22. Raddrizzatore a doppia semionda con SCR

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Raddrizzatore a doppia semionda con SCR
Marco Coppelli - Bruno Stortoni
22. Raddrizzatore a doppia semionda con SCR
Scopo della prova
Realizzare un alimentatore con tensione di uscita variabile, mediante un SCR con innesco di tipo RC.
Materiali e strumentazione
1 basetta per montaggi sperimentali
1 SCR (ad es. TYN604 che sopporta 600 V; 2,5 A)
1 alimentatore in a.c. (24 V o simili) oppure un trasformatore riduttore da 230 V a 24 V (20 W) o
simile.
1 voltmetro
1 oscilloscopio
4 diodi (1N4003 oppure BY 127 o simili)
1 resistore da 100 Ω - 20 W
1 resistore da 100 Ω - 1 W
1 resistore da 3,3 kΩ - 1/2 W
1 resistore variabile da 500 kΩ
alcuni cavetti di connessione
Schema elettrico
Fig. 1
1
Raddrizzatore a doppia semionda con SCR
Marco Coppelli - Bruno Stortoni
Esecuzione della prova
Attento!
Quando connetti l’oscilloscopio, il cavetto della massa deve essere collegato solo alla massa sul
secondario del trasformatore, altrimenti potresti produrre dei cortocircuiti.
1. Effettua il montaggio mostrato nella figura 1 con il trasformatore sconnesso dall’alimentazione.
Per motivi di sicurezza la tensione alternata sul secondario del trasformatore, o all’uscita del
generatore in a.c. impiegato al posto del trasformatore, non deve superare i 25 V.
2. Connetti il trasformatore alla rete o accendi il generatore.
3. Variando gradualmente la resistenza R annota, per ciascuna posizione impostata, i valori:



Uo della tensione continua rilevata dal voltmetro sul carico;
UM della tensione massima all’uscita dal raddrizzatore (mediante l’oscilloscopio);
Ui della tensione sul carico al momento dell’innesco (mediante l’oscilloscopio).
Se l’angolo d’innesco θ rientra tra 0° e 90°, può essere calcolato mediante la relazione:
U
θ  sen 1  i
UM

 in gradi

Compara, per ciascun valore dell’angolo d’innesco, il valore della tensione d’uscita misurata dal
voltmetro con quello teorico ottenuto mediante la relazione:
UO 
UM
(1  cos θ)
2π
Con i valori ottenuti dalle precedenti rilevazioni disegna l’andamento della tensione d’uscita in
funzione dell’angolo d’innesco. Dovresti ottenere un andamento simile a quello di figura 2.
Fig. 2
2
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