musicoperapia in classe

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Associazione di promozione sociale
“IL MNDO DI EUTERPE”
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Musicoterapia Suonoterapia. Sperimentazione musicale
Via Podesti 58 Ancona
tel 349/7867088
Suoni e musiche: per un’ecologia delle relazioni nel gruppo classe
Tutti viviamo e lavoriamo all’interno di gruppi, e troviamo nelle nostre interazioni personali con gli
altri, motivi di soddisfazione emotiva e di sviluppo personale. Durante le nostre vite siamo soggetti alle
domande ed alla pressione di gruppi, sia piccoli che grandi, a cominciare dalla famiglia fino alla
società in generale, e non siamo preparati a sopravvivere senza la cooperazione ed il contatto con altri
esseri umani. (Whiteley e Gordon, 1979)
Questo progetto, che vede integrato il lavoro del musicoterapeuta e della psicoterapeuta, scaturisce
dalla convinzione di poter lavorare per un‟educazione sonora e musicale incentrata ed attenta alle
dinamiche gruppali e del singolo individuo. La storia di un individuo si sviluppa attraverso una rete di
relazioni interpersonali significative; il gruppo va considerato il luogo per eccellenza in cui si
intrecciano e trovano posto la soggettività e la pluralità, in un sistema complesso di interazioni, dove il
centro è la relazione.
PERCHÉ LA MUSICOTERAPIA
Tramite il gioco musicale la persona esprime il suo mondo interno, manifestazione diretta dell‟animo; i
gesti sonori che compie o evita, diventano specchio della sua condizione interiore.
È così che, nel gioco musicale e relazionale, l‟individuo entra in contatto con parti di sé anche
profonde. Sperimentarsi all‟interno del gruppo diventa occasione potenziale per valorizzare le proprie
risorse espressive ed accogliere eventuali parti bloccate o disarmoniche, acquisendo una maggiore
consapevolezza di sé.
Trasformare un proprio gesto in suono, avvicinandosi agli altri o dagli altri lasciandosi avvicinare e
„toccare‟ attraverso il suono, o una danza, può essere un‟esperienza non facile da agire ma nel
contempo può presentarsi ricca di fascino e coinvolgimento. È così che suonare un grande tamburo,
una piccola percussione o pizzicare una corda, all‟interno di uno spazio ascoltante, accogliente, non
competitivo, può costituire per quella persona, il primo gesto con cui ri-orientarsi verso l‟evoluzione di
sé, interrompendo il circolo vizioso di sfiducia, non autostima, frustrazione, scarsa recettività ecc..
CONTENUTI
Attraverso la strada, didatticamente feconda, del dialogo sonoro si apprende, via via, ad interagire in
modo più armonico. Dal caos primordiale si formano dapprima delle isole di ordine, poi queste si
collegano tra loro come le cellule di un organismo. Si viene a costituire una mente di gruppo che guida
e coordina le attività delle parti.
Questo sembra avvenire solo a determinate condizioni, in mancanza delle quali, e in assenza di regole
predeterminate, o il caos continua a regnare sovrano o il gruppo si assesta su modalità ripetitive e
prevedibili (stereotipie, luoghi musicali comuni).
Tali condizioni risultano essere: accettazione incondizionata, empatia, congruenza.
Essere pienamente se stessi, in contatto con le proprie emozioni, senza esibire una facciata esterna che
copre un differente vissuto interno (congruenza), accettare gli altri per quello che sono, valorizzando i
loro contributi senza voler imporre i propri (accettazione incondizionata), entrare in risonanza emotiva
con gli altri (empatia), facilita indubbiamente un atteggiamento autenticamente cooperativo, in cui i
confini della mente individuale si fanno permeabili all‟apprendimento reciproco, alla condivisione, alla
compartecipazione.
Quando ciò avviene, l‟impressione dei partecipanti è quella di integrarsi perfettamente gli uni con gli
altri, ogni contributo personale viene accettato e valorizzato, non ci sono dispersioni.
Questo progetto si può realizzare proprio perché nessuno ne ha in mente uno già preformato in
anticipo, proprio perché ciascuno è libero da vincoli interni, desideri, pregiudizi che impedirebbero la
piena adesione al progetto collettivo che si andava costruendo insieme istante per istante.
La capacità di base che si va sviluppando in questo tipo di esperienze è l‟ascolto empatico: ascolto di
sé, ascolto dell‟altro, ascolto degli altri.
