I.T.I.S “. VOLTA” - Perugia a A. S. 2011/2012 CLASSE 3 sez. AC MATERIA: Chimica Organica Bio-Org. delle Fermentazione e Lab. (Esercizi da svolgere durante il periodo estivo) Strumento da utilizzare: libro di testo L’assegnazione degli esercizi tra i vari capitoli del libro di testo non esaurisce la preparazione dei moduli svolti. È fondamentale utilizzare la copia allegata del programma svolto, come guida di studio e di ripasso per tutte le parti teoriche. Capitolo 1 Pag. 20 Esercizi: 1.10; 1.11; 1.12; 1.13; 1.14; 1.15; 1.16; Pag. 21 Esercizi: 1.21; 1.23; 1.24; 1.26; 1.27; Pag. 22 Esercizi: 1.29; 1.31, 1.32; Capitolo 2 Pag. 40 Esercizi: 2.10; 2.12; 2.16; 2.17; Pag. 41 Esercizi: 2.26; 2.27; Pag. 42 Esercizi: 2.37; Capitolo 3 Pag. 52 Esercizi: 3.1; 3.2; 3.5; 3.6; 3.12; 3.13; Pag. 53 Esercizi: 3.15; 3.17; 3.19; 3.21; Capitolo 4 Pag. 78 Esercizi: 4.12; 4.14 (a, b, c, d); 4.15 b; Pag. 79 Esercizi: 4.19; 4.20; Pag. 80 Esercizi: 4.31; Pag. 81 Esercizi: 4.36; Capitolo 5 Pag. 104 Esercizi: 5.11; Pag. 106 Esercizi: 5.26; 5.27; Pag. 107 Esercizi: 5.36; Pag. 108 Esercizi: 5.38; Capitolo 6 Pag. 123 Esercizi: 6.7; 6.8 c; 6.12; Pag. 124 Esercizi: 6.16; 6.17; 6.19; 6.21; Pag. 125 Esercizi: 6.24; Capitolo 7 Pag. 152 Esercizi: 7.13 (a, c, f); 7.14 (a, d, e); 7.17 c; Pag. 153 7.21 c; 7.22; 7.24; 7.25; Pag. 154 7.32 c; 7.37 (a, b); 7.38 a; Capitolo 8 Pag. 171 Esercizi: 8.10 b; 8.11 (a, f); 8.12; Pag. 172 Esercizi: 8.18; 8.20; 8.22 e (il nome del prodotto non è necessario); Pag. 173 Esercizi: 8.23 b; 8.24 a; Capitolo 9 Pag. 193 Esercizi: 9.7 (b, d); 9.8 c; 9.9 (a, b, e); 9.10 b; Pag. 194 Esercizi: 9.19 a; 9.21 c; Pag. 195 Esercizi: 9.24; Capitolo 10 Pag. 221 Esercizi: 10.12; 10.13 (1, 2, 3, 4, 5); 10.14; 10.15; 10.20 (1, 4, 5); 10.21 (1, 4); Pag. 222 Esercizi: 10.22; N.B.: Ai fini di una preparazione adeguata si chiede anche di rieseguire tutti gli esempi di esercizi, di reazioni caratteristiche e di meccanismi di reazione già svolti nel libro e/o negli appunti e di controllarne la correttezza dello svolgimento. L’insegnante Mario GABRIELE 1 I. T. I. S. “A. Volta” – Perugia A. S. 2011/2012 Materia: CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA DELLE FERMENTAZIONE E LABORATORIO CLASSE: 3a sez. A/C Moduli svolti: Teoria: MODULO 0 di consolidamento: Dalla purifica- metano, etilene e acetilene; introduzione alle famiglie degli zione alla conoscenza del carbonio organico (strut- alcani, alcheni e alchini. ture e ibridazioni) MODULO 1: Gli idrocarburi alifatici 1a U. D.: Le tecniche di separazione e di purificazio- 1a U. D.: Alcani e cicloalcani ne La struttura ibrida dei carboni degli alcani e dei cicloalcani; isomeria (conformazionale e configurazionale); la no- Saggio di riconoscimento di una sostanza organica (com- menclatura IUPAC degli alcani e dei cicloalcani; proprietà bustione e successiva precipitazione della CO2 prodotta fisiche; fonti industriali (distillazione frazionata del petro- con acqua di barite); le tecniche di separazione e di purifi- lio, cracking catalitico, reforming catalitico); classificare i cazione delle sostanze organiche liquide: distillazione reagenti nucleofili ed elettrofili; conoscere l’effetto indut- (semplice, frazionata, sottovuoto, in corrente di vapore) ed tivo; le strutture e le proprietà dei carbocationi, dei carba- estrazione (discontinua con imbuti separatori e continua nioni e dei radicali liberi; la trasposizione dei carbocationi; con Soxhelet); estrazione della trimiristina dalla noce mo- le principali reazioni di preparazione degli alcani; le pro- scata, come esempio specifico della estrazione continua; prietà chimiche