E adesso? Guido Cento PAROLE CHE CURANO. SEMPRE. le applicazioni. 18 e 19 ottobre 2012 ASO S. Croce e Carle Cuneo Non esiste più la comunicazione La comunicazione c’è soltanto quando si instaurano rapporti interpersonali. Il rapporto medico-paziente è venuto meno; i malati ai primi sintomi vanno ad informarsi su internet. Nel processo di specializzazione medica e nella crescita della volontà di informazione dei pazienti si perde il rapporto. L’informazione, diversa dalla comunicazione, è appannaggio delle tecnologie che oggi rendono possibile il contatto tra persone che si trovano agli opposti angoli della terra: di conseguenza tutto cambia, ma scompare la relazione. Pensare che le cose stiano in maniera diversa è un’utopia. (da Massimo Cacciari: testo raccolto) In un contesto sociale condizionato da mentalità tecnicistiche, si affaccia l’utopia di una medicina senza medico: oggi si possono ipotizzare diagnosi computerizzate seguite da prescrizioni automatiche La convinzione che la macchina capisca di più si è così diffusa nell’opinione pubblica che non v’è paziente che non chieda di fare esami per vedere se qualcosa non va (Dottore … e facessimo un cheek up?…) Di conseguenza il medico, per individuare l’origine dei mali di un soggetto, a volte è portato a trascurare l’anamnesi, l’esame obiettivo, il dialogo per privilegiare indagini di laboratorio e diagnostica per immagini Il contatto umano tende sempre più a ridursi e il paziente si ritrova a ricevere informazioni da equipes di medici specialisti; ciò lo rende insicuro, incapace di ritrovare in se stesso e in tutto ciò che lo circonda, quell’unità in grado di spiegargli ciò che gli sta succedendo In realtà il rapporto “umano” fra sanitari e paziente non può essere sostituito da alcuna tecnologia. in quanto nasce dal legame che si stabilisce tra di essi per il fatto di essersi incontrati, l’uno come malato, l’altro come persona che cura e si prende cura; la natura propria di questo legame dipende innanzitutto dallo stato di necessità di uno e dalla capacità di ascolto attivo e di relazione empatica dell’altro. Il rapporto interpersonale è una convivenza empatica vissuta attraverso una sequenza di esperienze esistenziali e di atti. Si tratta dell’ “incontro” fra due persone. Ai professionisti della sanità deve esser però chiaro cosa vuol dire essere “persona” Dire che l’uomo è persona significa riconoscere l’uomo come • TOTALITÀ UNIFICATA DI CORPO, PSICHE, SPIRITO • REALTA’ SOCIALE • REALTA’ GIURIDICA • REALTA’ ETICA • REALTA’ RELIGIOSA Proprio perché persona , l’uomo è in sé un valore oggettivo, trascendente ed intangibile. Nessuno può disconoscere all’uomo tale sua dignità. Inalienabile. La richiesta: l’ASCOLTO EMPATICO •“quando ti domando e tu cominci a darmi consigli, non fai quello che ti ho chiesto •quando ti domando di ascoltarmi e inizi a dirmi perché non dovrei sentirmi in quel modo, calpesti i miei sentimenti •quando ti chiedo di ascoltarmi e tu credi di dover fare qualcosa per risolvere il mio problema, non mi aiuti, anche se può sembrare strano … ” Anonimo Paziente – da M. Podenziani, 2004 Se la comunicazione in sanità è un processo e non un evento occasionale … Se la comunicazione in sanità è parte sostanziale del percorso diagnostico-terapeutico- assistenziale … Allora abbiamo mezzi e strumenti per realizzare l’utopia E soprattutto abbiamo NOI PROFESSIONISTI “PERSONE” la risorsa più importante delle Organizzazioni Sanitarie E SE CONSIDERASSIMO… che in momenti di crisi di risorse, come quello che la Sanità Piemontese e le nostre Aziende stanno vivendo potrebbe essere vincente, proprio perché in controtendenza, perseguire la sfida di continuare ad investire in risorse che migliorano la qualità dei professionisti, la qualità dell’organizzazione, l’umanizzazione della professione sanitaria ??? I have a dream… Ostetricia: creazione di un protocollo sulla comunicazione per le morti endouterine (con ASO Alessandria e Università di Torino) Ginecologia: colloqui pre IVG Terapia intensiva neonatale: gruppi per genitori Pediatria/endocrinologia: sostegno e comunicazione integrata per i giovani diabetici Oncologia, radioterapia: valutazione burn out e supervisioni per operatori dei G.I.C. PDTA in psiconcologia Chirurgia vascolare: percorso di comunicazione e sostegno ai pazienti che subiscono amputazioni Nefrologia: progetto MAREA per iscrizione precoce al trapianto di rene Pronto soccorso: disponibilità per lutti e comunicazione di bad news Una carta geografica che non contempli il paese utopia non merita uno sguardo OSCAR WILDE PAROLE CHE CURANO. SEMPRE. le applicazioni. 18 e 19 ottobre 2012 Le foto di apertura e chiusura della relazione sono scattate in Kenia da Marianna Cento ASO S. Croce e Carle Cuneo