Patologia dell’apparato riproduttore maschile Prof. G.M. Lacalandra Dr. Davide Monaco N.B. I nomi sopracitati non si riferiscono all’immagine presentata….. PATOLOGIE COMUNI DELL’APPARATO MASCHILE IN BASE ALLE SPECIE Risposte dell’apparato riproduttore maschile (ARM) ad un insulto La formazione di granulomi testicolari è una tra le risposte più gravi e importanti dell’ARM ad un insulto. l’infiammazione è generalmente di tipo cronico ed evolve con processi di fibrosi. Risulta di fondamentale importanza prevenire questa lesione Una lesione dell’epididimo coinvolge le funzioni dell’epididimo (maturazione, stoccaggio sptz, riassorbimento liquidi e funzioni secretive) e determina anche un processo infiammatorio. Restrizioni a carico del dotto epididimale determineranno spermiostasi, potenziali rotture e formazione di granulomi spermatici Qualsiasi alterazione strutturale o funzionale dell’epididimo provocherà un danno, spesso permanente, ed influenzerà drasticamente la fertitilità. I processi patologici a carico delle ghiandole genitali accessorie sono rari, possono risolversi e/o causare una ridotta funzionalità. I tessuti peritesticolari, (tunica vaginale), possono essere sedi di lesioni derivanti da affezioni peritoneali secondarie, da patologie dell’epididimo o da un trauma diretto. La reazione di questi tessuti è sovrapponibile a quella del peritoneo e pertanto consiste in processi aderenziali e fibrosi che possono limitare la mobilità del testicolo,e modificarne la capacità di termoregolazione. Classificazione Patologie dell’ARM Oltre alle patologie congenite, prevede una distinzione relativa alla 1. 2. 3. 4. 5. localizzazione anatomica delle patologie: Patologie da anomalie dello sviluppo (anomalie congenite) Patologie dello scroto e del contenuto scrotale Patologie del testicolo e dell’epididimo P. Delle ghiandole genitali accessorie P. Del pene e del prepuzio Anomalie congenite Vengono distinte in Anomalie Maggiori o Minori Anomalie Maggiori : • Criptorchidismo • Ipoplasia testicolare • Granuloma spermatico della testa dell’epididimo • Ambiguità sessuale Gatto a tre colori Persistenza del dotto di Muller Sindrome della femminilizazione testicolare •Sindrome delle ciglia immobili •Aplasia segmentale del dotto mesonefrico Anomalie minori • Cisti da inclusioni • Residui dei dotti mesonefrici Paraepididimite interna ed esterna • Residui dei dotti Paramesonefrici Appendice testicolare Utero cistico mascolino • Ipospadia • Residuo banda prepuziale Patologie dello scroto (e tuniche) Non bisogna dimenticare le patologie della cute e delle vaginali, non solo per i diretti effetti sulla termoregolazione, ma anche perché possono erroneamente essere confuse con patologie dei testicoli, dell’epididimo o del funicolo spermatico La dermatite della cute dello scroto è abbastanza comune, generalmente non specifica oppure dovuta a dermopatie generalizzate Alcuni patogeni però, agiscono prevalentemente sullo scroto: Dermatophilus congolensis e Besnoitia besnoitii (batterio e protozoo causa di dermatiti) nel toro, Chorioptes bovis nell’ariete. Tumori della cute dello scroto sono poco frequenti Le vasculopatie rare, tranne che nel bovino Patologie dello scroto (e delle tuniche) La tunica vaginale, è un’estensione del peritoneo; le due tuniche e la cavità fra esse posta, sono soggette alle sue stesse patologie. Patologie parassitarie ad es. cisti da Cisticercus tenuicollis si manifestano frequentemente nell’ariete e possono essere confuse con cisti o granulomi spermatici. Infiammazioni della tunica senza coinvolgimento del peritoneo possono risultare da traumi o infezioni, queste ultime provenienti dall’epididimo (Brucella ovis, Actinobacillus seminis, tripanosomiasi). Lesioni traumatiche sono leggere e focali, lesioni infettive sono gravi e diffuse. Le aderenze tra i due strati (periorchiti) sono inizialmente fibrinose, poi fibrose. Patologie del Testicolo e dell’epididimo Le patologie di questi organi vengono distinte a seconda che determinino una diminuzione oppure un aumento del contenuto scrotale L’aplasia è rara (aplasia della coda dell’epididimo) per cui se manca un lato del contenuto del scacco scrotale, l’animale potrebbe essere criptorchide o avere subito una castrazione unilaterale Se mancano entrambi i contenuti l’animale potrebbe essere stato castrato oppure criptorchide bilaterale oppure sottoposto ad una eccessiva terapia con GnRH Patologie del Testicolo e dell’epididimo Dimensioni Diminuite Dimensioni aumentate 1. 