occhiali 3d da brivido ma sul naso dei bimbi

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IL CAFFÈ 3 novembre 2013
TECNOLOGIA REAL 3D
LA SALA DEL CINEMA
I film 3D possono essere proiettati in due tipi di sala
Sala tradizionale
Schermo
flat
Proiezione
(PARENTESI
TRA
Raggi luminosi unidirezionali
A differenza della luce normale, le onde di luce
polarizzata (sia proiettata che riflessa) sono
unidirezionali, per esempio orizzontali o verticali
Sala “duomo”
Il soffitto è
a forma
di cupola
21
L’IMMAGINE PROIETTATA E RIFLESSA
In sala i fotogrammi filmati per l’occhio destro
e quelli per l’occhio sinistro vengono proiettati
alternativamente con fasci di luce polarizzata
Il cinema prova a restituire allo spettatore il senso di profondità
attraverso particolari tecniche di ripresa e occhiali speciali
La proiezione
si allarga ai lati
del soffitto
Raggi verticali
LA SALUTE
Tridimensionalità.
Per gli oculisti è
meglio non
esagerare e far
riposare gli occhi
Raggi orizzontali
Le lenti
Le lenti degli occhiali hanno due diversi filtri
polarizzanti, così da far passare le immagini
destinate all’occhio corrispondente
Nervo
ottico
LE RIPRESE
Il film viene
girato da due
telecamere
vicine che
riprendono la
scena da
angolazioni
leggermente
diverse
Camera sinistra
Camera destra
La telecamera
riprende
l’immagine
destinata
all’occhio
destro,l’altro
obiettivo
per quello
sinistro
Impulsi
elettrici
L’occhio
L’immagine che arriva alla retina di ogni occhio
è leggermente diversa. Nella retina le immagini
vengono poi trasformate in impulsi elettrici
Corteccia
visiva
sinistra
Corteccia
visiva
destra
Il cervello
Gli impulsi elettrici vengono trasmessi dal nervo
ottico alla corteccia celebrale visiva. Qui avviene
l’elaborazione e la percezione dell’immagine; le
immagini di entrambi gli occhi si ricompongono
in una unica visione tridimensionale
OCCHIALI 3D DA BRIVIDO
MA SUL NASO DEI BIMBI...
CAROLINA CENNI
così la persona riesce a percepire le due immagini distinte
come una unica – aggiunge Ziliotti -. Una visione 3D prolungata in un bimbo al di sotto dei
sei anni può causare affaticamento degli occhi e mal di testa”.
Ma attenzione, non è mica detto
che tutti riescano a “godere” del
3D. Prima di cambiare il televisore, per accontentare grandi e
piccoli, meglio informarsi. “Chi
ha latenti forme di strabismo,
I
n principio fu Avatar, film
di fantascienza in 3D diretto da James Cameron. Una
novità che, nel 2009, fece
esplodere la moda e il piacere di immergersi, con gli appositi occhialini, nella visione
tridimensionale. Ora è 3D un
po’ ovunque, con tanti film e
cartoni animati proposti a getto
continuo. Al cinema, ma anche
a casa, comodamente seduti sul
divano. Nonostante l’euforia,
però, non mancano preoccupazioni sulle possibili conseguenze per vista e salute. Timori su
cui c’è ancora poca chiarezza.
Ma molti genitori si chiedono
già con apprensione se fanno
male o no e come, eventualmente, possono proteggere i
loro figli.
Certo, tutto dipende dall’uso
che se ne fa. La misura, anche in
questo caso, si impone. Come
spiega il dottor Franco Ziliotti,
presidente dell’associazione
oculisti del cantone: “Più la visione 3D è prolungata e senza
interruzioni e maggiore sarà la
probabilità di avere disturbi.
Visto che il 3D è pensato
per una visione che spesso va oltre l’ora, ecco
che può affaticare la
vista”.
In sostanza, quando gli occhialini
sono in funzione si
sincronizzano con
le immagini proiettate sullo schermo. Per avere una
visione tridimensionale occorrono
due immagini diverse
proiettate
contemporaneamente dal televisore.
“L’occhialino fa compiere agli occhi dei velocissimi spostamenti. Solo
può anche non riuscire a vedere con i due occhi contemporaneamente”, avverte l’oculista.
