La psicofisica La psicofisica z Definizione z Studio delle relazioni tra le caratteristiche fisiche di uno stimolo e l’esperienza sensoriale che ne deriva z Legge di Weber z z ΔR= kR k dipende dalla modalita’ sensoriale La validita’ della legge decade per le intensita’ prossime ai limiti superiori ed inferiori degli intervalli di variazione P.e.: capacità di avvertire presenza di particolari sostanze tramite olfatto gusto; capacità di distinguere presenza/assenza di stimoli visivi o uditivi p Legge di Weber-Fechner z z Fechner sostituisce la sensazione E allo stimolo R La sensazione si accresce secondo il logaritmo dell’intensità dello stimolo E = 1/k logR + c dove c è la costante di integrazione integrazione. 1 Legge esponenziale di Stevens z z z z Con questi metodi si può rilevare la funzione che meglio descrive pp tra g giudizio sensoriale (p (psi)) e intensità di stimolazione il rapporto I. PSI = k I N dove K e N sono costanti che dipendono dal tipo di stimolo prescelto. Teoria del livello di adattamento=>variante alla teoria di Stevens: la sensazione non può essere rilevata in astratto=>se un soggetto ha avuto prima dell’esperimento un’esposizione a stimoli molto intensi, tenderà a ritenere come molto bassi degli stimoli di valore medio e viceversa. L’esposizione crea un certo livello d’adattamento e il giudizio viene formulato non in astratto ma in riferimento a questo livello. La teoria della detezione del segnale z z Metodo alternativo per misurare la sensibilità di una persona a cambiamenti degli stimoli fisici Teoria della detezione del segnale (Signal Detection Theory): Teoria psicofisica che quantifica la risposta q p di un osservatore alla presentazione di un segnale in presenza di rumore. Teoria della detezione del segnale z z Tentativo di applicare alla psicofisica la teoria della p decisione statistica. Il soggetto ha un compito di rilevazione consistente nell’affermare o meno l’esistenza del segnale. Si presentano così 4 possibilità: z z z z Vero positivo/successo (Hit, H) Falso Allarme/falso positivo (FA) Omissione/falso negativo (O) Rifiuto Corretto, (RC). 2 La teoria della detezione del segnale La teoria della detezione del segnale Teoria della detezione del segnale La teoria della detezione del segnale z Nel calcolare una soglia non dipende solo dalla sensibilità del soggetto ma anche dal suo bias di risposta che dipende da aspettative e motivazioni individuali z z Criterio rigido di prudenza Criterio elastico 3 La teoria della detezione del segnale z Dal rapporto tra questi 4 tipi di risposte si disting ono d distinguono due e fattori che inter intervengono engono nel processo di rilevazione, per i quali è possibile individuare due indici statistici: z 1 ) dI=>misura della sensibilità del sistema z z Dipende da confronto tra H e FA 2 ) ß=>legato ß >legato al criterio soggettivo impiegato nel compito, consistente nell’avere un atteggiamento più d’azzardo (gambler) o più prudente (conservative). Receiver Operating Characteristics (ROC) Basi evolutive del comportamento 4 Basi evolutive del comportamento z Come l’evolozione e l’ereditarieta’ inflenzano il comportamento? z z Numerose differenze comportamentali fra gli individui e le specie sono associate a differenze genetiche e ad altre diversita’ biologiche. Comprendere come si e’sviluppato un comportamento adattivo attraverso il processo dell’evoluzione aiuta gli psicologi a comprendere come il comportamento si adatta ai cambiamenti dell’ambiente. Basi evolutive del comportamento z z z La selezione naturale e le sue implicazioni in psicologia Basi di genetica La sociobiologia: lo studio comparato dei sistemi sociali animali 1. L'origine della specie di Charles Darwin (1859) Basi evolutive del comportamento La teoria dell’evoluzione e la selezione naturale z Tutte le specie viventi sono giunte a sviluppare i meccanismi e le strutture biologiche attuali attraverso un processo storico che ha implicato cambiamenti casuali ereditabili. z z Esiti si comprendono a livello di popolazione Ambienti passati determinano gli effetti 5 1. L'origine della specie di Charles Darwin (1859) Selezione naturale z z Le idee contenute in questo testo circolavano già da diversi secoli (selezione artificiale), tuttavia incominciano a venire accettate perchè Darwin: z z Non tutti gli individui sopravvivono e si riproducono i d e lla scelta lt ttra chi hi vii riesce i e chi hi no è in parte determinata dalle rispettive caratteristiche ereditarie. z 1) presenta una mole notevole di prove a favore del processo evolutivo;; p 2) descrive un meccanismo col quale può attuarsi l'evoluzione, ovvero z la selezione naturale. Selezione naturale z Si possono distinguere tre fasi z z z z Variabilita’ casuale tra gli individui di una popolazione Selezione che favorisce alcune variazioni dato un determinato ambiente e da direzione al processo evolutivo Conservazione delle variazioni adatte ad un determinato ambiente (nella sintesi moderna le mutazioni genetiche) Qualsiasi carattere ereditario che AUMENTI la