Filosofia presocratica ↔ Scienza moderna Sono passati ormai 2600 anni dalla fondazione della Scuola Ionica di Mileto, la prima scuola filosofica di cui abbiamo notizia, ed in questo ampissimo arco di tempo sia la società che il modo di concepire la filosofia sono cambiati. La ricerca della conoscenza dell’uomo si è divisa in diverse branche - ontologia, metafisica, psicologia, politica, etica, cosmologia, logica, e molte altre - da cui, in modo più o meno diretto, la nostra vita quotidiana viene influenzata continuamente, anche senza rendercene conto. Persino la semplice nozione che la terra gira intorno al Sole fu pensata inizialmente nell’ambito della Scuola Pitagorica, nel VI secolo, e teorizzata, elaborata dopo anni, decenni, secoli di ulteriori osservazioni. La teoria dell’eliocentrismo, ad ogni modo, non è sempre stata considerata vera, ed è stata spesso osteggiata e negata, ma ciò non deve essere considerato un fatto “negativo”. Parte integrante della filosofia consiste nel dialogo, nel confronto-scontro tra diverse teorie che cercano di risolvere problemi e dare un significato alla realtà che ci circonda. La filosofia stessa effettivamente è, citando la dottrina eraclitea, un’armonia degli opposti, una “lotta e opposizione” il cui scopo è la scoperta della verità, la “vera realtà delle cose”. Questo concetto fondamentale per la ricerca filosofica continua ad essere valido ai giorni nostri, in una società nella quale i “filosofi” - tutti gli studiosi che operano nei diversi campi - sono molti più di quanti fossero ai tempi delle Scuole presocratiche, quando lo studio della natura veniva considerato un mestiere inutile, tanto che Talete, fondatore della Scuola Ionica, veniva deriso dai suoi concittadini. Riprendendo l’esempio fatto dall’epistemologo Edoardo Boncinelli, “Nel genoma umano, la parte che riusciamo a interpretare è appena il 30%”, ed allo stesso modo, riusciamo a comprendere solo una minima parte della realtà - la piccola percentuale che possiamo percepire - per cui dobbiamo cercare di utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione, compreso il dialogo che aiuta a perfezionare le nostre conoscenze, per riuscire ad ottenere una visione sempre più chiara del mondo. Sicuramente, ciò che ha accomunato, e accomunerà in futuro gli uomini, è il loro continuo desiderio di sapere sul mondo, sulla realtà che li circonda, sulla loro stessa esistenza. Martina Marongiu, 3I