e aumenta l’utilità marginale - utilità marginale decrescente) DISCORSO ANALOGO NEL CASO DI ESTERNALITA’ DELLA PRODUZIONE IMPLICAZIONI DELLE ESTERNALITA’: 1. SE NEGATIVE, SI PRODURRA’/ consumerà TROPPO DEI BENI CHE GENERANO ESTERNALITA’ 2. SE POSITIVE, SI PRODURRA’ TROPPO POCO 7 PROBLEMA GENERALE: COSTI O BENEFICI marginali SOCIALI DIVERSI DAI COSTI O BENEFICI marginali PRIVATI DI CHI DECIDE L’AZIONE. NEL CONSUMO: DIVERGENZA TRA UTILITA’ PRIVATA E UTILITA’ SOCIALE (MUSICA AD ALTO VOLUME) NELLA PRODUZIONE: DIVERGENZA TRA COSTO PRIVATO COSTO SOCIALE (INQUINAMENTO) E SOLUZIONI ALLE ESTERNALITA’ Concentriamoci sul caso delle esternalità negative della produzione (oggetto di questo corso). Ciò provoca inefficienze che possono essere eliminate interiorizzando il costo procurato da un operatore alla collettività. POLITICHE per le ESTERNALITA’ NEGATIVE della PRODUZIONE => DISINCENTIVARE LA PRODUZIONE => INTERIORIZZARE LE ESTERNALITA’ (COSTI INTERNI) OBIETTIVO => ACCRESCERE L’EFFICIENZA ALLOCATIVA Strumenti: impongono costi al produttore o obblighi e limiti: - TASSE: TASSAZIONE PIGOUVIANA - SUSSIDI: INCENTIVI ALL’ELIMINAZIONE DELLE DISECONOMIE - PERMESSI (O DIRITTI) ACQUISTABILI E NEGOZIABILI REGOLAMENTAZIONE (COMANDO E CONTROLLO) NORME CHE VIETANO L’INQUINAMENTO 8 TASSAZIONE PIGOUVIANA Intuitivamente: INTERIORIZZIAMO I COSTI DELL’ATTIVITA’ CHE GENERA ESTERNALITA’, DIVENTA PIU’ COSTOSA, COSI’ DA “SCORAGGIARLA”, E INCENTIVIAMO IL COMPORTAMENTO SOCIALMENTE EFFICIENTE. CMG+tassa=Prezzo ESEMPIO: PER OGNI UNITA’ PRODOTTA SI PAGA UNA TASSA T DI IMPORTO PARI ALL’ESTERNALITA’ GENERATA. OC = QUANTITA’ OTTIMALE (efficienza di Pareto) 9 Le esternalità provocano inefficienze che possono essere eliminate interiorizzando il costo procurato da un operatore alla collettività. Introiti del bilancio pubblico. La tassa “crea” un mercato e un prezzo per l’inquinamento attraverso l’intervento pubblico SUSSIDI SI ‘PREMIA’ CON UN SUSSIDIO CHI EVITA DI GENERARE ESTERNALITA’. IN PARTICOLARE: INVECE DI TASSARE LA PRODUZIONE SI “PREMIA” LA RIDUZIONE DI PRODUZIONE (RISPETTO AL LIVELLO CHE MASSIMIZZA I PROFITTI DELL’IMPRESA) CON UN SUSSIDIO PARI A D-E PER OGNI UNITA’ DI PRODOTTO IN MENO RISPETTO AL PUNTO A. IMMAGINATE IL SUSSIDIO SIA VERSATO ALL’INIZIO DELL’ANNO DI BILANCIO E DA RESTITUIRE PER OGNI UNITA’ PRODOTTA IN PIU’ RISPETTO AL PUNTO C. => DAL PUNTO DI VISTA DELL’IMPRENDITORE E’ COME SE IL COSTO MARGINALE DELL’IMPRESA AUMENTASSE DI DE => PRODUCENDO UNA UNITA’ IN PIU’ IL COSTO ADDIZIONALE TOTALE PER L’IMPRESA E’ PARI AL COSTO MARGINALE PIU’ IL SUSSIDIO “PERSO” QUINDI: I PROFITTI PRIVATI SONO MASSIMI PRODUCENDO OC. 10 ESERCIZIO: QUALE COMPORTAMENTI ADOTTA L’IMPRENDITORE TRA O E C? RISULTATI UGUALI A QUELLI DELLA TASSAZIONE MA NON SUL PIANO “DISTRIBUTIVO” (EQUIVALE A UNA DIVERSA ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA’ RIPAGO IL