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Il Calorimetro
Davide Leone
Fisica
23 aprile 2017
Il Calorimetro
Il calorimetro è uno strumento di misurazione che quantifica il flusso di calore durante una trasformazione termodinamica, a differenza di un semplice termometro che
misura il calore di un corpo.
Il calorimetro è quindi uno strumento utilizzato nella calorimetria, l’insieme delle
tecniche utilizzate per misurare le quantità di calore ceduta o acquistate durante reazioni
chimiche, passaggi di stato ed altri processi chimici e fisici.
La costruzione di un calorimetro è molto semplice: trattasi solitamente di un contenitore metallico pieno d’acqua sospeso su una fonte di calore, collegato ad un termometro.
Il termometro misura la differenza della temperatura del soggetto da studiare prima e dopo la reazione, il recipiente metallico ha invece funziona di isolante termico, per
evitare che le condizioni esterne condizionino il risultato finale, producendo un margine
di errore facilmente evitabile.
Esistono vari tipi di calorimetri:
- Il calorimetro di Lavoisier e Laplace (o a ghiaccio), formato da tre recipienti; nel
più interno viene collocato il corpo in esame, in quello intermedio il ghiaccio, così
come nel terzo, dove ha funzione di isolante. Il calore fornito dal corpo nel contenitore
più interno viene misurato in base a l’acqua che fiorisce dal recipiente intermedio, la
quale fluisce per mezzo di un apposito condotto
- Il calorimetro di Bunsen, in cui la funzione di termometro è assegnata ad un
meccanismo a base di mercurio, simile ai termometri moderni
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Il Calorimetro
- La “bomba” calorimetria di Mahler, un meccanismo molto complesso per essere qui esposto, che vanta una grande precisione
- Il calorimetro di Renault (o delle mescolanze) in grado di misurare le proprietà
termiche delle sostanze (come il calore specifico), particolarmente adatto ai passaggi
di stato
Il calorimetro è stato inoltre usato dal fisico inglese James Joule per costruire il
suo celebre esperimento (ved. “mulinello di Joule”) in cui misurò appunto una variazione
del calore provocata da una reazione fisica, dimostrando così la diretta convertibilità di
lavoro ed energia.