ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)
PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE
Indirizzo: X LICEO SCIENTIFICO
□ LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate
□ LICEO TECNICO
□ ISTITUTO TECNICO Amministrazione Finanza e
Marketing
MATERIA: Scienze Naturali
PROF: Lidia Andreotti
ANNO SCOLASTICO: 2016/17
Classe: 5AS
ELENCO DELLE UNITA’ DIDATTICHE/MODULI
Num
Titolo delle UNITA’ DIDATTICHE/MODULI
Durata
in ore
SdT1
Mineralogia (ripasso anno precedente)
1
SdT2
Petrografia (ripasso anno precedente)
1
SdT3
Vulcanismo (ripasso anno precedente)
1
SdT4
Sismologia
6
SdT5
I modelli della tettonica globale
20
1
La chimica del carbonio
17
2
I gruppi funzionali e la loro reattività
15
3
Le basi della biochimica
12
4
Il metabolismo energetico
15
5
Le biotecnologie
12
Totale delle ore di attività
99
data di presentazione: 2
novembre 2016
Firma Lidia Andreotti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
1
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
MINERALOGIA
PREREQUISITI
Chimica del terzo anno
MODALITÀ DI VERIFICA
Verifica scritta e/o orale
6 ore
TEMPI
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
Classificare ed effettuare
connessioni logiche
Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
Saper formulare ipotesi in
base ai dati forniti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
ABILITÀ
1.
Saper spiegare e sintetizzare
gli argomenti trattati.
METODOLOGIA E
STRUMENTI
Definizione di minerale.
•Lezioni frontali,
Reticolo cristallino, cella elementare e • Lezioni partecipate,
abito cristallino.
• Proiezione di immagini
La formula mineralogica: differenze
• Uso di mappe concettuali,
rispetto a una formula chimica.(il caso • Materiale didattico integrativo
del quarzo)
Vicarianza (olivina e feldspati)e
polimorfismo (diamante e grafite)
Laboratorio: osservazioni di
Le proprietà fisiche dei minerali
campioni mineralogici.
(densità, colore, lucentezza, durezza,
sfaldatura)
La classificazione chimica dei
minerali (elementi nativi, carbonati
fosfati, aloidi, ossidi, idrossidi,
solfuri, solfati, silicati)
La classificazione strutturale dei
silicati. (con esempi, gruppi anionici
fondamentali). Come ricavare la
formula dei feldspati.
Alcune proprietà fisiche derivanti dal
tipo di reticolo: la conducibilità della
grafite, la sfaldatura delle miche, la
CONOSCENZE
2
MODIFICHE DELLA
PROGETTAZIONE
frattura del quarzo)
La genesi dei minerali e i processi di
formazione
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PETROGRAFIA
Chimica del terzo anno
PREREQUISITI
Mineralogia
Verifica scritta e/o orale
MODALITÀ DI VERIFICA
6 ore
TEMPI
COMPETENZE
5.
6.
7.
8.
Classificare ed effettuare
connessioni logiche
Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
Saper formulare ipotesi in
base ai dati forniti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
ABILITÀ
2.
Saper spiegare e sintetizzare
gli argomenti trattati.
CONOSCENZE
METODOLOGIA E
STRUMENTI
•Lezioni frontali,
• Lezioni partecipate,
• Proiezione di immagini
• Uso di mappe concettuali,
• Materiale didattico integrativo
Definizione di roccia.
Classificaione delle rocce in base ai
processi litogenetici
Le rocce magmatiche: classificazione
basata sulla modalità di
solidificazione del magma (rocce
magmatiche intrusive, effusive e
pegmatiti che) e basata sul chimismo Laboratorio: osservazioni di
del magma (rocce acide, intermedie,
campioni petrografici.
basiche e ultrabasiche)
Principali minerali presenti nelle
rocce acide e nelle rocce basiche.
Magma primario e anatettico: l’ipotesi
del dualismo dei magmi.
