PROGRAMMA DIDATTICO esperienze didattiche di proge tto per le

esperienze didattiche di progetto per le città, i paesaggi, i territori
delle Alpi trentine-alto atesine
PROGRAMMA DIDATTICO
Landscape, Urbanism, Green-Eco Design, Context
LUDEC
Università degli studi di Trento
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea Ingegneria Edile-Architettura
Anno Accademico 2011-2012
Corsi di:
URBANISTICA
PROGETTAZIONE URBANISTICA e del Paesaggio
(ICAR 21)
Docenti:
Professore Architetto Giuseppe Scaglione,
Unitrento/IUAV
Responsabile Laboratorio: Architetto Phd Architetto Stefania Staniscia
Supporto didattica laboratori:
Architetto Thomas Demetz, Phd stud.Genova
Architetto Vincenzo Cribari, Trento
Didattica integrativa per il progetto: Architetto Alberto Winterle, Trento
collaboratori esterni/visiting per temi attinenti alla didattica
Architetto Phd Chiara Rizzi
Prof. Arch. Josè Pages Madrigal, Università di Oporto,
Architetto, Phd and GSD Master, Laura Cipriani
Prof. Arch. Ilaria Di Carlo, Bartlett School, London-Phd stud. Trento
+ contributi esterni
Corso di Urbanistica
Laboratorio di Urbanistica
Corso di Progettazione Urbanistica e del Paesaggio
Il corso si articola intorno ad una serie di lezioni teoriche del Prof. Scaglione, oltre a quelle di alcuni Visiting professor a workshop in aula e fuori, e ad esercitazioni di Laboratorio a cura del gruppo
docente, orientate alla comprensione e soluzione di alcune problematiche emergenti nella città
e nei territori e paesaggi alpini contemporanei. Ciò attraverso una attenzione al recente dibattito
urbanistico e alla stagione dei nuovi Piani urbanistici, la dimensione progettuale dell’urbanistica
contemporanea, le diverse e interagenti scale del progetto: da quella urbana, a quella del territorio e del paesaggio attraverso una attento sguardo conoscitivo e progettuale al sistema delle
infrastrutture. L’orientamento principale dell’esperienza didattica è quindi rivolto alle possibilità
di innovazione del progetto alla grande scala, paesaggistica e urbana. Il corso, come approccio
didattico-formativo, propone, da una parte, la redazione di un percorso di conoscenza nel territorio e nella rete dei centri urbani trentini-alto atesini, lungo la Valle dell’Adige/Asse del Brennero e
le sue diramazioni, finalizzato alla lettura degli “strati” delle reti e dei sistemi nei differenti luoghi e
contesti, ponendo attenzione sulle principali “figure della trasformazione”, soprattutto attraverso
“Atlanti” di conoscenza e ipotizzando, nelle zone indicate con maggiore dettaglio e approfondimento, altrettante efficaci ipotesi di piano, esperienze di visioning, progetti.
Il corso, in questa direzione, si orienta soprattutto alla definizione di un corretto approccio verso
il progetto urbanistico, a scala urbana e di paesaggio, in grado di arricchire e rendere attuabili le
idee e le strategie di costruzione sensibili ai nuovi processi di piano e alle recenti trasformazioni
conseguenti i cambiamenti della città e dei territori. L’obiettivo è inoltre quello di introdurre gli allievi
anche alla dimensione strategica dei piani, programmi e progetti, in relazione al contesto territoriale ampio e ad alcune scelte più mirate.
Durante il corso, oltre alle lezioni teoriche del Docente, saranno invitati ospiti esterni, locali e progettisti di varia provenienza in grado di descrivere e illustrare agli allievi esperienze avanzate sul
tema proposto (in Italia e in Europa).
obIeittivi
-Apprendere, efficacemente, il percorso di costruzione di rapide e significative sintesi per i quadri
conoscitivi idonei a verificare visioni e primi indirizzi progettuali
-Rafforzare la capacità di dimestichezza e controllo del progetto alle diverse scale
-Apprendere la condizione degli avanzamenti disciplinari italiani e in Europa
-Misurarsi, anche nel percorso didattico/ricerca, con una realtà complessa e articolata e con i temi
reali che essa pone, cercando soluzioni progettuali attuali e operative, confrontandosi con amministratori come reali committenti.
CONTENUTI
Su doppio binario di formazione, teorico-pratico, il corso è fortemente orientato verso un percorso
diretto alla professionalità della laurea quinquennale di Edile-Architettura. L’obiettivo è di tendere
alla formazione di una figura professionale in grado di assumere, con le conoscenze di base fornite, i requisiti tecnici dell’ingegneria e le sensibilità progettuali dell’architettura.
