Dipartimento di Matematica & Fisica - Corso di Laurea in Fisica - Esperimentazioni di Fisica III Prof. Giuseppe Schirripa Spagnolo Quarta Esperienza - Semplici esperienze con il BJT Eseguita in data …………………………. STUDENTE:……………………………………………………………………………………………………………………………………………. STUDENTE: ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 1 Per l’esperienza si utilizzeranno: Un transistor 2N2222A LED alimentatore a tre uscite (delle tre uscite verrà utilizzata l’uscita a 6 V e quella positiva a 20 V) generatore di funzioni Multimetro oscilloscopio a doppia traccia breadboard Resistenze (varie) 2 Esercitazione di Laboratorio: Il BJT L’esperienza consiste nel costruire alcuni semplicissimi circuiti che fanno uso del BJT verificandone il funzionamento e misurandone i parametri fondamentali. a) Determinare il beta del BJT 2N2222A b) Utilizzare il BJT come touch switch DETERMINAZIONE DEL BETA DEL TRANSISTOR Ricordiamo che ciascun BJT ha un suo Beta. Il 2N2222A ha un beta nominale compreso tra 50 e 300. Consideriamo il seguente circuito (i valori delle resistenze sono indicativi; per l’esperienza è sufficiente utilizzare resistenze con valori “simili” – scegliere, tra quelle disponibili in laboratorio, quelle con valore più simile). IC VRC RC ; IB VRB RB ; IC . IB 3 Per la tensione VCC utilizzare l’uscita 0 +20 V (selezionandola a 12 Volt) dall’alimentatore ELIND (mod. 6TD20) o Helwett Packard mod. E3630A. Come tensione variabile, utilizzare l’uscita 0 +6 V fornita dall’alimentatore ELIND (mod. 6TD20) o Helwett Packard mod. E3630A. 4 Variando la tensione applicata alla resistenza collegata con la base del transistor, si compili una tabella simile a quella seguente. Tensione applicata alla resistenza RB [V] Differenza di potenziale ai capi di RB = …………kΩ VBE Si differenza tra la tensione applicate e RB e d.d.p. presente su RB IB (mA) ΔVRB/RB Differenza di potenziale ai capi di RC = ………kΩ IC (mA) ΔVRB/RB Beta (hFE) 0.1 0.3 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.4 1.5 1.6 1.7 1.9 2.0 Effettuare il grafico di beta in funzione della Tensione applicata sulla resistenza di base. Si osserverà che la corrente di collettore sarà nulla fintanto che sulla base (VBE) non vi sarà un potenziale di circa 0.6 - 0.7 Volt (transistor in interdizione; VBE < 0.6 V). Quando la caduta di potenziale ai capi della resistenza RC raggiunge la tensione di alimentazione (diminuita di circa 0.2 V ; cioè, VCE 0.2 V), il transistor entra in saturazione; al variare della corrente di base la corrente di collettore rimane, all’incirca, costante. Importate fare questo tipo di analisi Per tracciare il grafico, utilizzare un numero “maggiore” di punti quando il transistor si trova in zona lineare. I valori di tensione riportati in tabella sono puramente indicativi, la zona di linearità dipende dal beta del “singolo” transistor. Effettuare una corretta valutazione delle incertezze. Associare a ogni grandezza misurata la relativa incertezza. Considerare che il beta (hfe) del transistor utilizzato è dell’ordine dei 50300. BJT COME INTERRUTTORE TOUCH Il BJT può essere usatto, in modo molto efficiente, come interruttore. Questa parte dell’esperienza mostra come sia possibile realizzare un semplice interruttore “touch”. Si monti il circuito mostrato accanto. 5 Il LED è un diodo a semiconduttore. Nel collegarlo, fare attenzione alla polarizzazione; l’anodo va collegato all’alimentazione positiva. Quando il circuito sulla base è aperto, il LED risulterà spento. Quando sui due “spadini” si appoggerà un dito, la resistenza presente tra i due contatti farà scorrere corrente in base e conseguentemente nel collettore. La corrente di collettore farà accendere il LED. Se si inumidisce il dito, la resistenza di base si abbassa, cresce la corrente di base che fa aumentare la corrente di collettore; maggiore è la corrente che scorre nel diodo, maggiore sarà l’intensità della luce emessa. Questa parte dell’esperienza serve soltanto a prendere “dimestichezza” sulla possibilità di utilizzare il transistor come interruttore (non deve essere eseguita nessuna misurazione/determinazione). 6