Amplificatori a BJT Per la scelta del punto di lavoro, al fine di garantire il funzionamento il più possibile lineare, si sceglie VCEQVCC/2 e ICQ al centro delle caratteristiche (o come da specifiche da datasheet) VCC Ipotesi per il progetto della polarizzazione VE RE I EQ RC R1 I1 C IC IB npn B I 2 I BQ VCC 10 I 2 10 I BQ I CQ I1 I 2 hFE VE RE I CQ VCC 10 RE VCC RC I CQ VCEQ VE RC IE R2 I2 E RE VBEQ VE R2 I 2 R2 10 VCC R1 R2 I 2 Elettronica II Prof. Paolo Colantonio I CQ R2 hFE R1 VCC 10 I CQ VCC VCEQ VE I CQ VBEQ VE I 10 CQ hFE VCC R2 I CQ 10 hFE 2 | 16 Obiettivi Polarizzare il transistore BJT BC107 nel punto di lavoro caratterizzato da: • VCEQ=5V, • VBEQ=0.65V, • ICQ=2mA Si utilizzi la tensione di alimentazione VCC=10V. Datasheet del componente Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 3 | 16 Passi di realizzazione 1. Dal datasheet si ricavano i valori di hFE,min=110 e hFE,Max=450. 2. Per il valore di hFE si userà la media geometrica 3. Si dimensionano le resistenze in base alle relazioni precedenti • RE=500 • RC=2k • R1=91k • R2=18k VCC hFE hFE ,min hFE , Max 220 RC R1 I1 C C IC IB B npn B E 4. Montare il circuito secondo lo schema (prestare attenzione alla piedinatura del BJT). 5. Verificare la polarizzazione misurando le tensioni VE, VCE e VBE. IE R2 I2 E RE Se il punto di lavoro non è ben verificato, occorrerà modificare “opportunamente” i valori delle resistenze Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 4 | 16 Modello a parametri ibridi ic h ie ib + vbe Semplificato ib + + h fe·ib h re·vc e 1/h oe - + vce - ic + h ie vbe - h fe·ib vce - - All’aumentare della frequenza, il circuito a parametri ibridi non va più bene in quanto hfe ed hie dipendono fortemente dalla frequenza . Si usa allora il circuito a ‐ibrido o di Giacoletto Medie frequenze rce B rbb’ gm ·Vb’e rb’e Cb’e B Elettronica II Prof. Paolo Colantonio rb’e C rbb’ C + rb’c B’ E rb’c B’ Cb’c Vb’e gm Vb’e rce E E 5 | 16 Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 6 | 16 VCC RC R1 I1 C2 IC C RS C1 IB npn B RL IE E R2 I2 RE C3 Per l’analisi in AC alle medie frequenze, al posto del transistor si sostituisce il suo modello equivalente (semplificato). I condensatori esterni sono considerati in corto circuito! iin RS + vin + R1 - R2 ic C + hie vbe - Rin Elettronica II Prof. Paolo Colantonio ib B hfeib E vce + RC - RL v out - Rout 7 | 16 iin RS + vin ib B + R1 R2 - ic C iout + hie vbe hfeib - E vce + RC RL v out - - Rin Rout Resistenza di ingresso Ri vin hie ib Ri' Resistenza di uscita (si calcola ponendo vin=0 Ib=0) Ro vc 1 ic hoe Ro' RC // RL Amplificazione di tensione AV vout ic Rc / / RL R / / RL h fe c vin ib hie hie Amplificazione di corrente Elettronica II Prof. Paolo Colantonio vin hie / / R1 / / R2 iin iout vout Ri' Ri' Ai Av iin RL vin RL 8 | 16 Il metodo più diretto per valutare la frequenza di taglio e quindi la banda passante di un amplificatore è partire dalla funzione di trasferimento: G s vo s vi s e risolvere l’equazione: G s Go 2 Essendo G0 il guadagno dell’amplificatore alle medie frequenze. Il metodo è esatto ma complesso e poco pratico. Si utilizzano perciò metodi approssimati metodo delle costanti di tempo Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 9 | 16 Metodo delle costanti di tempo Frequenza di taglio inferiore n i j 1 Frequenza di taglio superiore 1 1 js s js E’ la costante di tempo della j‐esima capacità del circuito di bassa frequenza, calcolata con tutte le altre capacità in corto circuito. n jo j 1 jo E’ la costante di tempo della j‐esima capacità del circuito di alta frequenza, calcolata con tutte le altre capacità in circuito aperto. Si ha una stima per difetto della banda passante dell’amplificatore i ,reale i Elettronica II Prof. Paolo Colantonio s s ,reale 10 | 