degli alcani (alogenazione radicalica con separazione dell’acido benzoico dalla p-toluidina, come meccanismo di reazione e combustione); il numero di otta- esempio di separazione discontinua di sostanze acido-base; no delle benzine; saggio di riconoscimento con iodio (per la cristallizzazione dell’acido salicilico, come esempio di alcani e cicloalcani). separazione e purificazione delle sostanze organiche solide; determinazione del punto di fusione e della resa 2a U. D.: Alcheni e dieni dell’acido salicilico ottenuto dalla cristallizzazione (valu- La struttura ibrida dei carboni dell’etilene; isomeria cis- tazione della purezza dei cristalli ottenuti). trans e aggiornata a E-Z; la nomenclatura IUPAC degli al- 2a U. D.: La struttura degli atomi cheni; le principali proprietà fisiche; le principali reazioni di preparazione degli alcheni attraverso i meccanismi di La struttura elettronica degli atomi (“riempimento degli reazione E1 ed E2: eliminazione di HX, di H2O, di X2; le orbitali”); le strutture di Lewis delle molecole dei composti principali reazioni degli alcheni attraverso i meccanismi di binari, degli acidi e dei sali. addizione elettrofila e radicalica (regola di Markovnikov e 3a U. D.: L’elettronegatività e i legami chimici regola anti-Markovnikov): addizione di alogeni, di acidi Concetto di elettronegatività; l’elettronegatività nella tavo- alogenidrici, di acido solforico, di acqua e così via; orien- la periodica e i fattori che la influenzano; legame covalente tamento e reattività a confronto tra E1, E2, SN1 e SN2; puro, polare e dativo); molecole polari e apolari; legame saggi di riconoscimento con bromo e con permanganato ionico e legge di Coulumb. per alcheni. 4a U. D.: Ibridazioni del carbonio 3a U. D.: Alchini Orbitali atomici di tipo s e di tipo p; sovrapposizione degli La struttura ibrida dei carboni dell’acetilene; la nomencla- orbitali atomici: orbitali molecolari (sia di tipo σ sia di tipo tura IUPAC degli alchini; i principali metodi di prepara- π); le ibridazioni dell’atomo di carbonio sp, sp , sp e le zione (eliminazione dai dialogenuri vicinale e alchilazione geometrie delle molecole organiche (lineare, planare, te- degli acetiluri), attraverso i meccanismi di reazione; le traedrica); molecole con legami “semplici”, doppi e tripli: principali reazioni degli alchini, attraverso i meccanismi di 2 3 2 reazione; idratazione degli alchini: tautomeria; confronto smo monomolecoolare e bimolecolare); reazioni generali fra le proprietà chimiche degli alcheni e degli alchini. SN2: meccanismo, cinetica, stereochimica e reattività; rea- a 4 U. D.: Dieni zioni generali SN1: meccanismo, stereochimica, reattività, Classificazione e nomenclatura dei dieni e le loro proprietà trasposizioni; confronto fra le reazioni SN1 e SN2; reazio- chimiche; Risonanza nei dieni coniugati (carbocatione alli- ni di eliminazione E2 ed E1: meccanismo, reattività, ste- lico); effetti di risonanza attivanti e disattivanti; addizione reochimica; effetti del solvente sui meccanismi di reazio- elettrofila e addizione radicalica ai dieni coniugati: orien- ne; incidenza della natura nucleofila e basica del substrato tamento 1-2 e 1-4. sulla competitività tra i meccanismi; tentativi di previsione MODULO 2: Gli idrocarburi aromatici (dal ben- sui possibili prodotti di reazione; saggio di Lassaigne per il zene alle sostituzioni elettrofile aromatiche) riconoscimento di composti organici contenenti alogeni. 