In tal senso l’idea di confrontarsi con una realtà territoriale appositamente individuata, al fine di
agire con concretezza sulle problematiche poste dal progetto urbanistico -ma più ampiamente dal
progetto alle sue diverse scale e come strumento di indagine e trasformazione- significa anche
misurarsi con temi reali, soprattutto attraverso un confronto diretto con Amministrazioni pubbliche
che saranno coinvolte (Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano e comuni
interessati). Il corso, che si muove anche nell’ottica di aggiornare le conoscenze sulle nuove metodologie e sulle pratiche correnti del Piano Urbanistico (Piano Regolatore in Trentino, Piano Strutturale, Piano Strategico), intende rafforzare -da un lato- la specificità di individuare nell’esperienza,
un percorso di ricerca -dall’altro lato- tendere a diffondere tra gli allievi la dimestichezza e la pratica
con il progetto: urbanistico, di territorio e strategico, progetto urbano e di paesaggio, senza rinunciare ad indicare strumenti innovativi per acquisire informazioni pre-progettuali e per la redazione
di sintesi conoscitive e quadri strategici, alle differenti scale.
ORIENTAMENTI
Indicazioni operative e indirizzi di lavoro
TERRITORIO/PAESAGGIO: green eco-landscape
Comunità delle Valli Giudicarie: ipotesi e strategie di progetto sostenibile;
PROGETTO URBANO - green eco-design
Rovereto: “Techno Cloud”, attrezzature high-tech, spazi pubblici e nuove relazioni tra Manifattura
Green Factory e la città di Rovereto;
Trento: Area nord della discarica di Ischia Podetti, ad includere il nuovo ponte, il Casello/Porta A22
Trento Nord e l’interporto di Trento, con speciale attenzione al progetto dell’inceneritore e della
riconversione paesaggistica della discarica esistente;
Bolzano: rigenerazione urbana, “ecourban design for the green city” per il quartiere Don Bosco;
esercitazioni
L’esercitazione consisterà nell’assegnazione, a ciascuno dei gruppi (composti da minimo 2 persone
e da massimo 4), delle seguenti opportunità di lavoro dentro una porzione di territorio trentino-altoatesino (tra le province di Trento e Bolzano) nella fascia di corso dell’Adige e nelle diramazioni verso
le principali valli, come tema territoriale-strategico che parte da Riva-Arco-Rovereto e si concluda,
a nord, fino a Bressanone-Fortezza e poi al Brennero. L’obiettivo è spingere lo sguardo più ampio a
nord, fino a Innsbruck, città con cui esiste un collegamento parallello di indagini con la locale scuola
di Architettura.
Quest’anno il Corso prevede di lavorare sui seguenti temi, con progetti territoriali, urbani e di paesaggio per alcune aree specifiche nei territori e comuni di
TEMI E QUESTIONI
Il percorso didattico prende avvio dalla osservazione diretta sul campo.
Come si è già detto, attraverso la costruzione di Atlanti cartografici, fotografici e video, si procede ad
una ricognizione complessiva delle principali dinamiche delle aree oggetto di studio, come premessa necessaria alla costruzione di conoscenze di base, individuazione delle aree di lavoro, in parte
già delineate dal docente attraverso ricerche in corso (SlowCity, ALPS/ Alpine Landscapes Projects
Sustainability – AAA Active Alps Atlas, “InfrA22scape”, ecc.) e relative prime visioni di progetto. I
gruppi saranno organizzati in maniera tale che si proceda dalla scala territoriale-strategica e del paesaggio a quella urbana. L’obiettivo è incrociare la conoscenza delle risorse, nonchè delle principali
modificazioni avvenute sul territorio, la città e il paesaggio e interventi di valorizzazione, riequilibrio,
rigenerazione e riqualificazione con modelli innovativi attraverso progetti interscalari (cioè alle differenti scale da quella ampia del territorio, fino a quella minuta dello psazio pubblico). Al lavoro di laboratorio e di prassi progettuale, si affianca la parte teorica dedicata anche ad acquisire conoscenze
nelle innovazioni recenti sul tema, così come si associa una ricognizione ampia di buone esperienze
urbanistico-progettuali, utili anche per confrontare i differenti approcci al tema e in un confronto con
altri paesi, con lo sguardo attento al reticolo di base costituito da infrastrutture, paesaggio e città.
