Testo: Daniele cap. 5 Tema: La lode rivolta agli idoli provoca il giudizio di Dio Obiettivo: Lodare Dio Titolo: DIO NON PUÒ ESSERE DEFRAUDATO DELLA SUA LODE Introduzione Mi piacciono molto i film gialli. In uno che ho visto di recente, in una delle scene più inquietanti, appariva a un tratto su uno specchio una scritta con minacce di morte. È un artificio usato molto spesso nei film gialli, perché contribuisce ad alzare molto il livello di tensione della scena. In certi film le parole scritte appaiono sullo specchio di un bagno, magari appannato dal vapore, dando l’idea che il dito di uno sconosciuto abbia lasciato quella scritta; oppure appaiono delle parole su una parete, spesso scritte in rosso, che inducono a pensare che siano state vergate col sangue. È una cosa di grande effetto, che carica di tensione e di paura lo spettatore. Chissà a che cosa si è ispirato il primo regista che ha usato questo mezzo? Si è forse ispirato alla Bibbia? Infatti in Daniele al cap. 5 troviamo una scena analoga. Leggiamo Da 5:1-6. I. QUANDO GLI UOMINI LODANO GLI IDOLI a. attirandosi la pesante mano di Dio i. come nella provocazione di Baldassar ii. terrorizzato dalla scritta apparsa sul muro (vv. 7-9) II. QUANDO GLI UOMINI PROFANANO I SACRI SIMBOLI a. utilizzando i vasi della casa di Dio (v. 23) b. praticando culti non approvati dalla Parola di Dio III. QUANDO GLI UOMINI INNALZANO SE STESSI a. manifestando l’orgoglio e la superbia nascosti dietro l’idolatria (v. 23) b. dovendo così affrontare il castigo di Dio (vv. 30-31) Conclusione: Abbiamo visto la mano di Dio all’opera. Il castigo è stato il risultato della lode agli idoli, una lode connessa con la lode a sé stessi. Ma la mano di Dio è anche una mano benefica. Ha creato un universo perfetto e stupendo che ha messo al servizio della sua creatura, l’uomo. Ma quando vede che le sue creature gli voltano le spalle e si inginocchiano davanti a idoli muti e sordi, allora la sua mano diviene una mano di giudizio. La mano di Dio è potente nel giudizio, ma lo è altrettanto nella benevolenza e nella misericordia. Non punisce avventandosi senza preavviso sul colpevole, ma lo avverte con pazienza più di una volta; al minimo segno di ravvedimento è pronta a ritirarsi e a perdonare. Una potenza benefica mossa da un amore così grande che ha dato il suo unico Figlio per salvare dal peccato l’uomo, tanto prezioso ma pur tanto ingrato e disubbidiente. La mano di Dio manifesta tutta la sua potenza ogni giorno nel guidare i suoi figli verso la redenzione. È potente nel consolare e incoraggiare chi confida nel Creatore; è potente nel perdonare chi ha dato il cuore e tutta la sua vita a Gesú. Non vogliamo essere terrorizzati, ma concentriamo la nostra vita nel lodare il Signore per quello che è e per tutto quello che ha fatto per noi.