PRODUTTORE DEL MANCATO DIRITTO DI PRODURRE) POSSIBILI EFFETTI PERVERSI NEL LUNGO PERIODO – IL SUSSIDIO RIDUCE IL COSTI MEDI E INCENTIVA L’INGRESSO DI IMPRESE NEL MERCATO (CHE GENERANO ULTERIORI ESTERNALITA’) ASPETTI CRITICI BILANCIO PUBBLICO / SPESA PUBBLICA 11 PERMESSI NEGOZIABILI INTRODOTTA NEGLI ANNI OTTANTA ANCHE IN QUESTO CASO SI RENDE COSTOSA L’ATTIVITA’ CHE GENERA ESTERNALITA’ NEGATIVE: CHI LE GENERA DEVE DISPORRE DI UN PERMESSO, CHE – SALVO ASSEGNAZIONI GRATUITE – DOVRA’ “COMPRARE” IL PERMESSO IN UN APPOSITO MERCATO LA QUANTITA’ COMPLESSIVA DI PERMESSI E’ DECISA DALL’AUTORITA’ POLITICA E DOVREBBE CORRISPONDERE COSTO MARGINALE AUMENTA COME NEL CASO DEL SUSSIDIO E DELLE TASSE. REGOLAMENTAZIONE SI IMPONGONO NORME RIGIDE E SI CONTROLLA CHE SIANO RISPETTATE. LE NORME SONO DIRETTE A VIETARE I COMPORTAMENTI CHE GENERANO ESTERNALITA’ NEGATIVE E IN GENERE CONSISTONO NELLA FISSAZIONE DI STANDARD. SI IMPONE UNO STANDARD DI PRODUZIONE MASSIMA DI DISECONOMIE ESTERNE (INQUINAMENTO) PERMESSI E REGOLAMENTAZIONE SONO STATI USATI PER L’APPLICAZIONE DELL’ACCORDO DI KYOTO DEL 1997 SULLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA. PROBLEMI APPLICATIVI A) TASSE O SUSSIDI (STRUMENTI INDIRETTI) IMPONGO UN COSTO ALL’IMPRESA E MI ATTENDO IPOTIZZO CHE COME RISULTATO L’IMPRESA MODIFICHI LE PROPRIE DECISIONI DI 12 PRODUZIONE => RIDUZIONE QUANTITA’ PRODOTTA A LIVELLO SOCIALMENTE ACCETTABILE B) PERMESSI E REGOLAMENTAZIONE (STRUMENTO DIRETTO) Problema: A) PRESUPPONE ENORME CONOSCENZA DELLE CURVE DI COSTO E TECNOLOGIA DELL’IMPRESA, REAZIONE A MODIFICHE DEI COSTI – REGIMI IMPERFETTAMENTE CONCORRENZIALI POSSIBILI POLITICHE DI PREZZO Cfr. A e B SE SONO DISPONIBILI TUTTE LE INFORMAZIONI: TASSE O SUSSIDI O PERMESSI NEGOZIABILI o REGOLAMENTAZIONE POSSONO ESSERE EQUIVALENTI FORMALMENTE CON REGOLAMENTAZIONE E PERMESSI NEGOZIABILI SI E’ PIU’CERTI DELL’OTTENIMENTO DEL RISULTATO (ESEMPIO: DETERMINATA RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO); CON LE TASSE OGNUNO SI COMPORTA COME MEGLIO RITIENE => EFFETTO MENO INCERTO: LIVELLO INQUINAMENTO PREFISSATO MENTRE SOLO IPOTIZZATO NEL CASO DI IMPOSTA TASSE E PERMESSI CONSENTONO DI OTTENERE DETERMINATI RISULTATI (ESEMPIO: DATA RIDUZIONE INQUINAMENTO) CON MINORI COSTI COMPLESSIVI PER COLORO CHE DEVONO CAMBIARE COMPORTAMENTO (COST-EFFECTIVENESS). LA REGOLAMENTAZIONE è MENO EFFICIENTE. A PARITA’ DI RIDUZIONE DELL’ESTERNALITA PUO’ “COSTARE “ DI PIU’ ALLE IMPRESE 13 LE TASSE (ED I PERMESSI) FANNO AFFLUIRE FONDI AL BILANCIO PUBBLICO, AL CONTRARIO DEI SUSSIDI PROBLEMI SERI DI COORDINAMENTO INTERNAZIONALE IN PRESENZA DI PROBLEMI AMBIENTALI GLOBALI E PIU’ IN GENERALE DI BENI PUBBLICI GLOBALI (O BENI COMUNI TRANSNAZIONALI) 14 Tabella riassuntiva – elementi qualitativi indicativi Tasse Sussidi Permessi Regolamenta zione Diretta Diretta Si Solo per imprese fuori standard Costi Alti informazione e