Arriva l'estate, con il sole, il mare, il tempo passato all'aria aperta, lo sport e... qualche sgradevole effetto a livello oculare. Un arrossamento improvviso, senso di prurito o di corpo estraneo, la luce che dà fastidio, magari qualche lacrima di troppo. Ecco allora il ricorso al flaconcino di collirio dimenticato nel cassetto da chissà quanto tempo, dal contenuto imprecisato od il ricorso ai consigli di un amico che pare abbia sofferto degli stessi disturbi ... Nella maggioranza dei casi non è nulla di grave ma, come tutto ciò che riguarda il nostro organismo e la nostra salute, anche questi disturbi, apparentemente di trascurabile importanza, vanno affrontati e risolti in maniera razionale. Innanzitutto facciamo un veloce esame di coscienza: da quanto tempo non andiamo a farci visitare da uno specialista oculista? Quale è la qualità (non l'aspetto estetico) dei nostri occhiali da sole? Se usiamo lenti a contatto, stiamo veramente seguendo i consigli di chi le ha prescritte o ne stiamo abusando? L'occhio è uno strumento sensibilissimo e, pertanto, delicato: va “trattato” con attenzione e cura: ecco qualche consiglio! Un adulto sano, non portatore di occhiali, dovrebbe comunque farsi visitare almeno ogni cinque anni tra i 20 ed i 30, ogni 4 tra i 30 e 40, ogni 3 anni fino a 50 anni, ed ogni 2 in seguito: lo consiglia l'American Academy of Ophthalmology, l'organizzazione forse più rispettata nel settore. Non tutti i colliri sono uguali e taluni, apparentemente innocui, possono risultare insidiosi a lungo termine: i prodotti contenenti vasocostrittori (servono a “sbiancare” rapidamente l'occhio) se usati a lungo danneggiano i delicati capillari congiuntivali, che si sfiancano, rimanendo dilatati in maniera irrimediabile, con la comparsa di antiestetici e fastidiosi “occhi sempre rossi”. Non parliamo poi dell'uso indiscriminato di cortisonici od antibiotici: sono farmaci potenti e, inevitabilmente, gravati dalla possibile insorgenza di effetti collaterali, anche gravi; vanno quindi usti assolutamente solo su prescrizione medica! Se si ha bisogno di un prodotto di pronto uso è allora meglio ricorrere ad un semplice collirio lubrificante (soluzione fisiologica, acido ialuronico, derivati della metilcellulosa) in confezione monodose (priva, quindi, di conservanti): daranno sollievo molto spesso e saranno sicuramente innocui. Qualora i disturbi non si risolvessero entro le prime ore, od in caso di comparsa di dolore e disturbi visivi, è pericoloso attendere o curarsi da soli e, ancora una volta, solo uno specialista potrà esserci realmente d'aiuto. Le lenti a contatto sono una brillante invenzione e, per chi usa gli occhiali, una preziosa alternativa in molte circostanze: una alternativa, appunto, non una sostituzione totale! Non è pensabile di usare tutto il giorno, tutta la settimana, tutto l'anno, solo le lenti corneali. I rischi vanno dalla semplice irritazione e progressiva intolleranza alla comparsa di lesioni corneali, talvolta così gravi da compromettere la vista. Esistono varie tipologie di lenti (morbide, semirigide, a ricambio frequente o meno): ognuna presenta svantaggi e vantaggi e la scelta va personalizzata in funzione dell'età, delle caratteristiche e delle necessità del paziente: la prescrizione di una protesi visiva a contatto con l'occhio è un atto di estrema delicatezza e responsabilità ed una valutazione medico specialistica è fondamentale per la nostra sicurezza. Ricordiamoci anche di non fare mai il bagno (mare, piscina) con le lenti a contatto: è la scorciatoia più breve per una infezione della cornea! Qualora l'utilizzo delle lenti a contatto stia diventando sempre più difficoltoso e gli occhiali costituiscano un vero ostacolo alle nostre attività (anche sportive, hobbystiche) ricordiamoci che molti difetti visivi possono essere ben corretti con un adeguato trattamento laser, del quale potrete discutere con il vostro oculista (ma di questo ... parleremo la prossima volta) Il nostro ottico ci aiuterà infine a scegliere gli occhiali da sole più adeguati: è meglio sostituirli una volta in meno ma investire qualcosa di più sulla qualità delle lenti: scegliamole infrangibili (gli airbag possono entrare in azione), che filtrino molto bene gli ultravioletti, di colore preferibilmente grigio o marrone (non alterano la scala cromatica, i colori del mondo che ci circonda, ed il nostro cervello ce ne sarà grato) e scuri quel tanto che serve, senza esagerare. Il nostro sistema visivo è ben organizzato per proteggersi dalla luce e va, in condizioni normali, solo aiutato, in funzione delle nostre caratteristiche (età, occhi chiari o scuri) e della situazione ambientale (sole, riflessi sul mare, montagna). Abbiamo già deto molto per questa volta, per oggi basta : la giornata è bella, godiamocela!