Effetto termico della corrente elettrica La trasformazione di energia elettrica in energia termica viene detta effetto termico della corrente o effetto Joule. Molti apparecchi utilizzano questo effetto per riscaldare l’acqua: un avvolgimento metallico (detto resistenza) immerso nell’acqua è percorso dalla corrente elettrica. Il calore che si sviluppa nella resistenza fa aumentare la temperatura dell’acqua. Per il principio di conservazione dell’energia, possiamo assumere che l’energia termica che si misura nel calorimetro sia uguale, a parte le dispersioni che trascureremo, all’energia elettrica trasformata dalla corrente. Scopo: verificare la proporzionalità diretta tra l'energia elettrica prodotta dal passaggio di una corrente elettrica in una resistenza e il calore acquistato da un calorimetro; determinare l'equivalente elettrico del calore, confrontando il risultato sperimentale ottenuto con il valore previsto Materiale occorrente: calorimetro ad acqua con agitatore, acqua distillata, riscaldatore elettrico a immersione, generatore a bassa tensione, cavi di collegamento, termometro, cilindro graduato, cronometro, amperometro e voltmetro Procedimento: Si riempie il calorimetro con una quantità nota d’acqua distillata, misurata mediante il cilindro graduato. Si immerge la bobina di riscaldamento nell’acqua e si chiude il calorimetro. A circuito aperto, si collega il generatore, si inseriscono (attenzione!) nel circuito l’amperometro e il voltmetro (il primo in serie e il secondo in parallelo). Si infila il termometro nel calorimetro e si misura la temperatura iniziale dell’acqua. Si chiude il circuito (quindi comincia a passare la corrente elettrica), facendo partire il cronometro e agitando l’acqua di tanto in tanto. Si misurano la tensione applicata e l’intensità di corrente che passa nel circuito. Orientativamente ogni 30 s si legge la temperatura raggiunta dall’acqua nel calorimetro, annotando le misure effettuate (date le differenti sensibilità degli strumenti, conviene in effetti indicare l’istante di tempo in cui il termometro risulta facilmente leggibile, per esempio in corrispondenza del passaggio per una indicazione della scala). Durante l’esperimento si controlla che i valori segnati dagli strumenti elettrici non varino in maniera significativa. Quando l’acqua raggiunge la temperatura di circa 50-60°C, si esegue l’ultima misura e si spegne il circuito. Riporta le misure di tempo e di temperatura effettuate nelle prime due colonne di una tabella come quella seguente. Non dimenticare di segnare anche i valori delle grandezze misurate che non cambiano durante l’esperimento: massa di acqua nel calorimetro ed equivalente in acqua del calorimetro, intensità di corrente elettrica (sull’amperometro), tensione applicata al riscaldatore (sul voltmetro). tempo (s) Temperatura (°C) ∆T=T-Tiniziale (°C) Eelettrica (joule) Q (caloria) equivalente meccanico della caloria (joule/caloria) Elaborazione dei dati e conclusioni: a) Completa la tabella con i calcoli indicati: l’energia elettrica ceduta dal riscaldatore elettrico [ Eelettrica =i·V·t, dove i è l'intensità della corrente, letta sull'amperometro, V la d.d.p., letta sul voltmetro e t il tempo trascorso dall'inizio dell'esperimento]; la quantità di calore assorbita dall’acqua [tramite la legge fondamentale della termologia Q=mc∆T, dove c è il calore specifico dell’acqua, m è la sua massa compreso l’equivalente del calorimetro, ∆T è la variazione di temperatura subita dall’acqua dall'inizio dell'esperimento]; il rapporto tra energia elettrica e calore. b) Traccia il grafico del calore prodotto in funzione dell’energia elettrica: si tratta di grandezze direttamente proporzionali? Da cosa lo deduci? Quanto vale la pendenza della retta? Cosa rappresenta? c) Determina la media e l’incertezza assoluta e percentuale nell’ultima colonna. Qual è il significato fisico del rapporto calcolato? Calcola la differenza percentuale tra il valore ottenuto e il valore previsto. Se potessi valutare le dispersioni di calore, l'accordo migliorerebbe? (motiva la risposta) d) Ripeti l’esperimento modificando qualche parametro (quantità di acqua, corrente elettrica...). Rielaborando i nuovi dati, puoi giungere alle stesse conclusioni? e) Confronta questo esperimento con quello relativo alla trasformazione del lavoro meccanico in calore: commenta i risultati ottenuti.