2. 3. 4. 1. Criptorchidismo Ipoplasia Degenerazione testicolare Aplasia segmentale Granuloma spermatico della testa dell’epididimo 2. Epididimite 3. Orchite 4. Periorchite 5. Neoplasia testicolare Seminoma, teratoma Tumore delle cellule del Sertoli Tumore delle cellule interstiziali 6. Cisti congenite 7. Varicocele 8. Torsioni 9. Ernia inguinale 10. Linfadenopatia scrotale Patologie del Testicolo e dell’epididimo • La produzione giornaliera di sperma correlata al volume testicolare; una sua diminuzione può derivare da ipoplasia oppure da atrofia le quali sono spesso difficili da differenziare. • L’ipoplasia è una malattia congenita nella quale il testicolo non acquisisce il suo normale volume alla pubertà, spesso fa parte di altre sindromi e più spesso si osserva nel CRIPTORCHIDISMO, patologia caratterizzata dalla parziale discesa del testicolo IL lato dove si verifica IL c. può essere specie dipendente nel toro di solito a sinistra. La differenziazione dell’epididimo è rallentata. Il C. può avere anche una base genetica. Nel cavallo il testicolo è più frequentemente localizzato nell’addome piuttosto che nell’area inguinale. Alcune razze sono maggiormente predisposte (Percheron, Cavallo da sella Americano, Quarter horse Americano). Anomalie del gubernaculum (mancato sviluppo, posizione anomala eccessiva crescita o difettosa regressione ) potrebbero causare cript. Altri fattori predisponenti potrebbero essere: ipoplasia testicolare, esposizione agli estrogeni durante la gravidanza e mal posizionamento del feto con compromissione del flusso sanguigno ai testicoli durante la stessa. L’atrofia del testicolo cript. subentra dopo la pubertà ed i testicoli criptorchidi sono maggiormente suscettibili allo sviluppo di neoplasie. Un testicolo ritenuto, specialmente se ingrossato da un tumore è maggiormente suscettibile di torsione del funicolo spermatico. IPOPLASIA Condizione abbastanza comune e spesso associata al criptorchidismo L’ipoplasia del testicolo e dell’epididimo possono essere correlate a condizioni generali scadenti, deficienza di zinco, ed anormalità endocrine e citogenetiche. I disturbi endocrini sono relativi alla ridotta produzione di ormone LH che influenza la produzione di testosterone dalle cellule endocrine interstiziali, oppure da carenza di FSH delle cellule pituitarie, che, in condizioni normali stimolano le funzioni nutritive delle cellule del Sertoli. Una vasta serie di anormalità citogenetiche sono responsabili di ipoplasia. (sindrome di Klinefelter nei gatti, tori , cani, verri e stalloni: corredo cromosomico XXY, XX/XXY). L’ipoplasia testicolare può anche presentarsi quando il numero dei tubuli seminiferi è ridotto o quando non ci sono sufficienti cellule germinali. Prima della pubertà i tubuli seminiferi hanno solo cellule del Sertoli e spermatogoni. L’I. testicoli non è quindi evidente se non dopo la pubertà. L’I unilaterale è più comune di quella bilaterale ma il dato è dovuto principalmente alle maggiori possibilità di effettuare un confronto tra i due testicoli e di notare la differenza nel primo caso piuttosto che nel secondo. Il range di volume del testicolo ipoplastico varia dalle dimensione del testicolo dell’animale prepubere alle dimensioni del testicolo normale. La consistenza è normale, La gravità dell’ipoplasia può essere quantificata istologicamente. Ipoplasia bilaterale, ariete giovane: Entrambi i testicoli e l’epididimo di questo ariete sono molto piccoli in confronto ad arieti normali. I tubuli seminiferi sono composti solo da cellule del Sertoli e non si osserva spermatogenesi. ATROFIA TESTICOLARE I testicoli il cui volume si riduce dopo la pubertà sono definiti atrofici ed il rilievo microscopico è dato dalla degenerazione dei tubuli seminiferi. Una leggera atrofia è difficile da distinguere , mentre quando è più grave e cronica il testicolo è piccolo e duro. Le cause di atrofia sono molteplici e spesso difficili da identificare. A seconda che siano locali o sistemiche l’atrofia può essere mono o bilaterale. Il ripristino di un testicolo con degenerazione è possibile se la causa viene rimossa e se il danno non è troppo grave. EPIDIDIMITE E GRANULOMI SPERMATICI Esistono diverse patologie che inducono aumento di volume testicolare ed