Caratteristiche e comportamento dei
3
MODIFICHE DELLA
PROGETTAZIONE
due tipi di magma.
Le rocce sedimentarie: il processo
sedimentario (erosione, trasporto,
sedimentazione e diagenesi). La
classificazione delle rocce
sedimentarie: rocce sedimentarie
detritiche, evaporitiche e rocce
organogene.
Le rocce metamorfiche: i fattori del
metamorfismo. Metamorfismo di alto
e basso grado. Metamorfismo di
contatto e regionale.
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
VULCANOLOGIA
Chimica del terzo anno
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
COMPETENZE
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Le rocce magmatiche
Verifica scritta e/o orale
5 ore
ABILITÀ
CONOSCENZE
METODOLOGIA E
STRUMENTI
4
MODIFICHE DELLA
PROGETTAZIONE
9.
Classificare ed effettuare
connessioni logiche
10. Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
11. Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
12. Saper formulare ipotesi in
base ai dati forniti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
3.
Saper spiegare e sintetizzare
gli argomenti trattati.
Che cos’è un vulcano.
Morfologia degli edifici vulcanici.
Eruzioni lineari e centrali: edifici
vulcanici derivati dalle rispettive
eruzioni (vulcani a scudo, strato
vulcani, plateau basaltici e
ignimbritici)
Il magma basaltico e analettico:
composizione caratteristiche e
comportamento. Comportamento del
magma in base alla % di silice a alla
% di acqua presente.
Classificazione delle eruzioni
vulcaniche: Hawaiiane, islandesi,
stromboliane, vulcaniane o pliniane,
peleane. Le eruzioni freatomagmatiche
Leruzione del Vesuvio del 79 dC.
L’eruzione del monte la Pelee del
1902.
I pordotti dell’attività vulcanica.
Prodotti gassosi, solidi e liquidi.
Morfologie laviche superficiali.
I fenomeni di vulcanismo secondario.
Il rischio vulcanico e la previsione
delle eruzioni.
•Lezioni frontali,
• Lezioni partecipate,
• Proiezione di immagini
• Uso di mappe concettuali,
• Materiale didattico integrativo
.
5
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
SISMOLOGIA
PREREQUISITI
Chimica del terzo anno
MODALITÀ DI VERIFICA
Verifica scritta e/o orale
TEMPI
COMPETENZE
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
4 ore
ABILITÀ
CONOSCENZE
METODOLOGIA E
STRUMENTI
6
MODIFICHE DELLA
PROGETTAZIONE
13. Classificare ed effettuare
connessioni logiche
14. Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
15. Saper trarre conclusioni
basate sui risultati ottenuti
16. Saper formulare ipotesi in
base ai dati forniti
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
4.
Saper spiegare e sintetizzare
gli argomenti trattati.
Elementi di tettonica: la deformazione
delle rocce sottoposte a uno sforzo.
Faglie e pieghe
Df di terremoto.
Micro e macrosismi
Gli eventi che caratterizzano un
terremoto: il ciclo sismico.
Il modello del rimbalzo elastico
Le onde sismiche
Terremoti superficiali, intermedi e
profondi
Sismografi e sismogrammi
Le scale sismiche MCS e Richter
La magnitudo.
Il rischio sismico
La prevenzione dei terremoti
•Lezioni frontali,
• Lezioni partecipate,
• Proiezione di immagini
• Uso di mappe concettuali,
• Materiale didattico integrativo
Laboratorio: osservazioni di
campioni mineralogici.