amministrazi one Alti Efficacia Indiretta su reazione imprese Indiretta su reazione imprese Incentivo a nuove tecnologie Si Entrata di bilancio Si No Si No Distinzione tra le imprese No, possibili effetti distorsivi e inefficien ze No, possibili effetti distorsivi e inefficienz e Si riduzione costo per l’impresa Parzialmente 15 ESTERNALITA’ E DIRITTI DI PROPRIETA’ Stesso problema – approccio diverso: Soluzione privata a problema da bene pubblico. TEOREMA DI COASE IDEA DI FONDO: L’ASSENZA DI DIRITTI DI PROPRIETA’ COME CAUSA DI ESTERNALITA’. PER ELIMINARE QUESTE ULTIME OCCORRE ASSEGNARE QUESTI DIRITTI. Film western: eterno dissidio tra allevatori (mandrie al pascolo) e agricoltori che intendono coltivare le stesse terre. L’assegnazione dei diritti crea spazio a compensazioni. I mercati funzionano correttamente solo se esiste uno Stato che definisce le regole e crea le istituzioni che tutelino l’attuazione di tali regole. In particolare, i diritti di proprietà devono essere assegnati e tutelati. Es. Ristoranti, agricoltori ecc. 16 17 18 PROPOSIZIONE 1: IN ASSENZA DI COSTI DI TRANSAZIONE E SE SONO ASSEGNATI I DIRITTI DI PROPRIETA’ LE PARTI TROVERANNO UN ACCORDO CHE ELIMINERA’ L’ESTERNALITA’. IL SOGGETTO A CUI SONO ASSEGNATI QUESTI DIRITTI NON E’ RILEVANTE PER L’EFFICIENZA. Gli operatori interessati dalle esternalità raggiungeranno accordi mutualmente vantaggiosi senza intervento governativo. E se la posizione che massimizza la ricchezza sociale è unica gli operatori la raggiungeranno indipendentemente dall’assegnazione iniziale dei diritti di proprietà. ATTENZIONE: Serve comunque un’autorità esterna che garantisca il rispetto degli accordi come per ogni tipo di contratto Dall’assegnazione dei diritti dipende la distribuzione finale della ricchezza e quindi la scelta non è né neutrale né irrilevante PROPOSIZIONE 2: IN PRESENZA DI COSTI DI TRANSAZIONE PUO’ ESSERE NECESSARIO PER RAGGIUNGERE L’EFFICIENZA NON SOLTANTO ASSEGNARE I DIRITTI DI PROPRIETA’ MA ANCHE ASSEGNARLI A UNO SPECIFICO SOGGETTO. La distribuzione dei diritti non è più irrilevante ai fini del raggiungimento dell’efficienza del sistema. L’importanza del Messaggio di Coase: in un dato contesto istituzionale si pone il problema di una modifica dei diritti di proprietà. 19 FALLIMENTI MICRO DEL MERCATO: MERCATI INCOMPLETI E ASIMMETRIE INCOMPLETEZZA DEI MERCATI NEI CASI DI: - ESTERNALITA’ - BENI PUBBLICI - COSTI DI TRANSAZIONE E ASIMMETRIE INFORMATIVE COSTI DI TRANSAZIONE TUTTI I COSTI CONNESSI ALLO SVOLGIMENTO DELLE TRANSAZIONI, DIVERSI DAI COSTI DI PRODUZIONE. SI RIFERISCONO SOPRATTUTTO ALLE TRANSAZIONI CHE SI SVOLGONO NEL MERCATO. Un tipico esempio sono i mercati a termine in cui si fissa oggi il prezzo di una merce di un contratto che verrà onorato a data futura prestabilita. Costo incertezza del futuro. ASIMMETRIA INFORMATIVA: SITUAZIONE NELLA QUALE LE DUE PARTI