Intanto, il consiglio è quello di
usarli con misura. Indipendentemente da quanto il film sia appassionante, meglio fare delle
pause per permettere agli occhi
di riposare. Sia che ci si trovi nel
salotto di casa che al cinema,
dove è bene approfittare dell’intervallo tra il primo e il secondo tempo. E, sempre al ci-
L’esperto
“LA TECNICA
SALVERÀ
I CINEMA
DALLA CRISI”
L
a crisi morde le poltroncine delle sale
cinematografiche del cantone. I titolari
non nascondono la loro preoccupazione
e si stanno organizzando per far fronte a
entrate che diminuiscono vistosamente. Ecco
perché, tecnologicamente parlando, occorre
tenere il passo e il 3D è ormai diventato un
obbligo per tutti i cinema. “Pressoché la quasi
totalità delle sale ce l’hanno - conferma
Andrea Incerti, presidente dell’Associazione
cinematografi della Svizzera italiana -. Se non
restiamo aggiornati è finita. Già si sono
chiuse tante sale, dobbiamo fare di tutto per
restare competitivi”.
E il 3D, ovviamente, è un ottimo modo per
tenere incollati al grande schermo gli
spettatori. Gli occhialini non faranno tanto
bene alla salute (vedi articolo principale), ma
la visione tridimensionali è tutta un’altra
cosa. Da tempo i cinematografi, per quanto
fedeli alla vecchia pellicola, si son dovuti
dotare di una programmazione
tecnologicamente allineata al mercato.
L’ultimo a dire addio alla pellicola, il Corso di
Lugano. “Una scelta obbligata - insiste
Incerti -. L’alternativa è proiettare i film in
dvd. Del resto i film in 35 mm se non sono
morti sono comunque in via d'estinzione, e
L’Associazione
cinematografi punta su
competitività e innovazione
quasi tutte le sale si sono completamente
rinnovate da un punto di vista tecnico. Presto,
il cento per cento di esse saranno dotate di
3D”.
Insomma, il mercato impone un’innovazione
costantemente aggiornata, un po’ come
succede a software e computer. Dietro
Millionenlos 2013
Il gioco del calendario.
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l'angolo, infatti, già s’intravede la
tridimensionalità senza l’uso degli occhialini,
la distribuzione dei film via satellite,
“scaricabili” con password obbligata, online
e ad alta definizione.
Sì, è musica del futuro. Ma il presente è fatto
di sale meno frequentate. Una poltrona su tre,
davanti al grande schermo in Ticino, è
scomparsa negli ultimi 25 anni. Erano più di
7mila e ora sono 4.800. E se gli spettatori si
sono attestati negli ultimi dieci anni sul
mezzo milione, è proprio grazie ad una
programmazione sempre più veloce sul filo
dell’ attualità dei titoli che contano. Nel 1995
le prime visioni in Ticino erano a malapena
una cinquantina, una alla settimana; nel 2011
se ne sono registrate ben 142. “A
dimostrazione -nota Incerti- della buona
qualità delle sale e delle scelte”.
p.g.
nema, in agguato c’è un altro
pericolo. Se gli occhialini non
sono monouso c’è il rischio di
congiuntiviti batteriche o virali.
“Se sono già stati indossati da
altre persone sì, è possibile –
precisa il medico -. Soprattutto
durante la stagione invernale,
quando circolano le forme virali
di congiuntivite facilmente trasmissibili. Insomma, non è una
prassi igienicamente raccomandabile”.
Gli occhiali per la visione tridimensionale vanno sempre messi sopra quelli da vista e senza
togliere eventuali lenti a contatto. Il che si rivela non proprio
così comodo. “Se non danno fastidio a chi porta lenti a contatto; per chi porta occhiali correttivi diventa un po’ più complicato indossarne due paia. La visione
rischia
di
essere
compromessa”.
Se non sono
monouso possono
facilitare la
diffusione di
congiuntiviti virali
Per intanto, prima di dotarvi di
moderne e sofisticate televisioni, con tanto di 3D incorporato,
meglio fare una visita oculistica.
Chi è strabico, anche leggermente, rischia di veder vanificato l’effetto tridimensionale.
“Così come le persone che vedono, per esempio, con un occhio solo- ricorda Ziliotti-. Il
consiglio per tutti gli amanti di
questa innovativa tecnologia è
di fare un test dall’oftalmologo,
prima di acquistare un televisore. È abbastanza semplice e
permette, soprattutto nei più
bambini, di valutare se la visione tridimensionale è presente e
si è correttamente sviluppata”.
[email protected]
Q@simplypeperosa
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80 calendari
del valore di 100.– franchi
Per partecipare basta inviare una email a:
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con nome, cognome, indirizzo
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Quando è possibile acquistare le cartelle?
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e lo saranno sino all’8 gennaio 2014.
Condizioni generali: i collaboratori de “Il Caffè”, delle società partner e le loro
famiglie non possono partecipare. I vincitori saranno avvertiti personalmente.
I premi non sono convertibili in denaro. Ogni ricorso alle vie legali è escluso.
Partecipando ai concorsi ci autorizzate ad utilizzare i vostri dati a fini pubblicitari.
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