7
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
I modelli della tettonica globale
La classificazione delle rocce
Il vulcanesimo
I terromoti
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
21 ore
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Descrivere le fasi
dell’espansione del
fondo oceanico
Descrivere le prove e i
corollari dell’espansione
oceanica
Descrivere la variazione
della morfologia dei
fondali oceanici
Descrivere il movimento
relativo delle placche
litosferiche
Descrivere le strutture
che si incontrano in zona
di convergenza
Descrivere le strutture
che si incontrano in zona
di divergenza
ABILITÀ
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Comprendere l’importanza delle
zone d’ombra delle onde sismiche
per determinare la struttura
dell’interno terrestre
Comprendere l’importanza del
magnetismo fossile per determinare
le inversioni di polarità magnetica
Saper spiegare la formazione degli
strati della crosta oceanica
Saper motivare le cause
dell’innalzamento della dorsale
rispetto al bacino oceanico adiacente
Saper spiegare perché le lave degli
archi magmatici prodotte dal
processo di subduzione hanno un
chimismo intermedio
saper descrivere le condizioni
geologiche che possono portare alla
formazione di un arco vulcanico
intraoceanico e di una cordigliera
saper spiegare la differenza
dell’attività vulcanica di una dorsale
con quella di un arco magmatico
saper spiegare perché la crosta
oceanica è in media più giovane
della crosta continentale
CONOSCENZE
1. La struttura interna della
Terra
2. Il calore interno della Terra
3. Il magnetismo terrestre
4. Le placche litosferiche
5. Il movimento delle placche
litosferiche
6. La struttura dei fondali
oceanici e la loro espansione
7. I margini continentali
8. La collisione continentale
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe concettuali
Materiale didattico
integrativo .
8
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
La chimica del carbonio
I legami chimici e la configurazione elettronica dell'atomo di Carbonio
Le forze di attrazione intermolecolari
Gli acidi e le basi secondo le teorie di Bronsted e di Lewis
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
21 ore
ABILITÀ
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Saper classificare gli
idrocarburi alifatici e
aromatici
Saper disegnare le formula
di struttura a partire dalla
formula bruta,tenendo
conto della possibilità di
eventuale isomeria di un
composto
Saper classificare gli
isomeri in conformazionali,
di struttura e stereoisomeri
Saper classificare le
reazioni in base al loro
meccanismo
Saper assegnare la classe di
appartenenza al composto a
partire dalla formula bruta e
viceversa
Saper eseguire esercizi,
anche stechiometrici,
relativi alle reazioni
chimiche tipiche del
gruppo.
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
1.
2.
3.
4.
5.
Spiegare perché il carbonio
è il componente principale
di numerosi composti
chimici di natura molto
diversa tra loro
Saper prevedere la
solubilità e altre proprietà
fisiche delle molecole
organiche, nota la loro
struttura
Saper distinguere fra rottura
omolitica e rottura
eterolitica di un legame
Saper spiegare il
meccanismo delle reazioni
di addizione elettrofila, di
addizione radicalica e di
sostituzione elettrofila.
Saper spiegare la stabilità
della molecola del benzene
e saper interpretare la
reazione di sostituzione
elettrofila.
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Il carbonio e il legame covalente
L’isomeria di struttura
L’ibridazione del carbonio
Classificazione delle molecole
organiche in base ai gruppi
funzionali
Gli alcani: nomenclatura,
proprietà fisiche e chimiche
Le reazioni degli alcani:
sostituzione e ossidazione
I cicloalcani: nomenclatura e
conformazioni (isomeria cistrans)
Gli alcheni: nomenclatura,
isomeria cis-trans, reazioni di
addizione.
Il benzene: caratteristiche
chimiche e struttura (da Kekulè
al modello a orbitale)
La nomenclatura dei composti
aromatici e la sostituzione
elettrofila aromatica.
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe concettuali
Materiale didattico
integrativo .
I gruppi funzionali e la loro reattività
9
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
Gli idrocarburi alifatici: nomenclatura e reazioni
Elettrofili e nucleofili
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
21 ore
ABILITÀ
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Saper classificare i derivati
ossigenati degli idrocarburi
Saper disegnare le formula
di struttura a partire dalla
formula bruta,tenendo
conto della possibilità di
eventuale isomeria di un
composto
Saper classificare gli
isomeri in conformazionali,
di struttura e stereoisomeri
Saper classificare le
reazioni in base al loro
meccanismo
Saper assegnare la classe di
appartenenza al composto a
partire dalla formula bruta e
viceversa
Saper eseguire esercizi,
anche stechiometrici,
relativi alle reazioni
chimiche tipiche del
gruppo.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
1.