2a U. D.: Reattivi di Grignard 1a U. D.: Il benzene e l’anello aromatico Preparazione dei reattivi di Grignard; carattere carbanioni- Formula bruta; ibridazioni del carbonio nell'anello benze- co (nucleofilo) della parte organica; reazioni chimiche ti- nico; rappresentazioni dell’anello del benzene: di Kekulè, piche dei reattivi di Grignard, con meccanismo di reazione. di risonanza, degli orbitali π nella molecola del benzene; stabilità dell’anello del benzene; nomenclatura dei derivati MODULO 4: Il carbonio organico legato agli ele- del benzene; fonti industriali; proprietà fisiche; ossidazione menti più noti del VI gruppo (ossigeno e zolfo): degli alchilbenzeni; alogenazione radicalica delle catene alcoli, fenoli, eteri e composti dello zolfo laterali; saggio di riconoscimento di Fridel-Crafts per gli 1a U. D.: Alcoli e Fenoli idrocarburi aromatici. Struttura, classificazione e nomenclatura (IUPAC e comu- a 2 U. D.: Sostituzione elettrofila aromatica ne); proprietà fisiche; fonti industriali; esempi di sintesi di Meccanismo della sostituzione elettrofila aromatica: i due laboratorio; i prodotti e i limiti delle sintesi di Grignard; stadi; esempi di sostituzione elettrofila aromatica (nitra- proprietà acide degli alcoli (formazione di alcolati, eteri e zione, desolfonazio- esteri); proprietà basiche ed esempi di chimismo del grup- ne/protonazione); effetto (induttivo e di risonanza) dei po –OH negli alifatici e negli aromatici: formazione di a- gruppi sostituenti nella reattività (attivanti e disattivanti) e logenuri alchilici e alcheni; principali meccanismi di rea- nell’orientamento; teoria di Ingold; determinazione delle zione (reattività, direzione); acidità degli alcoli e dei fenoli reattività relative; classificazione dei gruppi sostituenti; a confronto; ossidazione degli alcoli; i sali dei fenoli; ana- orientameto in presenza di più sostituenti. lisi chimiche di riconoscimento: saggio di Lucas e saggio solfonazione, alogenazione, a 3 U. D.: Composti aromatici polinucleari di Jones. Regola di Hückel; struttura dei composti aromatici ad anel- 2a U. D.: Eteri li condensati (naftalene antracene e fenantrene); nomencla- Struttura e nomenclatura degli eteri; proprietà fisiche; fonti tura dei loro derivati; esempi significativi di composti ete- industriali ed esempi di sintesi di laboratorio; esempi di rociclici. reazioni chimiche degli eteri con meccanismo di reazione MODULO 3: Il carbonio alifatico legato ad un e- (sostituzioni nucleofile SN1 e SN2 degli eteri alifatici e lemento del VII gruppo: gli alogenuri alchilici sostituzione elettrofila degli eteri aromatici). 1a U. D.: Alogenuri alchilici 3a U. D.: Composti dello zolfo: tioli, solfuri e disolfu- Struttura e nomenclatura (IUPAC e comune); fonti indu- ri striali ed esempi di principali reazioni di preparazione (da- Cenni alla nomenclatura; cenni alle proprietà chimiche (a- gli alcheni e dagli alcoli, con meccanismi dettagliati di re- cidità e nucleofilicità) e fisiche (legate alla grande debo- azione); reazioni principali di sostituzione nucleofila e di lezza del legame a idrogeno) e confronto con gli alcoli; eliminazione, con meccanismi dettagliati di reazione; cen- saggio di Lassaigne per il riconoscimento di composti or- ni alla cinetica del primo e del secondo ordine (meccani- ganici contenenti zolfo. 