16 40 37 34 |G(j)| (dB) 31 28 25 22 19 16 13 10 1 i 10 n s i 1 i 2 100 i n i si i1 1000 10000 Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 1 s z 1 1 s s ia si s 100000 2 s 1/ j ja z 1 11 | 16 Calcolo delle costanti di tempo per ogni capacità del circuito di bassa frequenza, considerando tutte le altre in corto circuito. i R S i b C1 + R 1 R 2 c + hie v R hi be C fe b R 1 C1 RS R1 // R2 // hie R 2 C2 RL RC L v ce - - i i b R c C 2 S + R 1 R 2 + hie v R hi be C fe b L v ce - - ib RS + ic + hie hfeib vbe - vce 3 C3 RE // - hie RS // R1 // R2 1 h fe I R1 R2 + V - Elettronica II Prof. Paolo Colantonio RC RE RL C3 fi 1 2 1 1 1 1 2 3 12 | 16 rb’c Calcolo delle costanti di tempo per ogni capacità del circuito di alta frequenza, considerando tutte le altre in circuito aperto. I rbb’ RS B’ Cb’c R1 R2 rb’e Cb’e gm Vb’e rce RC RL rb’c + rce gm V V RC Rdx RL - r r / / RC / / RL V b ' c ce I 1 g m rce / / RC / / RL 4 Cb ' e Rdx / / Rsx Rsx rb ' e / / rbb ' R1 / / R2 / / RS Rdx rb’c rbb’ RS B’ Cb’c R1 B’ rb’e R2 + V gm Vb’e rce RC RL - Req ,2 I gm Vb’e Rsx V Rsx rce / / RC / / RL 1 g m Rsx I rce//R //R C L 5 Cb ' c rb ' c / / Req ,2 E V Rsx I rce / / RC / / RL I g m Rsx I fs Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 1 2 4 5 13 | 16 VCC Obiettivi Realizzare un amplificatore in configurazione ad emettitore comune, con un transistore BC107, che abbia come amplificazione di tensione un valore AV‐8 ed una frequenza di taglio inferiore il più piccolo possibile. Determinare la banda passante e verificarla sperimentalmente. Per la polarizzazione utilizzare i dati dell’esperienza precedente, ovvero: • VCEQ=5V, • VBEQ=0.65V, • ICQ=2mA, • VCC=10V. Per il transistore si consideri hfe=250 e hie=4k. Per il modello di Giacoletto, si consideri Cb‘e= 12pF e Cb‘c = 5pF. RC R1 I1 C2 C RS C1 IC IB npn B RL E R2 IE I2 RE C3 Passi di realizzazione AV RC RL 1. Per la resistenza di carico RL, sfruttare la relazione h fe 2. Per la scelta dei condensatori: RC AV hie • C3=470F (elettrolitico) 1=2182.2 s 2=1448.4 s • C2=680nF • C3=680nF 3=1448.4 s • fi202Hz 3. Dal calcolo delle costanti di tempo superiori • 4=10.08 s • 5=44.26 s Verificare il funzionamento e la banda dell’amplificatore. • fs3MHz Osservare cosa succede all’aumentare della ampiezza del segnale di ingresso Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 14 | 16 E’ un amplificatore in grado di fornire in uscita due segnali con medesima ampiezza ma in opposizione di fase. Guadagno associato all’uscita Vo1: VCC RC R1 I1 C RS C1 E Vin Vo1 R2 Ri hie 1 h fe RE hie AV 2 1 Ri Ri hie 1 h fe RC Guadagno associato all’uscita Vo2: npn B VS IC IB RC AV 1 h fe Ri IE I2 RE Vo2 Per assicurare che le due uscite abbiano medesima ampiezza, tenendo conto che la configurazione C.C. ha guadagno circa unitario, occorrerà scegliere: RC RE Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 15 | 16 VCC Obiettivi Realizzare un amplificatore phase splitter, con un transistore BC107. Per la polarizzazione, fissare: • VCEQ=5V • VBEQ=0.65V • ICQ=2mA • VCC=10V Garantire inoltre che sia: • VCQ=3/4VCC=7.5V • VEQ=1/4VCC=2.5V Per il transistore si consideri hfe=220 e hie=4k. Passi di realizzazione 1. Per le resistenze RE=RC=R, sfruttare la relazione 2. Per la resistenza di polarizzazione R2, imporre che sia 1/10 della resistenza vista dalla base del BJT: 3. Per la resistenza R1, trascurando la corrente sulla base, sfruttare la relazione: RC R1 I1 C RS C1 npn B E VS Vin R2 IE I2 RE R Vo1 IC IB Vo2 VCC VCEQ 2 I CQ V 1 1 RBASE 1 hFE RE BEQ I BQ 10 10 h R FE E 10 R2 R1 VR1 VR2 R2 VCC VBEQ VEQ VBEQ VEQ R2 Verificare i segnali presenti sulle due uscite. Osservare cosa succede all’aumentare della ampiezza del segnale di ingresso Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 16 | 16