epididimale. La più comune è l’infiammazione specialmente l’epididimite e la neoplasia testicolare. Il granuloma spermatico della testa dell’epididimo è l’unica patologia in origine congenita. Non è una patologia infettiva ma l’infiammazione predomina come risposta a seguito dello stravaso di spermatozoi. Colpisce prima la regione dei tubuli afferenti e successivamente si diffonde coinvolgendo la testa dell’epididimo. Tutti i dotti efferenti dovrebbero essere connessi con la testa dell’epididimo ma la patologia genetica può determinare la formazione di tubuli ciechi che non sboccano in essa. Con la pubertà i tubuli si riempiono di spermatozoi e la spermiostasi che ne consegue, produce la formazione dello spermatocele e del granuloma spermatico i quali proseguono nel tempo e determinano infertilità a causa dell’ostruzione. La pressione determinata dal granuloma spermatico causa la dilatazione del mediastino ed atrofia testicolare. Granuloma spermatico della testa dell’epididimo in un ariete. La testa dell’epididimo è enormemente aumentata a causa del granuloma spermatico. Il corpo e la coda dell’epididimo sono piccoli poiché il granuloma ha ostruito il flusso degli spermatozoi dal testicolo allìepididimo. L’EPIDIDIMITE è particolarmente frequente negli arieti e nei cani. La coda dell’epididimo è quasi sempre coinvolta, e questo permette la distinzione dal granuloma spermatico della testa dell’E. Ogni lesione lungo l’epididimo può infatti causare ostruzione del flusso degli spermatozoi e determinare la formazione del Granuloma. L’epididimite è quasi sempre associata al granuloma spermatico ed alla periorchite. L’epididimite è una delle maggiori cause di degenerazione testicolare. Il testicolo appare atrofico, Fibrinosi focale oppure aderenze fibrosi si costituiscono tra la tunica vaginale viscerale dell’Epididimo e la tunica vaginale parietale. Se un granuloma spermatico si rompe nella cavità della tunica vaginale si verifica una infiammazione diffusa della tunica seguita da aderenze in tutta la cavità; in alcuni casi si possono formare delle fistole. L’infezione dell’epididimo avviene attraverso due via principali: Per via ematogena es. Brucella sp. E per via ascendente (Actinobacillus seminii, Histophilus somni, E.coli). Negli arieti, le infezioni da Brucella ovis, Actinobacillus seminis e/o Histophilus somnii determinano una risposta infiammatoria suppurativa con iperplasia degli epiteli duttali e formazione di lesioni intraepiteliali luminali primarie e granuloma spermatico secondario. L’atrofia testicolare si manifesta secondariamente. B. ovis colpisce animali dopo la pubertà mentre A. seminis ed Histophilus somnii infettano gli arieti alla pubertà quando le variazioni ormonali permettono ai batteri presenti nel prepuzio di risalire il tratto riproduttivo. L’infezione da Brucella abortus nei tori è il maggiore agente infettivo dei testicoli e dell’epididimo. Le lesioni sono simili a quelle da B.ovis ma è predominante l’orchite. L’epididimite dei cani è spesso determinata da infezioni da E.coli di tipo ascendente. Nelle patologie acute il cane soffre dell’endotossiemia e la risposta sistemica determinano letargia, febbre e testicolo molle ingrossato e dolorante. Solitamente cono colpiti l’epididimo e la tunica vaginale ma in alcuni casi è stata osservata anche orchite. I cani si leccano e ledono lo scroto affetto creando mutilazioni o fistole. Le cause non infettive di epididimite sono rare Epididimite acuta: cane. La testa e la coda dell’E sono iperemici e contengono foci di essudato purulento e spermatozoi Orchite L’orchite è molto meno comune dell’epididimite probabilmente perché il Testicolo è più a monte dell’epididimo ed a causa della particolare “separazione immunologica“ (barriera ematotesticolare). Purtroppo i termine viene spesso utilizzato impropriamente per definire l’infiammazione del contenuto scrotale, che nella maggior parte dei casi significa: Epididimite. L’orchite è quasi sempre accompagnata da quest’ultima e spesso risulta dall’estensione di questa. L’orchite primaria è di tipo ematogeno B. abortus nei tori, Brucella suis, Corynebacteium pseudotuberculosis negli arieti. L’orchite intratubulare è localizzata nei tubuli seminiferi. Quando la lesione è predominante nell’interstizio viene denominata orchite interstiziale. L’orchite necrotizzante è la forma più grave di