I temi trattano di un segmento di territorio che ricade in un insieme di contesti tra la Valle dell’Adige
e i fondovalle trasversali, tra i più interessati dai fenomeni di densificazione e trasformazione, segnati, longitudinlmente, dal nastro dell’A22, trasversalmente da alcune provinciali, e, al contempo,
circondati da un paesaggio agricolo e naturale di eccellenza. In tali contesti l’intervento progettuale alla scala di piano, di progetto urbano, strategico e di paesaggio, deve soprattutto tendere alla
costruzione di avanzate visioni di futuro. Inoltre deve costituirsi come occasione di “ripensamento”
del modello insediativo attuale e delle diverse strutture urbane esistenti, nonchè come occasione di
valorizzazione e/o riqualificazione del paesaggio, definizione di un telaio di progetti specifici e azioni
strategiche, interventi sull’infrastruttura, sulla struttura urbana, sull’insieme dei diversi paesaggi.
Sarà dunque proposta una lettura critica delle “mappe”, con l’evidenziazione delle differenti proposte
- ed eventuali vincoli - che insistono sui territori, e una griglia finale di proposte di piano e progetti specifici. Particolare attenzione sarà posta alla definizione di proposte progettuali che facciano
perno sulla compatibilità tra sviluppo e sostenibilità e che abbiano come obiettivo l’integrazione tra
scala urbanistica e scala architettonica e del paesaggio.
Saranno effettuati sopralluoghi congiunti sulle aree del Corso, inoltre sono previsti, alcuni Workshops di tutti gli allievi insieme ad altri docente e allievi provenienti da altre Scuole di progettazione
italiane e straniere.
Ogni esercizio consiste nel riferire e delineare le linee dell’intervento ad uno scenario generale di
piano e di progetto, che interessa l’intero centro urbano e il suo territorio, e dell’ambito geografico
più ampio che lo comprende, nel sistema territoriale scelto, inoltre nella maggiore e puntuale definizione dei progetti di cui alle aree sopra definite.
Gli elaborati potranno avere la seguente articolazione:
A- Prime Visioni:
Ipotesi di approccio e sintesi strategiche (territorio, area vasta, paesaggio, città), attraverso una
serie di schizzi e riflessioni sui temi oggetto del Corso;
A1- CONOSCENZA E INTERPRETAZIONE DELLA SITUAZIONE DI FATTO:
AREA VASTA: sistema ambientale ed ecologico, paesaggio, reti e sistemi infrastrutturali e insediativi, beni identitari, condizioni di alterazione e potenzialità (il gruppo docente fornirà indicazioni
precise e orientamenti teorico-pratici, sulla relaizzazione di queste parti)
AREA LOCALE: piani e programmi vigenti - azioni in corso, lettura dei contesti e delle dinamiche in
atto;
B- Progetto: prime ipotesi progettuali alla scala territoriale e di area vasta, urbana e alla scala dei
luoghi di intervento prescelti; schemi su sistema insediativo esistente e previsto; visione guida e
ipotesi progettuali (alle diverse scale), immagini di progetto con visualizzazioni attraverso software
idonei;
Il percorso didattico dovrà prevedere e definire pertanto, questo passaggi:
1 -la costruzione di un rapido ed efficace sistema di “visionings”, di quadro conoscitivo delle principali problematiche dell’area -come delineato nei precedenti punti- mirato da subito alla definizione
di una prima visione guida e riferito allo scenario generale del piano alla scala dell’intero territorio;
2 -definizione di una proposta urbanistico-paesaggistica progettuale, alle diverse scale definite a
seconda dell’area, riferita ad un contesto prescelto tra quelli disponibili e indicati, e come occasione di definizione di un progetto ad un scala più ravvicinata;
Elaborati iniziali e finali del corso:
-Un piccolo “album” di appunti, note, immagini di percorso (Atlante personale/Diario di bordo, in
formato 12,5x21, tipo quaderno moleskine o simili) in cui saranno raccolte tutte le riflessioni personali dell’allievo nel corso del lavoro (immagini e suggestioni viste e intraviste, pensieri critici,
spunti, rifelssioni, difficoltà, e quanto altro)
- Un “Atlante” di conoscenze dell’area-territorio-paesaggio, del formato A3 orizzontale (max 15
fogli) con le sintesi-descrizioni di tutto il processo di avvicinamento al tema assegnato, attraverso
fotografie dal cielo (foto aeree) e dal basso, frames da video, focus sulle cartografie e primi schizzi
di lavoro trasformati in prime visioni. Nell’atlante A3 toverà posto un testo-relazione (descrizione
del progetto) di 6000 battute (conteggio di Word) in italiano e inglese (corretto e non da Google!!!).
