&DSLWROR9,,, ,/02'(//2',32,1&$5Ê 3RLQFDUq, nato a Nancy nel 1854 e morto a Parigi nel 1912, fu ingegnere, matematico e docente di Analisi Matematica alla Sorbona dal 1881. Pur essendo essenzialmente un matematico, tuttavia seppe applicare così bene i metodi della Analisi Matematica alla Cosmologia, alla Fisica ecc., da potere essere considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Verso la fine della sua vita si occupò delle possibili connessioni tra spazio fisico e geometrie non euclidee. Egli ritenne che questi sistemi coerenti di convenzioni fossero tutti idonei a descrivere in modo equivalente i fenomeni fisici e che adottarne uno piuttosto che un altro significasse unicamente cambiare il linguaggio con cui descrivere un fenomeno fisico che da esso è, ovviamente, indipendente. 0RGHOORGHOOLQJXDJJLR Sia & un cerchio del piano euclideo di centro 2 e raggio U. Con riferimento a questo insieme & introduciamo un modello del linguaggio del piano iperbolico secondo la seguente tabella. PUNTO: RETTA: PUNTO SU UNA RETTA: LUNGHEZZA DI UN SEGMENTO AB: AMPIEZZA DI UN ANGOLO: SEGMENTI CONGRUENTI: ANGOLI CONGRUENTI: Punto interno a C Diametro di C (estremi esclusi) o arco di cerchio ortogonale a C, con estremi su C, interno a C (estremi esclusi) Punto appartenente alla retta in senso euclideo |log(ABUV)| dove U e V sono i punti di C appartenenti alla retta passante per A e B Misura in radianti dell’angolo euclideo formato dalle semirette, lati dell’angolo Segmenti di uguale lunghezza Angoli di uguale ampiezza Esaminiamo le rette del modello Esse sono di due tipi. Chiameremo UHWWHGHO,WLSR i diametri di &e UHWWHGHO,, WLSRgli archi di cerchio ortogonale a &. Se K è una rette del I tipo, definiamo VLPPHWULDrispetto ad K l’ordinaria simmetria ortogonale del piano euclideo. 92 Se, invece, K è una retta del II tipo, definiamo VLPPHWULD rispetto ad K l’inversione circolare avente come cerchio di inversione , ortogonale a &. Le precedenti definizioni soddisfano le proprietà caratteristiche delle simmetrie euclidee, che sono le seguenti: 1) Una simmetria è una corrispondenza involutoria del piano (quindi è bigettiva); 2) Una simmetria manda rette in rette; 3) Una simmetria conserva la lunghezza dei segmenti; 4) Una simmetria conserva l’ampiezza degli angoli. La proprietà 1. è ovvia se la retta K è del I tipo. Se K è del II tipo, cioè se K ∈ ⊥ &, si può notare che & è unito nella simmetria (per la proprietà delle inversioni che afferma che se un cerchio è ortogonale al cerchio di inversione, esso è unito). Si può anche osservare che punti interni a &vengono trasformati in punti interni a &. Precisamente se ha centro in 2’, i punti di h sono fissi, mentre i punti interni a e a &vanno in punti esterni a ed interni a &e viceversa. S: retta del I tipo; h: retta del II tipo; A, R, B: punti allineati su S; Q, T, S: punti allineati su h; C, C’: punti simmetrici rispetto a S. P’ è il simmetrico di P rispetto ad h. Prima di dimostrare la proprietà 3., ricordiamo che una buona definizione di “lunghezza” di segmenti (per esempio quella eucli93 dea) è una funzione / che associa ad ogni segmento un numero reale in modo tale che, se $%è il generico segmento, si abbia: 1) 2) 3) 4) /($%) ≥ 0; /($%) = 0 se e solo se $ ≡ %; /($%) = /(%$); Se $, %, & sono tre punti allineati tali che % sta tra $ e & / ($%) + /(%&) = /($&). Ora si può verificare agevolmente che la nostra definizione soddisfa queste proprietà. Infatti ∀ $, %punti del piano iperbolico, dette 8 e 9 le intersezioni della retta $% con &, /($%) = |log($%89)| esiste sempre perché $ e % sono interni a &, 8 e 9 sono gli estremi della corda per cui $ e % risultano interni ad 89 e ($%89) > 0. Se, poi, /($%) = 0 ⇒ ($%89) = 1 ⇒ $ ≡ % (essendo 8 Inoltre: /($%) = |log($%89)| = |log ≠ 9) e viceversa. 