IL SIMBOLISMO – CONCETTI DI BASE SITUAZIONE STORICA DI FINE SECOLO: Crisi dei valori e delle fiducie borghesi quali progresso, solido realismo, sicurezza e concretezza operativa, perche’ posizioni sempre piu’ arroccate di conservatorismo, corsa spietata al denaro, colonialismo, antidemocrazia, repressione. Va in declino anche la filosofia positivistica anche perche’ le forme d’arte ad esso collegate appaiono a lungo andare troppo anguste perche’ troppo condizionate dal canone della verosimiglianza. Formarsi di masse operaie Modello Bismark per il capitalismo. Triplice Alleanza. 1886 - Negli ultimi decenni dell’800 l’arte e la cultura si mostrano attente ai valori spirituali dell’uomo. Diceva Gauguin: “L’immagine che il pittore ha dentro di se’ sovrasta l’immagine reale, quella fuori di se’”. Nel 1886, il poeta Jean Moreas pubblica a Parigi il Manifesto del Simbolismo. Molti sono i legami tra questa corrente artistica e la corrente letteraria del Decadentismo, rappresentata dai poeti Stephane Mallarme’, Paul Verlaine e Charles Baudelaire, in Italia, Gabriele d’Annunzio: l’uomo vuole evadere dagli aspetti materiali della realta’ per comprendere il significato profondo delle cose. L’arte rivela per SEGNI e per SIMBOLI una realta’ che e’ al di qua’ o al di la’ della coscienza. Attenzione data al Subconscio e Superconscio: il simbolismo anticipa la concezione surrealista del sogno come rivelazione della realta’ profonda dell’essere, dell’esistenza inconscia. POSIZIONE DEGLI ARTISTI: Distacco degli intellettuali migliori dalle posizioni politiche e culturali della loro classe. Polemica contro “il borghese”. Artisti e letterati si rifugiano cosi’ in un mondo raffinato fatto di immaginazione e di sogni. Amano riferirsi al mondo della leggenda, del simbolo, della religione L’arte non e’ impegnata ma la scelta dell’artista e’ quella dell’EVASIONE, evasione dalla realta’. Tale evasione si esplicita attraverso alcune correnti e atteggiamenti: 1. L’ESTETISMO: fuga dalla realta’ e culto del bello in una aristocratica solitudine. (Rimbaud- “io sono colui che soffre , colui che si e’ ribellato”) (D’Annunzio) 2. MITO DEL SELVAGGIO: Gauguin fugge nei paesi esotici alla ricerca del “primitivo” 3. IL DECADENTISMO: corrente letteraria e artistica che predilige il gusto per una civilta’ scomparsa o che sta scomparendo, gusto per il finire delle cose, gaudio macabro per cio’ che rivela in se’ i segni fatali della morte e del disfacimento. Senso di solitudine esistenziale. 4. EVASIONE NEL SOGNO: ricerca della liberta’ nel sogno o nel silenzio del proprio io interiore o in soluzioni metafisiche. Principali artisti simbolisti: Gustave Moreau, Odilon Redon, Emile Bernard, Munch, Klimt, Gauguin, i Nabis (trad. I Profeti) SOLUZIONI PITTORICHE E CONTENUTI In pittura si sostituisce alla rappresentazione della realta’ il desiderio di dare visibilita’ al mistero, al sogno, all’ignoto. Rappresentare cio’ che non e’ rappresentabile, l’essenza delle cose, o il sostrato psicologico. Temi spesso trattati quello della morte, le fasi della vita, dell’amore, le paure, le visioni , le allucinazioni fantastiche, le tenebre, soggetti mitologici, miti orientali, leggende , racconti biblici, l’erotismo. UN’ARTE ELITARIA Il mondo interiore e quello esteriore sono per i pittori simbolisti legati da sottili CORRISPONDENZE: la natura in altre parole, diventa SIMBOLO degli stati d’animo (paesaggi desolati e deserti interiori, notti buie e senso della morte, vette altissime e senso dell’infinito). L’artista deve evocare suggerire, alludere a queste corrispondenze, svelare i simboli che la natura racchiude. Quest’arte non e’ immediata e di facile lettura come quella impressionista che parla di paesaggi o di scene cittadine, ma e’ comprensibile solo per una ristretta cerchia di persone colte. I dipinti sono infatti spesso ricchi di rimandi a temi mitologici, letterari, biblici, che hanno doppi significati.