- Tavole finali in formato A1 (stampate A1= 594 × 841 - da un minimo di cinque ad un massimo
di otto elaborati, a seconda del tema e della composizione del gruppo) con i quadri conoscitivi, le
proposte e gli approfondimenti progettuali elaborati;
-“Draft” finale: una piccola pubblicazione in cui sono raccolti, in forma editoriale e con efficace sintesi grafica, tutti i materiali e i testi in formato 14x20 di 20 pagine con copertina.
Ulteriori ragguagli e indicazioni saranno dati durante il corso medesimo dal docente e definiti di
comune accordo durante i seminari.
MODALITA’ D’ESAME/ESERCITAZIONI
Tra la serie di lezioni introduttive, acquisizione di cartografia ed elementi di base, l’allievo dovrà
iniziare il proprio percorso didattico così articolato:
-individuazione dell’area generale di Studio (alle diverse scale previste);
-costruzione di prime visioni progettuali e di un percorso parallelo di quadri conoscitivi;
-sperimentazione di piano, di progetto urbano e di paesaggio, nelle aree sopra indicate;
Scale previste, da 1:25.000, alle scale 1:1000/1:500, inoltre viste e rendering di progetto, definizione corretta di percorsi metodologici, relazione finale modello di studio alle scale idenee;
Le fasi di lavoro descritte sono tra loro interrelate e non sono necessariamente da costruire in
modo consequenziale. Infatti lo sviluppo di un’ipotesi progettuale fin dai primi momenti di lavoro
è utile a orientare la fase istruttoria così come le indagini richiederanno riprese e affinamenti fino
LABORATORIO
Il laboratorio è un corso applicato di apprendimento e sperimentazione delle metodologie e tecniche della progettazione urbanistica a carattere sperimentale. Prevede l’esplorazione e lo sviluppo
di progetti urbanistici fortemente orientati ai principi della sostenibilità nelle diverse fasi.
A partire dalle problematiche concrete poste dalla specificità dei temi sulle varie aree di lavoro il
laboratorio intende sviluppare le questioni relative alla lettura e all’interpretazione del contesto di
riferimento, all’individuazione delle aree più specifiche di progetto e dei temi dell’intervento urbanistico, ai metodi, alle tecniche, al ‘senso’ e alla sostenibilità delle trasformazioni del paesaggio e
dello spazio insediativo e infrastrutturale. Il programma di lavoro è articolato in fasi di sperimentazione progettuale, confronti per la discussione dei progetti ed esercitazioni estemporanee.
Il lavoro delle sessioni di esercitazione progettuale viene sviluppato attraverso la restituzione delle seguenti fasi che confluiranno nelle tavole grafiche di sintesi (come da programma).
1.
INTERPRETARE OSSERVANDO - VISIONI
Interpretazione del senso dei luoghi e dei fenomeni di trasformazione in atto (contesti fisicomorfologici, paesaggi economici e sociali, flussi di mobilità, etc.). Una fase istruttoria, di indagine
preliminare necessaria per acquisire informazioni utili a definire le possibilità e le modalità di intervento. Indagine preliminare che deve essere strettamente connessa a una prima ipotesi/visione
di progetto che verrà testata e verificata nelle fasi successive attraverso un percorso di costruzione dei quadri conoscitivi. Si tratta di interpretare il territorio e il paesaggio attraverso una lettura
degli strati conoscitivi selezionati (idro-geomorfologia dei luoghi, sistema ecologico-ambientale,
della residenza, della mobilità, delle centralità, della produzione) su cui si sceglie di porre l’attenzione osservandone le pratiche, rilevando gli spazi, analizzando tecnicamente come gli spazi
soddisfano lo svolgimento delle pratiche, comprendendone la prestazionalità.
2.
PROSPETTIVE E IMMAGINARI
Definizione delle condizioni di trasformabilità attraverso la lettura e mosaicatura dei piani e dei
progetti in corso tanto alla scala vasta quanto alla scala minuta (quadro normativo, tendenze
dello sviluppo urbanistico e tendenze spontanee), lettura delle condizioni di degrado, dello stato
della proprietà, della sostenibilità delle trasformazioni proposte in relazione al valore storico, culturale e ambientale dei luoghi oggetto di intervento e al significato che riveste nelle aspirazioni dei
suoi potenziali abitanti o frequentatori.
3.
RIFERIMENTI ESTERNI
Studio approfondito di alcuni progetti di riferimento opportunamente selezionati coerentemente
con l’interpretazione del contesto spaziale e storico culturale e con le prime ipotesi strategicoprogettuali. Si tratta di riconoscere, nei progetti di riferimento, i principi compositivi, le relazioni
costruite con il contesto, i materiali utilizzati, il processo di realizzazione, i riferimenti altri del
progetto stesso. Sarà quindi una riflessione sui dispositivi concettuali e spaziali messi in atto nei
progetti selezionati per operarne una ricollocazione dentro l’opzione progettuale del caso studio.