2.
3.
4.
5.
Saper prevedere la
solubilità e altre proprietà
fisiche delle molecole
organiche, nota la loro
struttura
Saper prevedere il
comportamento chimico di
una molecola
conoscendone la struttura e
i gruppi funzionali presenti
Saper spiegare la differenza
tra reazioni di addizione
elettrofila, di addizione
radicalica, di sostituzione
elettrofila e di sostituzione
nucleofila
Saper interpretare gli stadi
delle reazioni di
eliminazione in un alcol e
di addizione nucleofila al
carbonile
Saper progettare la
produzione di un composto
attraverso una catena di
reazioni
CONOSCENZE
1.
I composti organici alogenati
(alogenuri alchilici)
2. La nomenclatura e la
classificazione degli alcoli, dei
fenoli e degli eteri
3. Il legame idrogeno negli alcoli e
l’acidità degli alcoli
4. Le reazioni chimiche degli
alcoli: eliminazione,
sostituzione nucleofila,
ossidazione
5. La nomenclatura e le proprietà
fisiche di aldeidi e chetoni.
6. Le reazioni chimiche degli
aldeidi e dei chetoni: addizione
nucleofila, ossidazione e
riduzione.
7. La nomenclatura e le proprietà
fisiche degli acidi carbossilici.
8. Le reazioni chimiche degli acidi
carbossilici: l'esterificazione.
9. La nomenclatura e le proprietà
fisiche delle ammine e delle
ammidi.
10. I composti eterociclici
11. I polimeri di sintesi
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe concettuali
Materiale didattico
integrativo
10
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
Le basi della biochimica
I derivati ossigenati degli idrocarburi
Le reazioni dei derivati ossigenati degli idrocarburi
La stereoisomeria
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
12 ore
ABILITÀ
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Saper rappresentare il
comportamento del
carbonile nella chiusura
ad anello del glucosio a
catena aperta
Saper spiegare perchè le
forme cicliche degli
zuccheri non sono planari
Saper rappresentare la
diversa disposizione delle
catene carboniose sature
ed insature degli acidi
grassi
Saper scrivere le reazioni
di idrolisi e di
saponificazione di un
trigliceride
Saper descrivere il
comportamento di un
catalizzatore biologico
Saper descrivere le fasi
della duplicazione del
DNA
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
1.
2.
3.
4.
5.
Saper distinguere i diversi
legami glicosidici
Saper prevedere il
comportamento chimico
di una molecola
conoscendone la struttura
e i gruppi funzionali
presenti
Saper riconoscere il
carattere non polare /
polare della catena
laterale di un
amminoacido, nota la sua
struttura
Comprendere che al
variare della sequenza
degli amminiacido varia
la natura della proteina
Comprendere le ragioni
degli appaiamenti
obbligati fra le basi
azotate degli acidi
nucleici.
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
I carboidrati: monosaccaridi,
disaccaridi e polisaccaridi
I lipidi: saponificabili e non
saponificabili
Gli amminoacidi, i peptidi
Le strutture delle proteine e la
loro attività biologica.
Gli enzimi
I nucleotidi e gli acidi nucleici.
La duplicazione del Dna
Il codice genetico e la sintesi
proteica.
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe concettuali
Materiale didattico
integrativo .
11
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
PREREQUISITI
MODALITÀ DI VERIFICA
TEMPI
Il metabolismo energetico
I composti ossigenati degli idrocarburi
La reazioni dei composti ossigenati degli idrocarburi
Le biomolecole
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
12 ore
ABILITÀ
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
5.
Saper descrivere le fasi
di un processo di
ossidoriduzione
Saper descrivere le fasi
della glicolisi
Saper descrivere le fasi
della beta-ossidazione
Saper descrivere le fasi
del metabolismo degli
amminoacidi
Saper descrivere le fasi
del ciclo dell'acido
citrico
1.