probabilità di sopravvivenza e di riproduzione in un determinato ambiente è soggetto a una SELEZIONE A FAVORE Qualsiasi carattere ereditario che DIMINUISCA la probabilità di sopravvivenza e di riproduzione in un determinato ambiente è soggetto a una SELEZIONE CONTRO Selezione naturale z Premesse per il funzionamento: z z z Variabilita’ nelle caratteristiche ereditate tra gli individui in una determinata popolazione Ambiente con una capacita’ limitata di sostenere una popolazione Competizione per soppravvivenza e riproduzione => successo riproduttivo Il processo funziona se l’ambiente non continua a cambiare o cambia lentamente 6 Selezione naturale z La selezione naturale (approccio funzionalista) è determinata dagli ostacoli che l'ambiente naturale oppone alla riproduzione d li iindividui degli di id i e pertanto: t t z 1) non segue un piano preordinato: solo quei cambiamenti genetici che determinano per l'organismo un vantaggio immediato, in termini di accresciute capacità di sopravvivenza e di riproduzione, possono proliferare per effetto della selezione naturale; z 2) Non è possibile disporre gli organismi in un ordine gerarchico, poiché questi si sono evoluti per adattarsi a differenti nicchie ecologiche, g , nelle quali q valgono g meccanismi di selezione differenti; z 3) La capacità di un organismo di sopravvivere e di riprodursi dipende dal suo comportamento, pertanto sono i meccanismi che producono il comportamento ad evolversi. http://www.rit.edu/~rhrsbi/GalapagosPages/NewGalapagos.html Variabilita’ z z In una determinata popolazione si id tifi identificano i di id i con fenotipi individui f ti i (caratteristiche fisiche e di comportamento) diversi I diversi fenotipi sono dovuti all’interazione tra I diversi genotipi e l’ambiente. http://www.rit.edu/~rhrsbi/GalapagosPages/NewGalapagos.html 7 z 3. Radiazione adattativa z z Quando esistono opportunità ecologiche multiple, una data popolazione può suddividersi in varie specie che vivono in diversi ambienti e che differiscono nei tratti che li aiutano a sfruttare questi ambienti Visto che q questo include sia l’origine g di nuove specie che l’origine della diversità ecologica, e’ uno dei fenomeni più importanti dell’evoluzione della biodiversità Correlazione significativa tra la forma del becco e la durezza dei semi mangiati Selezione basata su competizione z z z La selezione e’ dovuta agli effetti della competizione su cibo, accoppiamento, territorio Fenotipi diversi si adattano in modo diverso Individui piu’ adatti a quel determinato ambiente sopravvivono e si riproducono trasmettendo il loro genotipo 8 4. Evoluzione: processo finalistico? z L’evoluzione non e’ un processo finalistico perche’: z z z Non puo’ produrre cambiamenti in visto di un proposito futuro Non si possono ordinare gli organismi su una scala gerarchica. Ogni organismo si e’ sviluppato per occupare una determinata nicchia ecologica La selezione naturale non e’ una sorta di forza etica Spiegazione di un comportamento z Due spiegazioni complementari z z z Cause lontane (cause ultime): valore del comportamento rispetto a sopravvivenza e riproduzione Cause prossimali (cause prossime): identificazione di stimoli e meccanismi fisiologici attraverso i quali si attua 5. L’approccio funzionalista al comportamento z z La selezione naturale ha dato origine a caratteristiche funzionali (adattative) tali da favorire la sopravvivenza e la riproduzione dell’individuo I funzionalisti studiano il comportamento di p cercando di scoprire p p perche’ un una specie determinato comportamento ha accresciuto le capacità di sopravvivenza e di riproduzione: identificazione di cause ultime Cambiamenti evolutivi privi di significato funzionale z Caratteri genetici privi di una specifica funzione evolutiva possono essere dovuti alla z z Deriva genetica: variabilita’ dovuta unicamente al caso senza che intervenga la selezione naturale (e.g. forma del naso) Effetti collaterali della selezione naturale (e.g. fringuelli) P.e. Perche’ gli uccelli cantano in primavera 9 2. La moderna concezione dell’evoluzione z z Sintesi fra il principio darwiniano della selezione naturale l e lle attualili conoscenze suii geni: i ciò iò che h cambia nel corso dell'evoluzione è la frequenza di specifici geni all'interno di una popolazione i cui membri si incrociano fra loro. Frequenza aumenta di generazione in generazione se fanno aumentare la sopravvivenza e la riproduzione La moderna concezione dell’evoluzione z I geni sono le unità biologiche dell’eredità z z z z si replicano e vengono trasmessi da un genitore alla progenie se una caratteristica è ereditata per via biologica è mediata dai geni. Gli effetti dei geni sui caratteri comportamentali sono mediati dal loro ruolo nella costruzione e modificazione delle strutture fisiche del corpo I geni influenzano il corpo solo attraverso la loro influenza sulla produzione di proteine 2. La moderna concezione dell’evoluzione z La variabilità genetica che alimenta l'evoluzione scaturisce i d da d due ffontii principali: i i li z z IL RIASSORTIMENTO DEI GENI: si verifica durante la riproduzione sessuale LE MUTAZIONI e ABBERRAZIONI CROMOSOMICHE:sono errori accidentali di duplicazione del DNA. La moderna concezione dell’evoluzione z z I geni compongono delle molecole di DNA (presenti nell nucleo l d delle ll uova e d deglili spermatozoi t i che h sii uniscono a formare un nuovo individuo) che si replicano ad ogni divisione cellulare. Il nucleo di ogni cellula di un individuo contiene la replica del suo caratteristico e unico patrimonio di DNA e funge g da stampo p p per p produrre una molecola di RNA (acido ribonucleico) z stampo per la sintesi di una proteina. 