4.
NUOVE FIGURE
Configurazione di sintesi della proposta d’intervento alla scala territoriale (master plan), con visioni transcalari sull’intero territorio, attraverso l’elaborazione di un diagramma concettuale (concept)
e di uno slogan che sia in grado di sintetizzare l’idea che è alla base del progetto (motto) e di
comunicare con chiarezza intenzioni e uscite figurative. Il master plan e il concept elaborati costituiranno gli schemi di coerenza per lo sviluppo del progetto alla piccola scala che dovrà, inoltre,
tentare di contestualizzare e applicare i principi compositivi, concettuali e spaziali, dei progetti di
riferimento.
5.
STRATEGIE
Elaborazione di scenari progettuali e progetti norma con un’applicazione nella discesa di scala
sull’area di intervento individuata e prefigurazione di una proposta spazialmente formalizzata di
progetto d’area.
6.PHASING
Definizione delle modalità attuative del progetto determinando tempi e successioni rispetto alla
fattibilità tecnica, amministrativa, economica, e ai tempi e modi di costruzione del paesaggio e del
territorio. Questa esercitazione prevede anche un testo scritto descrittivo oltre che del progetto
anche delle fasi e modalità attuative da allegare alla relazione (vedi programma).
alla messa a punto del progetto definitivo. Le stesse fasi identificano un percorso metodologico
che riflette una concezione del progetto che interpreta la progettualità come forma di processo e
non come forma in sé.
L’esame verterà, oltre che sulla discussione degli elaborati prodotti, in un colloquio teorico relativo ai volumi della bibliografia assegnata, con alcune domande mirate a indagare la conoscenza e
la formazione teorica di ogni singolo allievo;
TESTI FONDAMENTALI DEL CORSO
TEORIA E PROGETTO
1. “Cosengeles”, edizioni LISt, 2011
2. “Grande Scala”, edizioni LISt, 2010
5. “Progettare Green Cities”, edizioni LISt, 2010-2011
6. “EnergyCity”, LISt, 2010
ESPERIENZE DI PROGETTO
3. “monograph.it” n.2, n. 3, n. 4, edizioni LISt, 2010-2011
4. “ALPS” rivista, n2. n.3, edizioni LISt, 2010-2011
si consiglia a tutti gli allievi la lettura del romanzo di J. Brodskji, “Fondamenta degli incurabili”,
edito da Adelphi
TESTI GENERALI CONSIGLIATI COME BIBLIOGRAFIA generale di riferimento:
Ecogeotown, LISt, 2010
Eugenio Turri, “Antropologia del paesaggio”, 2008, Marsilio
Caravaggi Lucina, “Paesaggi di paesaggi”, 2005, Meltemi
Pubblicazioni relative alle varie edizioni dei Premi di Architettura Alpina,
Autori Vari, “Switzerland, Urban Portrait”,
Maurizio Carta, “Creative City”, 2008, List
Alberto Clementi/Matteo Di Venosa, “Infracity”, List, 2008
Winy Maas-MVRDV, “Km3”, Actar ediciones
M. Mostafavi, C. Najle, “Landscape Urbanism : A Manual for the Machinic Landscape” London:
Architectural Association, 2003.
C. Waldheim, “The Landscape Urbanism Reader”, New York, N.Y.: Princeton Architectural Press,
2006
G. Clément, “Manifesto del terzo paesaggio”, Macerata: Quodlibet, 2005
G. Clément, “Il giardiniere planetario”, Milano: 22 Publishing, 2008
G. Clément, “Elogio delle vagabonde”, Roma: DeriveApprodi, 2010
G. Clément, “Il giardino in movimento”, Macerata: Quodlibet, 2011z
Altri testi saranno indicati durante il corso;
Documenti legistativi e di programmazione (reperibili in Internet)
Convenzione europea del Paesaggio
Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo
Documento di indirizzo per la Pianificazione strategica delle città e dei centri
(UE-Ministero Infrastrutture-Dicoter)
Legge Urbanistica del Trentino e PUP del 2008
Legge Urbanistica dell’Alto Adige
Aggiornamenti e materiali, siti web importanti, saranno progresivamente disponibili e indicati dai
docenti
Il docente
Prof. Arch. Giuseppe Scaglione
Email di contatto per gli studenti:
[email protected]
libri e riviste sono acquistabili presso la
Libreria Einaudi di Piazza Mostra e
la Rivisteria di Trento