FRANCIS BACON FRANCESCO BACONE E IL METODO INDUTTIVO • Nacque a Londra nel 1561 • Suo padre, Nicholas Bacon, fu Lord Guardasigilli della regina Elisabetta • Intraprese gli studi giuridici • Nonostante il suo impegno non sfondò nella carriera politica durante il regno di Elisabetta • Sotto Giacomo I la sua carriera divenne rapida e brillante • Fu Lord Guardasigilli e Lord Cancelliere • Nel 1620 pubblica la sua opera più famosa: NOVUM ORGANUM (che a sua volta faceva parte dell’ INSTAURATIO MAGNA) • Dopo il 1621 venne accusato di corruzione e la sua carriera finì • Morì nel 1626 • Bacone vuole rifondare il sapere, un sapere che deve essere pubblico e scritto con un linguaggio chiaro • Considerato il padre del metodo induttivo • Un sapere cumulativo e collaborativo: organizzato in modo che gli scienziati possano utilizzare i risultati via via raggiunti e, al tempo stesso, possano scambiarsi i dati e cooperare • Venerare la sapienza antica è per Bacone un limite; la verità è figlia del tempo e guadagna in profondità con il passare delle generazioni. Dunque i moderni sono, per il solo fatto di essere moderni, in una posizione avvantaggiata rispetto agli antichi. Frontespizio Instauratio Magna: illustrazione di un vascello a vele spiegate che sta per passare in mezzo a due colonne, le colonne d’Ercole che occorre superare per navigare nel mare aperto della scienza. Per varcare le colonne d’Ercole le navi costruite in passato non sono adatte. Occorrono nuove navi, capaci di navigare in mare aperto. Fuor di metafora, è necessario un nuovo sapere capace di affrontare l’ignoto, per fare nuove scoperte e non limitarsi a riorganizzare quelle già esistenti. L’uomo, dice Bacone, deve contare sulle proprie forze. Superare le colonne d’Ercole vuol dire avventurarsi nello studio diretto della natura. Il sapere si basa sulla conoscenza. Come avviene la conoscenza? Attraverso l’esperienza o la ragione? Bacone va oltre gli empiristi (gli studiosi che si basano solo sull’esperienza) e i razionalisti (la fonte di conoscenza è la ragione e il metodo è quello deduttivo). • Scartato il principio di autorità il filosofo deve procedere, nella sua ricerca, in un modo che eviti le unilateralità dei vecchi metodi. • La prima unilateralità è quella del metodo empirico, che accumula in modo disordinato i dati dell’esperienza e giunge da questi a conclusioni affrettate ed erronee. • La seconda è quella del metodo razionalistico che si limita a dedurre da assiomi generali, a prescindere dall’esperienza, le conseguenze logiche, certo in modo corretto, ma senza guadagnare nessun nuovo risultato. Formiche Ragni Api Empiristi Razionalisti Scienziati Accumulano e conservano quello che trovano (i dati) Traggono da se stessi il filo della propria tela (le teorie) Traggono da se stessi la materia prima, il nettare,dall’esperienza,ma la rielaborano per produrre qualcosa di diverso, il miele (le teorie) LA TEORIA DEGLI «IDÒLA» Gli «idòla» o idoli sono nozioni false che hanno invaso la nostra mente. La prima funzione, perciò, della teoria degli idoli è quella di rendere coscienti gli uomini di quelle false nozioni che ingombrano la loro mente e che impediscono di raggiungere la verità. Individuare gli idòla è il primo passo che si deve compiere per sbarazzarsene. Esistono 4 tipi di idoli. Idola tribus: idola della tribù Idola specus: idola della caverna Idola fori: idola del foro Idola theatri: isola del teatro Gran parte del primo libro del Novum Organum ( una delle sei parte che compongono l'Instauratio Magna) è dedicato alla trattazione degli idoli, fonti di errori che possono allontanare l’uomo dalla verità • Idoli della tribù: derivano dalle particolari caratteristiche dell’intelletto. Per la sua particolare natura suppone nelle cose un ordine e una regolarità maggiori di quelli che vi si riscontra. Inoltre l’intelletto umano tende a interpretare i dati in modo che si accordino con le concezioni già possedute. • Idoli della caverna: dipendono dalla natura particolare del singolo e dalle circostanze nelle quali si è formato: educazione, abitudini ecc. Gli interessi e le propensioni individuali, che derivano da questi fattori, possono influenzare la ricerca a e renderla unilaterale. • Idoli del foro: derivano dalla vita sociale e quindi dalle convenzioni che genera. Bacone si sofferma soprattutto sugli equivoci generati dal linguaggio. Questi equivoci nascono quando vengono coniate parole alle quali non corrispondono cose; l’ uso delle parole determina a lungo andare la convinzione che le cose che indicano siano reali, come ad esempio è avvenuto per la «fortuna». • Idoli del teatro: sono i sistemi filosofici precedenti che, non riuscendo a comprendere scientificamente il mondo, ne danno rappresentazioni affascinanti ma prive di contenuto conoscitivo. • Bacone è considerato il fondatore del metodo induttivo: si parte dalll’osservazione di una serie di casi particolari per arrivare alla individuazione di principi o leggi generali. • I vari passaggi di tale metodo sono: 1. Osservazione sistematica (lo strumento principale dell’osservazione è costituito dalle TAVOLE, mediante le quali i dati possono essere raccolti in modo ordinato. Bacone le distingue in tre tipologie: tavola della presenza, tavola dell’assenza in prossimità, tavola dei gradi). 2. Formulazione delle prime ipotesi (prima vendemmia) 3. Esperimenti per confermare o meno le ipotesi iniziali (Bacone definisce gli esperimenti ISTANZE, CIOÈ DOMANDE POSTE ALLA NATURA. Le istanze vengono divise in 9 classi) 4. Individuazione dei principi generali 5. Applicazione (tecnologica)dei principi per modificare la natura • Bacone si inserisce a pieno titolo nell’ambito della rivoluzione scientifica. Nonostante le diversità con Galilei o con Newton, comune è la convinzione che la natura sia regolata da leggi necessarie e che la via per scoprirle debba passare attraverso la natura stessa, mediante l’osservazione sistematica e l’esperimento.