orchite B abortus, B suis, in alcuni casi le aree infiammate sono così estese e la necrosi così diffusa che le strutture originarie formano una massa caseosa. Si pssono formare fistole. Orchiti granulomatose (tubercolosi) sono molto rare Il funicolo spermatico comprende, il dotto deferente, il plesso pampiniforme ed il muscolo cremastere. I linfonodi scrotali ed il canale inguinale sono strutture ad esso collegate. Il varicocele è la dilatazione locale della vene spermatiche nel plesso pampiniforme che colpisce gli arieti vecchi. La dilatazione si localizza prevalentemente vicino l’anello inguinale e non coinvolge la parte distale che costituisce il plesso pampiniforme. La torsione del funicolo spermatico si osserva nei testicoli ritenuti se c’è un aumento di volume. Negli stalloni ed è causa di coliche. La torsione causa l’occlusione della vene con l’infarcimento emorragico del testicolo e ma anche dell’epididimo. L’infiammazione del funicolo spermatico (funicolite, funicolo scirrotico) si verifica a seguito della contaminazione della ferita da castrazione. I microrganismi più frequentemente isolati nelle funicoliti del cavallo sono stafilococchi. Il termine botriomicosi è stato coniato per descrivere questo tipo di pio granulomi. L’ernia inguinale e la linfadenopatia dei linfonodi scrotali rappresentano delle possibili cause differenziali per le masse o i rigonfiamenti che si possono riscontrare nella regione del funicolo spermatico. Gli arieti e gli stalloni anziani sono predisposti all’ernia inguinale che è una causa di aumento di volume dello scroto e sindrome colica nello stallone. La linfadenite caseosa nell’ariete ed il linfoma nel cane sono causa di linfadenopatia scrotale PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SESSUALI ACCESSORIE Le Ghiandole Sess. Acc. Includono le ampolle, le ghiandole vescicolari, la prostata e le ghiandole bulbo uretrali. Le loro posizioni le rendono spesso trascurate durante l’esame diagnostico dell’AGM. LE AMPOLLE sono raramente soggette a patologia, l’infiammazione è causata dagli stessi agenti che causano epididimite ed adenite vescicolare inclusi B. Abortus, Brucella Ovis, Actinobalcillus Seminis, HistoPh. Somnii e molti altri agenti. L’infiammazione delle ampolle può precedere l’epididimite come parte di un’infezione ascendente oppure dopo l’epididimite, in caso conrario. GHIANDOLE VESCICOLARI L’adenite vescicolare è una patologia importante nei giovani tori nelle loro prime stagioni riproduttive. Riduce la fertilità perchè cellule e mediatori dell’infiammazione giungono nel seme. Le cause sono prevalentemente infettive: virus, protozoi clamidiophila, ureaplasma, micoplasma, B. abortus ed altri. La patogenesi sembra essere dovuta ad infezioni ascendenti, discendenti, ematogene e malformazioni congenite. Le ghiandole risultano ingrossate e dure e si rileva la perdita della lobulazione. L’adenite vescicolare si osserva, talvolta, anche nello stallone. PROSTATA L’unico animale con frequenti patologie della prostata è il cane. Si rilevano tre maggiori patologie della prostata: In ordine: iperplasia neoplasia e prostatite Le patologie della prostata nel cane saranno trattate in successive lezioni. Le ghiandole bulbouretrali sono raramente soggette a patologia. Le lesioni del pene durante il coito possono dar luogo ad emorragie molto gravi se non addirittura fatali. Lacerazioni, tagli e lesioni chirurgiche sanguinano profusamente. Il forte sanguinamento si osserva (ed è causa) del l’ematoma del pene osservabile nei tori. I cavalli con lacerazione del pene possono sviluppare abnorme tessuto di granulazione. Durante l’accoppiamento viene applicata una enorme pressione al livello della flessura sigmoidea e dell’inserzione dei muscoli retrattori con una possibile rottura del pene ed emorragia. L’ematoma si sviluppa appena cranialmente allo scroto. I piccoli ematomi non determinano problemi apprezzabili ma a seconda dell’estensione dell’ematoma , si può formare tessuto cicatriziale determinando fimosi del pene. I casi più gravi può insorgere uno shock emorragico. Alcuni ematomi possono infettarsi ed evolvere come ascessi. L’infiammazione del pene si definisce fallite, quella del glande balanite e quella del prepuzio postite. L’infiammazione del pene e del prepuzio si verificano soprattutto negli animali castrati a causa di carenze di testosterone e/o alla