10 La moderna concezione dell’evoluzione z Gli effetti dei geni sono intimamente intrecciati con quelli ambientali, che sono in grado di attivare o inattivare i geni, portando a cambiamenti organici che modificano la capacità comportamentale dell’individuo z La moderna concezione dell’evoluzione z Quando si dividono per dare origine a nuove cellule ll l ((che h non siano i uova o spermatozoi) t i) lle cellule vanno incontro ad un processo chimico chiamato mitosi z a nessuno dei due fattori può essere attribuito un ruolo prevalente. z La moderna concezione dell’evoluzione z Quando invece si dividono per produrre gameti ti ((uova o spermatozoi), t i) le l cellule ll l vanno incontro ad un processo chiamato meiosi, che implica due divisioni anziché una sola e dà origine a cellule dal contenuto genetico non identico a quelle originali⇒ tutti i gameti, p , prodotti p da una stessa uova o spermatozoi, persona differiscono l’uno dall’altro rispetto al contenuto genetico a causa dello scambio di porzioni di DNA (crossing over). ogni cromosoma replica esattamente se stesso, quindi la cellula si divide e ogni coppia di ciascun cromosoma entra a far parte di uno dei due nuclei figli neoformati tutte le nostre cellule (fatta eccezione per le uova e per gli spermatozoi) sono geneticamente identiche fra loro. La moderna concezione dell’evoluzione z La riproduzione sessuale in questo modo garantisce un vantaggio evolutivo maggiore z in un mondo in cui l’ambiente si modifica di continuo, i geni hanno più probabilità di sopravvivere se ad ogni generazione si riassortiscono in molte combinazioni diverse. 11 La moderna concezione dell’evoluzione z Le caratteristiche acquisite nel corso della vita NON SONO EREDITABILI EREDITABILI. Nessuna N pratica i o esperienza può modificare i geni di un individuo. Invalidità della teoria dell’eredità delle caratteristiche acquisite Trasformazioni ambientali e processo evolutivo z L’evoluzione e’ stimolata da cambiamenti ambientali z z Velocità dell’evoluzione correlata alla velocità e natura dei cambiamenti ambientali Trasformazione dell’ambiente stimola evoluzione z z NON provocando mutazioni MA determinando il processo di selezione naturale talvolta osservabile nel suo divenire Falena punticchiata Studio sui fringuelli (Grant & Grant, 1991) Procedure sperimentali per determinare effetti genetici z Animali z z z z Selezione artificiale Mutazioni knockout Marker genetici Uomo z Tecniche correlazionali 12 Selezione artificiale G Generation ti 0 Generation 4 MB Generation 8 10 Number of errors in maze test MD MB MD 54 190 Number of errors in maze test Procedure sperimentali per determinare effetti genetici Uomo: genetica comportamentale z MB 10 MD 54 190 z Tecniche correlazionali: si osserva il fenotipo comportamentale e con consenso informato analizziamo il DNA per vedere se correla con il genotipo Procedure correlazionali z z Osservazione di concordanza: analisi delle somiglianze comportamentali (concordanza per un tratto comportamentale) sui gemelli Analisi segregazionale 13 Il metodo dei gemelli e il metodo dell’adozione Per ottenere una misura dell’ereditabilità dell ereditabilità dei tratti si ricorre a tre metodi: a) b) c) Evoluzione, ereditarietà e comportamento La sociobiologia il metodo dei gemelli allevati nello stesso ambiente il metodo dei gemelli allevati separatamente il metodo dell’adozione Sociobiologia z Approccio controverso che studia gli effetti della biologia sul comportamento sociale umano z Applicazione della teoria dell’evoluzione (selezione naturale) al comportamento sociale z Asseriscono che tutti i comportamenti sono il risultato di adattamenti genetici (selezione naturale) con il fine di raggiungere il successo riproduttivo z Studia grandi gruppi di persone che condividono caratteristiche comuni Altruismo z Come e’ possibile che l’altruismo evolva attraverso la selezione naturale? z La selezione naturale potrebbe favorire comportamente che diminuiscono il successo riproduttivo degli individui a patto che produca per i vicini parenti un vantaggio riproduttivo elevato 14 Sociobiologia z z Applicabile agli animali – meno accettata l’applicazione della teoria al comportamento umano Le spiegazione sociobiologica viene ritenuta inadeguata perche’ z z non tiene conto della mente e della cultura considera i comportamenti umani geneticamente prefissati 15