Che cosè?
COS’È LA CANNABIS TERAPEUTICA
La cannabis terapeutica consiste nei fiori essiccati della pianta femmina di Cannabis Sativa,
conosciuta anche come marijuana. La cannabis contiene un numero di principi attivi come
il tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD). Il THC è il principale responsabile degli
effetti della cannabis, ma altri come il CBD, possono partecipare all’efficacia del farmaco.
La composizione chimica della cannabis determina gli effetti terapeutici così come quelli
collaterali. La cannabis commercializzata dalle farmacie e da noi prescritta, risponde a
stretti standard di qualità ed è coltivata esclusivamente a scopo medico.
Esistono diverse varietà di cannabis terapeutica che hanno differenti composizioni, potenza
e perciò differenti effetti. Tre sono le varietà in commercio: Bedrocan, Bedrobinol e Bediol,
ognuna con una composizione ed una potenza differente. Il tipo di varietà da utilizzare
dipende dalla patologia e dai sintomi.
I medicinali a base di cannabis terapeutica devono mantenere certi criteri di qualità. Non
devono contenere pesticidi, metalli pesanti, funghi o batteri. Perciò i nostri farmaci sono
sottoposti a stretti controlli.
Le ricerche hanno dimostrato che la cannabis venduta (all’estero) nei coffe shops
difficilmente rispetta i criteri di qualità della cannabis terapeutica, la quale viene coltivata in
specifiche e controllate condizioni e sotto la licenza del Ministero della Salute Olandese.
I benefici
IN BREVE, QUANDO PUÒ ESSERE USATA
I benefici dei trattamenti con Cannabinoidi sono stati dimostrati in differenti trials clinici
controllati per un ampio numero di indicazioni cliniche. In tali studi sono stati utilizzati sia
cannabinoidi naturali sia sintetici.
L’utilizzo di tali prodotti, può essere adeguato per pazienti nei quali i trattamenti
convenzionali non abbiano dato una risoluzione ottimale dei sintomi, ad esempio spasticità,
dolore, nausea, vomito e perdita di appetito.
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Utilizzi terapeutici
NEL DETTAGLIO, QUANDO L’UTILIZZO È INDICATO
SPASTICITA’
Un’ampio studio sul trattamento della spasticità nella sclerosi multipla ha portato ad
approvare l’uso della cannabis terapeutica in vari paesi.
Uno studio pubblicato su “European Neurology” ha dimostrato un miglioramento nel 70%
dei pazienti in studio dopo un mese di trattamento.
NAUSEA E VOMITO INDOTTI DA CHEMIOTERAPIA
Molti studi hanno dimostrato che i cannabinoidi risultano essere utili nel trattamento della
nausea e del vomito indotta da chemioterapici al pari dei tradizionali antiemetici.
Da tempo è nota la capacità della cannabis di limitare o prevenire la nausea e il vomito
conseguenti a svariate cause.
ANORESSIA E CACHESSIA
I cannabinoidi nella cura dell’anoressia sembrano essere ormai una realtà scientifica che
conferma il potenziale del loro uso medico.
DOLORE CRONICO
I cannabinoidi risultano essere particolarmente efficaci nella gestione del dolore cronico
neuropatico ma hanno un limitato effetto nel dolore acuto.
Studi minori hanno evidenziato che posono essere utili anche nel trattamento dei dolori
cronici legati a patologie neoplastiche, reumatologiche e per la fibromialgia.
FIBROMIALGIA
La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso,
associato a rigidità. Al dolore si associano spesso disturbi dell’umore, del sonno ed astenia.
Diversi studi sono stati effettuati sull’efficacia della cannabis terapeutica nella gestione dei
sintomi della fibromialgia.
ARTROSI ED ARTRITE
L’artrosi è una malattia degenerativa delle articolazioni, molto dolorosa, che affligge circa
il 50% delle persone, principalmente di sesso femminile, di età superiore ai sessanta anni.
Gli effetti di questa malattia invalidante sono rigidità, deformzione delle articolazioni e
limitazione dei movimenti della zona interessata.
Uno studio effettuato nel febbraio 2014 ha evidenziato che la cannabis terapeutica
sia in grado non solo di gestire il dolore delle malattie aticolari, ma anche di sedare
l’infiammazione delle articolazioni.
INOLTRE
Medici e pazienti hanno inoltre riscontrato benefici anche in numerose altre patologie tra
cui: morbo di Crohn, retto-colite ulcerosa, prurito diffuso, emicrania, traumi cerebrali.
Al momento, i medicinali a base di cannabis terapeutica non curano tali patologie, ma
possono aiutare a gestire i sintomi con esse associati. Può inoltre ridurre il quantitativo di
farmaci tradizionali assunti ed i loro effetti collaterali. Sta al medico determinare quando sia
possibile effettuare un terapia con cannabis terapeutica, in base alla diagnosi e terapie già
effettuate. Il medico prescriverà tale terapia solo nel caso in cui le terapie tradizionali non
abbiano sortito alcun effetto benefico.
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