“L’ottica e i segreti della visione” è il titolo di una delle prime sale del Museo Nazionale del Cinema. Il tema proposto all’attenzione del visitatore è la luce, elemento essenziale della visione, e come essa può venire manipolata per raggiungere scopi determinati. Questo attraverso esperienze e illustrazioni tali da rendere chiaramente percepibili alcuni fenomeni essenziali, oggetto nei secoli degli studi sulla visione umana, sulle proprietà della luce e sugli strumenti ottici. Il percorso di visita si articola in cinque momenti successivi: la luce e la sua propagazione; il parallelismo fra il funzionamento dell’occhio e quello della camera oscura; i molteplici effetti della riflessione attraverso vari tipi di specchi; gli effetti della rifrazione operata dalle lenti; e infine, come una sorta di invito verso le sale successive, l’importanza di questi fenomeni nel processo che conduce alla nascita del cinema. Il nuovo allestimento della sala contiene però una sfida del tutto inedita e per molti versi straordinaria. Esso è stato studiato perché tutti potessero impadronirsi di alcuni concetti chiave dell’ottica: anche i visitatori più giovani e i meno esperti, ma soprattutto quelli che per ragioni di forza maggiore sono più distanti da quella materia, i ciechi e più in generale i disabili visivi. In tal modo si è voluto infrangere, attraverso una conoscenza diretta basata su esperienze percettive appositamente concepite, le barriere a prima vista insuperabili che limitano normalmente il mondo di chi soffre di particolari deficit sensoriali. L’obiettivo è stato perseguito – come già per l’altra sala dedicata alla Mole Antonelliana realizzata nel 2007 - attraverso l’uso integrato di diversi strumenti, intesi a valorizzare al massimo tanto le maggiori o minori capacità visive quanto le potenzialità del tatto. L’essenzialità dell’informazione, la facilità di approccio alle esperienze, la linearità del percorso espositivo, la cura con cui viene offerto un approccio sensoriale su più livelli: tutto questo rende la visita particolarmente facile e interessante e pone la nuova iniziativa del Museo Nazionale del Cinema all’avanguardia sulla strada della comunicazione inclusiva. Fabio Levi Tactile Vision Onlus per Museo Nazionale del Cinema