La capacità di ascolto nasce e si sviluppa nel terreno del riconoscimento, del rispetto, della
valorizzazione delle differenze.
È un terreno caratterizzato dalla cooperazione, non dalla competizione; vige la fiducia incondizionata
nelle risorse manifeste o latenti delle persone, una concezione paritaria, non gerarchica dei rapporti.
L‟ascolto empatico favorisce la comprensione profonda che apre la via all‟accettazione e alla
negoziazione pacifica tra differenti criteri e valori.
FINALITÀ
Favorire lo sviluppo delle capacità comunicazionali e relazionali, attivando abilità di base quali la
percezione e l‟osservazione, l‟analisi e la sintesi, utilizzando la musica come strumento facilitatore
della relazione e dell‟integrazione.
L‟obiettivo è quello di lavorare sulle potenzialità del gruppo, tenendo presente il contesto nel quale il
gruppo opera e la sua storia, che evolve e si forma nello scambio tra le persone che lo costituiscono.
Le tecniche musicali vogliono servire da strumento di integrazione nel gruppo dove ogni soggetto
partecipa e contribuisce all‟identità collettiva con cui ci si può confrontare e riconoscere.
METODOLOGIA
La peculiarità di questo lavoro sta nell‟integrazione delle competenze del musicoterapeuta e della
psicoterapeuta. Tale integrazione permette una lettura complessa e articolata delle dinamiche di gruppo,
passaggio importante per operare poi all‟interno del gruppo attraverso la modulazione degli interventi.
La metodologia adottata è quella della musicoterapia attiva che alterna momenti di dialogo sonoro, la
cui caratteristica fondamentale, consiste nella partecipazione dei soggetti al fare musica con il
terapeuta, a tecniche di facilitazione dei processi di apprendimento e relazione. In modo
complementare, la psicoterapeuta focalizzerà l‟attenzione alle dinamiche di gruppo, alle regole e ai
ruoli che caratterizzano il sistema, alla coesione o conflittualità tra i membri, senza perdere di vista
l‟individualità di ognuno.
Si alterneranno il dialogo non verbale , attraverso la sperimentazione sonora, a momenti in cui le parole
saranno il canale comunicativo privilegiato per facilitare l‟interazione e lo scambio all‟interno del
gruppo.
Ogni fase di programmazione del lavoro sarà elaborata dai coterapeuti che per organizzare e strutturare
il lavoro utilizzeranno delle schede di osservazione, validi strumenti in ogni fase del progetto, da quella
iniziale a quella di verifica finale.
DESTINATARI
Il progetto è rivolto a gruppi di studenti e gruppi di insegnanti.
OBIETTIVI
Migliorare e potenziare il contatto con se stessi e con il gruppo.
Sviluppare la creazione di un rapporto efficace ed autentico nella relazione con gli altri.
Riscoprire la propria identità corporea, spaziale, temporale e musicale.
Favorire l‟espressione delle emozioni attraverso il canale privilegiato della comunicazione non verbale.
Promuovere un percorso di crescita personale attraverso un lavoro sulle proprie emozioni, all‟interno di
un gruppo che partecipa attivamente ai processi di consapevolezza e di cambiamento.
TEMPI E COSTI
Il compenso orario del musicoterapeuta e dello psicoterapeuta è di 50 euro nette l‟ora. Nelle
collaborazioni con le scuole risulta esente IVA secondo il DPR 633/72 Art. 10 Comma 20.
MUSICOTERAPEUTA
Diploma al Conservatorio di Fermo in “Flauto traverso”.
Laurea con lode in Scienze Riabilitazione Psichiatrica Facoltà di Medicina e Chirurgia del‟Aquila.
Specializzazione in Musicoterapia alla scuola Quadriennale C.E.M. di Assisi.
Specializzazione alla Scuola Triennale Europea di Musicoterapia.
Diploma in “Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica”, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Ancona
Esperienza decennale nella conduzione di laboratori di musicoterapia e nel campo delle comunità
psichiatriche come educatore professionale.
PSICOTERAPEUTA
Laurea in Psicologia presso l‟Università degli Studi di Urbino.
Diploma di specializzazione in Psicoterapia familiare e sistemico relazionale presso il Centro Studi di
Terapia Familiare e Relazionale di Roma.
Per contatti:
Fabrizio Alessandrini
Tel 3497867088 e-mail [email protected]
Francesca Malatesta
Tel 3296221910 e-mail [email protected]
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