tendenza di questi animali ad urinare senza sfoderare il pene. La postite degli ovini castrati è abbastanza frequente e determinata da batteri che produce ureasi: Corynebacterium renale. Se l’urina ha alte concentrazioni di urea il batterio produce profonde ulcerazioni della mucosa. Se l’orifizio prepuziale diventa edematoso e si ostruisce la patologia diventa maggiormente grave. Le cicatrici che ne derivano possono sfociare nella fimosi. In alcuni casi l’orifizio prepuziale si blocca e l’animale muore per ritenzione urinaria. La postite non specifica si verifica in tutti gli animali e più spesso, nei castroni, i quali non sfoderano all’atto di urinare con conseguente ritenzione di smegma prepuziale ed urina. I traumi fanno parte della patogenesi del prolasso prepuziale nei tori; il prolasso temporaneo del prepuzio è dovuta all’inadeguatezza del controllo muscolare. La mucosa prepuziale estroflessa prolassata si infiamma e si gonfia ed il prepuzio rimane prolassato, gonfio, asciutto, e più tardi lacerato, portando ad un circolo vizioso di lesioni ed infiammazioni che risultano così permanenti. Danni conseguenti ad abrasione da parte dei crini della coda della fattrice DANNI DA CALCIO Il verro è l’unico ad avere il diverticolo del prepuzio. Questo induce ad infezioni locali: diverticoliti. Il diverticolo è inoltre sede di papillomatosi. L’herpesvirus può causare fallite e postite in molte specie. Bovine Herpesvirus 1 causa fallo postite nel toro. A partire da l’iperemia ed essudazione dalle vescicole del glande che si trasformano in pustole ed ulcere di 1‐2 mm. L’hepresvirus equino 3 è la causa dell’esantema coitale equino, con decorso più breve e sviluppo di vescicole (più larghe) soprattutto sul corpo del pene, piuttosto che sul glande. L’herpesvirus canino non causa la formazione di pustole o di ucere. La risoluzione delle lesioni è rapida ma residuano noduli linfatici mucosali iperplastici e piccole aree di mucosa depigmentata. Bovine Herpesvirus 1, Suid herpes virus (pseudorabia suina) e caprine herpes virus e canine herpes virus possono determinare infezione persistente che slatentizza in concomitanza di stress o di somministrazione di corticosteroidi. I papillomavirus possono determinare lesioni sul pene di diverse specie. Tipiche verruche si possono osservare nei cani, sarcoidi si osservano nei cavalli e fibropapillomi nei bovini. I fibropapillomi sono inclusi nelle neoplasie. Altri organismi che causano fallo postite possono essere: Strongyloides papillosus nel toro e le larve di Habronema nel cavallo. Nell’abronemosi le lesioni sono ,molto simili al sarcoide: lesioni nodulari sopraeleveate e superficie sanguinolenta, come il tessuto di granulazione del sarcoide tuttavia i tragitti larvali sono differenziabili microscopicamente, come tragitti pieni di detriti circondati da tessuto fibrovascolare ricco di eosinofili L’ostruzione dell’uretra peniena nei piccoli ruminanti è comune. La parte più stretta dell’uretra in questi animali è proprio il processo uretrale per cui gli uroliti si bloccano a questo livello. A seconda del grado di ostruzione possono verificarsi: necrosi e rotture del pene e del prepuzio Molti animali tuttavia muoiono per rottura della vescica ed uro NEOPLASIE Le neoplasie primarie del pene e del prepuzio sono principalmente limitate ad un certo numero di tipi e specie. Difficilmente le neoplasie metastatiche o multicentriche colpiscono tali tessuti. Il tumore venereo trasmissibile del cane è l’unico tumore trasmissibile conosciuto questo tumore si presenta in forma singola o multipla da pochi mm a 10 cm di diametro con superficie a cavolfiore, infiammata ed ulcerata. Il carcinoma a cellule squamose del pene è di maggiore importanza nel cavallo e meno nel cane, il sito più frequente è il glande e si manifesta sia negli stalloni che nei castroni. La patologia si sviluppa infiltrandosi nei tessuti del glande determinando sclerosi, ingrossamento del glande con aree focali necrotiche ed ulcerate. Il papilloma o fibropapilloma si manifesta sul glande dei tori giovani e tale patologia è attribuibile all’infezione da papilloma virus tipo 1 anche se l’esatta patogenesi non è ancora stata identificata. La patologia si manifesta alla prima stagione di monta ed è autolimitante anche se il dolore procurato dalle lesioni può far sviluppare al toro avversione per l’accoppiamento.