3 MODULO 5: Il carbonio organico legato al primo 1a U. D.: Aldeidi e Chetoni elemento del V gruppo: le ammine e gli eterociclici Struttura e nomenclatura (IUPAC e comune); proprietà fi- azotati siche; reattività del gruppo carbonilico in presenza di a 1 U. D.: Ammine gruppi ±I; reazioni di preparazione per ossidazione di alco- Struttura, classificazione e nomenclatura (IUPAC e comu- li primari e secondari; reazioni di preparazione dagli alo- ne); proprietà fisiche; i sali delle ammine; preparazione genuri acilici; meccanismo di addizione nucleofila: mec- delle ammine alifatiche: amminazione riduttiva e sostitu- canismocon o senza la presenza di H+; esempi di reazioni zione nucleofila degli alogenuri alchilici, con meccanismo tipiche del gruppo funzionale (carbonilico) e relativi mec- dettagliato di reazione; preparazione delle ammine aroma- canismi di reazione: addizione di HCN, addizione di alcoli tiche: riduzione dei nitroderivati e sostituzione nucleofila (semiacetali e acetali), addizione dei composti di Grignard, aromatica (cenni); basicità e nucleofilicità delle ammine e addizione dei composti azotati. rapporto tra basicità e struttura; effetto dei sostituenti sulla 2a U. D.: Acidi carbossilici e derivati basicità nell’anello nelle ammine aromatiche; sali di diazonio: e- N.B.: l’unità didattica non è stata terminata e verrà ripresa nel successivo anno di corso. sempi di preparazioni e di reazioni; risonanze dei sali di Struttura del gruppo carbossilico; nomenclatura degli acidi diazonio; saggio di Lassaigne per la ricerca dell’azoto. carbossilici alifatici usata nei nomi correnti (posizioni in- 2a U. D.: Eterociclici azotati dicate da lettere greche α, β, ecc.) e nomenclatura IUPAC; Struttura delle ammine eterocicliche a cinque termini, a sei proprietà fisiche; proprietà acide degli acidi carbossilici e termini e ad anelli condensati; considerazioni sulla basicità suoi sali; separazione in laboratorio di una miscela a carat- delle ammine cicliche. tere acido e a carattere basico; effetto dei sostituenti elet- delle ammine aromatiche; la sostituzione tronattrattori o elettrondonatori sull’acidità negli acidi car- MODULO 6: Il carbonio organico legato al car- bossilici alifatici e aromatici; esempi di sintesi in laborato- bonio carbonilico: le aldeidi, i chetoni e gli acidi rio ed alcuni meccanismi di reazione; esempi di reazioni di carbossilici riduzione degli acidi carbossilici; sostituzioni nucleofile. Laboratorio: MODULO 0 separazione dell’acido benzoico dalla p-toluidina, U.D.3: come esempio di separazione discontinua di sostanze saggio di riconoscimento di una sostanza organica acido-base; (combustione e successiva precipitazione della CO2 prodotta con acqua di barite). pio di separazione e purificazione delle sostanze or- le tecniche di separazione e di purificazione delle so- ganiche solide; stanze organiche liquide: a) la cristallizzazione dell’acido salicilico, come esem- distillazione determinazione del punto di fusione e della resa dell’acido salicilico ottenuto dalla cristallizzazione. semplice; MODULO 1 frazionata; U.D.1: sottovuoto; saggio di riconoscimento con iodio (per alcani e ci- in corrente di vapore; cloalcani). b) estrazione U.D.2: discontinua con imbuti separatori; saggio di riconoscimento degli alcheni: continua con Soxhelet; a) con bromo; b) con permanganato. 4 MODULO 2 saggio di Lassaigne per il riconoscimento di composti U.D.1: saggio di riconoscimento degli idrocarburi aromatici MODULO 5 di Fridel-Crafts U.D.1: saggio di Lassaigne per il riconoscimento di composti organici contenenti zolfo. MODULO 3 U.D.3: saggio di Lassaigne per il riconoscimento di composti MODULO 6 organici contenenti alogeni. U.D.1: analisi chimiche di riconoscimento per aldeidi e/o organici contenenti azoto. MODULO 4 U.D.1: analisi chimiche di riconoscimento per alcoli e fenoli: a) a) saggio di Lucas; b) saggio di Jones; chetoni: b) saggio di Jones. c) saggio con 2,4-dinitrofenilidrazina; saggio di Tollens. U.D.3: Gli insegnanti Gli alunni Prof. Mario GABRIELE Prof. Giuseppe ROSCINI 5 6