DI UNA TRANSAZIONE (ES. COMPRATORE E VENDITORE) NON SONO EGUALMENTE INFORMATE. IN PARTICOLARE: UNA DELLE DUE POSSIEDE INFORMAZIONI CHE L’ALTRA VORREBBE POSSEDERE MA CHE LA PRIMA NON HA ALCUN INCENTIVO A RIVELARE. Es. Assicurato e assicuratore riguardo a auto, salute; Asimmetria tra gruppi di risparmiatori, caso grave e perseguito dalla legge insider trading. IN QUESTI CASI SI PARLA ANCHE DI PROBLEMI DI “AGENZIA” (DELEGA). IL SOGGETTO PIU’ INFORMATO E’ L’AGENTE 20 (DELEGATO), IL SOGGETTO MENO INFORMATO E’ IL PRINCIPALE (DELEGANTE). Esempio: S.P.A., azionisti (proprietari) e manager (gestiscono l’impresa) LE ASIMMETRIE INFORMATIVE SONO CAUSA DI COSTI DI TRANSAZIONE E DI INEFFICIENZA. CASI DI “FALLIMENTO DEL MERCATO” DELL’ASIMMETRIA INFORMATIVA SONO: A CAUSA 1. LA SELEZIONE AVVERSA 2. L’AZZARDO O RISCHIO MORALE SELEZIONE AVVERSA PRESUPPOSTI: L’ASIMMETRIA INFORMATIVA RIGUARDA UNA CARATTERISTICA DEL BENE O SERVIZIO OGGETTO DI TRANSAZIONE. SI MANIFESTA IN GENERALE PRIMA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO TRA LE PARTI. MANIFESTAZIONE: LA PARTE MENO INFORMATA TEME DI ACQUISTARE UN BENE O SERVIZIO CON CARATTERISTICHE NEGATIVE E ATTUA COMPORTAMENTI DIRETTI A PROTEGGERSI DA QUESTO RISCHIO CONSEGUENZE: ALCUNI SCAMBI RECIPROCAMENTE VANTAGGIOSI NON HANNO LUOGO (INEFFICIENZA PARETIANA) ESEMPIO: MERCATO AUTO USATE (“LEMONS”, AKERLOF 1970) 21 CARATTERISTICA CHE GENERA ASIMMETRIA INFORMATIVA: QUALITA’ - LE AUTO USATE POSSONO ESSERE BUONE O CATTIVE (“LEMONS”) • PREZZO DI RISERVA DELL’ACQUIRENTE PER UNA B: 20 • PREZZO DI RISERVA DELL’ACQUIRENTE PER UNA C: 10 • PREZZO DI RISERVA DELL’OFFERENTE PER UNA B: 16 • PREZZO DI RISERVA DELL’OFFERENTE PER UNA C: 8 QUINDI: E’ EFFICIENTE SCAMBIARE ENTRAMBI I TIPI DI AUTO. MA: L’ACQUIRENTE E’ GRAVATO DA INFORMAZIONE ASIMMETRICA NON DISTINGUE TRA B E C IL PREZZO DI RISERVA PER UN’AUTO CHE PUO’ ESSERE PER LUI B 0 C SARA’ COMPRESO TRA 10 E 20 E DIPENDERA’ DALLA PROBABILITA’ CHE EGLI ASSEGNA AI DUE EVENTI. SUPPONIAMO CHE SIA: 15 (EQUIPROBABILITA’ - NEUTRALITA’ AL RISCHIO). IN QUESTO CASO NESSUNA B POTRA’ ESSERE VENDUTA (IL PREZZO DI RISERVA DEL VENDITORE E’ MAGGIORE DI 15) E SI SCAMBIERANNO SOLO “BIDONI” (SELEZIONE AVVERSA). NEL CASO IN CUI IL PREZZO DI RISERVA DELL’ACQUIRENTE PER LE AUTO C FOSSE MINORE DI 8, IL MERCATO VERREBBE ‘DISTRUTTO’ MALGRADO GLI SCAMBI POTENZIALMENTE EFFICIENTI DELLE AUTO B. ALTRE APPLICAZIONI: • MERCATO ASSICURATIVO (RISCHIOSITA’ DEGLI ASSICURATI) 22 • MERCATO DEL CREDITO (RISCHIOSITA’ DEI PROGETTI DA FINANZIARE) • MERCATO DEL LAVORO (ABILITA’ DEI LAVORATORI). POSSIBILI SOLUZIONI ALLA SELEZIONE AVVERSA • REPUTAZIONE • “CERTIFICAZIONE” CREDIBILE (REPUTAZIONE DI TERZI) • “SEGNALI” CREDIBILI AZZARDO MORALE PRESUPPOSTI: L’ASIMMETRIA RIGUARDA IL COMPORTAMENTO DELL’AGENTE (DOPO LA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO). MANIFESTAZIONE: L’AGENTE