SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 40 L. Mazzucchelli Storia clinica Un uomo di 83 anni presenta lesione nodulare ulcerata della cute del capo del diametro di circa 4 cm, cresciuta nel corso delle ultime settimane (Figura A). Clinicamente si sospetta un melanoma, un carcinoma squamocellulare oppure un carcinoma basocellulare. Si procede ad exeresi chirurgica. All’esame istologico si osserva una neoplasia dermica ulce- rata (Figura B) a cellule fusate (Figura C) e, soprattutto in profondità, a cellule epitelioidi (Figura D). L’epidermide non è infiltrata dal tessuto neoplastico. Le cellule neoplastiche sono caratterizzate da importanti atipie nucleari e dalla presenza di numerose figure mitotiche atipiche. Sono assenti segni di crescita angioinvasiva e d’invasione delle guaine perineurali. A B C D Indica la diagnosi corretta: a b c d e 74 LUGLIO/AGOSTO 2009 fibroxantoma atipico dermatofibrosarcoma protuberans melanoma a cellule fusate leiomiosarcoma cutaneo metastasi cutanea di carcinoma polmonare TRIBUNA MEDICA TICINESE 293 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Fibroxantoma atipico Commento Il fibroxantoma atipico (sinonimi: sarcoma indifferenziato pleomorfo; istiocitoma fibroso maligno superficiale) insorge tipicamente nella cute di persone anziane, prevalentemente in zone esposte al sole e quindi soggette ad importante danno attinico. Le localizzazioni più frequenti sono capo e collo, tempie, orecchie, naso e guancie. Raramente il fibroxantoma atipico può insorgere nelle dita di pazienti giovani. L’esposizione a raggi, solari oppure nel contesto di radioterapia, sono fattori predisponenti. Quest’ipotesi è sostenuta dalla non rara associazione con altre lesioni post-attiniche quali il carcinoma squamocellulare e il carcinoma basocellulare e dalla presenza di mutazioni che insorgono tipicamente dopo esposizione a raggi ultravioletti. L’incidenza di una precedente radioterapia varia da 5 a 50% a seconda degli studi ed il tempo di latenza è maggiore di 10 anni come per la maggior parte di altri tumori solidi radio-indotti. Clinicamente il fibroxantoma atipico appare come un nodulo oppure un’ulcera del diametro di circa 2 cm di carattere aspecifico. Raramente la diagnosi corretta viene posta prima dell’exeresi chirurgica. La lesione insorge nel derma superficiale o profondo e si può estendere nelle parti limitrofe del tessuto adiposo sottocutaneo senza tuttavia coinvolgere fascie profonde oppure muscolatura striata. Poichè attualmente non esiste un marcatore specifico per questa lesione la diagnosi istopatologica viene posta dopo aver attentamente considerato tutte le diagnosi differenziali (Tabella 1) e, se possibile, escludendo lesioni di aspetto morfologico simile con l’ausilio di tecniche immunoistochimiche. In particolare il fibroxantoma atipico non deve essere confuso con il melanoma 294 TRIBUNA MEDICA TICINESE Lesioni benigne Cicatrice iperplastica Nevo melanocito a cellule fusate Nevo ceruleo Pseudotumore infiammatorio Istiocitoma fibroso epitelioide Istiocitoma fibroso cellulato Xantogranuloma Neurotecoma cellulato Reticuloistiocitoma Tumore a cellule granulari Leiomioma PEComa Lesioni a comportamento indeterminato Tumore a cellule granulari primitivo Istiocitosi a cellule di Langerhans Tumore infiammatorio miofibroblastico Neoplasie maligne Melanoma desmoplastico (a cellule fusate) Dermatofibosarcoma protuberans Fibroxantoma atipico Sarcoma delle guaine neurali periferiche Leiomiosarcoma Angiosarcoma epitelioide Sarcoma epitelioide Carcinoma squamoso a cellule fusate Tumore a cellule granulari maligno Carcinoma a cellule di Merkel PEComa maligno Sarcoma a cellule detritiche follicolari Malattia linfoproliferativa cutanea Sarcoma di Kaposi anaplastico/pleomorfo Tumore fibroistiocitico plessiforme Sarcoma sinoviale monofasico Metastasi cutanee di carcinoma a cellule fusate Tab. 1: Diagnosi differenziale di lesioni dermiche a cellule fusate desmoplastico (a cellule fusate) che in alcune circostanze può non esprimere i classici marcatori di differenziazione melanocitica (proteina S-100, HMB45, MelanA). In questi casi è importante esaminare attentamente l’epidermide adiacente alla lesione che di solito risulta essere infiltrata dal melanoma ma non dal fibroxantoma atipico. 