Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 11.02.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 11 Febbraio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. ______________________________________________________________________________________ L’influenza pandemica è in aumento in Europa, in diversi paesi dell’Asia e negli Stati Uniti d’America (USA). In Medio oriente e Nord Africa, ha raggiunto il picco epidemico nelle scorse settimane ed attualmente il numero dei casi è in diminuzione, a differenza dell’Asia dove si registra un incremento dell’infezione. La maggior parte dei virus influenzali, isolati e caratterizzati nel nord America e in Europa sono strettamente simili a quelli contenuti nei vaccini anti-influenzali disponibili in commercio. Paesi delle zone temperate del nord dell’emisfero: Europa In generale la trasmissione del virus dell’influenza continua ad essere elevata in Europa, dove il 46% dei campioni saggiati è risultato positivo. Dei virus rilevati, il 65% appartiene al tipo A, e il 35% al tipo B. Tra i virus di tipo A sottotipizzati, il 94% sono rappresentati dal virus pandemico e il 6% dal virus A/H3N2. Nei paesi dell’Europa occidentale il numero dei ricoveri per complicanze da virus influenzali è in diminuzione, mentre i paesi dell’est riferiscono un aumento degli stessi. Tra i paesi occidentali, i casi gravi sono compresi nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni e il 43% di questi non è nelle categorie a rischio. La maggioranza di questi sono sostenuti dal virus A/H1N1p. In Francia, tra i pazienti ospedalizzati per influenza, il 90% degli stessi ha evidenziato il virus A/H1N1p, l’8% il virus tipo B e l’1% l’A/H3N2, il restante non è stato tipizzato. Una situazione simile è stata evidenziata in Gran Bretagna. La caratterizzazione genomica condotta su tutti i virus isolati in Europa, ha evidenziato una stretta correlazione con i virus contenuti nel vaccino anti-influenzale disponibile attualmente in commercio. In Italia durante la 5° settimana del 2011, il nume ro dei casi accertati per influenza è stato di 12.297 (11,2%), di cui 2333 tra 0-4 anni (28,91%), 4727 tra 5-14 anni (30,4%), 4813 tra 15-64 anni (7,30%) e 424 oltre i 65 anni (1,92%). Nella Regione Umbria sono stati accertati durante la stessa settimana di cui sopra, complessivamente 174 casi (10,69%) e nella Regione Marche 491 soggetti infetti da virus dell’influenza (17,09%). La scorsa settimana, un paziente è deceduto in corso di influenza pandemica nelle Marche, in quanto aveva eseguito preventivamente terapie immunosoppressive. Nord America Si continuano ad registrare nuovi casi in Nord America, USA e in Canada. Circa il 18% dei campioni sentinella saggiati in Canada, sono risultati positivi per virus influenzali, di cui il 95% di questi era rappresentato dal virus pandemico. Negli USA il numero dei casi di influenza è in aumento e le visite ambulatoriali per malattie simil-influenzali (ILI) è incrementato al 4% rispetto alle scorse settimane (2,9%). I dati provenienti da 122 città, evidenziano che il numero dei morti per influenza è rappresentato dall’8% del totale dei morti (un aumento dell’1%, rispetto alle ultime due settimane). Da tutti i campioni clinici saggiati per influenza, il 33% degli stessi è risultato positivo con una prevalenza del virus pandemico, seguita dal virus tipo B e A/H3N2. In Messico la percentuale di positività al virus dell’influenza è stata del 18% con un andamento in diminuzione del numero dei casi. Tutti i virus dell’influenza isolati nel corso di queste due settimane, hanno evidenziato una stretta correlazione con i virus contenuti nel vaccino anti-influenzale disponibile attualmente in commercio. 2 Medio Oriente e Nord Africa: La trasmissione del virus dell’influenza in Nord Africa e Medio Oriente non ha registrato variazioni del numero dei casi ad eccezione dell’Algeria dove si registra un incremento degli stessi. Si continua ad registrare un elevato numero dei casi di influenza in Pakistan, Iran, Oman, dove si segnala una cocircolazione virale di virus dell’influenza tipo B e virus pandemico. Asia: L’influenza è stata registrata nelle diverse parti dell’Asia settentrionale in differenti zone, con prevalenza del virus A/H3N2 in Cina settentrionale e Mongolia, mentre in Korea sono stati registrati casi di virus dell’influenza pandemica durante la 52° settimana d el 2010. Nelle ultime due settimane, in Mongolia e nord della Cina è stato registrato un incremento del numero dei casi di influenza sostenuta dal virus pandemico. Il Giappone segnala un incremento del numero dei casi di malattie respiratorie ma non di influenza. Paesi appartenenti alle zona tropicali: La zona più attiva di trasmissione virale delle arre dei tropici è rappresentata dall’Asia, a differenza delle zone tropicali delle Americhe dove la trasmissione virale è minima. Nell’Africa sub-Sahariana, i dati disponibili indicano la diffusione del virus in diversi paesi. In Madagascar si rileva un incremento del numero dei casi di influenza sostenuti dal virus di tipo B e A/H3N2. In Asia tropicale, Singapore, Cina e Hong Kong si accertano ILI superiori alla soglia epidemica associate al virus pandemico. Un aumento dei campioni positivi per virus A/H1N1p è stato registrato in Cina meridionale. Nel sud-est asiatico si accertano pochi casi di virus dell’influenza e pochi casi di ILI. Paesi appartenenti alle zone temperate dell’emisfero settentrionale: In Australia si continuano ad accertare pochi casi di influenza sostenuti dal virus A/H3N2. Sorveglianza virologica: Durante la 3° e 4° settimana del 2011, sono stati a ccertati casi di influenza sostenuti dal virus A/H1N1p, A/H3N2 e di tipo B in molte parti dell’emisfero settentrionale. In particolare il virus pandemico e quello di tipo B circolano in Europa e Asia, a differenza del Nord America dove si accertano i virus A/H1N1p e A/H3N2. Relazioni FluNet: Durante la 3° e 4° settimana del 2011 (16-29 gennai o 2011) il National Influence Centre (NIC) ha elaborato dati epidemiologici FluNet provenienti da 78 Paesi. Sono stati segnalati 25.543 campioni positivi per virus influenzali, di cui 19.078 (77,7%) sono stati tipizzati come A e 5.464 (22,3%) come virus dell’influenza tipo B. Tra i virus di tipo A il 77,6% sono stati rappresentati dal virus A/H1N1p e il 22,4% dal virus A/H3N2. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (23-29 gennaio 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 5° settiman a del 2011 (Figura 3). 3 Figura 1 4 Figura 2 5 Figura 3 6 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7