SCEGLIE CONVENIENTE, INDIPENDENTEMENTE ASSUNTO. L’AZIONE PIU’ DALL’IMPEGNO CONSEGUENZE : IL TENTATIVO DI PROTEGGERSI DA PARTE DEL PRINCIPALE PUO’ IMPEDIRE SCAMBI RECIPROCAMENTE VANTAGGIOSI. APPLICAZIONI: • MERCATO ASSICURATIVO (PROTEZIONE DAL RISCHIO) Soluzioni I. MONITORAGGIO II. CONTRATTI INCENTIVANTI (BASATI SUI RISULTATI) 23 FALLIMENTI MICRO del MERCATO: Il CONCETTO DI OTTIMO => BENI MERITORI NON SEMPRE SI PUO’ CONSIDERARE L’INDIVIDUO IL MIGLIOR GIUDICE DEL SUO BENESSERE. QUANDO QUESTO AVVIENE POTREBBE ESSERE GIUSTIFICATO IL PATERNALISMO (IL DECISORE E’ UN ALTRO) GIUSTIFICAZIONI DEL PATERNALISMO: • L’INDIVIDUO NON HA INFORMAZIONI ESSENZIALI • L’INDIVIDUO NON SEGUE UN PROCESSO DECISIONALE RAZIONALE ESEMPI: • OBBLIGO SCOLASTICO • OBBLIGO DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA • OBBLIGO DI PORTARE IL CASCO • PROIBIZIONISMO • CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI I BENI CHE SONO OGGETTO DI SCELTE PATERNALISTICHE (GIUSTIFICATE) SONO DETTI MERITORI. VINCOLI ALL’AZIONE INDIVIDUALE GIUSTIFICATI ANCHE DALLE ESTERNALITA’ NEGATIVE (DANNI COLLETTIVI DALL’IGNORANZA, RISPETTO ALL’OBBLIGO SCOLASTICO; DANNI AD ALTRI DALLA GUIDA IN STATO DI UBRIACHEZZA, ECC.). 24 IN ALTRI CASI (CINTURA DI SICUREZZA OBBLIGATORIA O CASCO = TENTATIVO DI EVITARE SI USARE LE RISORSE COLLETTIVE DEL SISTEMA SANITARIO). => DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E EQUITA’ UNA SITUAZIONE IN CUI MOLTI INDIVIDUI HANNO “MOLTO POCO RISPETTO AD ALTRI” POTREBBE ESSERE EFFICIENTE IN SENSO PARETIANO. LA VIOLAZIONE DI PRINCIPI DI EQUITA’ “AMPIAMENTE CONDIVISI” POTREBBE ESSERE VISTA COME CAUSA DI “FALLIMENTO DEL MERCATO”. LA REALIZZAZIONE DI UNA “MINORE DISUGUAGLIANZA” HA COSTI? L’IPOTESI DEL TRADE-OFF TRA EFFICIENZA ED EQUITA’ (SECCHIO BUCATO) • DISTORSIONE DEGLI INCENTIVI • COSTI AMMINISTRATIVI CRITICHE : RELAZIONE POSITIVA TRA EQUITA’ E EFFICIENZA: ALIMENTAZIONE CORRETTA, ISTRUZIONE, COESIONE SOCIALE. POLITICHE REDISTRIBUTIVE: 1. SPESA PUBBLICA PER TRASFERIMENTI 2. TASSAZIONE PROGRESSIVA 3. POLITICA SELETTIVA DEI PREZZI 25 Esercizi 1. Si definiscano sinteticamente i seguenti concetti: esternalità; beni pubblici; asimmetria informativa. 2. Perché le esternalità costituiscono fallimenti di mercato? 3. Si chiariscano le implicazioni che in generale le esternalità comportano per le condizioni di efficienza paretiana. 4. Si spieghi anche con l’ausilio di un grafico il modo in cui opera la tassazione al fine di rimuovere le inefficienze connesse alla presenza di un’esternalità negativa(inquinamento) causata da un’attività di produzione. 5. Quali sono le caratteristiche distintive dei beni pubblici? 6. Perché nel caso dei beni pubblici il costo medio totale (costo unitario) è decrescente? 7. Si esponga la posizione di Coase in materia di assegnazione dei diritti di proprietà come soluzione ai problemi di esternalità. 26