1 | = |log (%$89)-1| = |-1log(%$89)| = (BAUV ) = /(%$). Infine se $, %, & sono allineati (in senso iperbolico) ed 8 e 9 sono gli estremi dell’arco su cui si trovano $, %, &, si può indicare con 9 il punto tale che $ sta tra % e 9. Essendo $8 > %8 ⇒ AU >1 BU Analogamente, essendo %9 > $9 ⇒ BV >1 AV AU BV ( ABUV )= ⋅ >1 BU AV Scambiando $ con % e % con & si ottiene: BU CV > 1 ; &9 > %9 ⇒ > 1; CU BV %8 &9 e quindi: ( %&89 )= ⋅ >1 . &8 %9 %8 >&8 ⇒ Possiamo così calcolare: /($%) + /(%&) = |log($%89)| + |log(%&89)| = log($%89) + log(%&89) = = log($%89)(%&89) = log AU BV BU CV AU CV ⋅ ⋅ ⋅ = log ⋅ = log($&89) = /($&). BU AV CU BV CU AV Da questa definizione di lunghezza discende che la retta iperbolica ha lunghezza infinita. Infatti se su una retta si fissa il punto $ e si fa tendere % ad 8 94 (cioè lo si allontana da $ sulla retta); /($%) tende a log($%89) cioè a + ∞ (come ($%89)). Se invece facciamo tendere % a 9 allora ($%98) tende a - ∞ ed /($%) tende a + ∞ (essendo la lunghezza data da |log($%98)|. Notiamo ora che una simmetria trasforma rette in rette. Sia U una retta iperbolica, cioè un diametro di & o un arco del cerchio ortogonale a &. Poiché l’inversione circolare conserva gli angoli e & è unito in tale inversione, U viene trasformata in un arco di cerchio interno a & ed ortogonale ad esso, cioè in una retta. Sorvoliamo sul fatto che la simmetria conserva gli angoli in quanto abbiamo avuto modo di sottolinearlo in precedenza e dimostriamo, piuttosto, la seguente ulteriore proprietà delle simmetrie. 6LD3XQSXQWRLQWHUQRD&3 ≠ HVLVWHXQDVLPPHWULDFKHPDQGD3LQ2 Si consideri la retta 23 e su di essa il punto $ inverso di 3 nell’inversione di centro 2 e raggio U (nell’inversione di cerchio &). Si tracci il cerchio con 2 centro in 2 e raggio . = $7. Poiché risulta: OA = r 2 + K 2 , è ortogonale a &.SeK è la retta del piano iperbolico individuata da , il punto simmetrico di 3 rispetto ad K è l’inverso di 3 rispetto a . Esso, cioè, è quel punto ;su $3 (e quindi su 23) esterno a ed interno a &, tale che $;$3= .2. Ora, siccome 2 sta su $3 e, dal triangolo 27$, retto in 7, (per il I teor. di Euclide) si ha: OA ⋅ AP = K 2 . Segue che ; = O. 95 02'(//2'(*/,$66,20,'(/3,$12,3(5%2/,&2 Ci soffermiamo ora su alcuni degli assiomi appartenenti ai vari gruppi (cap. V:”Sistemazione Hilbertiana GHOODJHRPHWULD´ $VVLRPLGHO,JUXSSR o DVVLRPD, ∀A,B ∈ &HVLVWHXQDUHWWDU ∈ &WDOHFKH$ ∈ UH% ∈ U Se $ e % sono allineati con 2 la retta è il diametro $% (retta del I tipo); se $ e % non sono allineati con 2, per il teorema 1., sui cerchi ortogonali, sappiamo che esiste ed è unico il cerchio ortogonale a & e passante per $ e %. La rettaU è allora l’arco di intercettato da & (retta del II tipo). o DVVLRPD, ∀A,B ∈ &$ ≠ %HVLVWHDOSLXQDUHWWDU ∈ &WDOHFKH$ ∈ UH% ∈ U Le considerazioni precedenti valgono anche per provare questo assioma. o DVVLRPD,qEDQDOH $VVLRPLGHO,,JUXSSR o DVVLRPD,,6H$H&VRQRSXQWLGLVWLQWLGLXQDVWHVVDUHWWDUDOORUD HVLVWHXQSXQWR'VXUWDOHFKH&VWDWUD$H'SUROXQJDELOLWjGHOODUHWWD DOO¶LQILQLWR La dimostrazione è ovvia ove si osservi che gli estremi 8 e 9 dell’arco che individua la retta non sono punti del piano iperbolico. o DVVLRPD,,$66,20$',3$6&+6H$%&VRQRWUHSXQWLQRQDO OLQHDWL HG D q XQD UHWWD QRQ SDVVDQWH SHU DOFXQR GL HVVL DOORUD VH D SDVVDSHUXQSXQWRGHOVHJPHQWR$%HVVDGHYHSDVVDUHSHUXQSXQWR GHOVHJPHQWR$&RSHUXQSXQWRGHOVHJPHQWR%& Se un arco di cerchio ortogonale a & incontra un arco di un altro cerchio ortogonale a &, esso deve incontrare la corda e viceversa. L’assioma è così ricondotto all’assioma di Pasch per i triangoli in geometria euclidea. 