74 LUGLIO/AGOSTO 2009 Un’ulteriore importante diagnosi differenziale è rappresentata dalla variante a cellule fusate e pleomorfe del carcinoma squamocellulare della cute. In queste situazioni è estremamamente importante utilizzare anticorpi diretti contro diverse citocheratine dal momento che i carcinomi a cellule fusate tendono a perdere le carat- SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole teristiche immunofenotipiche degli epiteli squamosi. Una diagnosi istologica corretta non è solo un esercizio accademico ma ha notevole importanza per il trattamento dei pazienti e per la prognosi. Infatti, il fibroxantoma atipico, malgrado sia morfologicamente indistinguibile da un sarcoma pleomorfo di alto grado, è caratterizzato da eccellente prognosi dopo terapia chirurgica. In uno degli studi storici più significativi solo 9 su 140 pazienti hanno sviluppato recidiva locale mentre nessuno ha sviluppato metastasi a distanza. In un altro studio nessuno di 86 pazienti inclusi ha sviluppato recidive locali oppure metastasi. Nella letteratura sono per contro descritti casi di fibroxantoma atipico con decorso sfavorevole. L’infiltrazione del pannicolo adiposo profondo, la presenza di aspetti epiteliodi oppure di crescita angioinvasiva potrebbero essere fattori prognostici sfavorevoli. In ogni caso, a fronte dell’impossibilità di definire l’evoluzione di un fibroxantoma atipico solo sulla base delle caratteristiche istopatologiche, è prudente considerare tali lesioni come potenzialmente maligne. Il concetto di fibroxantoma atipico ha subito una notevole evoluzione nel corso degli ultimi anni. Da alcuni autori viene considerato come la variante superficiale di un sarcoma di alto grado detto istiocitoma fibroso maligno. Sempre secondo questi autori la buona prognosi rispetto all’istiocitoma fibroso maligno è da ricercare nella localizzazione superficiale del fibroxantoma atipico. Studi immunoistochimici indicano che la cellula d’origine sia un fibroblasto e non un istiocita come si pensava originariamente. D’altro lato, proprio a seguito dell’utilizzo più generalizzato di analisi immunoistochimiche a complemento della diagnosi istopatologica, è stato dimostrato che buona parte di istiocitomi fibrosi maligni superficiali o profondi possono essere riclassificati in maniera più appropriata come melanoma, carcinoma squamocellulare, leiomiosarcoma oppure liposarcoma dedifferenziato. In conclusione il fibroxantoma atipico è una lesione cutanea non rara dell’anziano. La diagnosi istopatologica richiede l’esclusione di numerose entità morfologicamente simili con l’ausilio di analisi immunoistochimiche. La prognosi di un fibroxantoma atipico diagnosticato correttamente è eccellente. Sinonimi come sarcoma indifferenziato pleomorfo oppure istiocitoma fibroso maligno superficiale, benché riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) devono essere a nostro avviso evitati in quanto possono dare adito a malintesi e causare una sovratrattamento dei pazienti. L. Mazzucchelli, Istituto Cantonale di Patologia, Locarno Bibliografia Tong LCB, Kamil ZS et al. Non melanocytic mimics of melanoma, part II. Intradermal mimics. J Clin Pathos 2009, 62:290-307 www.burtonhospitals.nhs.uk (da dove è tratta la figura A) Malignant fibrohistiocytic tumors. In Enzinger and Weiss’s Soft tissue tumors, Mosby Elsevier 2008, fifth edition 74 LUGLIO/AGOSTO 2009 TRIBUNA MEDICA TICINESE 295