Maria Teresa Pansera è professoressa ordinaria di Filosofia morale nel Dipartimento di Filosofia, comunicazione e spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre. È responsabile didattico per i corsi di laurea in Filosofia e Scienze filosofiche dell’Università Roma Tre È vicepresidente della Società Italiana di Filosofia morale. Fa parte del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Filosofia e Teoria delle Scienze umane È stata per sei anni presidente della Società Filosofica Romana e attualmente fa parte del Consiglio direttivo. Fa parte della Consulta per gli studi filosofici. Fa parte dei comitati scientifici della riviste “Babelonline/print” e “Azimuth” e della collana “Soggettività, etica e psicologia” edita da Guida. Dirige in collaborazione la collana “Babel le parole della filosofia”, per le edizioni Mimesis. Attività di ricerca La sua ricerca si è rivolta verso l’approfondimento di tematiche relative allo studio dell’uomo in prospettiva filosofica e socio-antropologica, trattando argomenti quali la possibilità di delineare un’immagine organica e unitaria dell’uomo, i metodi d’indagine adeguati allo scopo, i rapporti tra problematizzazione filosofica e teorie scientifiche. In particolare, si è misurata su questi temi analizzando le opere di S. Freud, H. Marcuse, A. Gehlen, M. Scheler, H. Plessner, M. Heidegger, H. Arendt, V. Jankélévitch, affrontate con l’intento di evidenziare, all’interno delle loro specifiche problematiche filosofiche, la peculiare risposta data da ciascuno al “problema-uomo”. Attualmente le sue ricerche sono volte a rivedere e ristrutturare le tematiche e gli obiettivi dell’antropologia filosofica classica. La dissoluzione delle identità soggettive ed oggettive sembra preannunciare uno scenario di omologazione e di perdita, che comporta la messa in atto di una difficile sfida tra i processi di manipolazione dell’esistenza e le pratiche della libertà. La declinazione di questa prospettiva si attua secondo molteplici possibilità di approfondimento: la scoperta che anche il corpo è un codice riproducibile e manipolabile e le sue conseguenze bioetiche; la ridefinizione della posizione dell’uomo in una biosfera, proprio per le conseguenze del suo agire, al rischio della fine (H. Jonas); il riconoscimento della dignità umana e dell’inviolabilità dei diritti positivi all’interno delle dinamiche politiche ed economiche nelle quali si realizza la sostituzione degli istinti ad opera delle istituzioni (A. Gehlen, A. Sen, M. Nussbaum). La possibilità di un’etica valida per l’umanità nel suo insieme, basandosi sulle categorie di responsabilità e di giudizio, si fa carico di un’umanità fragile e insicura, alla ricerca di precari equilibri e di nuovi baricentri. La strada che si apre alla filosofia è segnata dalla risposta all’appello del pensiero e alla sua funzione critica e giudicante affinché sia possibile per gli individui di un gruppo umano coesistere senza essere né fusi, né rigidamente separati, anzi rapportandosi attivamente tra loro e divenendo così titolari di responsabilità reciproche sia verso se stessi che verso la comunità di appartenenza Pubblicazioni recenti: Volumi e curatele: Antropologia filosofica (Bruno Mondadori, Milano 2001); Il paradigma antropologico di Arnold Gehlen, (Mimesis, Milano 2005); L’eredità di Hannah Arendt. A cento anni dalla nascita, (“Babelonline/print”, n. 3, 2007); Pensare il bios, (“Babelonline/print”, n. 5, 2008); Etica e filosofia pratica, (Mimesis, Milano 2010); Tecnica (Guida, Napoli 2013). Capitoli di libri: La riabilitazione della praxis in Hannah Arendt, in AA. VV., «Bene navigavi». Saggi in onore di Franco Bianco, ( Quodlibet, Macerata 2006); Assonanze e dissonanze tra Hannah Arendt e l’antropologia filosofica tedesca, in AA. VV., Hannah Arendt. Percorsi di ricerca tra passato e futuro. 1975-2005, (Giuntina, Firenze 2006); La dialettica tra Geist e Drang. Max Scheler e la fenomenologia della vita emozionale, in AA. VV., Nichilismo Sacro Comunità, (Mimesis, Milano 2011). Articoli in riviste: Il significato etico del pensare, (Babelonline/print”, n. 3, 2007); Natura e cultura in Arnold Gehlen, (“Babelonline/print”, n. 5, 2008); Hannah Arendt e l’antropologia filosofica, (“Etica & Politica/Ethics & Politics”, X, 2008); Chaos/Kosmos e vita/spirito: dualismo o dialettica?, (“Babelonline/print”, n. 13, 2012); Le radici antropologiche dell’etica, (“Azimuth”, n.1, 2013); La teoria dell’origine del linguaggio in Arnold Gehlen, (RIFL «Rivista italiana di filosofia del linguaggio», v. 7, n. 2, 2013). Traduzioni: A. Gehlen, L’uomo nell’era della tecnica, (Armando, Roma 2003); M. Scheler, La posizione dell’uomo nel cosmo (Armando, Roma 2006); M. Scheler, Pudore e sentimento del pudore, (Mimesis, Milano 2012). Link www.uniroma3.it