96 $VVLRPLGHO,,,JUXSSR L’esame degli assiomi del III gruppo è in qualche caso piuttosto complesso. Noi ne esamineremo soltanto alcuni. o assioma III.1.: (Trasporto dei segmenti): Se $ e % sono due punti distinti di una rettaU ed $’ un punto qualsiasi, allora su ogni retta di origine $’ vi è un punto ; tale che $’; è congruente ad $%. Siano 8 e 9 gli estremi dell’arco a cui appartengono $ e % ed 8’ e 9’ gli estremi dell’arco a cui appartiene la semiretta per $’. Sia ($%89) = .. Fissati tre punti $’8’9’ su una retta esiste ed è unico il punto ; su questa retta tale che ($’8’9’;) = . e quindi ($’;9’8’) = .. /($%) = |log($%89)| = |log($’;9’8’)| = /($;) e quindi $; ≡ $% o assioma III.2.: Se due segmenti sono congruenti ad un terzo, essi sono congruenti tra loro. Questo assioma rimanda alla proprietà transitiva dell’uguaglianza tra numeri reali. o assioma III.3.: Se % sta tra $ e & e %’ sta tra $’ e &’, se $% è congruente ad $’%’ e %& è congruente a %’&’ allora $& è congruente ad $’&’. /($%) + /(%&) = /($&) /($’%’) + /(%’&’) = /($’&’) per ipotesi Essendo $% ≡ $’%’ e %& ≡ %’&’ si ha /($’&’) = /($%) + /(%&) = /($&). o DVVLRPD,,, 'DWRXQDQJROR BÂC HGXQDVHPLUHWWD$¶%¶HVLVWHXQDH XQD VROD VHPLUHWWD $¶&¶ JLDFHQWH LQ XQR GHL GXH VHPLSLDQL GL RULJLQH $¶%¶WDOHFKH B'Â’ C’ VLDFRQJUXHQWHD BÂC Ragioniamo soltanto su rette del II tipo (per rette del I tipo, infatti, le considerazioni da fare sono ancora più semplici). Fissati, pertanto, l’angolo BÂC = D e una retta U’ passante per $’ su cui scegliamo la semiretta $’%’, indichiamo con W la tangente a in $’ ( è l’arco di cerchio ortogonale a & che individua la retta U’). Nel semipiano euclideo di origine 97 W esiste una e una sola semiretta W’ tale che l’angolo W^W’ ≡ D. Per il teorema 2. sui cerchi ortogonali esiste uno e un solo cerchio ortogonale a & e tangente a W’ in $’. Tale cerchio individua la retta V’ su cui giace la semiretta cercata. o DVVLRPD,,,2JQLDQJRORqFRQJUXHQWHDVHVWHVVR o DVVLRPD,,,6HGXHWULDQJROLKDQQRGXHODWLHO¶DQJRORFRPSUHVRFRQ JUXHQWLDOORUDKDQQRFRQJUXHQWHDQFKHXQDOWURDQJROR Siano $%& ed $’%’&’ i due triangoli in cui risulta per ipotesi: $% ≡ $’%’; $& ≡ $’&’; BÂC ≡ B'Â’ C’ . Prendiamo in considerazione il triangolo $%&. 2$ ⋅ 2' = 27 = U 2 2 Sia la circonferenza ortogonale a & che individua la retta su cui giace il lato $%. Il punto ', inverso di $, è esterno a & ed appartiene a . Il cerchio di centro ' e raggio '7 rappresenta la circonferenza ortogonale a & per costruzione che intercetta su & un arco che costituisce l’asse della simmetria che manda $ in 2. Poiché la circonferenza , passante per ' (centro dell’inversione), viene trasformata dalla suddetta simmetria in una retta per 2, possiamo dedurre che il trasformato del lato $% del triangolo sarà un segmento sulla retta 2%1 del I tipo. Per costruire l’immagine del lato $& consideriamo la circonferenza G passante per $&ed ortogonale a &. Essa seca in $, appunto, ed anche in ', perché, essendo G unito nella inversione rispetto a &, il punto $che va in ' deve appartenere anche a G.Si trova, così, che l’immagine del lato $& del triangolo 98 dato è il lato rettilineo 2&1. Il triangolo 2%1&1 congruente ad $%& ha pertanto due lati rettilinei ed un vertice in 2. Se ora consideriamo il triangolo $’%’&’ e ripetiamo la procedura svolta per il triangolo $%& otterremo il triangolo rettilineo 2%’1&’ 1 congruente ad $’%’&’ con due lati rettilinei ed un vertice in 2. I triangoli 2%1&1 e 2%’ 1&’ 1 congruenti, rispettivamente ad $%& e ad $’%’&’ avranno: 2%1 ≡ $% 2%’ 1 ≡ $’%’ 2&1 ≡ $& 2&’ 1 ≡ $’&’ B1ÔC1 ≡ BÂC B1’ ÔC1’ ≡ B'Â ’ C’ Tenendo conto dell’ipotesi, si avrà: 2%1 ≡ 2%’ 1 2&1 ≡ 2&’ 1 B1ÔC1 ≡ B1’ ÔC1’ Se risulta &’ ≠ &’ 1, si consideri la bisettrice dell’angolo &12&’ 1 (retta del I tipo). La simmetria rispetto a E è l’usuale simmetria euclidea che, se %1 e %’ 1 sono disposti dalla stessa parte rispetto ad 2&1, trasforma &1 in &’ 1 e %1 in %’ 1. Il teorema è pertanto dimostrato. Se invece %1 e %’ 1 sono disposti da parti opposte rispetto a 2&1, allora sarà necessario applicare dapprima la simmetria rispetto alla retta 2&1 al triangolo 2&’ 1%’ 1 e poi procedere come nel caso precedente. La dimostrazione adottata è molto rigorosa perché si basa sul concetto di trasformazione geometrica (simmetria) che conserva la congruenza sia degli angoli che dei segmenti. 99 Notiamo, inoltre, che essa è analoga alla dimostrazione del 1° criterio di eguaglianza dei triangoli svolta da Euclide usando il “Postulato del Movimento”. $VVLRPDGHO,9JUXSSR Data una retta ed un punto fuori di essa, esistono almeno due rette passanti per il punto che non incontrano la retta data. Data la rettaK ed il punto 3 ∉ K si possono banalmente costruire rette per 3 che non incidono K. È, invece un utile esercizio costruire le parallele ad h considerando almeno una iperparallela ad K e la loro perpendicolare comune. Allo scopo si sfruttino i teoremi 1. e 2. sui cerchi ortogonali. Nella figura è disegnata la retta K’ // K in uno dei due versi e la retta K’’ // K nel verso opposto. 100 $VVLRPDGLGHGHNLQGRGHO9JUXSSR Siano $ e % due punti. Se si suddividono i punti del segmento $% in due classi non vuote tali che: o ogni punto del segmento $%appartiene ad una ed una sola delle due classi, o $ e % appartengano a classi diverse, o ogni punto della prima classe “precede” ogni punto della seconda, allora esiste un punto & del segmento $% che separa le due classi (cioè che precede tutti i punti della 2a classe ed è preceduto da tutti i punti della 1a classe). Il punto & può appartenere indifferentemente alla prima o alla seconda classe (una ed una sola). Se i segmento in questione è su una retta del I tipo, l’assioma vale perché è identico a quello della geometri euclidea. Se, invece, il segmento si trova su una retta del II tipo, cioè è un arco di circonferenza, si può osservare che è una grandezza continua della geometri euclidea. Sarebbe interessante studiare anche nel modello i cicli. Essendo , però, “costretto” alla conclusione, mi limiterò a riferire i risultati relativi. 1) I FHUFKLLSHUEROLFLsono cerchi euclidei interni a & il cui centro iperbolico non coincide con il centro euclideo. 2) Gli LSHUFLFOL sono archi di cerchio euclideo secanti & (e non ortogonali a &). 3) Gli RULFLFOL sono cerchi euclidei tangenti internamente a &. 101 Concludo questo ciclo di lezioni con l’osservazione più volte fatta: 6(/$*(20(75,$(8&/,'($(¶121 &2175$'',7725,$« $1&+(/$*(20(75,$,3(5%2/,&$/2(¶ 102