2.
3.
4.
5.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Saper distinguere le
diverse fasi delle vie
metaboliche
Saper prevedere
l'andamento di una via
metabolica al variare dei
fattori e delle molecole
coinvolte
Comprendere i fattori
che regolano la glicemia
Comprendere i processi
che regolano la
glicogenolisi
Comprendere come la
struttura
dell'amminoacido
influenzi il suo
metabolismo
METODOLOGIA E
STRUMENTI
CONOSCENZE
1. Anabolismo e catabolismo
2. I coenzimi NAD e FAD
3. Il metabolismo dei
carboidrati: glicolisi,
fermentazione,
gluconeogenesi.
4. Il metabolismo dei lipidi.
5. Il metabolismo degli
amminoacidi
6. Il metabolismo terminale: il
ciclo dell'acido ciclico.
7. La produzione di energia:
catena respiratoria e la
fosforilazione ossidativa
8. La regolazione delle attività
metaboliche.
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe
concettuali
Materiale didattico
integrativo .
12
MODIFICHE DELLA
PROGETTAZIONE
MODULO/UNITÀ
DIDATTICA
Le biotecnologie
PREREQUISITI
La struttura del DNA
Il codice genetico
La duplicazione del DNA
MODALITÀ DI VERIFICA
Verifica scritta strutturata.
Interrogazione orale
TEMPI
12 ore
COMPETENZE
1.
2.
3.
4.
Saper distinguere tra
biotecnologie
convenzionali e avanzate
Saper definire gli
organismi transgenici e
gli OGM
Saper fornire esempi di
applicazione delle
biotecnologie
nell'Ingegneria genetica
in medicina, e nella
industria agroalimentare,
Descrivere le proprietà
degli enzimi di
restrizione
ABILITÀ
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
Delineare le possibili
conseguenze della mobilità di
alcuni elementi genetici
Illustrare i protocolli
utilizzati per costruire una "
libreria genomica"
Illustrare i protocolli
utilizzati per la costruzione di
molecole del DNA
ricombinante, anche
graficamente, e spigarne i
passaggi
Individuare i passaggi
fondamentali degli
esperimenti riguardanti la
clonazione dei mammiferi
Spiegare in cosa consiste una
terapia genica e in quali casi
può essere applicata
Individuare e discutere
l’importanza delle
biotecnologie agro-alimentari
CONOSCENZE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Le colture cellulari
Il DNA ricombinante
Gli enzimi di restrizione
La clonazione,
l'amplificazione e
sequenziamento del DNA
L'analisi del DNA.
L'analidi delle proteine.
L'ingegneria genetica e gli
ogm.
Le biotecnologie mediche
Le biotecnologie agrarie
Le biotecnologie
ambientali
METODOLOGIA E STRUMENTI
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Proiezione di immagini/
presentazioni in Power
Point
Uso di mappe concettuali
Materiale didattico
integrativo .
13
MODIFICHE
DELLA
PROGETTAZIONE
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
14
SCHEMA DELLA DISTRIBUZIONE TEMPORALE
DEI MODULI/UNITA’ DIDATTICHE DI SCIENZE DELLA TERRA E BIOCHIMICA - CLASSE 5AS
MODULO/UNITA’
DIDATTICA
SdT 1:
Mineralogia
S ETTEMBRE
OTTOBRE
X
X
SdT 2: Petrografia
X
SdT 3:
Vulcanismo
X
NOVEMBRE DICEMBRE
SdT 4 Sismologia
X
SdT 5 I modelli
della tettonica
globale
X
GENNAIO
MARZO
X
2. I gruppi
funzionali e la
loro reattività
X
MAGGIO
GIUGNO
X
X
X
X
X
4. Il metabolismo
energetico
X
5. Le
biotecnologie
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
APRILE
X
1. La chimica del
carbonio
3. Le basi della
biochimica
FEBBRAIO
X
X
15
Mod DID 14/3 Pdl del 10/09/2012
16